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Autore: Dita d_Inchiostro    12/06/2011    5 recensioni
“Io ti amo,” sussurra lei, sicura di queste parole e allo stesso tempo timorosa di cosa accadrà da lì a poco. “Grande notizia,” conferma lui. Da quanto lo sapevi, Dottore? Da sempre vero? E allora perché hai aspettato così tanto?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai più



Le onde si infrangono sulla battigia, creando uno sfondo alla scena.

Triste paese la Norvegia, non è vero?

In un anno ci sono sei mesi di luce e sei di buio. Un po’ come la tua vita, non è vero Rose Tyler? Dopo questo momento, che ne sarà dei tuoi anni se non una distesa infinita di buio?

Io ti amo,” sussurra lei, sicura di queste parole e allo stesso tempo timorosa di cosa accadrà da lì a poco.

Grande notizia,” conferma lui. Da quanto lo sapevi, Dottore? Da sempre vero? Dalla prima volta che vi siete visti. E allora perché hai aspettato così tanto per accorgertene? Tu sei il Signore del Tempo, ma questa volta il tempo potrebbe non bastare.

Suppongo sia l’ultima occasione per dirlo.” Le parole aleggiano nell’aria ghiacciata, sospese tra i sospiri dei due. Il silenzio dell’attesa è soffocato solo dal fragore del mare.

Rimane poco tempo.

Rose Tyler.”

Ed è un attimo. Il bel viso del Dottore, prima davanti alla giovane Rose, è scomparso, dissolto in quella nube di nebbia che sta lentamente calando. Solo due parole risuonano nella testa della ragazza, e sono quelle sbagliate. “Mai più, mai più,” sussurra tra sé e sé, scossa dai singhiozzi. Il tempo non è stato magnanimo con loro, non ha voluto concederne di più al suo Signore.

Piange, la piccola Rose, e né il rumore del mare, né la presenza della famiglia alle spalle, né un terremoto in grado di distruggere la Terra è in grado di fermare le sue lacrime.

Il grido dei gabbiani sopra la sua testa è la triste melodia che accompagna la scena.

Chiedeva solo un abbraccio, da questo ultimo incontro con il Dottore. La possibilità di toccarlo un’altra volta, di sentire la sua presenza e non di dover parlare con un’assurda immagine sfocata. Il caso, però, non le ha concesso nemmeno questo. A stringerla, ora, sono sole le braccia protettive della madre, nulla in confronto al dolore che imperversa nella ragazza.

Solo un abbraccio. Un ultimo disperato abbraccio e quelle due parole, quelle parole che le sarebbero bastate per tutta la vita se il tempo, crudele tiranno, non le avesse rubate.


Ad un mondo di distanza, lacrime salate bagnano il volto del Dottore. E’ finita. Finita, finita, finita, finita, finita. La più bella avventura della sua lunga vita ha avuto termine per un semplice scherzo del destino.

E ora lui è lì, nella sua triste gabbia di ferro e per qualche attimo non può fare a meno di odiare ciò che è, ciò che lo costringe a restare lontano da tutto ciò che ama.

Il “Ti amo” già pronto nella sua bocca per essere donato alla giovane, gli muore in gola. Non è mai riuscito a dirlo a nessuna, e quei secondi di esitazione di troppo hanno cancellato anche l’ennesimo tentativo.

Rose. Rose, Rose, Rose. In quell’istante trova inconcepibile l’idea di affrontare l’eternità senza di lei. Anni, secoli e forse anche millenni senza la sua allegra presenza.

Ma prima o poi sarebbe dovuto succedere, e lui è il Signore del Tempo e deve andare avanti.

Gli umani dicono che il tempo aiuta a dimenticare,” pensa stropicciandosi gli occhi. “Io sono il Signore del Tempo. Quanto mi ci vorrà?”

 

 


Angolo autrice: inauguro la mia presenza nel fandom del Doctor Who con questa one shot scritta subito dopo aver visto Doomsday. E' la semplice narrazione da un punto di vista esterno dell'ultimo incontro tra il Dottore e Rose, spero vi sia piaciuta!

Ele


  
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