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Autore: Lady Fire    27/02/2006    10 recensioni
Seto i suoi pensieri, domande, riflessioni. Si può veramente cambiare? Si può veramnete riuscire a piangere una volta nella vita? Recensioniiii
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Impronte del passato

Impronte del passato.

 

“Nessuno sa e può sapere quello che ho passato io, Seto Kaiba, colui che chiamano la persone più gelida del mondo, ma mai nessuno ha saputo tutto quello che c’è dietro la mia glacialità verso il mondo.

Nessuno, forse a parte Mokuba, sa cosa ho passato in quella mia infanzia, così buia così tetra.

Poche volte ho provato a riflettere e ricollegare i tasselli del mio passato, come un puzzle, mai credevo di farlo e mai ho provato a farlo.

Mi è sempre parso stupido… perché mai dovrei ricordare cose che mi hanno fatto soffrire? Eppure, solo ora mi rendo conto che per cambiare ho bisogno di raccontarle, di sfogarmi se possibile.

Guardo il soffitto…

Tsk , è difficile credere che uno come me possa cercare di ricordare, uno che non ha mai voluto ne aiuti ne tanto meno sapere storie sul suo reale passato, su chi ero veramente, eppure, da quando lui non c’è più, e ho scoperto il mio antico passato in Egitto, non faccio che pensare ad altro, voglio capire chi ero e chi sono ora...

Perché non lo so più.

Prendo il mio deck, la carta del Drago Bianco Occhi Blu, chi avrebbe mai creduto che la sua anima appartenesse ad una ragazza? Chi avrebbe mai creduto che essa ha compito un sacrificio a causa mia? E che il mio legame con il Drago era dovuto a lei? Tutte queste domande io non me le sono mai poste.

Da quando i miei morirono no mi posi più domande, ne perché ne come erano morti.

Cercai solo di far forza a mio fratello, lui era sempre giù, depresso, e solo io potevo aiutarlo… ma chi aiutava me?

Nessuno.

Un giorno arrivò Gozaburo, lui diede una svolta importantissima alla mia vita, che venne cambiata, capovolta in un modo raccapricciante.

Riuscii ad andare con lui solo perchè vinsi la partita a scacchi.

La mia vita è cambiata per una partita a scacchi…

Ma se non l’avessi mai vinta, che sarebbe successo?

Non lo so, e nemmeno lo voglio sapere.

E’ difficile capire avvolte come va la vita, in quale maniera svolge e come.

E’ difficile comprendere e credere che sei vissuto in un tempo remoto, una cosa quasi impossibile per uno come me.

Passai notte insonnie, davanti hai libri, non potevo divertirmi come ogni bambino…

No… non potevo farlo.

Solo Mokuba era con me in quei momenti così bui, dall’ora non riuscii più  sorridere, la mia vita divenne complessa, impegnata nel lavoro, quasi non avevo tempo nemmeno per mio fratello.

Che vergogna… potrò mai riparare? Riuscirò più a  sorridere?

Mi ricordo che mio fratello mi regalò un disegnino del Drago Bianco Occhi Blu per tirarmi su di morale, ci riuscì, ma per poco.

Purtroppo per me Gozaburo aveva molte sorprese, ma veramente tante.

Non mi rendevo conto di essere sfruttato per i suoi progetti aziendali, solo pochi anni fa l’ho capito, ho scoperto che aveva un altro figlio, un figlio di sangue.

Ero stato sfruttato e basta, ma alla fine Noah mi ha aiutato a suo modo.

Ma è solo questo il mio passato?

No…

In realtà dentro di me sento un grande dolore, e credo di sentirlo ancora.

Qualcosa di pungente, fastidioso… un sentimento irritante, quasi indescrivibile.

Mi chiedo cosa sia.

Non riesco ancora a capire in che razza di mondo vivo, e quale sia il mio.

Insomma, la mia vità e divisa in due, in una bruttissima infanzia dovuta alla morte dei miei genitori e a quella che ho vissuto 5000 anni fa in Egitto.

Ma chi sono io veramente?

Non lo capisco più.

Mi sento sprofondare nel caos.

La mia infanzia… è stata più dolorosa ora che non nel passato, infondo anche se nell’ antico Egitto non avevo un padre, ho vissuto come ogni Egiziano, cioè servendo il mio Faraone.

Mentre nella realtà sono stato maltrattato a son di frustini se non studiavo.

Considerando tutto la mia vita non è mai stata poi così semplice.

Ma ora sono dirigente di una grande azienda e non posso farmi abbattere così.

Tutta via, sento dei vuoti in me che devo colmare.

Non capisco per quale motivo, ma io ho uno strano sentimento.

Tsk, sentimento, che parola grossa, mi spavento solo a pensarla, io sono sempre stato gelido, con tutti, specialmente con me stesso, forse per celare quell’agonia che è in me, quei ricordi che non vogliono scomparire, quel padre che mi voleva usare, quella ragazza che ha dato la vita per me anticamente.

Ma perché cerco di fingere a me stesso?

Perché non ammetto l’evidenza?

Perché non riesco a capire che in realtà mi sento solo?

Il mio passato mi ha ferito, e se continuo a restare isolato mi ferirà ancora di più.

Ma ci penso solo ora… perché?

Forse per il semplice motivo che non ho mai pensato a quelle cose che mi legano ad altre persone, e solo ora che ci penso bene capisco che se ora sono qui e ho scoperto anche quello che ho sempre avuto lo devo perché sono legato ha dei misteri irrisolvibili.

Un gioco. La mia vita è come un gioco, ogni mossa è legata all’altra. Ma se ne si sbaglia una si perde.

Per il momento non ho ancora perso questo gioco grazie a persona che mi sono state vicine, nonostante la mia “riluttanza” verso di loro.

Ma d’ora in poi resisterò al gioco?

Ora che so tutto riuscirò a non farmi trascinare dal destino?

Ce la farò a restare il solito Seto?

O ricadrò ancora in questo oblio di domande la cui risposta non esiste?

Non mi sembro nemmeno io, forse perché mi sono abituato a strare esternato dal mondo, ma in questo momento vorrei.. vorrei… si.. vorrei piangere, vorrei avere una spalla sulla quale appoggiarmi.

Piangere…

L’ho mai fatto?

Non ricordo, eppure, sento di avere un nodo alla gola, quel nodo che approva quel sentimento di sfogo.

Dio, mi sento così stupido.

Mi sento soffocare, non riesco a respirare, gli occhi mi si stanno bagnando… cos’è? Che mi succede?

Questa cosa, è da anni che non riprovo tutto ciò…

Devo trattenermi? O mi devo sfogare?

Non ce la faccio…

Sento qualcosa di liquido scorrere giù dai miei occhi, dolorosi singhiozzi mi infiammano la gola, che sensazione strana, mi sento le guance umide… sono lacrime.

Lacrime di dolore, tenute dentro da anni, segregate nel lato più remoto del mio cuore, nessuno ha mai pensato che ne avessi uno , tanto meno io stesso.

Eppure ora mi sento così strano, più libero… queste lacrime sono durate poco a scorrere sul mio volto, ma dopo di esse mi accorgo di sentirmi più libero.

Non mi era mai successo.

Probabilmente la vita è dotata anche di sbalzi di umore, di vittorie e di sconfitte, di felicità e tristezza, ma perché lo capisco solo ora?

Voglio uscire da questo mio carattere così intricato, solo, da quel ghiaccio che si è formato nel mio cuore, voglio dimenticare tutto, voglio cestinare quelle vecchie cartacce, se lo voglio posso farlo.

Io posso farcela, con l’aiuto di coloro che ho affianco

Posso far nascere dentro di me il nuovo Seto Kaiba.

Un Seto Kaiba degno di questo nome.”

 

            Owary

 

Spero vi sia piaciuta nonostante sia breve, ma secondo me molto diretta, questi pensieri saranno impossibili per il vero  Seto,  ma non fateci caso sono le mie solite  fic sparate li, mentre sono in treno che mi salgono in testa senza un motivo preciso.

Cmq, tengo alle recensioni.

Grazie mille Un bacione.

Dedicata a : The Draco, Nadia Sakura Kan; Angel Riddle, Ishizu, Marikan, Yali o Ayashi, Azumi o Yelizeveta, Ita-rb e chiunque altro legge le mie fic e viene al mio forum, Un immenso bacio e abbraccio.

 

  
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