Love Me
-Parlami …- mi disse.Il suo viso era molto vicino al mio. Il suo sguardo era posato sul mio. Odiavo quando lo faceva, perdersi in quegli occhi color miele poteva essere pericoloso per me, e non era la prima volta che accadeva.
Eravamo arrivati a questo punto e non capivo come.
Dopo quel bacio… Dopo quel litigio… Dopo tutto il mio pianto…
Cosa potevo dire…Love me?...no che non potevo, lui apparteneva a lei…non volevo privargliene…lei mi stava perfino simpatica e non riuscivo ad odiarla…
Ma lui. Lui in questo momento era tutto ciò ODIAVO… ma anche tutto ciò che avevo sempre voluto e io, si io, lo amavo.
Continuava a guardarmi con quegli occhi così espressivi che mi erano piaciuti da subito…più il suo sguardo diventava pesante su di me, più la mia voglia di liberarmi e di piangere cresceva…avrei tanto voluto dirgli you are the only exception… ma avevo troppa paura, paura del futuro.
Una lacrima scivolò sulla mia guancia, distolse lo sguardo da me per rincorrerla con gli occhi.
La mano con cui era appoggiato al muro dietro di me si mosse per accarezzarmi leggermente e asciugarmi quella piccola lacrima.
-Perché non sei con lei?- chiesi io quasi a bassa voce, ma non distogliendo lo sguardo…
-Sei una mia fan, per me sei importante almeno quanto lei…- un’altra lascrima, questa però con un mix di felicità, cadde sul suo pollice che non aveva lasciato la mia guancia.
Avrei voluto dirgli tutto quello che mi passava per la testa, che da quel giorno in cui mi aveva sottratta dalle braccia di Marc, dal momento in cui avevamo litigato perché lui era geloso anche se non voleva ammetterlo, e dal momento in cui avevo sentito i fuochi dìartificio e il coro di angeli insieme, dopo il suo bacio rubato, quasi strappato avrei voluto essere sua e lui mio.
Avevo cercato di fare finta di niente dopo quel bacio, lo avevamo fatto entrambi, ma comporre la canzone insieme a lui era diventato più difficile e io non volevo altro che urlargli il mio amore in faccia ma da codarda che ero non lo avrei mai fatto…neanche in quel momento dove in un momento che sembrava essere stato messo in pausa apposta, lui mi aveva affrontata e io avevo paura, di fronteggiarlo, ma anche delle conseguenze dell’azione opposta.
-Perfavore, parlami, vorrei sapere cos’è che ti turba, vederti così mi fa soffrire e questo è perché so che è tutta colpa mia.- parlava con voce spezzata, anche lui aveva un groppo alla gola.
-Credo che tu sappia già qual è la causa di tutto ciò…- lui annui chinando leggermente la testa.
I miei occhi si stavano rempiendo di lacrime, e anche se sapevo che la mia voce sarebbe stata incrinata a causa del pianto continuai
-…il punto è che, non riesco proprio a far finta di niente, perché tu continui ad essere così…così meraviglioso come sempre. Ho provato ad odiarti, ma l’unica che odio è me stessa, mi odio così tanto per il fatto di essere qui e non riuscire a fare niente, mi odio per il fatto di avere paura di quello che provo, ma più di tutto mi odio per aver permesso che tutto questo capitasse e ora non riesco proprio a tornare indietro.-
E poi dissi una cosa di cui forse mi sarei pentita tutta la vita.
-Vorrei non averti mai incontrato Justin- altre lacrime rigarono il mio volto, forse non avrei mai dovuto dirlo, ma era vero, se non lo avessi ami conosciuto nessuno dei due avrebbe vissuto questa situazione.
Lui mollò la presa su di me e finalmente mi lasciò andare, mentre lui teneva lo sguardo basso io mi allontanavo.
Appoggiai la mano sulla maniglia della porta
-My friends say I’m a fool to think that you’re the one for me, I guess I’m just a sucker for love,
‘Cuz honestly the truth is that you know I’m never leavin’, ‘Cuz you’re my angel sent from above-
Aveva incominciato a canticchiare quella piccola trofa, quella bellissima trofa; tolsi la mano dalla maniglia e mi girai, senza guardarlo però. E ancora…
-‘Cuz when I’m with you everything has disappeared, and every time I hold you near
I never wanna let you go.-
Questa volta fu lui ad avvicinarsi, mi abbracciò stringendomi forte, come se avesse paura di perdermi dopodiché sussurrò
-Love me-
Mi strinsi tra le sue braccia ancora di più e con una lacrima sul viso e sussurrai a mia volta
-I already love you-
Mentre scrivevo questa one-shot ascoltavo ‘the only exception’ dei Paramore, questa canzone è a dir poco meravigliosa e mi ha fatto pensare a questa storia nata da una mia idea precedente…veramente mi sono venute le lacrime mentre scrivevo, spero che vi piaccia e che proviate leggendo ciò che volevo trasmettervi mentre la scrivevo. Saluti SparksFly