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Autore: Mei91    06/06/2011    0 recensioni
cosa succederebbe se due ragazze vedrebbero schiantarsi a pochi isolati da loro un ufo con abbordo degli alieni che non sono per ninte come se li immaginavano, anzi e se a un tratto loro sono costrette ad aiutarli perchè feriti.. se le due ragazze provano una certa e forta attrazione per quegli essere appena atterrati, e se la loro vita dapprima idilliaca adesso stesse andando a rotoli e l' unico confirto che le due ragazze trovano sono proprio negli alieni.
Cosa decideranno di fare Dejanira e Marisol restare sul terra o...
AVVISO: per chi non lo sapesse questa storia prima era intitolata UN AMORE FUORI DAL COMUNE ....ho cambiato il titolo
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Kalel e Jorel erano immobili, increduli. Il loro sguardo era preoccupato e spaventato. Avevamo appena fatto l’ amore e Jorel e Kalel venivano ad apprendere che a breve le ragazze a cui avevano donato la verginità stavano per morire. Vidi che il primo a riprendersi fu Kalel e gli occhi blu dell’ alieno si riempirono d’ angoscia.

“Dejanira, non è possibile…non puoi essere leucemica.” Mi disse spaventato. Abbassai lo sguardo triste. Non volevo ferirlo, ma meritava di sapere.

“Purtroppo è così Kalel; io non posso farci più nulla.”

Vidi Jorel avvicinarsi tremante a Marisol. Le si fermò davanti e lei lo guardava con gli occhi lucidi. Di scatto Jorel afferrò Marisol e l’ abbracciò stretta. Vidi che alzò il viso dalla spalla di Marisol e puntò lo sguardo su Kalel come a chiedere una muta domanda; poi vidi Kalel scuotere la testa in segno di negazione e anche i suoi occhi si fecero lucidi e quasi colmi di lacrime. Io cominciai a piangere e mi alzai dal letto dove ero ancora stesa con Kalel. Vidi Kalel alzarsi di scatto, incurante del fatto di essere nudo e mi venne ad abbracciare. Per lo meno io mi ero alzata con la vestaglia indosso ma lui era nudo. Lo spinsi verso il letto e lui si fece guidare, afferrai il lenzuolo e gli coprii i fianchi. Lui mi guardò in viso e s’ imbarazzo ma io gli sorrisi rassicurante. Ero sicura che Marisol e Jorel non avessero visto nulla in quanto ancora abbracciati in un tenero abbraccio. Lui comprese che il gesto di coprirlo da parte mia significava che gli volessi veramente bene e che volevo proteggerlo. Nei suoi occhi vidi che passava un Flash di decisione preoccupante.

Mi strinse ancora più forte e ad alta voce mi disse.

“Non permetterò che tu muoia, mi costasse anche la vita e il trono!”

Che significava quell’ affermazione? Che voleva dire? Vidi Jorel alzare di scatto la testa e fissare il fratello incredulo.

“Kalel…” iniziò Jorel.

“Jorel, non posso permettermi di perderla. La amo e se ciò significa portare sia lei che Marisol sul nostro pianeta e farle curare, sono disposto a farlo. Sono disposto a perdere anche il trono. Amo Dejanira e voglio che viva, magari se lei vorrà e anche se è contro la legge portarla sul nostro pianeta e…”

Ero incredula, mi amava. Kalel mi amava. Dopo il monologo che aveva fatto al fratello all’ ultima parola mi guardò negli occhi con uno sguardo carico d’amore e speranza per il futuro e mi disse

“Sposarmi.” Mi disse fissandomi negli occhi. Dio del cielo mi voleva sposare? E io volevo sposare lui?

La risposta?

Certo che SI. Ma non potevo io stavo per morire e non volevo legare Kalel a un morto che cammina e in più se mi portava sul suo pianeta  e ci faceva curare, me e Marisol, dalle malattie, rischiava di perdere il trono e la sua famiglia. Non potevo permetterlo.

“ Anche io voglio sposare Marisol, Kalel. Posso?” chiese Jorel al fratello.

Vidi Marisol spalancare gli occhi e credo che sia arrivata alle mie stesse identiche conclusioni. Non poteva sposare Jorel.

“Certo che puoi sposarla fratellino.”

“Ehi!” esclamai attirando la loro attenzione. “Non si usa chiederci se noi vogliamo sposarvi?” domandai e Marisol annui e confermò la mia domanda.

“Già.” Confermò Marisol.

Kalel e Jorel ci fissarono. Pensavano a qualcosa. Si riscossero dal loro stato di trans e ci sorrisero noi non contraccambiammo anche se io personalmente ne avevo una voglia matta.

“Dejanira, vuoi sposarmi?” mi domando con un tiepido sorriso Kalel. Io mi irrigidii volevo rispondere di si ma era meglio rifiutare.

“Marisol, vuoi sposarmi?” chiese Jorel a Marisol che scommetto che fosse nella mia stessa identica situazione. Ci eravamo innamorate di due alieni conoscendoli da soli due giorni. Ci eravamo perdutamente innamorate ma non potevamo accettare la loro proposta di matrimonio.

“Mi dispiace Kalel ma la risposta è No!” dissi con quasi le lacrime agli occhi.

“ Anche la mia risposta e No, Jorel.” Disse Marisol.

“Cosa!” esclamarono i due alieni. Noi abbassammo lo sguardo e ci sedemmo sul letto.

“Non vi amiamo.” Mentii.

“Non è vero …Dejanira non saresti venuta a letto con me , vergine, se non fossi innamorata di te come io lo sono di te. Dejanira io ti amo con tutto il cuore e so che stai rifiutando perché sei preoccupata per me Dejanira. Ho una cosa da riverti. Io e mio fratello leggiamo nella mente. Deja, amore mio io ti amo da morire ti prego sposami, amami, si mia moglie, sii mia per sempre. Sii la mia principessa. Domani partiremo per Andromeda, il nostro pianeta e ti vogli presentare a mio padre, ne parleremo con lui; è molto comprensivo. Dejanira ti prego accetta. Sposami e vieni con me sul mio pianeta.” Il monologo di Kalel mi aveva commossa e sentivo che mi stava arrivando un attacco di svenimento. Non poteva succedere proprio in quel momento. Anche Jorel aveva fatto un discorso molto simile se non uguale  a Marisol e credo che anche lei stava avendo un attacco di asma. Prima di svenire però in sincronia perfetta, acconsentimmo alla loro proposta con un semplice.

“Si, ti sposerò Kalel!” lo vidi sorridere.

“Si, Jorel, anche io ti sposerò” disse Marisol respirando piano per non far preoccupare Jorel. Anche Jorel sorrise.

Poi cominciai a vedere tutto più sbiadito, la stanza cominciava a girare, il petto mi doleva. Vidi Kalel che notando che stavo per svenire mi afferrò immediatamente gridando il mio nome e li io persi i sensi e la stessa identica cosa era successa a Marisol con Jorel. Sembrava che io e la migliore amica fossimo in sincronia perfetta anche nel sentirci male.

Ci risvegliammo molto tempo dopo in una struttura molto strana, sembrava una navicella. Forse era Omega.

“Ben svegliata amore mio. Adesso come stai piccola mia?”

“Kalel! Dove siamo?”

“Su Omega Dejanira, diretti ad Andromeda il nostro pianeta.”

Annuii.

Marisol si svegliò in quel momento

“Marie, amore come stai?”

“Jorel, amore…sto meglio grazie.”

Jorel baciò dolcemente Marisol sulle labbra.

“Dormite, il viaggio è lungo.”

“Dormi amore mio e ti prometto che su Andromeda tu guarirai. Guarirai Dejanira!” mi disse Kalel convinto.

“Mi fido di te amore mio, mi fiderò fino alla morte.”

“che non avverrà tanto presto cucciola.”

Io sorrisi e mi addormentai. Poco prima Marisol si era addormentata tra le braccia di Jorel.

To be continued

   
 
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