Ma perché, in nome di Dio, era lì? Davvero, perché? Lui non era molto capace di districarsi nelle conversazioni riguardanti la vita, era anzi un vero e proprio impedito in quel genere di cose. Il fatto era che non ci pensava minimamente. Assolutamente. Lui...vive e basta.

«Davvero» disse Toph, camminadogli incontro e mettendosi di fronte a lui «ho diciasette anni e non è cambiato niente in-»

«Stop, stop!» urlò Sokka all'istante, coprendosi le orecchie «Non ho alcun bisogno di sentirtelo dire!»

La Dominatrice della Terra lasciò andare un piccolo sospiro annoiato, finalmente ferma. Solo molti minuti dopo Sokka osò scoprirsi le orecchie nuovamente, la sua faccia ancora piena di sospetto.

«I miei vestiti sono l'unica cosa che è cambiata di me.»

Lo spadaccino sentì una deliziosa ondata di sollievo passargli per tutto il corpo. Era riuscito a tornare calmo nel giro di pocchissimi secondi.

«Oh. Okay.» si permise di emettere una corta, imbarazzata risata «Phew.»

Guardò Toph, attendendo che lei parlasse ancora. Mentre lo fece, scoprì con sorpresa che aveva ragione. L'unica cosa che era cambiata in lei nel corso degli anni erano i vestiti. Non erano più così larghi e malandati – o almeno non quanto lo erano un tempo – e ora indossava molto più marrone.

I suoi capelli erano ancora raccolti in una crocchia, quella solita frangetta a coprirle gli occhi. Erano diventati più lunghi, certo, ma oltre a questo non c'erano altre trasformazioni. Portava perfino lo stesso ornamento per capelli – senza quelle palline pelose, ok, ma era uguale.

Sokka prese a guardarla per bene, senza fallire nel notare che qualcosa, a dire il vero, era mutato oltre ai vestiti. Ma prima che ebbe modo anche solo di pensarlo, Toph afferrò saldamente un seno assai cresciuto dandogli una sorta di occhiata disperata.

«E queste!» urlò.

«Aw, Toph!» Sokka si girò all'istante «Non volevo di certo saperlo!»

Davvero, ma perché era lì?!