Prefazione
La storia della mia vita è banale, scontata…ma per quanto lo possa essere mi piace. Come tutte
le cose belle, l’unica cosa certa è che prima o poi finirà e tu non puoi far
altro che restare lì,
a guardare la tua vita
scivolarti dalle mani.
io
lo so bene! Stavo vivendo il più bel sogno della mia vita. L’ho desiderato,
l’ho aspettato e… arrivata al traguardo, come una codarda me ne sono andata! Ho deluso la
mia famiglia,
i miei amici, che mi hanno sostenuta, incoraggiata
ed amata. Ma soprattutto ho deluso la persona più importante della mia vita.
Colui che, se avevo paura prendeva la mia mano e la stringeva forte alla sua,
incoraggiandomi e prendendomi anche un po’ in giro. Colui che, se mi sentivo
sola mi chiamava al telefono e mi costringeva ad andare al cinema insieme.
Colui che, se stavo male trovava il modo di farmi sorridere. Potrei continuare
per ore, ad elencare tutte le cose che mi mancano di lui, ma so che non
servirebbe a niente.
HO ROVINATO TUTTO!
…
L’inizio!
Al suono della sveglia scattai a sedere sul
letto. Ero troppo agitata per il primo giorno di scuola…cosa
sarebbe successo, chi avrei incontrato, e se non mi fosse piaciuta la
scuola?
Ma ero comunque troppo eccitata per preoccuparmici troppo.
Afferrai i vestiti già
pronti sulla sedia e corsi in bagno, mi feci una doccia, mi lavai la faccia due
volte e mi spazzolai i denti con più rapidità del solito.
Persi venti minuti per piastrarmi
la frangetta, poi mi ridiedi una controllata allo specchio. Le ballerine
argentate erano perfettamente lucide, il pantalone nero senza una piega, la
camicetta bianca era leggermente sgualcita ma non la potevo sistemare perché si
era fatto troppo tardi, così decisi di infilarla dentro i pantaloni mettendomi
anche la cintura nera e per completare
il tutto acconciai i mei
capelli con dei fermaglini argentati con delle
piccole pietre azzurre incastonate all’interno, lasciando il resto dei miei
folti capelli castani sciolti. Mi passai un filo leggero di matita azzurra
sotto gli occhi e un velo di ombretto azzurro quasi bianco.
Non feci nemmeno
colazione, afferrai la sacca di jeans e uscii di casa.