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Autore: Dregya    07/06/2011    3 recensioni
Dopo l'ennesimo litigio con il padre,John,Sam decide di andare via,sotto lo sguardo attento e triste di Dean,che comprende di aver sbagliato tutto con lui,di non essere stato un bravo "fratellone".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Mh,non so se questa scena sia presente nella serie,visto che sono solo alla prima stagione.
Comunque,non so neanche da dove uscita fuori.
Spero la gradiate. <3
Un'ultima cosa,dedico questa storia alla miaH DonnaH,che è costretta a sopportare questi mie sbalzi di umori..
E infatti,non perdo occasione,in questo momento,di chiederle sinceramente scusa.
Perché io sono una cogliona.Una grande cogliona. Ti voglio bene...

 

Go Away.

 

"Io non voglio fare la tua stessa vita!"
Urlò Sam, ringhiando in direzione del padre che lo guardava con gli occhi sgranati.
L'uomo aveva sempre saputo che suo figlio fosse diverso da lui e da Dean, ma non avrebbe mai creduto che un giorno sarebbe voluto andare via.
"Sammy..."
Mormorrò John, con stizza, come a volerlo far ricapitolare con quella semplice frase. Sam si spazzientì e lo fulminò con lo sguardo.
"Non chiamarmi "Sammy"! Perchè non la smetti di dare la caccia a quel demone, eh?!Anche se lo troverai, la mamma non tornerà in vita!"
Alzò la voce di un'ottava, dandogli le spalle e salendo le scale di casa.
Aprì la porta della propria camera e guardò Dean, che se ne stava spaparanzato sul letto, a guardare il soffitto senza dire nulla.
Aveva ascoltato tutto e il minore ne era consapevole.
Senza dire una parola, aprì il mobile e prese un borsone vecchio e polverso.
Lo mise sul letto, aprendolo e buttandovi poi dentro i vestiti che aveva nei vari cassetti. Dean gli rivolse uno sguardo interrogativo, mettendosi a sedere ed avvicinandosi a lui.
Lo prese per un polso, mentre sentiva dal piano di sotto il padre imprecare. "Che fai?" Chiese usando un tono serio, mentre il minore si divincolava da quella stretta. "Lasciami,me ne vado. Io non ascolterò papà, non farò ciò che vuole. Non sono un cagnolino come te, Dean!" Dean sgranò gli occhi, lasciandogli il polso e mettendosi a sedere. Assunse un'espressione fredda,neutra e guardò fuori la finestra, che dava la visione completa della strada. Sam continuò a riempire la propria borsa, per poi mettersela sulle spalle e uscire da quella stanza.
Dean riuscì a sentire distintamente l'ennesima discussione che ebbero John e Sam,ma a differenza del primo,
l'ultimo lasciò quella casa sbattendo la porta alle proprie spalle. Il maggiore guardò fuori la finestra, senza farsi vedere da Sam che aveva alzato lo sguardo verso di essa. Poteva benissimo vedere la sagoma del fratello abbassare la testa e camminare verso l'autostrada, sicuramente avrebbe fatto l'autostop. Dean degludì, portandosi una mano fra i capelli e mordendosi il labbro inferiore, incredulo.
Non aveva mai pensato che Sam se ne sarebbe potuto andare.
Non aveva mai pensato di poter vedere la loro camera vuota.
Si era sempre detto che quei litigi fra il minore e loro padre fossero le solite discussioni che avvenivano in famiglia. Ed infondo sapeva che John adorava Sam e voleva per lui solo il meglio. Strinse convulsivamente la maglia all'altezza del petto,che aveva iniziato a battere come un tamburo e a duolergli come non mai. Sentiva che in esso,si era aperta una voragine, che prima era colmata dalla presenza del fratellino.
Ringhiò.
Si era ripromesso di proteggerlo, di stargli sempre accanto, eppure non lo aveva mai difeso, si era sempre comportato da vigliacco e aveva solo ascoltato le parole del padre, proprio da bravo cagnolino. Sam aveva ragione, aveva fin troppo ragione.
Non era Sam quello strano,non era lui quello differente. Sia Dean che suo padre sbagliavano,perché gli unici ad essere diversi erano loro.
Dean si chiese perché non gli avesse mai dato ascolto,
troppo accecato dalla voglia di vendicare sua madre e proteggere il fratellino dall'oscurità.
Ma aveva sbagliato,aveva sbagliato fin troppo.
L'unica cosa da cui doveva proteggere Sam,era da se stesso e dal padre.
E Dean si sentì sprofondare, perché avrebbe voluto averlo vicino, perché avrebbe voluto dargli un supporto, visto che aveva capito che in realtà aveva sbagliato tutto, con lui.
E avrebbe anche voluo scusarsi e chiedergli di ritornare a casa.
Perché ci teneva davvero tanto al fratello minore, anche se non lo aveva mai dimostrato abbasta.
E in quel momento, l'unisca cosa che poteva fare era vederlo camminare via , con la consapevolezza che non sarebbe mai più tornato.
Perché lo conosceva, nonostante tutto. E sapeva anche che gli sarebbe terribilmente mancato, e che una parte di lui,andava con Sam,per sempre.
  
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