-Bettini, allora?!- disse la prof svegliandomi dalla trance in cui ero caduta momentaneamente, alla prima ora del martedì mattina.
-Ehm... La risposta è "Certo, sono d'accordo" se è qualcosa di buono, se invece è qualcosa di orribile "No, ma come le viene in mente!" ; se è una domanda a risposta libera potrete trovare la suddetta a pagina 405 di Megavideo, o al numero 825 800 800 a scelta, mi sembra vendino poltrone, o apparecchi acustici; se invece è una domanda personale non posso risponderle per motivi di privacy, sa, non vorrei venire assalita dai media, in questo periodo stanno diventanto piuttosto invadenti a mio parere...
La professoressa sgranò gli occhi, mentre una risata si diffuse in tutta la classe.
-Bettini, ma cosa sta dicendo?
-Bhè, forse non ho la risposta, ma domani, magari, qualcuno avrà una poltrona, o un apparecchio acustico, mentre io continuerò a non avere la risposta. Forse i media non mi assaliranno mai, ma nella rara e recondita possibilità che succeda non sarò impreparata. Forse non ho la risposta, ma in questo momento, adesso, qualcuno sta ridendo a causa mia, per le cose che ho detto; probabilmente se mi sarei dilungata, in lacrime, a spiegare le drammatiche ragioni per le quali non ho potuto studiare nessuno starebbe ridendo, e sarebbe stato noioso. Tutto sarebbe più noioso senza le risate, non crede?
Per la classe si notò uno stano inusuale silenzio.
-Questa è una prospettiva interessante, Bettini, ma si stava facendo solamente l' appello.
-Oh, bhè, in questo caso... Presente!
Angolo di Lydya:
Questa è la prima storia che pubblico, è piccola e senza pretese, ma vorrei comunque sapere che cosa ne pensate, ogni commento o critica sarà bene accetta, e cercherò di migliore seguendo i consigli che riceverò.
A presto, Lyd.