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Autore: IsaRobstenLover    08/06/2011    7 recensioni
Breve one-shot sui miei amati Robsten.
Collocazione temporale: primo mattino del 6 giugno, dopo gli MTV Movie Awards 2011.
"Ma loro… Loro all’oscurità sono abituati. Vivono il loro amore nell’ombra da più di due anni. Ed i loro occhi si ritrovano anche al buio.
Anche ora i loro sguardi sono intrecciati, il verde nell’azzurro."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.
L'ispirazione per questa one shot è arrivata davvero in modo prepotente nella mia  testa, senza possibilità di sopprimerla.
Ho preso una penna ed un foglio ed ho cominciato a scriverla di getto - di solito non scrivo a mano.
Scritta in due fasi - in parte a casa, in parte a scuola, durante italiano, in un attacco di ispirazione -, ho sentito davvero la necessità di scriverla immediatamente e pubblicarla subito.
Non mi era mai successo.
Spero che vogliate apprezzarla :)


Nota della scrittrice: la one shot è ambientata nella prima mattinata di lunedì 6 giugno 2011... Dopo gli MTV Movie Awards, per intenderci.

Buona lettura!
Isa.



I respiri sono ancora ansanti, i corpi sudati. Sono ancora stretti l’uno all’altra, le dita intrecciate, le labbra sulla pelle.
I volti sono entrambi sorridenti e sconvolti dal recente piacere.
La camera è al buio. Fuori non è ancora l’alba.
Ma loro… Loro all’oscurità sono abituati. Vivono il loro amore nell’ombra da più di due anni. Ed i loro occhi si ritrovano anche al buio.
Anche ora i loro sguardi sono intrecciati, il verde nell’azzurro.
Regna il silenzio, regna la pace. L’unico suono è quello dei loro respiri ma lei, la testa abbandonata sul petto nudo di lui, può sentire ancora il battito accelerato del suo cuore. E’ serena, gli sorride.
E lui ricambia, non può fare altrimenti. Anche se volesse, non potrebbe. Non le resiste, è più forte di lui, più forte della sua volontà. Ci ha provato tante volte, in passato. Quando lei non era ancora sua, quando lei baciava le labbra di un altro, quando poteva stringerla tra le braccia solo davanti ad una telecamera ed un regista.
Ci ha provato, sì, ed ha sempre fallito. Ogni volta la sua fragile volontà cedeva davanti a quegli smeraldi, a quella pelle di latte, a quella personalità frizzante e lui si ritrovava a dannarsi per essere così debole.
Quindi le sorride di rimando, perché ora lei è sua. Non ci sono incertezze, non ci sono dubbi. Si appartengono l’un l’altra, senza eccezioni. Ed in fondo, è sempre stato così.
Rompe lei il silenzio, sospirando.
“Non voglio partire”. Il loro lavoro, la loro condanna.
“Non lo vorrei neanche io, lo sai. Ma sarà per poco. Poi mi raggiungerai a Toronto”.
La stringe forte. Lui odia la lontananza.
“Che diavolo ci vado a fare io, ad una premiazione di moda?!  Non ne so nulla!”
Lui ridacchia e i loro corpi allacciati sussultano.
“Passa a trovare Liz e Victoria quando sarai a Londra. Ne saranno felici”
“Lo farò, volentieri. E’ tanto che non le sento. Ma Londra non è la stessa cosa senza di te..”. Sorride, un po’ imbarazzata, e lui, ancora una volta, ricambia.
Il loro rapporto è così. Un eterno scambio di sguardi e sorrisi.
“Stavo pensando che, una volta che avrai finito con Cosmopolis, avremo finalmente del tempo per noi.. Non riprenderò a lavorare fino ad agosto. Progetti?”
Lui ci pensa su un istante, ma non le nasconde ciò che pensa.
“Potremmo.. Potremmo finalmente cercare quella casa tutta nostra di cui abbiamo tanto parlato”.
Un casa, tutta per loro..  Per loro che vivono tra stanze d’albergo, roulotte e appartamenti con affitto a breve termine. Pare strano, ma la sognano da tanto.
“Sarebbe fantastico, sospira lei.
Lui piega la testa verso i suoi capelli e respira forte il suo odore. Sa di fragola e sesso, e a lui non potrebbe piacere di più. Quando le parla, ha ancora le labbra poggiate sul suo capo.
“E potremmo…”
Esita. Non sa come dirlo. Non sa se è il momento giusto, non sa se lei lo vuole, se sogna così quell’istante. E’ insicuro persino della sua reazione.
Di una cosa però è sicuro. E’ assolutamente certo di quello che vuole.
E vuole lei. Sempre. Per sempre.
“Cosa?”. Lei lo sente nell’aria. Sa che sta per accadere. Lo avverte dal tremolio nella voce di lui, nel battito di nuovo accelerato.
“Potremmo sposarci”. Butta fuori quelle parole in un sussurro, chiaro però. Lei lo capisce, e sa già cosa rispondere.
“Mi sposeresti, Kiki?”. Ripete la domanda, incespicando nelle parole.
Lei sa quello che vuole.
E vuole lui. Sempre. Per sempre.
“Sì”.  Risponde subito, senza incertezze.
“Davvero?”. Insicuro, come sempre. Se da un lato quella parte di lui le faceva tenerezza, da un lato appena lo sopportava.
“Sì. Questo luglio”.
“Io ti sposerei anche domani..” commenta lui.
“Domani no. Abbiamo entrambi un aereo da prendere. E tu fra sole 10 ore: dovresti dormire”.
Torna il silenzio nella stanza buia. Lei chiude gli occhi.
“Kristen?”
“Mmh?”
“Davvero mi sposerai?” ripete lui. Lei ridacchia sottovoce, esasperata, e riapre gli occhi. Di nuovo lo smeraldo si incatena all’azzurro.
“Certo. Te l’ho già detto”. Era così ovvio, così  naturale, per lei.
“Non è l’alcool che parla, vero?” domanda lui, sogghignando.
Vero, hanno bevuto quella sera. Ma sono entrambi lucidi e ne sono consapevoli.
Lei scoppia a ridere ed aumenta la presa sul corpo di lui.
“No! Ne dubiti forse?”
“Non dubito delle tue parole. Dubito che tutto ciò sia reale.”
Lei aveva sempre pensato che il loro amore fosse naturale, già scritto nel destino, inevitabile. Ma lui.. Nonostante i tentativi di lei di convincerlo del contrario, lui non si era mai sentito abbastanza, mai all’altezza. Aveva spesso paura di risvegliarsi e non ritrovarla al suo fianco, di scoprirla come solo un frutto, per quanto strepitoso, della sua fantasia. Era profondamente convinto di non meritarla.
“Robert..  Io ti amo più della mia stessa vita. Dio, sembra così banale e scontato da dire!” dice lei, ridacchiando un po’, ma per tornare subito seria. “Ma credimi.. Non c’è nulla, nulla di più vero. Compreremo casa. Ti amerò e ti sposerò. Questo luglio. Ed un giorno, se lo vorremo, ti darò un figlio. Ti darò tutto, così come ti ho dato il mio cuore.”
Lei non era mai stata brava con le parole. Nella sua vita fraintendimenti ed incomprensioni erano una spiacevole ed indesiderata costante.
E lui di ciò è ben consapevole. Per questo accoglie con stupore quell’improvvisa dichiarazione. Seppur lei, dopo aver compreso i propri sentimenti, non aveva mai nascosto l’amore che il ragazzo muoveva in lei, lui era certo di non averla mai sentita esprimere il suo coinvolgimento con così tante parole, sicurezza e sincerità.
Non riesce a dare una degna risposta alle sue parole e tutto ciò che è in grado di fare è quello di  chinare ancora una volta la testa verso di lei, alzarle il mento ed avvicinare le labbra alle sue. E’ semplice e naturale unirsi in un nuovo bacio, tenero, vero e adorante. C’è amore in ogni gesto o carezza e, mentre il bacio diventa più profondo, ad entrambi pare di sentire ogni tassello del complesso puzzle della loro vita andare al proprio posto, perché è giusto così. Si sentono di nuovo completi ed al loro posto.
In un mondo che li giudica e li osserva, li analizza e li segue.. Robert e Kristen si rinchiudono ancora una volta nella loro piccola bolla privata, dove il loro amore non solo è necessario…
E’ giusto.
   
 
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