Il ritorno di Romeo.
E'
stato un attimo. Un breve attimo. Un istante, per usare una
parola che tanto ti piace.
Affacciati. Quante volte avevo pregato perché questa mia silenziosa preghiera venisse esaudita? Troppe per poterci ancora sperare. Ormai non speravo neanche più in un colpo di fortuna.
È stato un attimo. Forse richiamata da quella cosa che scherzosamente chiamavamo telepatia, sei uscita su quel balcone spaventoso. Hai rivolto lo sguardo al cielo e un pensiero alle nuvole- non ho potuto udirlo, ma so per certo che l'hai fatto. Hai guardato la strada.
Forse stavi aspettando qualcuno?
Mi hai vista: in piedi, sotto il tuo portone. I soliti jeans fin troppo ricercati per dove abitiamo noi, le zeppe ai piedi, il cane al guinzaglio.
Mi hai guardata.
È stato un attimo. In un solo istante, mi sono ricordata di quanto cazzo fossi bella. Cazzo, cazzo. Questo pensiero mi fa girare le palle in un modo assurdo. Avevo cercato di dimenticarla, la tua bellezza. Non è una bellezza palese o obiettiva, a dire il vero. La tua bellezza la capivo solo io. Nemmeno tu, davanti allo specchio decorato, riuscivi a cogliere il tuo splendore.
Porti una mano alla bocca. Sei più sconcertata di me, ammettiamolo. Hai violato il nostro tacito accordo. Stare fuori una dalla vita dell'altra Così hai deciso tu. Io quel patto non l'ho mai rispettato, sai?
No, certo che no. Come potresti saperlo? Sei cieca come una piccola talpa e sai essere idiota come pochi a questo mondo.
È stato un attimo. Un breve e fottuto istante. Giusto il tempo perché il mio cuore si irrigidisse una volta di più.
Una lacrima mi ha rigato il viso. È scesa dall'occhio, è caduta sull'asfalto del marciapiede.
Non hai voluto vederla. Hai girato le spalle, sei ritornata in camera, nel tuo rifugio sicuro.
Forse aspettavi il tuo Paride?
Note:
Eccomi qui con una nuova originale. Che è un po' strana, a dire il
vero. E' forse la cosa più strana che io abbia mai scritto. Se la
Maxxie/Tony su Skins è stata la più difficile,
questa è sicuramente la più strana. L'ho scritta tipo un anno fa,
anche, ma i capitoli li avevo accidentalmente eliminati. Fortunatamente
però oggi mi sono messa a dare una ripulita alla mia casella postale e
l'ho ritrovata (:
Inizio
col fare una premessa, anzi. Due premesse. Punto primo, i capitoli di
questa raccolta (sempre se deciderò di continuare) NON saranno in
ordine cronologico. Il motivo è
semplice: li scrivevo così come mi vienivano in mente.
Seconda
premessa: come ho detto, questa FanFiction è strana. Molto
essenziale. Non ci sono descrizioni inutili o cose varie. È proprio
ridotta ai minimi termini.
Ah.
Avrete sicuramente notato che i nomi delle due protagoniste non sono
stati scritti. Il tutto perché stonava. Però sono magnanima e ve li
rivelo in questo spazio.
La
ragazza sotto il portone si chiama Bianca, mentre quella sul balcone
Julia. Solo dopo averglieli dati mi sono accorta che erano i nomi di
due sorelle che conosco, quindi.. lol. Non l'ho fatto apposta, sono
usciti spontanei >.<
Ah,
i riferimenti a Shakespeare NON sono casuali. Non è un caso che sia
proprio Julia quella sul balcone. Però tutto verrà spiegato- forse più
avanti.
Le
recensioni mi renderebbero immensamente felice. Sono curiosa di
conoscere i vostri pareri ora più che mai.
Grazie
mille per aver letto, o per averci provato.
Con
amore, Minnie