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Autore: nii94san    11/06/2011    0 recensioni
cosa succederebbe se i ruoli si invertisserò? se fosse Oz a perdere le proprie memorie? e che tocchi quindi a Alice ritrovarle?
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Correva, Correva, Correva, ma non riusciva a distanziare la sua furia omicida, la voglia di uccidere che scaturiva dai suoi occhi, occhi che da poco tempo addietro a quella parte riteneva amici, sicuri un posto dove cercare certezze e sicurezza. Fu allora che avvenne, rapido e preciso, con un colpo di falce le aveva lacerato il petto. Era sempre la solita confusione alla riserva dei Vessallius, ma alla fin fine era un posto tranquillo(se si possa definire tranquillo), era un via e vai di persone di pandora, da quando hanno scoperto che lo spirito di Jack, l'eroe della tragedia di Sablier, era rinchiuso dentro il corpo di Oz. L'unico lato positivo è che i Baskervilles non si erano più fatti vivi da un po' di tempo. “Bella giornata Oz” esclamo Gil. In quel momento Oz dovete di sicuro pensare qualcosa di vendicativo nei confronti di Gil per aver interrotto il filo dei suoi pensieri a tal punto che rispose con un semplice”uhm”. Ma fu rapido e deciso quando scosso da un euforia che circolava nel proprio corpo, Oz si alzo e cominciò a correre verso una figura indistinta, che si faceva sempre più chiara al suo avvicinarsi. Era Alice. Da giorni a quella parte il suo padrone non aveva occhi solo che per lei, la sua contraente. “Alice, Alice, Alice dov'eri fino a d'ora?”,”levati di dosso stupido servo, mi stai soffocando grrrrrr” “eih stupido coniglio lascia stare il mio padrone!”,”ti ci metti anche te stupida alga? Levati dai piedi e portati via il mio servo” fu così che scaccio tutti e due e se ne andò irritata. Alice era strana, più scorbutica del solito e sempre più distaccata, era per questo, che Oz si preoccupava sempre. Si può dire che la giornata andò avanti con battibecchi tra i tre, ma quando scese la sera Alice si fece ancora più cupa e distaccata a tal unto che andò a letto senza mangiare. Quando fece ancora più buoi si senti aria di tempesta, un aria fredda, si capì che era portatrice di pioggia e fulmini, di quelli forti. Oz stava dormendo tranquillo e ingenuo nel suo letto, indifferente dalla scarica di lampi e fulmini che senti fuori dalla finestra, quando senti una pressione sul suo collo che li tolse il respiro, si sveglio, provo a gridare ma non senti uscire nulla dalla sua bocca, non sentiva più nulla, ne le sue gambe, ne le sue braccia, nessun suono e fu allora, quando un fulmine cadde tanto vicino alla casa che illumino la figura sopra di lui , che lo stava uccidendo, e la riconobbe, infondo non poteva non riconoscerla era sempre stata con lui, e pian piano vide la sua vista offuscarsi sempre più finché no arrivò il buio. Alla mattina seguente, non rimase tracce in cielo del temporale della scorsa notte, apparte le pozzanghere nel terreno nn si direbbe che aveva piovuto. Gil fece come ogni mattina e andò nella stanza di Oz per svegliarlo, ma quando aprì la porta rimase sorpreso di ciò che vide, vide il letto vuoto, penso subito che doveva essere sceso a fare colazione anche se era stano da parte sua alzarsi di prima mattina da solo. Gil raggiunse la sala dove si trovava il tavolo con la colazione servitavi in cima. Vide Alice da una parte seduta, affamata e assonnata che si appoggiava sulla sedia aspettando la colazione, scruto il resto della sala, ma non vide Oz. “eih stupido coniglio hai visto Oz?”,”Euhm?” rispose Alice con una espressione interrogativa sulla faccia, ma poco dopo si concentro sulla colazione che stava per essere portata. “EIH STUPIDO CONIGLIO STO PARLANDO CON TE”,”semplicemente non l'ho visto, ma sarà da qualche parte a piangersi addosso come sempre”. Si era appena svegliato, sentiva una brezza tiepida passarli tra i capelli, ma il terreno era umido. Scorse il cielo e rimase a fissarlo per un po' di tempo e a domandarsi su cosa si dovesse trattare. Poi decise di alzarsi, ma non sapeva come fare, senti nella sua testa una voce che li diceva “Alzati!” ci dovette provare svariate volte, ma alla fine riusci a mettersi in piedi. Provo a interpellare la voce di prima per sapere cosa dovette fare ora. Ma niente, non sentiva niente, provo a camminare anche se nn sapeva come sembrava quasi che il suo corpo lo sapesse benissimo, come se fosse abituato a farlo, ma lui non ricordava, per la precisione non ricordava niente, cosa fare, dove andare o semplicemente chi era. Fu allora che nella sua mente rimbombo una parola, una semplice parola “nome”. Lo senti uscire dalle sue labbra, come un fievole suono, ma lo senti. Nel sentirlo penso che anche lui doveva avere un nome, tutti lo avevano, e si chiese “cos'è un nome? Chi erano tutti?” aveva troppo domande, ma non aveva le risposte allora decise di fare l'unica cosa che sapeva fare, camminare e raggiungere un posto dove avrebbe potuto trovare risposte. Erano passate un paio d'ore dalla mattinata. “OZ è SCOMPARSO E NOI NON SAPPIAMO DOVE SI TROVA O COEM POSSA STARE, NON DITEMI DI STARE CALMO, COME POSSO STARE CALMO?” Gilbert urlò per tutta la sala, fin quando Xerxes si alzo e iniziò a schiaffeggiarlo, Alice rimase a guardare la scena e vide che Xerxes provava un sadico divertimento nel picchiare la stupida alga, ma rimase a guardare e mangiare la sua carne. “Xerxes per favore dobbiamo discutere di un argomento importante.” rimproverò shalon. Aspettò che i due si sedettero e prese parola”è chiaro a tutti della scomparsa di Oz, ma sono molti i punti da chiarire. In anzi tutto dobbiamo scoprire dove si trovì e come i suoi rapitori siano riusciti ad entrare vista la stretta sorveglianza di Pandora. L'unica spiegazione plausibile è che centrino i Baskerville.”. Nel pomeriggio riusci a raggiungere una villa, mentre camminava nella sua mente si muovevano sempre più parole, suoni, ma mai il suo nome. Sembrava che più si sforzasse di ricordarlo più la risposta si allontanava e veniva aggredito da tutte le informazioni visive e uditive che raccoglieva. Aveva fame. Sapeva che dentro quella villa ci sarebbe stato del cibo. L'unica cosa che rimaneva fare era entrare. Busso alla porta e ad aprirli fu un giovane ragazzo con capelli biondi e lunghi, ma non furono i capelli a colpirlo maggiormente, ma il colore degli occhi, due colori differenti uno rosso e l'altro dorato. “Guarda chi c'è Echo, il piccolo amico del mio Gilbert, che bella sorpresa, come mai da queste parti Oz Vessallius?” Al pronunciare di quel nome si senti smuovere qualcosa dentro, ma non seppe cosa e un gran mal di testa lo colpi fino a farlo svenire. OK questa non è la mia prima storia, anche se non sono un grande scrittore spero che vi piaccia XD penso di fare una storia a capitoli che sarebbe la prima, e vedrò come andrà, vi auguro buona lettura
  
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