Vetro blu
A mani nude, carponi sui vetri
falci di luce, cocci come lame.
Illusione d'attesa, speranza disattesa
blu, sui palmi, di vita rappresa.
E' il cielo che crolla, cade e si schiata
s'infrange silente, le sorti ribalta.
E cosa rimane?
... cosa rimane?
... cosa rimane?...
cosa rimane?
Le mani callose, segnate ed offese
di sabbia che fugge, non pił colme e tese.
Un duro guanciale di schegge e ricordi
che taglia le guance, ferisce il pensiero
Paletti di legno davanti al giaciglio
ed io cerco ancora, testarda, un appiglio.
A Macchese, grazie per il tuo tempo e per i momenti preziosi.