Note:Scritta per il TVG Fest




Disclaimer: I personaggi non sono miei, non scrivo a scopo di lucro. Awake My Soul


How fickle my heart and how woozy my eyes
I struggle to find any truth in your lies
And now my heart stumbles on things I don't know
My weakness I feel I must finally show

Lend me your hand and we'll conquer them all
But lend me your heart and I'll just let you fall
Lend me your eyes I can change what you see
But your soul you must keep, totally free

Mumford & Sons - Awake My Soul - Sigh No More

Ciao Damon,
Ci ho riflettuto un po’ sai? Su come cominciare questa lettera intendo; ero indeciso se cominciare con un “caro” o un semplice “ciao”, non sapevo se sarebbe stato meglio chiamarti “fratello” invece di Damon; riflettevo su questo e alla fine me ne sono reso conto.
Di questo genere di cose non importa né a me né a te, anzi, conoscendoti sono quasi sicuro che il saluto probabilmente lo salterai, per andare dritto al resto, alle cose importanti.
Sei sempre stato così tu, sempre di fretta, sempre curioso, sempre troppo occupato a scartare il regalo per interessarti davvero della confezione.
Sempre troppo impegnati ad innamorarti delle cose per preoccuparti di guardarle meglio.
Io le so bene queste cose, come sei fatto davvero dico.
Sono tuo fratello minore dopotutto.
Ti ho sempre osservato, come parli con le ragazze, come scherzi con gli amici, quando sbatti la porta dopo una discussione con papà, come mi guardi e sembri domandarti cosa devi farci con me, se devi insegnarmi a vivere o lasciare che sia il tempo a farlo.
Ho sempre osservato tutti i tuoi passi Damon, ho guardato le impronte che lasciavi e vi ho appoggiato i miei piedi aspettando che diventassero grandi abbastanza per accompagnarti restando fianco a fianco, senza rincorrere, alla pari.
Perciò sì fratello, credo davvero che tornerai.
Lo farai perché papà ha bisogno di sentirsi dire che non ha il diritto di farti vivere la Sua gloria.
Perché nonostante le cose che hai fatto, quelle che ti sono successe, vuoi vivere, ed è un tuo diritto.
Tornerai perché ora sono finalmente grande abbastanza per camminare al tuo fianco, ma dove andare ancora non me l’hai insegnato.

Ti aspetto,
Stefan

P.S. Ovvio, poi appena torni mi racconti pure della capo infermiera, non l’ho scordato eh!