Eravamo
i migliori amici, i quattro inseparabili, l'invidia di tutti i
ragazzi, perchè semplicemente non ci importava cosa diceva la
gente, non ci lasciavamo manipolare, ne tanto meno che ci riempissero
la testa con cazzate su uno di noi, noi non cadevamo mai, non
credevamo mai alle voci perchè avevamo fiducia in noi. Tu,
Mike, Sam e io eravamo il quartetto, i ribelli che saltavano la
scuola per andare all'appartamento alle sette di mattina a rompere, a
ridere, a cantare per divertirci, sì a divertirci, perchè
noi stavamo da dio insieme, avevamo diciasette anni ma sapevamo un
po' della vita.
Uscivamo tutti i week-end e ringraziavamo Dio
del fatto che i nostri genitori si preoccupassero pochissimo per noi,
ma non ce la prendevamo, ci preoccupavamo e ci prendevamo cura l'uno
dell'altro, senza bisogno di nessuno. Ci costruivamo il futuro
insieme, avevamo giurato di sposarci tra di noi, tu e Mike perchè
eravate una coppia stupenda e avreste avuto piccoli elfi danzanti e
io con Sam, perchè? Beh perchè i nostri figli
sarebbero stati davvero carini, uno alto e l'altro basso, uno biondo
e l'altro moro, uno con gli occhi chiari e l'altro con occhi scuri,
l'unica cosa certa è che avrebbero avuto un corpo invidiabile,
sportivi nati. Tu, Britt avevi pianificato persino dove saremmo
andati a vivere e il cimitero dove ci avrebbero sepolte. Hai sempre
sognato di comprare quelle "casette", come le chiamavi,
perchè ovviamente, la terra era troppo lurida per noi e ti
faceva schifo pensare a un verme sopra il tuo corpo. Britt mi avevi
promesso "dalla culla alla tomba", siamo nate insieme e
saremmo morte così, unite, perchè mi avevi detto "se
tu muori, io muoio con te". Tu eri un angelo, un angelo mandato
da Dio per proteggermi.
Un giorno come tanti ci svegliammo nel
tuo letto e ci andammo a preparare per la scuola solo perchè
io avevo la verifica di matematica. Ci curavamo in ogni dettaglio
perchè, essendo l'invidia di tutta la scuola, non ci potevamo
permettere di essere trasandate. Tutto doveva essere perfetto, dal
trucco ai capelli e i vestiti, di certo non potevano mancare però
gli accessori: anelli, braccialetti, catenine e fermacapelli.
Eravamo
quasi pronte, mancava solo il trucco. Ovviamente tu non ne avevi
bisogno perchè eri stupenda e non lo sapevi anche se io te lo
ripetevo sempre la tua autostima non era il massimo, ma c'ero sempre
io a tirarla su con i miei scherzi e risate.
Poco prima di uscire
mi dicesti che avevi mal di pancia, io non ci feci molto caso e ti
diedi una compressa che avevo nello zaino e ti trascinai fuori dalla
porta per andare a scuola.
Scendemmo le scale di corsa e tu
volevi prendere la macchina, ma la scuola non era lontano quindi
optammo per una passeggiata. Quasi a metà strada ti venne un
capogiro, mi pregasti di non andare a scuola e io
acconsentii.
Eravamo andate in un bar a bere qualcosa, tu però
eri strana, come spenta. Ti chiesi cosa c'era che non andava e mi
dicesti che ti faceva male la testa e io ti diedi un'altra compressa
senza fare molto caso alla cosa. Da qualche mese ti sentivi sempre
più stanca del normale o avevi gli occhi rossi, però io
niente, io non ci badavo molto, non sono mai stata un'allarmista.
Dopo ti chiesi di andare al centro commerciale per svagarci un po',
avevamo la carta di credito di mio padre, tu di colpo ti prendesti la
testa, ma subito dopo mi guardasti e di dicesti "San, facciamo
in modo che oggi sia il miglior giorno della nostra vita". Sul
momento non capii, ma nei tuoi occhi vedevo che era ciò che
volevi quindi ti diedi retta.
Entrammo nel primo negozio comprammo
la prima fotocamera che ci capitò a tiro, volevi farci molte
foto per ricordare questo giorno, ma ti dava fastidio il flash e la
luce del sole. Dicesti che non avevi dormito molto e che quindi i
tuoi occhi non si erano abituati alla luce. Ti credetti perchè
non mi avevi mai mentito, ma ti vedevo strana ugualmente: non potevi
stare troppo in piedi e ti appoggiavi a qualunque cosa.
E' stato
uno dei migliori giorni della mia vita: comprammo di tutto, ci
facemmo milioni di foto, avevamo girato tutto il centro commerciale
ed eravamo andati a mangiare, ma tu non volevi toccare cibo, volevi
fare tutto subito. Poi andammo in giro e ci fermammo in una piazzetta
perchè ero sfinita. Una vecchietta vendeva cose molto carine,
tu la fermasti e prendesti due collanine dell'amicizia, quelle cose
molto sdolcinate del tipo "cuore spezzato", ma erano un
sole e una luna. Ti sedesti vicino a me, mi guardasti con
un'intensità sorprendente e mi dicesti "Voglio che queste
ci ricordino tutto quello che abbiamo vissuto oggi, per ricordarti di
come sono e che sono la tua migliore amica. Anche se devo rompere una
promessa che ti ho fatto, voglio che tu ricordi che ti amo più
della mia stessa vita. Non ti arrabbiare com me va bene?". Ti
fermai in quel momento "Britt cosa dici? Perchè parli
così? Che ti succede tesoro?", potei vedere le lacrime
nei suoi occhi "Niente Sanny, sono molto sentimentale oggi.
Però, per favore, non dimenticarti di questo giorno ok? -io
semplicemente assentii- promettimi che non mi odierai mai" ti
guardai stranita "Cosa stai dicendo Brittany, come odiarti?" ti
asciugasti le lacrime che ti erano sfuggite e continuasti ignorando
la mia domanda "Tu promettimelo". Io promisi e tu mi
abbracciasti e io ricambiai, ma il tuo gesto era pieno di affetto e
dolore. Sciogliendo l'abbraccio mi prendesti la mano e asciugasti le
mie e le tue lacrime, poi mi trascinasti di nuovo per salire sulle
giostre di una fiera che era lì vicino. Quel pomeriggio mi
divertii come non mai, corremmo, saltammo e urlammo, dopo di che
tornammo a casa mia dove ci aspettava una sorpresa. I nostri ragazzi
ci aspettavano! Corremmo verso di loro e ci fu un abbraccio di
gruppo. Mentre eravamo tutti uniti ti vidi baciare Mike, ma di colpo
sentì che cadevi di fronte a noi, sentì che te ne
andavi dalle mie braccia.
Da lì tutto è stato
veloce, la corsa in ambulanza tutti insieme e l'attesa nella sala
apposita. Io tra le braccia di Sam mentre piangevamo insieme e Mike
tirando pugno al muro mentre anche le sue lacrime cadevano, tua madre
Elizabeth e tuo padre Nate che gridavano del dolore tra le lacrime,
mio padre e sua moglie con le lacrime agli occhi, mia madre che
abbracciava il padre di Sam e i genitori di Mike paralizzati. Tu eri
in terapia intensiva e nessuno di noi sapeva il motivo per il quale
tua madre si avvicinò a me e a Sam facendo sedere Mike insieme
a noi. Sam, sempre il più diretto di noi quattro, le chiese
"Eli, cos'è successo?", tua madre fece un respiro
profondo "Un paio di mesi fa a Brittany fu diagnosticato un
aneurisma, era un in un luogo difficile da operare e le diedero uno o
due mesi di vita. Lei sapeva che aveva poco tempo e ci chiese di
lasciarla vivere la sua vita, lei voleva stare con voi. Oggi
quell'aneurisma è esploso..." e non poté
proseguire oltre perchè il dolore si impossessò di lei.
Poco dopo il dottore uscì e disse che avevano eseguito una
craniotomia aperta, ma l'emorragia era troppo grande e non potevano
fermarla.
Ci disse di dirti addio.
Io caddi a terra in un
completo stato di shock, non ci potevo credere. Poche ore prima
eravamo insieme in piazza e adesso tu sei morta. Me lo stavi dicendo
ma non ti ascoltavo, mi davi tutte le tessere ma non sono stata
capace di rimetterle insieme.
Oggi sono cinque anni che te ne
sei andata e non c'è giorno che io non ti pensi. Ho la tua
immagine nella mia mente, quella immagine del tuo ultimo giorno,
felice e sorridente.
Cinque anni fa non entrai a dirti addio e non
me ne pento perchè non potevo lasciare che la tua immagine
deformasse , non volevo ricordarti immobile, fredda e bianca.
Preferisco ricordarti com'eri: allegra, sorridente piena di vita e
felice, perchè tu volevi così. E io non ti odio, non
potrei mai farlo, so che mi hai abbandonato, ma so anche che mi hai
dato qualcosa che non hai dato neanche ai tuoi genitori: il tuo
ultimo giorno, il tuo ultimo abbraccio, il tuo ultimo bacio, l'ultimo
"ti amo". Per questo non ti ricordo con odio, ti ricordo
con allegria e ti ringrazio per avermi dato così tanto. Non ti
odio amica mia, ti voglio bene e lo farò per sempre. Sarai per sempre
la mia migliore amica e nessuna prenderà il tuo posto, mai.
Adesso l'unica cosa che ti posso dire è grazie, grazie per
essere stata la mia migliore amica, grazie per tutto quello che mi
hai insegnato, grazie per essere stata te stessa e grazie di essere
esistita.
Oggi non ci vediamo, ma so che ci rincontreremo perchè
il nostro filo rosso non si spezzerà mai e un giorno andrò
dove ti trovi tu e sarò io ad abbracciarti e a dirti "ti
amo".
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Dedicato
al nano infame (e mio amico!!!) che mi ha iniziato a Glee. Non te la
prendere se è triste cla, e ti farò leggere anche una
Klaine appena l'avrò finita XD