“Ehi ragazzi! Verrete al mio concerto la settimana prossima, vero?”
 
Questa fu la sua domanda durante la nostra tipica conversazione telefonica a quattro.
Adoravamo farlo.
Soprattutto in questo periodo che eravamo lontani: infatti io ero in Italia con la mia famiglia, Joe era a Chicago per promuovere il suo nuovo album da solista, Kevin girava per gli Stati Uniti con sua moglie Danielle e Nick era a Los Angeles per lavoro.
 
“Certo Joe, non mi perderei mai il tuo primo concerto!”
Gli avevo risposto io.
 
“Bro, non starai mica scherzando? Certo che verrò!”
La risposta di Kevin.
 
“Contaci  Joe, ci sarò!”
Nick rispose così.
 
“Davvero Nick ci sarai?”
Gli chiese Joe, incerto.
 
“Certo, Joe! Che domande sono mai queste?”
“Sai, ultimamente hai annullato quasi tutte le nostre uscite, quindi non so..”
“Ci sarò. E questa volta è una promessa.”  Concluse Nick.
 
Sentendo quelle parole le mie labbra si inarcarono in un sorriso; sapevo che questa volta Nick avrebbe mantenuto la promessa.
Lo conoscevo fin troppo bene, non sarebbe mancato.
 
                                                           *      *     *     *
 
Joe era rinchiuso nel suo camerino da quasi un’ora.
Sia io che Kevin avevamo cercato di tranquillizzarlo senza però riuscirci.
 
 “Andrà tutto bene, Joe. Tranquillizzati!”
 
Ripetevamo questa frase ormai da ore, ma ancora non aveva avuto l’effetto desiderato.
Sia io che Kevin, però, sapevamo che quando sarebbe arrivato Nick tutto si sarebbe sistemato.
Nicholas sapeva sempre le giuste parole da dire ad ognuno di noi in qualsiasi situazione: l’unico problema era che Nick non arrivava.
 
Mancava solo mezz’ora all’inizio del concerto e di Nick neanche l’ombra.
 
Aspettavo da sola in una sala del backstage quando mi arrivò una sua telefonata.
“Ehi Nick, ma dove diavolo sei? Il concerto comincerà fra poco!”
“Senti, mi dispiace tanto ma non riuscirò ad esserci questa sera. Non posso muovermi da Los Angeles.”
“Nick..” dissi io sospirando.
“Che c’è?”
“Gliel’avevi promesso.”
“Lo so e mi dispiace tanto, credimi. Ma devo lavorare giorno e notte per finire in tempo questo progetto. Fai un grande in bocca al lupo a Joe, digli che gli voglio bene e che sono tanto fiero di lui.”
“Lo farò.” Dissi poi rassegnata all’idea che non ci sarebbe stato.
“Amore? Io ti sto aspettando.” Una voce si sentì in lontananza.
Rimasi sbalordita. Non poteva, Nick non poteva aver fatto questo.
Evidentemente capì quello che stavo pensando perché provò subito a giustificarsi:
“No, senti non è come sembra.. io..”
“Mi fai schifo.”
E così chiusi la chiamata.
 
Che cosa gli stava succedendo? Quello non era il mio Nick, quello che conoscevo da una vita, quello di cui ero  innamorata.
 
Una lacrima scese lenta lungo il mio viso. Chiusi gli occhi, come se la volessi fermare, e quando li riaprii vidi Joe e Kevin venirmi incontro.
In fretta asciugai quella lacrima solitaria e raggiunsi loro; avevo deciso di non dire niente a Joe, se non il fatto che Nick non sarebbe venuto.
 
“Dov’è Nick?” ovviamente fu la prima cosa che Joseph mi chiese.
“Ci ho appena parlato. Ha detto che gli dispiace molto, ma non è potuto venire.”
L’espressione del ragazzo mutò velocemente.
“E io che gli avevo anche creduto.” Disse poi.
“Mi ha detto di dirti anche che ti vuole bene e che è fiero di te.”
Joe fece un sorrisetto forzato, poi guardò verso la massa di fan che aspettavano di sentirlo cantare.
“Ascoltami Joe” cominciai allora io “ Tu non hai bisogno di Nick, come non hai bisogno né di me né di Kevin per dimostrare a quella massa di gente chi sei. Perciò adesso vai e fai vedere a tutto il mondo chi è Joe Jonas e di cosa è capace.”
Mi sorrise e per la prima volta in quella serata vidi un sorriso sincero.
Mi abbracciò, così come abbracciò anche Kevin, e salì sul palco.
 
“Buonasera Chicago!” urlò.
 
Cominciò a scatenarsi su quel palco come mai aveva fatto.
Io e Kevin assistevamo al suo concerto dal backstage e ogni tanto ci guardava in cerca di sguardi incoraggianti.
 
Una lacrima scese solitaria lungo il mio volto.
Ma questa volta quella lacrima non era per Nick, bensì per Joe.
In quel momento ero fiera di lui come non lo ero mai stata per nessuno.
 
Il mio cellulare vibrò, era ancora Nick.
Non risposi.
Quello era il momento di Joe e volevo godermelo fino in fondo.
 
 
Angolo dell’autrice:
Ehilà! Eccomi qua con una nuova OS! Sono consapevole di quanto sia orribile, ma non avevo niente da fare e ho deciso di scrivere questa nuova storiella ispirandomi al primo concerto da solista di Joe.
I Jonas Brothers e tutti i personaggi di questa OS non mi appartengono e i fatti sono inventati.
 
Spero vi sia piaciuta e presto aggiornerò anche la ff ‘Tutto quello che ho’.
Baci baci
itscritical