Ci aveva creduto. Anche solo per un attimo, ma ci aveva creduto. Quando lui con quella voce roca e sensuale le aveva chiesto aiuto, ci aveva creduto. “Io voglio te” aveva detto, e lei con un lampo di eccitazione e stupore negli occhi, ci aveva creduto. L’aveva invitata alla premier di quel film, solo loro due, una serata per loro due, si ci aveva creduto. E poi il messaggio a Gossip Girl e l’arrivo tempestoso di Blair. Le aveva urlato contro chiedendole come poteva anche solo pensare di essere al suo posto. E lei ci aveva creduto. Anche solo per un attimo aveva creduto di sconfiggere Blair Waldorf e prendersi Chuck Bass. Poi lo scontro tra loro due e lei in disparte che ascolta il loro dialogo, uno scambio di battute equo, quasi un duello ad armi pari. Discutevano come se lei non fosse presente, come se lei non ascoltasse. E poi le parole di Chuck “Io sono Chuck Bass e ti amo” e lei che ci aveva creduto. Si, aveva giurato di aver letto la verità in quegli occhi scuri quando le aveva detto “Io voglio te” e invece si sbagliava. Lui amava Blair lei era solo un aiuto di un momento. Era andata avanti, ci era passata sopra. E poi tutto era cambiato. Era diventata la cattiva dell’Upper East Side perché aveva osato innamorarsi del ragazzo di Serena Van Der Woodsen e ancora aveva avuto Blair contro. Aveva creduto di ottenere Nate e il suo amore. Aveva creduto di prendere il posto di Serena. Aveva creduto di convincere suo padre a lasciare quella vita per tornare a Brooklyn e vivere la loro vita normale. Aveva creduto ad ogni singolo pensiero che le passava per la testa. Si aveva creduto a tutto. Anche quando quella sera all’Empire lui triste ed ubriaco e lei con il mondo contro si erano ritrovati su quel divano in pelle rossa. Aveva creduto a quel bacio al sapore di scotch e amarezza. Aveva creduto a quel letto caldo. Aveva creduto a quelle mani esperte. Aveva creduto che dandogli se stessa forse almeno lui sarebbe stato dalla sua parte. Si aveva creduto a tutto. Poi quella voce “Chuck” e lui che scatta come un cagnolino chiamato dal suo padrone. Lei era tornata e Chuck non poteva rifiutarla. Quello scambio di battute. Quell’abbraccio ombrato dal vetro cattedrale. Quell’unione e quella divisione in un solo momento. Ci aveva creduto dandogli se stessa. Aveva creduto che fosse per qualcun'altra quel brillante in quella scatolina di velluto nera. Magari per lei. Ci aveva creduto anche a quella balla colossale che la sua mente aveva rilasciato scrutando dentro quella busta di plastica dorata. Ci aveva creduto piangendo tra le braccia di Eric e confessandogli tutto. Aveva creduto che Dan con quel pugno avrebbe allontanato i due e riavvicinato lei a Chuck e invece anche quelle sue supposizioni si erano rivelate sbagliate. E poi aveva creduto di morire quando Blair l’aveva guardata. Le aveva esplicitamente detto che l’avrebbe distrutta se fosse ritornata. Aveva creduto di cavarsela con solo quella minaccia e invece Blair l’aveva esiliata. L’aveva cacciata. Aveva creduto di trovare appoggio nella sua famiglia, ma tutti le avevano detto che andare via ad Hudson sarebbe stata la cosa migliore. Aveva creduto che lì tutto sarebbe andato meglio e invece l’ossessione di tornare e distruggere l’Upper East Side e Blair e Serena e Chuck e Nate e tutti, l’accompagnava ogni giorno.  Era tornata alleata a Vanessa e Juliet ed aveva creduto di sconfiggere tutti, lo diceva sempre Chuck e Blair separati erano bersagli facili. E invece si sbagliava. Aveva creduto di trovarli divisi, che si odiavano invece erano uniti. Più forti di prima. Aveva creduto di sconfiggere Serena, distruggerla. E invece Juliet era stata sconfitta dal quel club privato che tanto odiava. Aveva creduto in tutto quel tempo di sovrastare l’Upper East Side di essere lei la stronza e l’amata di Manhattan. Aveva creduto arrivando nell’UES di integrarsi, di essere come Serena e migliore amica di Blair, forse fidanzata con Nate e Chuck come amante. Aveva creduto di avere tutto. Era tornata credendo di essere più forte e Blair l’aveva sconfitta più spietata che mai. Le aveva scritto WHORE perché era davvero quello. Aveva creduto in cose che non si erano mai realizzate. E ora mentre credeva che primo o poi sarebbe tornata ed avrebbe vinto ottenendo la popolarità e l’amore di tutti si rese conto di sbagliare. In quel momento mentre per l’ennesima volta tornava ad Hudson esiliata nuovamente si rese conto di aver sbagliato in tutto quello in cui aveva creduto.