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Autore: khika liz    13/06/2011    3 recensioni
E' ambientata alla fine della terza stagione, quando Shane lascia Carmen all'altare. Beh, Shane ha fatto la cazzata più grande di questo mondo e cerca di recuperare, a modo suo.
Chissà cosa farà!
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shane McCutcheon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi di Shane videro il buio.
Per la prima volta lo videro sul serio, nero, profondo.
Un giramento di testa più forte degli altri, l'adrenalina nel sangue, lo sterzo tenuto a fatica ed una frenata improvvisa.
"Perchè sei andata via?" Le parole, quelle parole le rimbombavano nella mente. "Perchè? Perchè? Perchè?"
Alice gliel'aveva chiesto più volte e lei, più di un banale "non lo so" non aveva saputo dirle.
Si, merda, si che lo so perchè me ne sono andata via, pensò invece, mentre il buio si vaceva sempre più scuro. Me ne sono andata, continuò a dire a se stessa, perchè ho una fottuta paura di legarmi a qualcuno. Perchè sono come mio padre, che ho bisogno di far sesso con tutte le donne che mi capitano a tiro. Me ne sono andata perchè non ce la faccio a rimanete ingabbiata, perchè non sono una brava ragazza, non sono una che si sposa o che mette su famiglia. Me ne sono andata perchè dovevo: dovevo essere me stessa.
"E Carmen? A lei non c'hai pensato, eh Shane?"
Sì che ho pensato a lei. E' proprio per lei che sono andata via: se fossi rimasta, se l'avessi sposata e poi l'avessi tradita, di nuovo, non pensi che sarebbe stata peggio? Ommerda, ma sto parlando con cosa? Con la mia fottuta coscienza? Si vede che sto per morire.

Gli occhi di Shane non riuscirono a vedere la luce per un bel pezzo.
Merda, merda, merda, sono morta.

Il cuore di Shane batteva veloce, Shane era viva. E in quel cuore aveva chissà quanto amore da donare, ma non lo capì mai. Quella piccola stella mai capì che per amare bisogna anche mettersi in gioco. E giocare sul serio, lanciare i dadi, tentare tutto, magari perdere tutto, ma essere felici.
Shane non riuscì mai a comprendere come per amore potesse lasciare tutto: non voglio perdere ciò che ho guadagnato, pensava, con tutta la merda che ho pestato, chi me lo fa fare.

Poco dopo Shane si rialzò da terra, e barcollando arrivò sotto casa di Carmen. Lasciò una stupida lettera a terra: chissà se l'avrebbe mai trovata..
"Carmen, spero tu mi perdoni, lo sai come sono fatta. No, non ti ho mentito, ti ho amata sul serio. E non so se ti amo ancora."

Shane andò via, col cuore spaccato in mille e più parti: e non ne capì il motivo.
Shane si rifugiò tra due rampe da skate e lasciò cadere delle calde lacrime. Per cosa? Nessuno lo scoprì mai, nessuno seppe perchè piangesse nè perchè quel corpo fu ritrovato, ansante e bollente, son uno skate tra le mani mentre caldo sangue colava dalle ginocchia. Nessuno seppe mai quale strana acrobazia tentò nè perchè aveva completamente tagliato i capelli.
Nessuno seppe mai perchè, neanche dieci giorni dopo, lei e Carmen giravano per la città, mano nella mano, con due anelli che rilucevano al sole.


Angolo mio.
E quindi, non chiedetemi cosa sia, questa è colpa di Shane, tutta colpa di quella testa di cazzo che ha lasciato Carmen all'altare. E siccome io le vedo tremendamente bene assieme: beh, è uscita questa roba.
Non prendetela male, è la prima storia che scrivo in questa categoria, abbiate pietà di me!
E beh, fatemi sapere che ne pensate!

   
 
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