F – Fiato

“Mi querida, dico sul serio: dovresti solo buttare quell’orribile instrumento del diablo per terra e calpestarlo fino a ridurlo in cenere”.

“Già... dovrei” concordò la ragazza, laconica; ma Alejandro, non vedendo esito soddisfacente alla sua premura, continuò a insistere con tono sempre più preoccupato.

“Chica, lo dico per te… non vorrai per caso rovinare i tuoi bellissimi polmoni in questo modo, vero?”.

Osservò con disgusto Heather espirare una lunga boccata di fumo e, girandosi verso di lui, soffiare con malignità quell’aria grigiastra direttamente sul suo volto.

Alejandro tossì, inorridito e terrorizzato, e imprecò ad alta voce, agitando convulsamente una mano davanti al viso e tra i capelli come per eliminare ogni particella malvagia che la ragazza gli aveva sbuffato addosso con aria sadica e allegra.

Heather rise, divertita per l’agitazione febbrile del ragazzo; Alejandro pensò che lei fosse davvero la creatura più bella del mondo e che la sua risata la facesse risplendere di una grazia così raggiante da non poter essere certamente paragonata al dolce sorriso di Bridgette o alla risatina imbarazzata di Courtney. No, la risata cristallina di Heather era unica e rara.

Si riscosse da questi pensieri e riacquistò un cipiglio afflitto e apprensivo.

“Ora il tuo corpo ci metterà settimane per porre rimedio al terribile danno che hai procurato…!”

Heather lo zittì presto con un bacio veloce: il suo fiato sapeva ancora di fumo, ma riuscì a far tacere Alejandro abbastanza a lungo da permetterle di finire in pace di fumare .

Alejandro assunse un’espressione così affranta che alla ragazza sfuggì di nuovo una risatina allegra.

Fu solo allora che l’ispanico si rese conto che la risata di Heather era molto più intossicante di una sigaretta.