Film > La Bella e la Bestia
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Autore: Iwasbornthiswaybaby    14/06/2011    2 recensioni
Questa FF è una What if.. se Belle avesse deciso di sposare Gaston, dopo essere stata per mesi nel castello...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il vestito della ragazza era di un giallo quasi dorato.
E il salone, il salone era quello che si era immaginata centinaia di volte, quando voleva scappare dalla realtà. Anche il vestito era quello dei suoi pensieri. No, stava impazzendo.
Questo è un sogno Belle, si disse, ma il principe afferrò uno specchio. Era stupendo, pareva di cristallo.
Ma Belle era ancora concentrata sul dipinto. Allora azzardò, desiderando come non mai di sapere l’identità della ragazza dai capelli scuri. – Chi è quella fanciulla? –
Allora il principe parlò allo specchio – Mostrami cosa avvenne quindici anni fa, quando ero ancora una bestia, e come fu che lei arrivò qui- lo specchio emise un fascio di luce accecante e iniziò a far vedere a Belle un villaggio.
Allora lei si girò verso il principe – è il mio villaggio-
Lui annuì e le intimò di continuare a guardare. Vide lei, sedicenne,  che rispondeva male a Gaston, un giovane Gaston, lei che parlava col padre Maurice, lei che cantava sul prato, come faceva allora e come faceva tutt’ora.
Poi il cavallo Philippe che ritornava da lei senza il padre e quindi Belle, che montava in sella al vecchio ronzino per giungere al castello.
Ma non il giorno prima, quindici anni prima.
Belle non si ricordava nulla di tutto questo.
Vide perfino Lumière e  Tockins che cantavano sul tavolo della sala da pranzo. Era quella canzone. Quella che stava cantando lei e che stava iniziando a cantare il candelabro. Poi lei che parlava con questa bestia, gli voleva bene.
E poi finalmente le biblioteca. La giovane Belle dello specchio era estasiata alla vista di tutti quei libri.
Non riusciva a capire. I suoi ricordi erano come lo specchio li riproduceva.
Possibile che fosse accaduto veramente? Scosse energicamente la testa, come per allontanare quei pensieri.
Lo specchio fece loro vedere la sala dal ballo. La bestia che scendeva le scale, vestito come nel quadro. Successivamente lo specchio saltò alcuni minuti e si vide la bestia ballare con quella ragazza dall’abito dorato.
La ragazza si girò. Belle a stento si tené in piedi.
Era lei. Il vestito. La sala.  Un flash, e stavolta fu un flash forte e quindi iniziò a cantare – E' una storia sai, vera più che mai, solo amici e poi,  uno dice un noi, tutto cambia già- in quel momento il flash fu interrotto da qualcuno che fece irruzione nella stanza.
Riaprì gli occhi per vedere chi era e si accorse che stava piangendo.
Cosa le stava accadendo? Provò a concentrarsi sulla canzone che stava cantando Mrs. Bric...  Belle non l’aveva ancora vista durante la sua permanenza al castello. Stava bene? O le era accaduto qualcosa? E al dolce Chicco? La curiosità vinse su di lei un’altra volta così Belle aprì gli occhi. Come li aprì la vide  – Mrs. Bric! - 
La teiera sorrise e disse alla donna – Belle.. – In quel momento spuntò anche una tazzina.
Belle non riuscì a contenersi – Chicco!- la tazzina si avvicinò a Belle e le disse – Belle, ti ricordi di noi-
Belle abbracciò la famigliola in porcellana e in seguito si girò verso il principe – Si, si io mi ricordò, mi ricordo tutto. Tu sei, cioè eri la bestia- e corse ad abbracciarlo – ora però voglio sapere tutto- disse Belle, piangendo per l’emozione.
Lo specchio continuò a rappresentare quella sera, quando lei se n’era andata per cercare il padre malato nel bosco. Improvvisamente la scena mutò. Gaston che aizzava gli abitanti del villaggio contro la bestia e contro di lei.
Belle continuò a piangere ancora più forte. – Come ho potuto sposare un uomo così? – nessuno reagì.
Vide il duello tra la bestia e Gaston, lei che arrivava a cavallo al castello, per gridare alla bestia che stava lottando che lei era lì, e che non l’avrebbe abbandonato.
Gaston aveva quasi ucciso il principe. Ma lei si era chinata su di lui, implorando – no, no ti prego non lasciarmi, io ti amo..- e poi vide le luci, e la trasformazione della bestia da strana creatura a uomo. Era il principe che aveva accanto. Era la bestia. E il ragazzo era lui. Ecco dove aveva visto quegli occhi. Erano la stessa persona. E lui che la amava. Poi Gaston che afferrò il principe, appena dopo quel bel bacio.
E Belle vide lei urlare, perché il suo amore era stato buttato nel burrone. Poi lei che si avvicinava a Gaston, per fargli qualcosa di male. Ma lui le aveva dato uno spintone e lei era caduta all’indietro, sbattendo la testa.
Era così che si era scordata tutto.
Belle lacrimava, aveva ritrovato il suo amore, ora si ricordava che lo amava e si rendeva conto che lui non era cambiato, l’amava ancora come anni prima, ma era triste perché aveva perso tanto tempo con Gaston.
È vero, ora aveva tre bambini magnifici, ma non era mai stata veramente felice con Gaston, come avrebbe potuto esserlo con il suo principe. Ma in quel momento le venne un dubbio. Se il principe era caduto dal burrone, come aveva potuto essere sopravvissuto? Lo chiese al suo caro amore e lui, invece di risponderle, ordinò allo specchio di fare vedere a Belle come si era salvato: si era aggrappato ad una roccia ed era riuscito a risalire ma quando era tornato Belle non c’era più, se n’era andata, e con lei Gaston.
Questo aveva provocato una grande tristezza nel padrone del castello, che aveva visto nello specchio che cosa aveva fatto Belle. Aveva deciso che era meglio non andarla a cercare, ora che lei si era scordata del palazzo. – è vero – disse Belle – questo me lo ricordo, io che non sapevo dov’ero, e che volevo andare via. – lui, allora, iniziò a parlare – con questo specchio guardavo cosa facevi, il tuo matrimonio, la tua vita al villaggio con Gaston e con i tuoi tre figli. – a Belle venne un dubbio: suo padre non si era fatto male e quindi si sarebbe ricordato del castello e dei suoi abitanti.
Belle si tappò la bocca, spaventata ed iniziò a scuotere la testa piangendo. Il manicomio. Ecco come Gaston si era liberato di lui. Il padre le aveva ricordato più volte, quando era andato a trovarlo, del castello, nominando soprattutto Chicco, la tazzina.
Come era potuta essere così stupida? Gaston si era preso gioco di lei.
Ed adesso che il padre era morto non era riuscita a capire che lui aveva sempre detto il vero, e lei, incosciente non gli aveva creduto, cosa che invece aveva fatto con Gaston.
Aveva lasciato che lui le manipolasse la mente. Belle cercò a tentoni una sedia e vi si accasciò.
Che vita aveva avuto.. la parte bella l’aveva già vissuta, ma la sua mente gliela aveva fatta ricordare solo di recente, mentre la parte peggiore della sua vita, nonostante avesse avuto i suoi figli,  le era stata costruita intorno per far sì che non ricordasse niente dei bei momenti al castello.
  
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