LXII CAPITOLO
IL pomeriggio stesso, Francesca tornava a casa. Era piena di neve fino alle
mutande, aveva le mani e i piedi ghiacciati, e non vedeva l’ora di buttarsi
sotto una doccia bollente… aprì veloce il portone e salì le scale.
Subito sentì delle voci familiari…
-come ti chiami?- era Stefano
-Camilla….- una voce mite e pacata aveva
prontamente risposto.
-io Stefano..sono il fratello di Francesca..-
-si lo so…- disse Camilla prima di esplodere nella
sua solita risatina isterica
Francesca stava ben attenta a non farsi vedere,
nascosta dietro ad una colonna
-sei nuova qui?- chiese Stefano
-si mi sono appena trasferita- Francesca si
immaginava già il viso di Camilla: rosso paonazzo.
Prese il coraggio e cominciò a salire. Stefano la
vide
-ciao Fra! Tornata tardi oggi eh??-
Francesca sorrise e intercettò lo sguardo di Camilla:
freddo e di sfida.
-allora ci vediamo.. ciao Stefano…- disse prima di
allontanarsi.
-certo che è un po’ strana quella li….- disse
Stefano mentre salivano
-mi ha bloccato per 10 minuti, e il bello è che
stava zitta!! Meno male che sei arrivata tu…-
-ma è tua amica?-
-cosa??- Francesca aveva la testa da un’altra
parte… quello sguardo di sfida… Camilla stava architettando qualcosa…
-ti ho chiesto se quella Camilla è tua amica-
-no- rispose la sorella aprendo la porta.
-te lo dico io, quella ha dei piani per farmi star
male!-
-che cosa?!-
Giovanni e Francesca chiacchieravano fra un’ora e
l’altra davanti ai rispettivi armadietti
-farti star male???? Credi che voglia questo??-
-si… ora mi vuole sfidare, ne sono sicura..-
-sfidare a cosa scusa?? A “chi piglia prima
Stefano”?-
Francesca sorrise. Alla fine era proprio così. O
era lei che si stava creando troppi problemi…
-aspetta…- Francesca si era appena ricordato
qualcosa
-lei alla fine non si è arrabbiata tanto per la
storia di Stefano, ma perché io l’ho sottovalutata per la storia che non aveva
mai baciato un ragazzo… poi ha cominciato a urlare che io non mi immaginavo
neanche cosa LEI avesse passato negli ultimi anni… bah..-
-negli ultimi anni?- Giovanni corrucciò la fronte,
sembrava piuttosto interessato
-si negli ultimi anni…-
-dove sono i suoi genitori?- chiese Giovanni
-in America, lavorano. Qui vive con i nonni-
Giovanni si appoggiò pensieroso al suo
armadietto.. alla fine anche lui aveva detto a Francesca che suo padre lavorava
all’Estero.. forse anche Camilla mentiva..
La campanella suonò interrompendo i discorsi dei
ragazzi.
-ok.. io vado- Giovanni si allontanò,
improvvisamente rannubbiato in volto.
LXIII
CAPITOLO
Gennaio passò velocemente. Camilla e Francesca si
evitavano accuratamente sia a casa che a scuola. Giovanni spingeva per una
riconciliazione, ma evidentemente, Francesca capì che il bigliettino che aveva
lasciato nel libro di anatomia fosse stato dimenticato, o peggio, buttato.
Camilla continuava imperterrita a provarci con
Stefano. A metà del mese arrivò perfino a chiedergli il numero di cellulare e a
sommergerlo di squilli, a cui il ragazzo non rispondeva.
La situazione stava diventando incontrollabile.
Camilla le mancava, e tanto.. doveva fare qualcosa.
Il pomeriggio dopo salì veloce le scale fino ad
arrivare al quarto piano. Suonò la porta. Subito comparve Camilla. Sussultò
quando la vide, poi la sua espressione divenne severa, dura.
-ah sei tu…-
la fece entrare e si sedette sul divano,
continuando a guardare la tv, ignorando Francesca.
-quasi finita la casa, vedo..- tentò di cominciare
Francesca guardandosi intorno. Gli scatoloni erano scomparsi, e l’arredamento
del soggiorno cominciava a prender forma.
-cosa vuoi- chiese a denti stretti Camilla, sempre osservando la tv che trasmetteva un
film.
-senti Cami- Francesca si sedette sulla poltrona
di fianco a lei.
-non abbiamo 6 anni, ma il nostro comportamento lo
dimostra. È da più di un mese che ci evitiamo…- Camilla distolse lo sguardo
dallo schermo e lo posò per terra. La treccia le ricadeva sulla spalla e
maneggiava nervosamente il telecomando.
-….ora basta.- continuò Francesca
-io ho le mie colpe, mi rendo conto di essere
stata un po’ brusca dicendoti quelle cose e mi dispiace ma tu….-
-ma io cosa?- ora la ragazza aveva alzato lo sguardo.
Gli occhi le divennero lucidi
-secondo te è carino sentirsi dire che non ho
nessuna speranza con Stefano, perché LUI ha fatto sesso con mezza università,
mentre IO non ho mai baciato un ragazzo?!- una lacrima le scendeva decisa da
dietro la lente spessa e finì il suo viaggiò sul cuscino che la ragazza teneva
in mano.
-tu sei la mia unica e migliore amica qui. Sarei
sola senza di te. Ma.. una vera amica non mi avrebbe scoraggiato così,
indipendentemente se Stefano fosse stato si o no suo fratello-
Francesca stava zitta e la osservava. Aveva
ragione. Camilla aveva pienamente ragione. Contava su di lei e lei l’aveva
delusa..
-mi… mi ero già immaginata i pomeriggi passati sul
tuo letto con te a pianificare le mie prime parole con Stefano! E tu cosa fai??
MI DICI QUELLE COSE?!- ora le lacrime le rigavano il volto.
-è vero, scusa ho sbagliato… perdonami per
favore..- anche a Francesca gli occhi divennero lucidi, sentendo quelle parole.
-vieni qui…- Camilla aveva spalancato le braccia
in cui Francesca si era fiondata immediatamente
-ora basta eh?? Mi sei mancata tantissimo Fra..
tantissimo…-
-allora qual è il piano?? Stasera pizza con te Giò
e Stefano?- Francesca si era staccata dall’abbraccio dell’amica e si asciugava
le lacrime
-siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-