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Autore: Something Rotten    10/06/2011    4 recensioni
Non hai mai amato le bugie, eppure ne hai detto così tante da formare un cappio intorno al tuo collo che si stringe sempre di più, si stringe ad ogni passo che fai, ti lascia perennemente alla ricerca d'ossigeno. Ti fa pensare sempre di più al fatto che dovresti mollare. Questa vita non ha mai fatto per te, lo sai benissimo come lo sapevi quando hai accettato. Questi fari accesi sul tuo volto, sulla tua vita privata, sulle tue bugie e sulle tue coperture ti uccideranno, prima o poi illumineranno anche quella piccola fetta di vita della quale ti vergogni. Forse vergognarsi è un termine troppo dispregiativo, eppure ti calza a pennello. Prima o poi quei fari illumineranno la vostra storia, rendendo vane tutte le bugie che hai detto per coprirti, per coprirvi.
Genere: Dark, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bob Bryar, Ray Toro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fa schifo, terribilmente schifo, ma avevo il bisogno fisico di parlare di Bob. ù-ù

I butterfly effect hanno aiutato in questo, ma questa è un'altra storia. Spero che a qualcuno piaccia\interessi, e  con questo vi lascio alla vostra vita :)


Final conversation - "'Cause in the morning i'm going home. "


Non hai mai amato le bugie, eppure ne hai detto così tante da formare un cappio intorno al tuo collo che si stringe sempre di più, si stringe ad ogni passo che fai, ti lascia perennemente alla ricerca d'ossigeno. Ti fa pensare sempre di più al fatto che dovresti mollare. Questa vita non ha mai fatto per te, lo sai benissimo come lo sapevi quando hai accettato. Questi fari accesi sul tuo volto, sulla tua vita privata, sulle tue bugie e sulle tue coperture ti uccideranno, prima o poi illumineranno anche quella piccola fetta di vita della quale ti vergogni. Forse vergognarsi è un termine troppo dispregiativo, eppure ti calza a pennello. Prima o poi quei fari illumineranno la vostra storia, rendendo vane tutte le bugie che hai detto per coprirti, per coprirvi.
Ti senti un verme mentre pensi a quante volte ti sei seduto a tavola con quella ragazza, la migliore ragazza che Ray avrebbe potuto trovarsi, a quante volte lei ti ha trattato con gentilezza, con amore e con calore, quel calore che hai trovato solo nel corpo del riccioluto chitarissta. A quante volte avete fatto l'amore in quel letto matrimoniale, il loro letto matrimoniale, a quante volte l'hai strappato da quel calore familiare solo per poterne avere un pezzo. Te ne vergogni, ma non puoi far altro che pensare che non è stata tutta colpa tua, che se dovessi cominciare da capo tutto quanto rifaresti gli stessi errori che hai commesso, faresti tutto, crolleresti al suolo di nuovo, lasceresti che quel cappio al collo si stringa nuovamente sulla tua giucolare. Ma ora è troppo tardi, rifaresti tutto, ma ora è tempo di cambiare.
« Ma, Bob, non puoi fare una cosa simile. » ti sussurra nell'orecchio mentre l'altra mano percorre la tua schiena nuda. Sei un vigliacco non hai neanche il coraggio di guardarlo negli occhi mentre mandi alle ortiche tutte le promesse d'eternità che gli hai sempre fatto. « Se è per colpa sua, posso lasciarla! Lo sai, basta una tua parola e tutto questo finirà,  se ne andrà. Ti prego. »
Tu sospiri, mentre senti la sua mano aggrapparsi al tuo polso, quanto fa male? Quanto fa male capire che lui è così attaccato a te da riuscire persino a cacciare dalla sua vita l'unica cosa bella che gli sia successa? Che hai fatto? Che hai combinato?
« Ray, non rendere le cose più difficili! E lei è quella che hai scelto, molto prima di conoscermi, lei ti ama e ti darà una famiglia vera. L'hai visto anche tu con Gerard e Frank, questa storia non può funzionare. »
« Gerard e Frank? Guardali, ti sembrano felici? Sono pessimi, hanno una vita pessima da quando si sono lasciati, si amano ancora e hanno scelto la strada più facile ed ora soffrono. Vuoi davvero essere come loro? Vuoi davvero avere quella maschera di cera incollata al volto?! » urla e tu ti lasci andare in un altro sospiro. Sai che non è la soluzione migliore, sai che, alla fine, la vostra fine sarà molto simile a quella di quei due, ma non puoi fare altro che lasciarlo andare.
« Non si amano più, la loro vita è perfetta e così sarà la tua. Ray, ragiona. »
« E la tua? E tutte quelle promesse? L'hai deciso tu di non lasciare Chris, l'hai deciso tu, hai deciso tutto da solo, ma ora non ti aiuterò a scavarti la tua stessa tomba, Cristo!
»
« Quelle erano promesse vere, ma tutto quello che ci siamo costruiti intorno non va bene! Non mi piace raccontare balle a destra e a sinistra, non mi piace mentire agli altri. »
« Usciamo allo scoperto. Insieme possiamo farlo, lo sai. »
« è finita, Ray. Domani, quando sarà giorno me ne andrò a casa. » sussurri, mentre finalmente ti volti verso i suoi occhi. Vuoti, opachi, spenti.
Vuoi davvero vederlo così per il resto della tua vita? Vuoi davvero togliere il colore alle sue iridi? Vuoi davvero andare via da lui?!
Ti attacchi alle sue labbra, lui gioca con il tuo  percing come ha sempre fatto, le vostre mani corrono veloci sui fianchi e nulla di quello che hai detto ti rimane impresso nella mente. Può una cosa che ti fa stare così bene, essere così deleteria e cattiva? Basta una tua parola e lui sarà tuo per sempre, basta una parola e combatterete insieme questa battaglia. Ma il fatto che tu sia un perdente non aiuta a pronunciarla. Il fatto che la tua paura ti risucchi tutta l'energia vitale non aiuta a fare la scelta giusta.
Se riuscissi ad ascoltare i suoi pensieri capiresti che sarebbe tutto facile, ma non sei mai stato telepatico, nemmeno empatico. Hai sempre fatto di testa tua, ignorando i vari messaggi che il corpo e la bocca di Ray ti inviavano. Ed è così che sei finito a consumare per l'ultima volta quell'amore così intenso da consumare te.
Hai deciso di sciogliere i legami che ti trattenevano a lui non appena il sole fa capolino fra i buchi della serranda. Lo scrivi prima su Twitter, poi lo comunichi al tuo manager e poi al resto dei compagni.
Sei fuori.
Fuori da Ray, fuori dai My chemical Romance, sei fuori persino da te stesso. Così fuori da non ricordare neanche l'ultima conversazione con Ray, da cancellare tutto quello che avete passsato insieme.
L'unica cosa che ti resta di lui è quel mezzo cuore, così infantile, che tieni nascosto sotto alla maglietta, paradossalmente attaccato al petto, come se ci fosse qualcosa che battesse al suo interno.
Ed era giorno e tu sei tornato a casa. Ed era giorno, sei tornato a casa, eppure quella sensazione di mancata appartenenza te l'ha fatto capire, tu non hai più una casa.
Ed ora più che mai, ora che tieni tra le mani l'invito al loro matrimonio, ora che tieni tra le mani l'altra metà del cuore che porti al petto. Ora lo sai, hai perso l'ennesima possibilità di "trovarti a casa".

   
 
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