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Autore: warlordess    11/06/2011    3 recensioni
Quando Ash si confessa a Misty in un momento particolare, è causa di umiliazione. Ma quante possibilità gli darà la ragazza prima di averne abbastanza?
PokeShipping, traduzione di Celiane4ever
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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 Note dell’autore – Questa per me è una piccola epica two-shot. Mi è piaciuta molto l’idea, anche se penso che potrei averla rubata da un’altra delle fic che ho scritto di recente… ma mi sembra di aver ampliato la trama in questa versione. Il che è strano, visto che l’altra fic era più lunga… OoO

Riassunto – Quando Ash si confessa a Misty in un momento particolare, è causa di umiliazione. Ma quante possibilità gli darà la ragazza prima di averne abbastanza?

Note della traduttrice, Celiane4ever: Assolutamente esilarante. Tutti sappiamo che Ash è un ottuso in fatto di sentimenti, ma anche se si rendesse conto di quello che prova per Misty, siamo certi che riuscirebbe a dirglielo senza fare danni? NO! Questa fic ne è la prova vivente ù.ù

OoOoO

Personaggi / Età -

Ash / 16

Misty / 16

Brock / 19

Lucinda / 12

Tracey / 18

OoOoO

Capitolo 1

OoOoO

Misty restò a bocca aperta davanti all’imitazione di marmo che colorava il pavimento del bagno di casa Ketchum. Non poteva credere a cos’era appena successo, a cos’era appena accaduto fra lei e il più giovane abitante della casa.

Rafforzò la stretta sugli shorts mentre le parole che il suo migliore amico le aveva appena detto si fissavano nella sua mente confusa. Lentamente, fece scivolare verso l’alto l’indumento, oltre il bacino. Deglutì, tentando di rimanere calma mentre si girava per lavarsi le mani.

Non era esasperata.

Non era frustrata. Oh no.

Era dannatamente incazzata.

Ma inalò ancora e strinse il pomello della porta che dava sul corridoio del primo piano, girandolo e spalancando l’uscio per poi fissare il suo bersaglio – voglio dire, il suo migliore amico – con intenti omicidi.

“Dimmi che non l’hai appena fatto.” Mormorò, con l’imbarazzo che faceva capolino fra la furia mentre guardava di traverso Ash Ketchum. Lui rispose con un’occhiata confusa, non sapendo cos’aveva fatto di male. La ragazza l’avrebbe considerato immaturo, avrebbe quasi lasciato cadere il discorso, se non fosse stato per quello che le aveva detto approssimativamente due minuti prima.

No, adesso aveva di meglio da fare.

“Uh… fatto cosa?” domandò lui, consapevole della rabbia di Misty, al punto da desiderare che Brock, o Lucinda, o Pikachu, o addirittura sua madre passassero per di lì e la distraessero (per quanto sarebbe stata imbarazzante l’ultima opzione)

“Ash, mi hai appena detto che ti piaccio?” gridò lei. Quasi gli sputacchiò in viso mentre contemplava l’idea di sbattergli la porta in faccia, ma due cose la trattennero. Non voleva rischiare di danneggiare la proprietà della signora Ketchum, e ricordò a se stessa che si sarebbe intrappolata nuovamente nel bagno. E dopo l’ultima trovata di Ash, aveva paura di cos’altro avrebbe potuto fare.

“Oh, quello? Già.” Sembrava un pò sollevato in verità. Forse pensava che lei non l’avesse sentito. “Cavoli, sono così felice di essermelo tolto dalla mente. Ci pensavo da così tanto e, beh, l’occasione perfetta si è presentata con la tua visita a casa mia prima ch’io parta di nuovo. Sono contento che Pikachu mi abbia fatto fare così tanta pratica e mi abbia fatto molti discorsi di incoraggiamento. Ho perso anche un  sacco di sonno!” emise una risata e un sospiro eccessivamente drammatico per dimostrare la tensione annidata nel suo petto.

Ma Misty continuò a guardarlo male. La parte di lei che si sentiva lusingata era pronta e desiderosa di perdonare alla vista del disagio di Ash per i suoi sentimenti. C’era passata anche lei dopotutto. Ansia, curiosità, paura, il tutto conduceva a notti insonni… Ma l’altra metà di lei non si faceva persuadere così facilmente.

Misty aveva atteso quattro anni, quattro anni molto lunghi e molto strazianti. Per cosa? Per questo? Strinse gli occhi sul ragazzo. Oh, diamine, no.

“… l’occasione perfetta…?” mormorò, portando Ash ad annuire vigorosamente. “Ash, nel caso ti fosse in qualche modo sfuggito… stavo usando il bagno!” spalancò di nuovo la porta, permettendogli di vederla indicare qualcosa all’interno della stanza “Ero seduta su quel water, proprio là!” gli urlò contro. Sentì tutte le sembianze di controllo che aveva scivolare via da sé. Ironicamente parlando, erano semplicemente andate giù per lo sciacquone. E come se non fosse potuta andare peggio, Ash non aveva ancora finito.

“Oh cavoli, beh, quello si che è imbarazzante. Per te, voglio dire!”

“Ash! Cosa diavolo ti ha fatto pensare che avrei accettato una confessione come quella?” sbottò lei.

“Pikachu ha detto che ti piaccio da anni e che non ci sarebbe stato alcun problema.”

“Ma sei-? Ugh! Sei la persona più ottusa del mondo! Non ci arrivi? Mi hai appena detto che hai una cotta per me mentre ero in bagno. Nessuno con la testa a posto accetterebbe una cosa simile! E io no di sicuro. Insomma, non capisci nemmeno cos’hai sbagliato, vero?”

“Quindi,” e per la prima volta sembrava che il suo tono l’avesse veramente colpito “io non ti piaccio?”

Misty aveva voglia di schiaffeggiarlo, ammise a se stessa. Non riusciva semplicemente a capire, vero? Cercò di riflettere fra sé e sé; quello era Ash, e lui non era mai stato il Vulpix più furbo della cucciolata ma… lei era sempre stata una tale romantica. Aveva speso la maggior parte della sua adolescenza aspettando di innamorarsi perdutamente. e quando aveva compreso i sentimenti che provava per il suo migliore amico, ovviamente tutti quei sogni si erano concentrati su di lui. Era principalmente per quel motivo che sapeva che tutto stava andando nel verso sbagliato. Non poteva  sprecare così i suoi sentimenti! Se quello doveva essere il loro inizio, sapeva che la cosa non avrebbe potuto funzionare.

“Ash, non è per te, ok? A volte il fatto che ti piaccia qualcuno non è abbastanza!”

Dall’espressione di Ash sembrava che lei l’avesse appena bandito dalla prossima Lega. In verità, Misty si sentiva un po’ in colpa per via di quello sguardo. Ma sapeva cosa stava facendo. Lo doveva a se stessa. Aveva aspettato fin troppo a lungo solo per arrivare lì e non si sarebbe fermata adesso. E con rinnovato vigore, continuò a parlare.

“Dai, seriamente, non è così male come pensi. Cioè,” sospirò, e decise di dargli uno spiraglio di speranza, “non vuole per forza dire che non mi piaci ma… come posso spiegartelo? Mh… diciamo che, giusto per fare un esempio,  tua madre ha deciso di chiamarti mentre sei in viaggio per dirti che si risposa.”

“Mia madre si risposa? Come può essere che nessuno me l’abbia detto?” strillò Ash.

No, non si sta risposando. Ma mettiamo il caso che lo faccia-”

“-Ma non sta nemmeno frequentando nessuno!”

“Ash! Non si sta davvero risposando. Ma se tu ricevessi un’improvvisa chiamata da lei dove ti dice che lo sta facendo, come ti sentiresti?”

“Come se mi avessero dovuto dire che sta frequentando qualcuno!”

“Ugh!” Misty si schiaffeggiò sulla fronte. La cosa non stava funzionando. “Il punto è che sarebbe inconveniente e seccante, giusto? Come minimo, ti avrebbe fatto piacere saperlo di persona, no? hai capito, Ash? C’è un posto e un tempo per dire questo genere di cose! Al telefono durante una normale conversazione da ‘com’è stata la tua giornata’ quando la persona con cui stai parlando si trova a cinquemila kilometri di distanza? Gridare a caso mentre l’altra persona sta,” esitò qui e arrossì un poco, “usando il bagno? Quelli sono pessimi momenti per dire certe cose.”

Sembrava che finalmente fosse riuscita a superare gli ostacoli mentali che bloccavano Ash, il quale sostituì presto la sua espressione contemplativa con un largo sorriso, parendo ispirato.

“Oh, ok Misty! Ora ho capito! Hahaha!” e poi tornò nuovamente serio. Misty stava in guardia, per prevenire qualunque strana mossa che il ragazzo avrebbe potuto giocarle contro. “Ma ti giuro che non perderò! Preparati Misty, non finisce qui!” Ash la indicò minacciosamente prima di voltarsi e marciare nella direzione opposta alla sua, per andare di sotto e raggiungere gli altri in sala a guardare un po’ di televisione.

L’intera cosa le aveva ricordato un pò il Team Rocket. Fortunatamente, loro non erano mai spuntati fuori sconvenientemente, come quando il gruppo si stava prendendo una pausa bagno, tuttavia… Misty non pensava che Ash fosse il tipo di ragazzo da inseguirla con tanta ostilità. Aggrottò le sopracciglia, pensandoci ancora un po’. Cos’era quella cosa comunque? La stava sfidando a una sorta di battaglia fra Pokemon? Non poteva fare a meno di domandarselo. Ash non aveva molto buon senso, dopotutto. E se avesse provato a sfidarla come strana tattica per vincere il suo cuore?

“Beh,” mormorò, riprendendosi dai suoi viaggi mentali e avviandosi verso la camera degli ospiti per evitarlo almeno per il momento, “se pensa che battere i miei Pokemon servirà a qualcosa allora mi sa che sarà proprio costretto a cambiare tattica!” sbuffò, irritata.

Perchè, davvero, sapeva che Ash era il più forte fra loro due. Fu abbastanza doloroso ammetterlo all’inizio, ma lui testava sempre se stesso contro diversi sfidanti nei suoi viaggi, ed era almeno minimamente capace di usare tutti i tipi di Pokemon. Ad ogni modo Misty sopportava di buon grado questa consapevolezza, soprattutto perché non l’avrebbe mai ammesso a lui, ma anche perché lei era un’appassionata di Pokemon d’acqua. Lo era sempre stata e lo sarebbe stata sempre, come se fosse stato nel suo sangue. Ed era certa che, come era stato provato nella competizione per la Whirl Cup, lei sarebbe sempre stata più versata per i Pokemon di tipo acquatico.

E abbastanza stranamente, la cosa le andava bene.

Misty rimase pensierosa per il resto della giornata. Era cauta nei confronti di Ash ogni volta che i loro sguardi s’incontravano, anche se il ragazzo sembrava fortemente intenzionato a ignorare la sua presenza. E ogni volta in cui si avvicinava a lui mentre parlava con Brock o Lucinda, la discussione cessava fino a quando lei non lasciava le loro vicinanze.

Tempo che sopraggiungesse la sera, Misty era già altamente frustrata. Aveva persino perso l’appetito durante la cena (facendo pensare alla signora Ketchum che fosse malata). Ora era sdraiata nel suo sacco a pelo nella stanza degli ospiti, mentre Lucinda giaceva nel letto al suo fianco leggendo un libro intitolato Guida per Coordinatori Campioni.

“Ehi… Lucinda…” la chiamò Misty, ancora incerta su quanto informalmente dovesse comportarsi con la ragazzina. Erano entrambe amiche di Ash ma nessuna delle due aveva saputo nulla di più del nome e pochi dettagli dell'altra fino ad un paio di giorni prima, quando si erano incontrati tutti a Pallet Town. Il Professor Roman aveva apparentemente spiegato alla coordinatrice come il Professor Oak fosse un'autorità riguardo ai Pokemon e Lucinda, che desiderava ottenere il titolo di Coordinatrice Campionessa di Sinnoh come sua madre, si era lanciata nell'opportunità di conoscere una delle poche persone al mondo che poteva indicarle la direzione giusta.

“Mh...?” replicò in modo assente la ragazza più giovane, anche se forse cominciava solo ad essere stanca. Comunque i suoi occhi rimasero incollati all'articolo che stava leggendo, e Misty, sentendosi a disagio, si morse un labbro e rimase silenziosa. Questo sembrò provare a Lucinda che qualcosa la turbava, quindi, un secondo dopo, il libro giaceva sul suo petto e il suo sguardo era rivolto all'amica. “Che c'è?”

“È che, mh...” ancora una volta, nonostante Misty volesse domandarle qualcosa, non sapeva come. “Beh, oggi... Ash ti ha raccontato nulla su qualcosa che mi ha detto? Qualcosa di importante?”

Lucinda la guardò come se non avesse idea di cosa stesse parlando, il che portò Misty a sentirsi in imbarazzo. Avrebbe dovuto spiegarle a cosa si stava riferendo prima di farle le altre domande che aveva in mente.

“Mi ha detto che gli piaccio.”

Lucinda strillò, saltellando e lanciando in aria il libro che aveva sul petto. Misty temette che fosse così rumorosa da farsi sentire da tutti i presenti nella casa, così si mise seduta anche lei e la zittì. Finalmente Lucinda si accorse che era sola in quel momento affettuoso.

“È così dolce Misty! Sono felice per te, anche se sapevo da un po' che sarebbe successo, un giorno. Quindi...” s'interruppe per un momento, sospirando beatamente, e poi continuò “... cosa gli hai detto? Ci sarà un primo appuntamento?”

“Beh, probabilmente no, considerando che gli ho urlato addosso finché praticamente non mi ha giurato vendetta dopo che gli ho detto che non avrei accettato la sua confessione.”

Lucinda la fissò con la bocca spalancata.

“Ehi, non mi guardare così! Stavo... stavo usando il bagno! Hai idea di com'è sentirsi dire qualcosa di così personale mentre sei sul water?” esclamò, non notando che era lei quella rumorosa adesso. “Insomma, dai! E quando ho provato a spiegarlo ad Ash, ha solo continuato a guardarmi come se fossi io quella strana!”

“Tu stavi...” Lucinda scoppiò, incapace di trattenere le risate, “... e lui... Questo spiega tutto. Quindi, mh, perché mi hai detto tutto questo? Non sembra che tu abbia bisogno di aiuto o che so io.”

“Oh, beh, veramente volevo chiederti, anche se non importa molto ormai, suppongo... Ma oggi l'ho visto parlare con te e ho notato che si fermava ogni volta che mi avvicinavo, quindi volevo sapere se...”

“No Misty, non è venuto dietro a me dopo.”

“Eh? No, non intendevo questo!”

“Oh, allora cosa? Non ha menzionato nulla a proposito di una vendetta o qualcosa di simile.”

“Oh. Ok allora, credo. Forse sono solo io.” Misty si voltò verso l'altro lato della stanza e Lucinda si alzò per recuperare il suo libro dal pavimento. Tuttavia, invece di continuare a leggerlo, lo appoggiò sul comodino  affianco al letto e si mise sotto le coperte, spegnendo la luce. Misty suppose che la conversazione fosse finita lì, ma apparentemente Lucinda aveva ancora qualcosa da dire.

“Ehi Misty,  hai fatto bene a dirgli di impegnarsi di più... qualunque cosa tu gli abbia detto. Sono certa che abbia preso a cuore le tue parole, specialmente se era convinto di quello che ti ha detto. E sono piuttosto sicura che lo fosse, Ash non sembra il tipo da prendere in giro così i suoi amici. Ci tiene troppo... quindi penso che tutto si risolverà alla fine. Non ti preoccupare.”

Entrambe le ragazze rimasero in silenzio, anche se Misty desiderava ringraziare Lucinda per le sue parole premurose, ma la sua bocca era stranamente asciutta. Non poteva fare a meno di preoccuparsi, vero?

 

L’autrice è ansiosa di sapere cosa ne pensa il fandom italiano della sua fan fiction! Per cui, vi prego, recensite, e le vostre opinioni verranno tradotte e inviate all’autrice!

Grazie mille,

Celiane4ever

  
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