What could be

Capitolo 1

-Non è stato strabiliante? Ho fatto una piroetta in aria e la spada ha fatto ‘Swifush’! Sono davvero mitico!

-Ma di che diamine stai parlando?

-Ma come? Non mi hai visto? Mentre abbattevo quell’Akuma, quello grosso!

Yuu si limitò a rivolgergli un’occhiata come a fargli intendere che aveva avuto ben altro da fare in quel momento che stare ad ammirare l’amico mentre combatteva contro i mostri del Conte.

L’altro sbuffò, sussurrando qualcosa simile ad un ‘E te pareva…’ ma il Giapponese fece finta di non aver sentito sorridendo leggermente senza farsi vedere da quello: in realtà aveva visto eccome, ma più che una scena epica come lui si era immaginato, era stata decisamente comica data la smorfia che il compagno aveva fatto mentre abbatteva definitivamente il nemico.

-Nh… Dai torniamo in Sede, magari trovo ancora la soba calda.

Fece per partire ma prima che potesse fare due passi si ritrovò coinvolto in un indesiderato abbraccio da parte dell’altro.

-Grazie, Yuu-chan!

-A-Alma!

　

***

 

Lavi batté spazientito il libro che fino a pochi minuti prima stava leggendo sul pavimento facendo alzare così un piccolo sbuffo di polvere.

Ormai erano almeno due ore che aspettava che Yuu venisse, come promesso, in palestra ad allenarsi con lui, ma dato l’orario, c’erano buone possibilità che questo se ne fosse nuovamente dimenticato: va bene che forse lui era arrivato un po in anticipo (come minimo mezzora) ma ciò non bastava a giustificare il moro.

Fissò per un attimo la copertina del libro, il gomito appoggiato sulle ginocchia reggendosi con una mano la testa e sbuffando sonoramente: ormai non c’erano possibilità che il Giapponese arrivasse, quindi decise che, se proprio doveva stare per il resto della giornata rintanato a leggere tanto valeva come minimo stare comodo in biblioteca invece che seduto malamente sui sedili della palestra dell’Ordine.

Fece per alzarsi ma un brontolio proveniente con ogni probabilità dal suo stomaco gli fece capire che forse non avrebbe fatto male a passare prima dalla cucina per mandar giù qualche boccone, essendo ormai a digiuno dalla mattina.

Raccolse il libro mettendoselo sotto braccio e avviandosi così verso la sala da pranzo dove certamente vi avrebbe trovato Jerry intento a prendere ordinazioni da qualche Finder. Attraversò i pochi corridoi che lo separavano dalla sua meta, fermandosi ogni tanto a salutare qualche altro Esorcista che passava di lì: nemmeno cinque minuti e si trovava di fronte alla porta del refettorio aprendola velocemente e osservando chi c’era per decidere così dove stabilirsi.

La prima cosa che notò fu che tutti i Finder (e due tra gli Esorcisti più fifoni) erano spostati sul lato sinistro della stanza, segno inequivocabile che dalla porta opposta ci stava niente di meno che Kanda.

Non sbagliava, anche se il Giapponese (come suo solito, purtroppo, dovette ammettere Lavi) non era solo: affianco a lui (praticamente appiccicato) si trovava il suo amico d’infanzia, Alma Karma, l’Esorcista forse più allegro e, a suo parere, fastidioso di tutto l’Ordine.

Subito si diresse verso il loro stesso tavolo, sbuffando quando vide che Alma stava tentando di rubare della soba dal piatto del Giapponese, mentre questo svogliatamente tentava di impedirglielo allontanando la ciotola a diminuendo così la distanza tra di loro (già di fatto praticamente inesistente): ma la cosa che forse lo rendeva più nervoso di tutto era il ghigno che il moro tentava di nascondere ma che ovviamente a Lavi non era sfuggito.

Solo quando fu abbastanza vicino al tavolo i due parvero accorgersi della sua presenza ricomponendosi immediatamente e, nel caso di Alma, sorridendo con la sua solita faccia da ebete.

-Oh, ciao Lavi-chan! Oggi non ti ho visto in giro, che fine avevi fatto?

Tsè, come se non lo sapesse. -Buongiorno! Ero in palestra.- rispose marcando l’ultima parola e sbattendo nel modo più delicato possibile il libro sul tavolo tentando di reprimere il nervosismo.

Fu in quel momento che Kanda parve risvegliarsi fissandolo un attimo prima di sbuffare roteando gli occhi -Non mi sono dimenticato, solo non avevo voglia. Capita a tutti.- rispose alzando le spalle.

-Oh, ma ne sono certo Yuu! Tranquillo, infondo avresti potuto avvisarmi, ma immagino avessi ben altro da fare.- rispose Lavi, nella voce un certo tono di sarcasmo mentre continuava a sorridere alludendo con l’ultima frase ad Alma.

Questo parve per un attimo accorgersene, ma subito fece finta di nulla continuando a sorridere.

Di nuovo il Giapponese sbuffò rispondendo acido -Non te la sarai mica presa per così poco! E comunque, non chiamarmi Yuu.

-Perché? Ti da così fastidio? Invece si, me lo sono presa! Yuu! Yuu! Yuu!- cominciò Lavi.

-Smettila.- sibilò il Giapponese.

-Yuu! Yuu! Yuu! Yuu!

-Sul serio smettila!- lo riprese nuovamente con una venetta pulsante sulla tempia.

-Yuu! Yuu! Yuu! Yuu! Yuu! Yuu! Yuu! Yuu!

-TI HO DETTO DI SMETTERLA!- gridò infine esasperato il moro alzandosi di scatto e dirigendosi verso il rosso che intanto continuava imperterrito a cantilenare il suo nome. Con due falcate lo raggiunse, fissandolo torvo con una sorta di smorfia di disprezzo nei suoi confronti: poiché però questo non smetteva con quella ridicola farsa, portò una mano al colletto di Lavi, tirandolo su di pochi centimetri dal terreno e sbattendolo con forza contro la parete dietro di lui.

Lavi gemette per il colpo socchiudendo l’unico occhio libero dalla benda: sentì i suoi polmoni svuotarsi velocemente del poco ossigeno che gli rimaneva costringendolo a tacere se non per qualche parola biascicata di supplica.

Riaprì l’occhio ritrovandosi col viso del Giapponese, furente di rabbia, a pochi centimetri dal suo, che lo guardava attraversandolo micidialmente da parte a parte.

-M… Mi soff… O… Chi…

-Ascoltami bene: - cominciò Kanda -Non provarci mai più! Sei ridicolo. Se non sono venuto, è perché non volevo: non illuderti di essere qualcuno per me. Stupido Bookman!

Lavi lo fissò paralizzato: non capì perché, ma sentire quella parole pronunciate con tanta leggerezza proprio dal Giapponese lo aveva completamente paralizzato liberandogli completamente la mente da ogni pensiero lasciandogli l’animo sconvolto da una sorta di angoscia opprimente: che diavolo gli era preso, così all’improvviso? Lo aveva sempre chiamato Yuu, e anche se lui gli diceva di smetterla, non aveva mai reagito così, al massimo si limitava a tirare fuori la katana minacciandolo. Inoltre non erano da lui certi discorsi tanto seri…

Yuu mollò la presa sul rosso, lasciando che ricadesse a terra e questo, non riuscendo più a ragionare lucidamente, si lasciò scivolare a terra, il busto appoggiato al muro, l’occhio perso nello sguardo truce che il Giapponese gli stava rivolgendo, quasi disgustato.

-Y…- Lavi provò a parlare, ma subito sentì la voce venirgli meno come bloccata da un nodo alla gola mentre una fortissima voglia di urlare gli nasceva nel petto infrangendosi come un’ondata d’acqua gelida nel cuore (che, precisiamo, non dovrebbe nemmeno avere).

Passò nemmeno un minuto in quella posizione, che a Lavi sembrò però un’infinità di tempo, prima che Kanda storcesse il naso voltandosi prima verso Alma, il quale era rimasto per tutto quel tempo a fissare la scena, sulle prime divertito, e successivamente sempre più preoccupato rendendosi conto che quella non era una delle loro solite baruffe, per poi puntare l’uscita avviandosi verso la porta e scansando violentemente Allen, che doveva essere entrato già da un po dato che lo fissava con un misto di stupore e disprezzo.

-M… Ma Yuu!- tentò di fermarlo Alma seguendolo fuori dalla sala mensa, sotto gli sguardi atterriti dei Finder.

-Va bene così…- rispose semplicemente il Giapponese dirigendosi verso la palestra -Andiamo ad allenarci.

 



-Ehi Lavi, che ci fai a terra, alzati!- disse Allen porgendogli una mano in aiuto.

-A… Allen, da quanto…?- rispose il rosso spaventato da ciò che l’albino potesse aver visto o sentito.

-Ti ho detto di alzarti!- gli disse questo semplicemente battendo il piede a terra, fingendosi spazientito.

-Non capisco perché si sia arrabbiato così tanto…- continuò Lavi prendendo la mano di Allen e tirandosi su facendo leva su di essa, tentando di sembrare il più calmo e solare possibile.

-Perché è Kanda…- rispose semplicemente l’albino alzando le spalle e sorridendogli lievemente.

-Beh, direi che questo spiega molte cose…!

Capitolo 1 - Fine

Nuova fic dedicata a Alma, scritta per il compleanno di Yuu! Ovviamente non potevo non inserirci anche Lavi, anzi direi che sarà lui a creare un bel po’ di scompiglio, ma non voglio anticiparvi niente.

Ad essere sincera non sono sicura della trama della storia ma essendo oggi un giorno speciale, non potevo non pubblicarla.

Volevo solo aggiungere che il passato di Alma e Yuu è uguale, loro sono comunque degli esperimenti per la creazione dei Second Exorcist, solo che quello che nel manga è successo prima, io lo faccio succedere dopo… E ho già detto troppo!

Finisco dicendo che non ho idea di quando posterò il secondo capitolo, potrebbe passare una settimana, come un mese o un anno…

Spero davvero che l’idea vi piaccia e che mi lascerete i vostri commenti personali.

By Ming