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Autore: missyoustink    06/06/2011    9 recensioni
Sentiva ancora le luci del Babylon puntate addosso, la musica che pompava forte con i bassi che gli facevano tremare il petto e gli sguardi di qualche centinaio di ragazzi ancora in preda all'agitazione provocata dalla visione del suo corpo sudato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Sentiva ancora le luci del Babylon puntate addosso, la musica che pompava forte con i bassi che gli facevano tremare il petto e gli sguardi di qualche centinaio di ragazzi ancora in preda all'agitazione provocata dalla visione del suo corpo sudato.

Solo qualche tempo prima non sarebbe uscito dalla discoteca a quell'ora nemmeno se fosse arrivata l'apocalisse. Ed ora eccolo lì, nel cuore della notte, con il vento freddo che gli sferzava la pelle, camminare veloce verso casa. E insieme a lui, l'unica persona al mondo che avrebbe potuto indurlo a tanto; l'unico che, sebbene non riuscisse ad ammetterlo nemmeno a se stesso, valeva mille volte in più di ogni altro stupido individuo sulla faccia della terra.

Brian passò una mano guantata di pelle attorno alla vita del ragazzo, attirandolo stretto a sé.

- "E il motivo di tanta dolcezza, Mr. Kinney, sarebbe...?"

- "Non ho intenzione di dover portare il tuo cadavere congelato alla centrale in piena notte, raggio di sole. Sai, avevo altri programmi per noi due, stasera."

Justin non poté fare a meno di trattenere un sorriso: sapeva benissimo in cosa consistevano i suoi programmi, e non avrebbe certo opposto resistenza.

 

Chiusero con forza la porta del loft alle loro spalle: la temperatura all'interno era decisamente migliore. Si ritrovarono in piedi l'uno di fronte all'altro, ad una distanza talmente minima che potevano avvertire il reciproco battito cardiaco, e Brian non poteva più attribuire il tremolio del suo cuore alla musica troppo alta...

Lo fissò intensamente per dei minuti che a Justin sembrarono eterni; lo sguardo carico di voglia, di passione, come se non desiderasse altro che farlo suo, amarlo per tutta la notte, esplorare ogni meandro di quel corpo così caldo e voglioso. 

Justin annullò la distanza con un passo.

-"Scopami" sussurrò all'orecchio dell'uomo, mordendone il lobo "Scopami per tutta la notte."

Solo un ragazzo innamoratosi perdutamente per la prima volta avrebbe potuto pronunciare parole simili con tanta purezza, tanta dolcezza.

Con un gesto secco e deciso, Brian attirò il ragazzo a sé, e in un attimo i loro respiri si trasformarono in gemiti provocati dalla foga con la quale le loro lingue si cercavano, avide, come se si stessero aggrappando all'ultimo briciolo di salvezza, come se fosse un bisogno vitale. Le mani vogliose del ragazzo correvano veloci lungo la schiena dell'amante, quasi volessero appropriarsi di ogni centimetro di quella pelle perfetta.

Brian intrecciò le dita tra i capelli dorati di Justin e con forza gli tirò indietro la testa, interrompendo il bacio.

Ansimavano entrambi, gli sguardi intensi e fissi che nessuno riusciva a distogliere dall'altro. Justin si sporse in avanti, rivoleva per sé quelle labbra così dannatamente capaci di farlo godere, ma si ritrovò bloccato nella stretta ferma di bicipiti decisamente più possenti dei suoi.

- "Brian, cosa.."

- "I tuoi occhi" disse " ...non mi ero mai accorto di quanto fossero...profondi. Come il mare di notte, di cui non riesci mai a scorgere il fondo, per quanto ci provi."

No, non era da Brian dire una cosa simile, per di più in un momento del genere, probabilmente era l'alcool o qualche dose di troppo a parlare, Justin lo sapeva già...ma ciò non basto per impedirgli di avvertire una stretta allo stomaco; voleva solo che non smettesse di parlare, che andasse avanti, che lo riempisse di tutte le dolcezze fino ad allora negate, che lo colmasse di occhiate dense di profondo, intenso amore. 

Il loro amore, e nient'altro.

- "E io mi ci perdo, mi ci perdo ogni dannata volta che incontro il tuo sguardo..."

Tutto questo era cento volte meglio di una scopata, pensò il ragazzo, sarebbe rimasto ad ascoltarlo parlare in quel modo per giorni se avesse potuto. E fanculo se magari non lo pensava davvero, fanculo se forse non gliel'avrebbe ripetuto mai più, fanculo al domani.

Ora, esistevano solo Brian e la sua bocca perfetta da cui uscivano parole meravigliose. Per tutta la notte, per tutta la vita, a chi importava? Solo Brian e lui, nient'altro.

Con incredibile lentezza, quasi avesse temuto di svegliarsi da un sogno, Justin avvicinò le proprie labbra a quelle dell'amante, pensando che avrebbe anche potuto morire così, in quell'attimo sospeso di felicità perfetta, e non avrebbe chiesto altro.
 

*

 

Ok, chiunque dopo aver letto questa cosa non abbia ancora riscontrato seri e permanenti danni cerebrali o non abbia avuto l'impulso di darsi allegramente fuoco ha la mia totale stima. Se invece avreste tanta voglia di insultarmi e demolire in trenta secondi il mio futuro di scrittrice, non aspetto altro che voi critichiate selvaggiamente ciò che ho scritto :)

Adieu. <3
  
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