C'è qualcuna che si ricorda di me?? *nessuno alza la mano, ma Ely non si dispera*
Bene bene, è passato parecchio dal mio ultimo capitolo e ovviamente parecchie di voi si saranno dimenticate di Chri, Isa e di tutti gli altri, io però non demordo e vi lascio il penultimo capitolo di questa storia a cui sono affezionata molto ma che non sono stata in grado di dimostrare.
A mia difesa posso dire che in questi quattro mesi ne ho passate di tutti i colori e ultima ma non meno importante ho perso il posto di lavoro all'incirca da una settimana. Quel magnifico ristornate in cui sono nate molte delle mie storie, a cui devo tutta la mia ispirazione ora non esiste più e mi ha lasciato a spasso....
L'unica cosa possitiva è che questo almeno mi dà un po' di tempo per rispettare i miei impegni di "scrittrice"...
Prometto che l'ultimo capitolo arriverrà nel giro di due o tre giorni, il tempo di trovare una degna fine e delle degne immagini per il blend!
Ely
DOVE ERAVAMO RIMASTI:
“Ire sono innamorata di Christian.” le dico fissandola negli occhi e lei sbarra i suoi e mi guarda come se fossi pazza. Sono sempre stata innamorata del mio migliore amico e me ne accorgo solo ora...
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“Oh no...” gemo
afflitta.
“Che succede?” mi
chiede Irene sorpresa dalle mie parole.
“Leggi.” rispondo
semplicemente porgendole il telefono.
“Ciao piccola mia,
stasera ti va di stare insieme? Solo io e te?” dopo aver letto
punta i suoi occhi nei miei.
“Che farai?”
“Non lo so.” borbotto
fissando nuovamente il telefono. Dovrei rispondergli ma purtroppo la
mia voglia di essere solo noi due soli è pari a zero. So di essere
stronza, e che lui è il mio ragazzo, ma proprio non ce la faccio.
Sono passate tre
settimane da quella disastrosa sera a casa di Matteo, e le cose sono
non so dire se peggiorate e migliorate da quella mia terribile
scoperta. Il giorno dopo Matteo mi si è presentato a casa con un
mazzo di rose rosse, credendo che la mia fuga fosse dovuta alla sua
dichiarazione, e troppo ho faticato a rassicurarlo che non era per
lui che ero scappata, ma bensì per una mia improvvisa paura...
ebbene sì sono stata tanto vigliacca da non dirgli la verità, da
non lasciarlo... non ce l'ho fatta proprio!
Il prendere coscienza dei
miei sentimenti però mi ha anche portato ad allontanarmi un po' da
lui, diciamo che ho fatto quasi sempre in modo di uscire con il
gruppo, sono state rare le volte in cui siamo stati soli, ecco il
perchè di questo suo messaggio, vorrei provare a dirgli la verità,
che purtroppo per quanto bene possa volergli, il mio cuore pensa e
desidera un altro, ma al pensiero di vedere il disgusto riflesso nei
suoi occhi chiudo i miei e vado avanti nella mia fase di stallo, con
la speranza forse che questo mio stupido “amore” possa sparire
così come è venuto.
Per quanto riguarda
Christian, non l'ho visto quasi più, nelle nostre uscite tutti
insieme lui e Michela ci sono stati poco e niente e quando ci sono
incontro poco volte il suo sguardo, forse lui ora mi odia e veramente
starà fuori dalla mia vita come mille volte gli ho chiesto.
“Isa tesoro non puoi
continuare così però, devi decidere cosa fare, è passato un bel
po' di tempo e Matteo prima o poi mangerà la foglia.” mi rideste
Irene.
“Lo so il problema è
che io non so cosa voglio fare.”
“A me sembra abbastanza
evidente, devi lasciar stare lui e provare a tornare da Chri.”
“Ma sarebbe assurdo
Ire! Matteo mi ama e...”
“Sì ma tu non ami lui!
Che razza di persona sei a voler stare con uno che ti ama ma a cui tu
vuoi solo bene?” mi chiede perdendo un po' la calma.
“Ire io non lo so, ci
penso da tre settimane, il mio cuore e il mio cervello sono in
continua lotta, sto arrivando all'esasperazione, ma purtroppo la mia
risposta per il momento rimane non lo so.” dico mettendo fine a
quell'interrogatorio e ignorando completamente il messaggio del mio
ragazzo.
*
“Isa ti ricordi della
festa di Barbara vero?” mi sento dire nella confusione che si è
creata al nostro solito tavolo del bar e punto lo sguardo, a dir poco
sorpreso, in quello di Luca, che mi ha posto la domanda e
improvvisamente mi ricordo della festa della nostra ex compagna di
classe.
“Oh cribbio me ne sono
scordata!” esclamo dandomi uno schiaffo abbastanza forte sulla
fronte.
“Ma dai come è
possibile? Te l'ho scritto anche stamattina!”
“Eh lo so ma oggi il
telefono l'ho visto solo di sfuggita al lavoro e quindi quando ho
letto il messaggio non ho ricollegato...”
“Sei senza speranza
ragazza lasciatelo dire.” mi risponde lui scuotendo rassegnato la
testa e tutti al tavolo ridono.
“Okay basta prendere in
giro le più sfortunate. Tesoro qual'è il motivo di tanta angoscia?”
interviene Ire e io la guardo frustrata.
“Avevo detto a Matt che
stasera saremo stai insieme.” lei sbarra gli occhi capendo al volo
il problema, Luca invece interviene porgendo la soluzione più
semplice.
“Qual'è il problema
scusa? Starete insieme alla festa.”. Anche se so che non sarà
contento della cosa lo chiamo per dargli la notizia, ma lui accetta
senza fare storie il cambio di programma.
“Okay ora che il
problema Matteo è risolto, io punterei su un altro problema.” dice
Ale.
“Quale?”
“Ma il vestito è
logico! Adesso noi care le mie donzelle ce ne andiamo in giro per
cercare qualcosa di ultra bello, dovremo essere stupende stasera!”
ci dice ovvia facendoci scoppiare a ridere, poi dopo qualche secondo
ci dividiamo dai ragazzi e iniziamo il nostro giro per negozi.
*
“Cavoli ma tutta questa
gente conosce?” esclamo io appena varco la soglia della villa della
mia ex compagna di classe.
“C'è tanto da stupirsi
secondo te? Ricordati che era quella che si buttava in mezzo a gruppi
di ragazzi senza sapere neanche chi fossero.” mi risponde Irene e
io sorrido al ricordo.
“Dai ragazze non
rimaniamo sulla porta, andiamo a cercarla e a farle gli auguri.” ci
sprona Ale così annuiamo e io lascio la presa sulla mano di Matteo,
che ancora in silenzio al mio fianco, mi sorride semplicemente.
Giriamo la casa in lungo
e in largo, rimanendo sempre più sconvolte da quanto essa sia grande
e piena di gente, ma nella nostra amica non ce n'è traccia, così
sconsolate torniamo dal nostro gruppo, che troviamo comodamente
seduto su tre divani in quello che credo sia il salotto di casa.
“L'avete trovata?” ci
chiede Matteo sporgendosi verso di me a trascinandomi sulle sue
gambe. Mi irrigidisco al contatto, ma cerco di mascherarlo
passandogli poi un braccio attorno alle spalle.
“No l'abbiamo cercata
dappertutto, ma sembra essersi dissolta nel nulla.” risponde Ale
per tutte.
“Vabbè dai è la
festeggiata, vedrete che prima o poi ricompare.” chiude il discorso
Luca.
Rimaniamo per un po' lì
seduti a parlare, poi quando il deejay inizia a mettere della musica
tutti si alzano e vanno a ballare, provo a nascondermi in un angolo
ma le mie amiche mi trovano e costringono a buttarmi nella mischia, a
nulla servono le mie suppliche, il mio ormai famoso rifiuto per il
ballo, loro mi sistemano in mezzo e cominciano a muoversi a tempo di
musica costringendo anche me a tale supplizio. Lo so, può sembrare
strano che ad una ragazza di vent'anni non piaccia ballare, ma io ho
proprio il rifiuto, sono scoordinata, non sento il ritmo, sembro un
tronco di legno, per questo non frequento discoteche o cose simili,
solo in occasioni rare come questa per esempio.
Balliamo diverse canzoni,
e stranamente riesco anche a divertirmi, con Ale che fa la scema e
Ire che la segue, ma ad un tratto la musica cambia, diventando il
classico lento e io mi sento afferrare per un polso, riconosco subito
il tocco di Matteo, così guardando Ire mi lascio sfuggire un sorriso
e mi volto verso di lui con un sorriso a dir poco falso.
“Balliamo?” mi chiede
lui dolce e annuisco semplicemente lasciandomi stringere e condurre.
Rimango immersa nei miei pensieri per diverso tempo, poi torno in me
quando lo sento stringermi un po' più del dovuto e Ire, leggendole
il labiale, mi dice di stare calma. Immediatamente mi allontano un
po' da Matt e mi volto nel punto in cui quasi tutti guardano,
rimanendo scioccata nel vedere all'ingresso della sala la ormai quasi
non più festeggiata con Michela e Christian.
Osservare la sua figura
mi gela, da troppi giorni non lo vedevo e vederlo con quella camicia
bianca aderente, quei jeans che sembrano essere fatti su misura, quei
capelli così maledettamente scompigliati e quegli occhi così blu mi
fa perdere la testa, se al tutto ci aggiungiamo che appesa al suo
braccio c'è quella scimmia di Michela il gioco è fatto.
Gli altri vanno tutti
incontro a Barbara per farle gli auguri e chiederle che fine abbia
fatto, ma io non riesco a muovere un muscolo, sono ancora in mezzo
alla sala con le mani di Matteo poggiate sui miei fianchi ed Irene a
qualche passo da me a studiare le mie mosse.
“Tesoro dobbiamo
andare, è la festeggiata.” mi dice poi a bassa voce afferrandomi
la mano, annuisco piano e con un gran sospiro prendo la mano di Matt,
rivolgendogli anche un sorriso stanco che comunque sembra accettare,
e tutti e tre ci avviciniamo al gruppo.
“Isa, Ire ma allora ci
siete anche voi!” sento dire da Barbara quando ormai siamo ad un
passo da lei, e sento immediatamente gli occhi della coppietta
addosso.
“Ma che domande fai?
Ovvio che ci siamo. Tanti auguri nana!” esclama Irene
abbracciandola e l'altra subito ricambia l'abbraccio. Io rimango
ancora ferma a guardare, mi sembra così assurdo stare ad un passo da
LUI e non parlargli, non sfiorarlo, non specchiarmi nei suoi occhi...
“Ehi esigo anche da te
gli auguri ragazzina.” mi ridesta dai miei pensieri la mia amica e
allora fingendo un sorriso l'abbraccio augurandole un buon
compleanno.
“Cavoli Isa come sei
cambiata! Sei dimagrita o sbaglio?” mi chiede quando ci separiamo e
di nuovo sento lo sguardo di tutti, il suo in particolare, addosso.
“Ma no che dici...”
“Ti dico di sì invece!
Dio santo sei proprio uno schianto, e poi questo vestito ti valorizza
molto, mi stupisco che non ci sia la fila dietro di te!”
“Beh non credo di sia
possibile.” le dico mentre sento la presa di Matteo stringersi.
“E perchè, sei uno
schianto!”
“Beh ma lo schianto è
fidanzata.” interviene il mio ragazzo passandomi le mani attorno
alla vita ed attirandomi a lui.
“E tu chi sei?” gli
chiede lei accorgendosi della sua presenza.
“Ciao sono Matteo, il
ragazzo di Isa e colgo l'occasioni per farti gli auguri.” le
risponde lui sereno e vedo la mia amica sbarrare gli occhi.
“Ti sei fidanzata?”
urla all'improvviso e io arrossisco, cribbio ma non è lei la
festeggiata? Perchè non facciamo altro che parlare di me? E perchè
lui non smette di guardarmi? Mi manda fuori di testa avere il suo
sguardo attento addosso.
“Beh sì.”
“Tu ti sei fidanzata e
non mi hai detto nulla??”
“Dai Barby non fare
scenate...”
“No ma dai! Sei
assurda! C'è una novità così grossa e tu non mi dici niente?”
“Barbara dai non mi
sembra il caso di farne una tragedia.”
“Okay hai ragione, ma
da quanto state assieme?”
“Da due mesi.”
risponde lui per me e con la coda dell'occhio vedo Christian
sussultare, beh in effetti sussulto anche io, è quasi un mese che
siamo insieme, ma evidentemente lui conta anche il nostro
frequentarci.
“Caspiterina. Mi hai
veramente stupita ragazza, lasciatelo dire.”
“Adoro essere
imprevedibile.” le dico con un sorriso.
“Eh già, ti ho sempre
immaginata con qualcun altro...”
“Sì certo con il
principe azzurro!” le rispondo sarcastica ma la vedo lanciarmi
un'occhiata seria, troppo seria.
“No, il principe
azzurro no, ma con il “My love” sì.” le sue parole mi gelano,
anzi gelano tutti, perchè tutti, mi riferisco ai nostri ex compagni
di classe, sanno che ai tempi della scuola il “My love” era
Christian. Rivolgo una rapida occhiata al ragazzo tirato in ballo e
lo trovo rigido a fissarmi così distolgo immediatamente lo sguardo.
“L'immaginazione è
poca cosa cara. Bisogna abbandonare la fantasia e seguire la realtà
ormai e quello di cui parli tu è solo una cosa vecchia.” spiego
seria io e lei mi fissa sorpresa per poi annuire.
“Beh che dire? Le
novità sono uscite, visto che anche mia cugina Miki me ne ha
regalata una...”
“Tua cugina?” sento
dire da Ale.
“Non lo sapevate?” si
intromette la papera... Ah ma perchè non sparisci? Dio quanto ti
odio miss perfezione 2011!
“No!” esclamano
tutti.
“Beh è così, Barbara
è mia cugina, ed è lei che mi ha presentato Christian.” continua
e io vengo colpita da quelle parole... strano che Christian non abbia
mi detto nulla... no aspetta perchè stupirsi? Non mi ha detto che si
era fidanzato figurati se diceva chi gliela aveva presentata...
“Vabbè okay basta, le
novità sono uscite, ora possiamo dare inizio alla festa!!” grida
la festeggiata e come per magia tutti tornano a ballare la musica che
il deejay ha messo, mentre io, riuscendo a scappare a tutti, mi isolo
in un angolo della sala. D'un tratto sento quella voce ormai per me
odiosa emettere risatine stupide e mi volto nella sua direzione,
trovando così la coppietta dell'anno ridere e scherzare appartati
dietro una colonna, lei addossata al muro e lui di fronte, che le
sussurra qualcosa all'orecchio e le lascia poi dolci baci sul collo.
A quella vista sento le lacrime salirmi agli occhi, ma orgogliosa
come sono impedisco loro di scendere e con tutta la dignità di cui
sono capace mi allontano da quella scena che mi ha ormai rovinato la
serata e mi dirigo verso l'ampio balcone, accendendomi una sigaretta
per calmare la rabbia.
“Che succede?” mi
sento chiedere e sorpresa mi volto vedendo Matt guardarmi a braccia
conserte poggiato alla porta finestra.
“Di che parli scusa?”
chiedo aspirando un altro tiro.
“Isa tesoro che ne dici
di smetterla con questa falsa?” mi chiede venendomi incontro e un
senso d'inadeguatezza mi prende... perchè sono così vigliacca?
Adoro questo meraviglioso ragazzo ma il mio maledettissimo cuore
batte per quell'idiota... se si potesse amare con il cervello io
sarei già sposata con Matt ma... purtroppo a comandare è quel
muscolo involontario...
“Matteo davvero non so
di cosa stai parlando.”
“Credi che sia cieco?
Che non mi sia accorto di nulla?”
“Io...”
“No ti prego basta!...
Io ti amo, farei di tutto per te, ma tutto questo non basta se tu...”
“Hai ragione, sono un
essere infimo.” lo zittisco e lui mi fissa sorpreso. “Matteo è
il caso che io prenda il coraggio a due mani e la finisca di farti
tutto questo male.”
“Ho la netta
impressione che dopo questa conversazione me ne andrò a casa.” mi
dice e io non so far altro che annuire mentre dentro di me formulo il
discorso che probabilmente lo porterà ad odiarmi.
“Non possiamo più
stare assieme.”
“Cosa ti porta a questa
scelta?” mi chiede rimanendo all'apparenza tranquillo, ma vedendo
il suo sguardo capisco che non lo è affatto.
“Odiami pure se vuoi,
ma per quanto io provi a trovare un modo più delicato per dirtelo,
il fatto è che non ti amo.”
“Non mi ami da quando
ci siamo messi assieme e non è mai stato un problema per me.” no
ti prego, non farmelo dire...
“Lo è diventato per
me...”
“Isa dimmi le cose come
stanno.”
“Non posso amarti, il
mio cuore appartiene ad un altro!” esclamo per mettere fine a
questo supplizio e lo vedo allargare gli occhi e trattenere il
respiro.
“E questo qualcun altro
è per caso 'my love'??” mi chiede, dopo qualche secondo di
silenzio, guardandomi con sguardo serio e io sento il cuore perdere
un colpo.
“Io...”
“Tu ti sei
semplicemente resa conto di essere ancora innamorata di lui non è
così?” non trovo il coraggio di rispondere o di guardarlo così mi
limito ad annuire abbassando gli occhi mentre un doloroso silenzio si
mette fra di noi. D'un tratto lo sento sospirare, quei sospiri lunghi
e profondi come se avesse trattenuto a lungo il respiro e allora so
che queste sono le nostre ultime frasi.
“Vuoi davvero
lasciarmi?” la domanda mi sorprende così di scatto alzo lo sguardo
e mi si spezza il cuore a leggere tutto quel dolore in quei
meravigliosi laghi azzurri.
“Matteo...”
“Isabella io ti amo, il
mio amore può bastare per entrambi! Stiamo bene insieme, credevo di
amare Caro ma solo con te ho scoperto la profondità di questo
sentimento... ti prego...”
“No Matt, sono io a
pregarti... non farmi questo. È la scelta più sofferta e difficile
che potessi fare, così non mi fai stare meglio... Vorresti davvero
continuare a stare con una persona che bacia te ed immagina che siano
labbra altrui, ti abbracci e immagini un'altra figura al tuo posto?
Vorresti davvero continuare ad avermi mentre sai che il mio cuore
appartiene a lui?” gli chiedo con un groppo in gola sapendo che
questa verità lo ferirà nel profondo, lui sussulta alle mie parole
e mi fissa addolorato, ma anche se mi fa male non torno indietro,
ormai so che non posso più stare con lui, voglio solo Christian.
“Lo sapevo sai?” di
dice spezzando il silenzio in cui di nuovo siamo caduti.
“Cosa?”
“Che non mi avresti mai
voluto veramente, che lui sarebbe riuscito sempre a portarti via da
me...”
“Matteo non si tratta
di...”
“No aspetta fammi
finire. Quando ci siamo ritrovati quel giorno al bar e lui era con te
così dolce e possessivo, ho subito immaginato che voi due foste una
coppia. Sono rimasto molto sorpreso nell'apprendere poi che eravate
solo amici perchè è una follia.”
“Io non...”
“Isa non è pensabile
esserti solo amico, nessuno sano di mente riuscirebbe a starti vicino
senza avere il desiderio di baciarti, di toccarti...”
“Tu ci sei riuscito.”
“All'epoca non eravamo
amici lo sai bene ed ora il mio interesse non è affatto amichevole.
Neanche lui, il fenomenale Christian, ci è riuscito e il risultato è
che ora non siete più legati.”
“Stai parlando a caso.
Lui mi ha sempre visto come un'amica. Non ha mai voluto altro, non mi
ha mai voluto! Lo so, me lo ha detto.”
“Sì certo, infatti è
perchè non ti vuole che ogni volta mi fissa come a volermi uccidere
e fissa te come un disperato.” mi risponde con un sorriso
sarcastico e le sue parole mi scioccano.
“Menti.”
“E a che scopo scusa?
Non me ne viene nulla in tasca a dirti che anche lui ti ama.”
“Sta con Michela.”
“Oh sì già
dimenticavo! Devo dire che sono stato felicissimo quando me lo hai
detto, e anche se è meschino da parte mia ammetterlo, lo sono stato
ancora di più quando ho saputo che per colpa di questo avete
litigato.”
“Ma cosa stai dicendo?”
“La verità Isa. Non
puoi davvero credere che al tuo ragazzo faccia piacere che tu sia
sempre appiccicata a quello che tu dici essere il tuo migliore amico,
quando in realtà si vede benissimo che sono altri i sentimenti che
vi legano! Per me è stata una liberazione la vostra litigata perchè
non ti ho più condiviso con nessuno.”
“Matteo non ti
riconosco...”
“Hai detto che tra di
noi è finita perciò tanto vale essere onesti. Tornando all'inizio
della conversazione, sapevo che non saremo durati come coppia, anche
se tu non ne eri consapevole, il tuo amore per lui non è mai finito,
ecco perchè ti ho detto di mettere le cose in chiaro. È da quella
sera a casa mia che le cose sono cambiate e arrivati a questo punto
l'unica cosa possibile era finirla con questa falsa.”
“Sono un mostro.”
“No, sei solo ingenua
su alcune faccende. Vorrei odiarti per il dolore che sto provando,
gridarti come nei film che sei un essere immondo e che mi fai schifo,
che non ti perdonerò mai, ma l'unica cosa che mi riesce da fare è
abbracciarti Isa, abbracciarti e augurarti buona fortuna per tutto.”
mi dice con la voce tremula e io mi sento ancora più in colpa,
quando poi le sue braccia mi stringono a sé in quello che è il
nostro ultimo abbraccio le lacrime mi rigano le guance e stringo a me
quel ragazzo che mi ha dato tanto ma che non sono stata in grado di
rendere felice.
“Perdonami Matt,
perdonami... Non volevo...”
“Shh piccola è tutto
okay, ci siamo incontrati al momento sbagliato evidentemente. Non ti
devo perdonare nulla, non decidiamo noi di chi innamorarci.” mi
dice stringendomi un'ultima volta e poco dopo allontanandomi
mantenendo le braccia sulle mie spalle.
“Asciuga questi
splendidi occhi e torna dentro, capirai se però io non ti seguo.”
mi dice con un sorriso.
“Matteo ti voglio
bene.” gli dico guardandolo seriamente, asciugandomi gli occhi.
“E io ti amo Isabella,
perciò tra noi finisce qui. Spero che ritroverai il tuo Christian,
addio.” mi dice lasciandomi un leggero bacio sulla fronte e
andandosene. Rimango immobile a guardarlo andarsene mentre la mia
mente ripercorre le nostre parole, concentrandosi maggiormente su
quello che mi ha detto... c'è davvero speranza che Christian mi ami?
“Ehi eccoti finalmente!
Ma che ci fai qua?” mi sento dire e sussultando mi volto verso le
mie amiche che mi guardano sorprese.
“Ma sei sola? Strano
non c'è neanche Matteo quindi pensavo che foste insieme.”
“Lo eravamo.”
rispondo a fatica e loro mi guardano sorprese.
“E adesso dov'è?”
“Se ne è andato.”
“Cosa? E perchè?”
“L'ho lasciato.” dico
semplicemente e stavolta sono loro a sussultare. “Ho capito che non
potevo continuare così, cioè in realtà lo abbiamo capito insieme.
Vedere Christian stasera mi ha sconvolto troppo e non sono riuscita a
fingere che tutto andasse bene, così anche Matt se ne è accorto e
ha voluto tutte le spiegazioni. Quindi gli ho detto tutto e l'ho
lasciato.” spiego con calma, poi tutte e tre ci fissiamo e dopo
loro mi vengono incontro abbracciandomi.
“È la scelta più
giusta tesoro.” mi dice Ire e io annuisco.
“Bentornata nel club
delle single sorella!” esclama Ale per alleggerire la situazione e
tutte e tre scoppiamo a ridere per poi tornare alla festa.
*
“Barbara scusa, mi
potresti dire dove posso trovare il bagno?” chiedo alla festeggiata
che si sta scatenando in pista.
“Come?” mi grida lei.
“Dov'è il bagno?”
grido anch'io superando il fracasso della musica.
“Oh... la prima porta a
destra Isa.” mi risponde e ottenuta l'informazione vado in bagno
per risistemarmi un attimino. È passata un'ora all'incirca da quando
Matt se ne è andato e le mie condizioni non sono migliorate, certo
lui dice che Chri mi ricambia, ma a me tutto pare tranne che gli
manco, non fa altro che stare appiccicato a quella zanzara fastidiosa
e non c'è stato un minimo momento che i nostri occhi si sono
incontrati, neanche per sbaglio. Le ragazze mi sono vicine, cercano
di alleggerire la tensione che ho ma non ci riescono poi tanto, ogni
volta che li vedo la voglia di piangere e urlare mi assale, così,
dopo la loro ennesima dimostrazione di affetto, mi sono staccata
dalle mie amiche per rifugiarmi nel luogo più consono alle
riflessioni. Trovato ciò che cercavo entro e la prima cosa che
faccia è guardarmi allo specchio per vedere le mie condizioni,
maledizione sembra che un autotreno mi sia passato sopra! Gli occhi
sono rossi e lucidi per le lacrime che a fatica trattengo, il trucco
leggermente sbafato, le labbra hanno bisogno di un velo di rossetto e
i capelli... oh quelli sono lo spettacolo più assoluto! Alcune
ciocche sono sfuggite alle forcine in cui erano intrappolate e
danzano liberi dando l'impressione che sia una selvaggia! Con un
sospiro di rassegnazione poso la pochette che ho con me e metto mani
nei capelli, liberandoli di tutte le forcine che ho, una volta
compiuta l'operazione estraggo la mini spazzola dalla pochette e li
pettino, decidendo poi di lasciarli liberi, nessuna prigione
stavolta, tanto a quanto pare non sopportano essere legati! Sistemata
una parte passo al viso e sempre dalla pochette, che dovrei chiamare
borsa di Mary Poppins altro che pochette!, estraggo i trucchi, così,
non avendo salviette struccanti, mi do una sciacquata al viso
sentendomi subito più fresca e annullando tutte le tracce del
vecchio trucco, inizio a rifarlo. Dieci minuti dopo sono di nuovo
pronta per tornare dagli altri, da loro, così soddisfatta del
risultato mi do un'ultima specchiata e poi esco. Appena metto piede
fuori dalla porta vado a sbattere contro qualcuno e l'impatto mi fa
barcollare, così due mani si posano sulle mie spalle per impedirmi
di cadere.
“Oddio scusami! Non ti
ho visto arrivare! Sono così maldestra!” farfuglio imbarazzata,
maledizione, possibile che io debba sempre fare queste figure!?!
“Non è niente, non
preoccuparti, tu piuttosto ti sei fatta male?” mi chiede e sono
sicura di avere un infarto, quella voce, quella meravigliosa voce che
al solo sentirla ti fa battere il cuore e sentire le farfalle nello
stomaco può essere solo di una persona.... per dare conferma al mio
pensiero alzo di scatto la testa, trovandomi così a venti centimetri
dalla faccia di Christian e l'unica cosa che mi viene in mente è...
quanto mi manchi!
“Stai bene?” mi
chiede di nuovo lui inarcando un sopracciglio e io di nuovo non
riesco a rispondere, tanto sono incantata dalla sua presenza.
“Isa mi devo
preoccupare?” chiede ancora e stavolta non riesce a nascondere
l'ansia.
“Eh?... Oh no, no
tranquillo, sto bene grazie. Scusa ancora per l'incidente ora vado.”
rispondo finalmente ritrovando un minimo di decenza e liberandomi
dalla sua presa. Faccio un passo ma subito sento di nuovo
riafferrarmi per un polso e girarmi con forza. Mi scontro nuovamente
con il suo petto, ma questa volta le sue braccia mi stringono in un
abbraccio, un forte abbraccio che manda il mio cuore tra le stelle e
il mio respiro in iperventilazione.
“Sei bellissima
stasera.” mi sussurra in un orecchio con voce dolce e io non riesco
a fare o dire nulla.
“Bi...” eccola,
l'unica sillaba che non doveva dire per non far azionare i lavandini che
stasera ho al posto degli occhi. Si allontana un po' da me per
guardarmi e vedo i suoi occhi carichi d'emozione, che sia vero ciò
che dice Matt?... che lui anche provi qualcosa? Lo vedo guardarmi
intensamente e so per certo che se non ci fosse lui a tenermi sarei
già caduta, poi qualcosa cambia, lo vedo avvicinarsi lentamente,
molto lentamente a me e allora quasi muoio, mi sta per baciare! Ci
stiamo per baciare! Oh addio mondo crudele! Mi avvicino anch'io,
sempre fissandolo e quando ormai sento il suo respiro sul viso, quel
dolce profumo di menta che solo lui ha....
“Tesoro ma dove sei?”
sentiamo chiedere dalla voce più odiosa del mondo e subito ci
irrigidiamo, lui sbarra gli occhi e mi guarda sorpreso, sembra come
se si fosse svegliato da un sogno e non capisse perchè mi tiene fra
le braccia, così scioglie la presa facendomi barcollare per le forti
emozioni provate e mi guarda dispiaciuto.
“Bi io...”
“Stai zitto.” lo
freddo ritrovando il mio vecchio carattere.
“Ascolta...”
“Non c'è nulla da
ascoltare o da dire, torna da lei.” gli dico voltandomi e
nascondendo così le lacrime che hanno preso a rigarmi il viso.
“Bi...”
“Non pronunciare mai
più quel nome, è morto e sepolto, così come lo è la nostra
amicizia Christian.” gli dico andandomene fiera, così come sono
sempre stata. Torno in sala cercando di nascondere le lacrime e cerco
fra la folla le mie amiche, appena le individuo mi avvicino a loro.
“Ehi stasera hai deciso
di fare la solitaria?” mi chiede Ale.
“Andiamo via?” chiedo
invece io lasciandole sorprese.
“Perchè?”
“Che succede piccola?”
mi chiede invece Ire dopo avermi guardata attentamente.
“In macchina, vi
racconto tutto in macchina.” dico vuota e loro dopo uno sguardo
d'intesa, annuiscono.