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Autore: jaejinin    08/06/2011    6 recensioni
Diario di Kim Jonghyun
Seoul, 15 Maggio 2011
Ore 11:30
Diario di Kim Kibum
Seoul, 15 Maggio 2011
Ore 12:00
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-I personaggi di questa fanfic Kim Jonghyun, Kim Kibum e Choi Minho non mi appartengono. I fatti descritti sono frutto della mia pura fantasia.

Diario di Kim Jonghyun
Seoul, 15 Maggio 2011
Ore 11:30
 
E piango, mi ritrovo un'altra volta qui a piangere. Fredde Lacrime attraversano le mie guance arrossate, il mio viso accaldato. Queste lacrime amare Arrivano fino alle labbra in silenzio, lentamente, una per volta. È inutile continuare ad asciugarle, continuano incessantemente a scendere dagli occhi. Di là ci sono Le loro grida, i loro rumori, che mi fanno sempre più male. Ogni giorno Minho e Key si chiudono nella loro stanza e fanno l'amore. Ne sono sicuro, non mi sbaglio. A provare piacere è soprattutto Kibum: i suoi acuti, i suoi versi, sono chiari e inconfondibili. Sì, io soffro dannatamente sapendo che il ragazzo che amo di più sulla faccia della terra sta con un altro, anche se non ce l'hanno ancora detto, ma la cosa che davvero mi strappa il cuore e me lo riduce in mille pezzi è il suo comportamento fuori da quella stanza. Mi abbraccia continuamente, mi accarezza, mi rivolge attenzioni così amorevoli che se non avessi la mia camera adiacente alla sua penserei che anche lui ricambia i miei sentimenti. Ma non è così. È tremendamente falso, sadico, ama vedermi soffrire. Ma perché lo fa? Io non credo di avergli mai fatto nulla di male. Spesso la sua dolcezza mi pare così reale che ci cado dentro e ricambio le sue coccole, ma poi mi risveglio sentendo la voce di Minho che chiama Kibum e vedendo quest'ultimo che corre subito da lui. Senza alcuna esitazione, come un bimbo la mattina di Natale corre sotto l'albero ad aprire i suoi regali. È così che iniziano le lacrime, è in questo modo che la rabbia, il dolore e l'amore iniziano a scontrarsi tra loro dentro di me. Non so neanche perché ho scritto questa stupida pagina di diario. Forse per sfogo, forse perché credevo di poter riversare tutto su queste pagine e fermarlo per sempre con un punto. Poi avrei chiuso il diario e Kibum sarebbe corso da me a dirmi che sarebbe stato mio per sempre. Ma questa è solo pura fantasia, l'unica realtà è che Kibum non mi amerà mai. Un'altra verità è che adesso accanto a me c'è una piccola lama affilata. L'ho pagata un po' cara, spero che valga il suo prezzo. Addio.
 
Diario di Kim Kibum
Seoul, 15 Maggio 2011
Ore 12:00
 
Succede ancora, e ancora, e ancora, ogni giorno, ormai anche più volte al giorno. Non so se posso definirmi più un essere umano, o un giocattolo, un passatempo, uno schiavo, non riesco a dare un nome alla mia condizione. Io trascorro la mia vita quotidiana normalmente, ma arriva quel momento, quell'attimo che mi trasformo nel vizio di Minho. Un orribile vizio che ormai sono sempre più sicuro che non Si toglierà mai, sono come una droga per Lui. Non c'è la benchè minima forma d'amore, noi infatti facciamo solo sesso, un sesso violento e crudo. Io lo vedo solo come una violenza. Questa è violenza da ogni punto di vista: fisica, sessuale, psicologica. Lui chiama, io corro. Lui mi spoglia, io sto fermo. Lui mi dice di gridare di piacere, io grido di dolore. Lui conficca le Sue unghie nel mio corpo, io non fiato. Le lacrime son finite tutte, meglio così, servirebbero solo a farlo arrabbiare ancor di più. Sono pieno di lividi, ma non sento più neanche male. L'unico male che sento è al cuore. Il mio cuore soffre nel vedere il mio Jonghyun così. Il mio Jong, così buono, così ingenuo, così bello, così dolce. Io vorrei tanto dirgli che tra me e Minho non c'è niente, che io sono felice solo in quei brevi momenti in cui stiamo insieme, che vorrei fermare il tempo quando ci coccoliamo, che farei di tutto pur di non essere subordinato a Minho, ma se non lo faccio è solo per lui. "dì solo una parola di quello che accade qua dentro e puoi dire addio per sempre al tuo caro jong". Questo è quello che mi ha detto. La minaccia più grave che potesse mai farmi. Oh, Jong, vorrei tanto che lui potesse leggermi nel pensiero, che potesse capire cosa mi succede, perché sopporto tutto in silenzio, perché nel bel mezzo delle nostre coccole mi alzo al Suo richiamo e lo lascio solo, con lo sguardo sperduto, irritato. Pensandoci bene un modo per liberarmene c'è. Il mio balconcino, il mio carinissimo balconcino ornato di fiori colorati. Spero che quando cadrò di lì non si rovinino. Sarò costretto ad aspettare Jonghyun, ma ne varrà la pena, perché potremmo stare insieme per sempre. Addio.



*Chiedo umilmente scusa per aver ucciso il pairing più indistruttibile che esista, ancora non riesco neanch'io a perdonarmi ._. 
Adoro Jonghyun e Key e credetemi, non avrei mai voluto scrivere una death-fic su di loro, è solo che la sera in cui l'ho fatta ero sola e dovevo far sfogare i miei neuroni in qualche modo .-.

SCUSA Foca <3
  
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