Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: La_Ari    14/06/2011    8 recensioni
Una nuova collaborazione Tem_93+La_Ari ;)
Una one-shot per ogni lettera dell’alfabeto inglese, inoltre se ne alterneranno due Brittana a due Faberry (Sì, il nostro shippare Faberry è degenerato u.u)
Enjoy it!
A.Absurdities
B.Basketball
C.Changes
D.Dresses
E.Espionage
F.Fox
G.Games
H.Heaven
I.Idea
J.Jedi
K.Killer
L.Laugh
M.Moles
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dresses


“Secondo me dovresti farti consigliare gli abiti da qualcuno!” disse Kurt sedendosi affianco di Rachel e guardandone schifato il maglioncino.

“Vesto tanto male?” si lamentò lei, gettandogli un'occhiata corrucciata.

“Sì!” trillò lui.

“E sentiamo, chi potrebbe consigliarmi sull'abbigliamento?” domandò scontrosa.

“Beh, io, ovviamente... Oppure...” si fermò, illuminandosi vedendo chi stesse entrando nella sala prove del Glee. “Lei.”


Quinn avanzava distratta, con un'adorabile gonna color crema e una maglia dello stesso colore, accompagnata da un cardigan bianco; a completare l'abbigliamento, un cerchietto largo e bianco. Si sedette poco più in là, sbuffando.

“Simpatico!” disse Rachel dopo aver osservato tutta quella involontaria passerella.

“Non sto scherzando! Insomma, guardala! Ha un aspetto così adorabile col suo abbigliamento da brava ragazza cristiana acqua e sapone!”

“Ehi, io sembro una brava ragazza ebrea, se è per questo!” rispose indignata.

“Al massimo sembri una ragazza ebrea vagamente porca con quelle gonnelline così corte!” commentò lui alzando un sopracciglio.


Lei sbuffò rassegnata, puntando il gomito sul ginocchio e abbandonando la testa sul pugno. Guardava Quinn: era davvero bella, anche se era convinta non centrasse molto l'abito, bensì madre natura.




“Ciao Quinn!” Rachel le si avvicinò all'armadietto, con un sorriso sproporzionato.

“Ciao Principessa degli Gnomi.” rispose altezzosa l'altra, degnandola solo di uno sguardo prima di riprendere a frugare tra i libri.

La mora sbuffò spazientita e maledicendosi per aver pensato che l'impresa proposta da Kurt sarebbe stata semplice.

“Volevo chiederti una cosa...” iniziò guardandosi in giro in imbarazzo.

“No, non canterò con te.” fu concisa richiudendo l'anta.

“No, a dire la verità non si tratta di cantare. Kurt ha criticato il mio modo di vestire...”

“Ha ragione!” la interruppe un momento. “Sembri una ragazza ebrea vagamente porca così!”

Quinn gettò velocemente un'occhiata al corpo piccolo e compatto dell'altra. Rachel sbuffò ancora, infastidita.

“Comunque mi ha consigliato di chiederti aiuto per migliorarlo.” terminò fingendo di non averla ascoltato.


La bionda gorgogliò una risatina beffarda.

“Non crederai che io accetti!” le disse scuotendo la testa.

“Beh, non ci sarebbe nulla di male! Magari potrebbe essere un modo per conoscerci meglio!” protestò seguendola, mentre ripartiva lungo il corridoio.

“E ciò ti sembra nulla di male?” storse il viso in una smorfia.

“Ti prego, Quinn, solo qualche consiglio sugli abiti! Ti prego, giuro che per il resto me ne resterò in silenzio il più possibile!”

La ragazza si fermò, sospirando con gli occhi al cielo. Non capiva perché proprio a lei stesse capitando, non capiva cosa volesse da lei, ma o accettava e la teneva buona, o se la sarebbe persino sognata, tanto sapeva essere insistente. Oddio, l'aveva anche già sognata di recente, ma... Ok, quella era un'altra storia.


“Va bene Rachel, passerò da te questo pomeriggio, vedrò che schifezze tieni nell'armadio e mi divertirò a tormentarti un po'!” sorrise maligna prima d'infilarsi nell'aula.

“Grazie, lo prenderò come un entusiastico sì!” le urlò dietro Rachel mettendo il muso, ma appena si voltò comparve un piccolo sorriso trionfante, sentendosi felice per certi versi di quel appuntamento.




Al suono del campanello, Rachel si fiondò alla porta, aprendola. Quinn aspettava, con le braccia incrociate al petto e quell'adorabile muso da presuntuosa.

“Ciao!” trillò la mora.

“Cia...” biascicò l'altra entrando a passo pesante.

La padrona di casa l'accompagnò al piano superiore, nella propria camera. L'altra rimase sgomenta dall'assurda quantità di rosa e oro che brillavano in quella stanza, poi si ricordò di chi era e tornò più tranquilla. Almeno cercò, visto che le pareva di starsene seduta sul letto di una killer psicopatica, la quale stava spalancando le porte del proprio armadio, dal quale usciva per lo più una quantità di colori sgargianti da dare il voltastomaco.


“Questo non è male, vero?” domandò Rachel voltandosi e sventolando un vestitino color verde acido con disegni rosa.

“Io direi che chi l'ha creato è da internare. Come te che l'hai comprato!” disse rabbrividendo Quinn.

Si alzò e andò verso gli abiti, augurandosi di trovare qualcosa di decente.

“Questo non è proprio malaccio...” commentò sovrappensiero, portando un abitino color albicocca davanti al corpo di Rachel ed immaginandocela dentro.

Scosse il capo, ritrovandosela mentalmente per un attimo mezza nuda davanti agli occhi, quindi con malagrazia spinse il vestito tra le braccia dell'altra, invitandola a metterselo.


Rachel senza problemi si tolse la maglia di dosso e calò la cerniera della gonna, lasciandola cadere a terra. Lo fece così in fretta che quando Quinn si girò, non se n'era ancora accorta. La trovò così in intimo, mentre si abbassava appena per far passare le gambe nell'apertura dell'abito. Per poco non le cadde la mascella: lei sperava, pudica com'era, che si sarebbe cambiata al bagno, non di certo davanti a lei! Da quando avevano tanta confidenza?


“Quinn, mi daresti una mano a chiudere la cerniera?” le domandò, scuotendola dai propri pensieri.

Si era infilata le spalline e goffamente ora cercava di arrivare alla cerniera sulla schiena, non riuscendoci.

“Certo...” si avvicinò la bionda con un sorriso ancora sconvolto.

Tirò su lentamente la zip, respirando con calma, cercando di respirare tutto il profumo che le riusciva, quel profumo dolce al miele. Chiuse per un attimo gli occhi, inspirando forte e arrivando al termine della chiusura lampo. Rachel sentiva uno strano imbarazzo in quel momento, si sentì avvampare, fremendo appena a sentire quel minimo contatto con l'altra.


Si staccò riprendendosi, cosa che fece riacquistare la realtà anche a Quinn.

“A-Allora com'è?” chiese ancora confusa la mora, mostrandole il vestito.

“B-Buono...” rispose l'altra, sfuggendo con gli occhi e sentendo leggermente le guance calde arrossarsi.

“Anche se, anche quest'altro non è male...” continuò, meravigliandosi della scusa che stava adottando per vedere ancora una volta quella ragazza spogliata.

Le allungò un abito blu notte, con carini bottoncini tondi e un ricamo interessante. Rachel lo afferrò e pian piano riuscì senza alcun aiuto a calare la zip, facendo cadere a terra l'abito. Sentì gli occhi di Quinn indugiare su di lei, bruciare interessati. La cosa la imbarazzò, ma stranamente non la infastidì, anzi. Non capiva cosa stesse capitando, come non lo capiva la stessa osservatrice, che mai si era sentita rapita a quel modo da un corpo femminile.


Rachel scivolò dentro quell'abito, coprendosi in fretta. Sistemò dal verso giusto il bustino, facendo passare le braccia per le corte maniche. Fece per allacciare i due o tre bottoni che aveva sulla schiena, ma Quinn la precedette, posando una mano su una delle sue.

“Aspetta, ti do una mano...” le disse facendosi molto, troppo vicina col corpo.

La bionda allacciò il primo bottoncino, dopodiché si fermò. Passò le dita sulla pelle nuda, mordendosi un labbro.

“Cos-Cosa stai facendo?” chiese Rachel, senza fiato, chiudendo gli occhi.

Ma non ebbe risposta. Quinn si calò a baciarle il collo, risalendolo fino all'orecchio. Si stava liberando in quel modo una carica elettrica che sentivano da un bel po' vibrare tra loro.


La mora sospirò, lasciandosi andare tra quelle braccia, le quali mani le stringevano i fianchi. Quinn le morse la pelle sotto all'orecchio, con un grugnito.

“Vuoi un consiglio Rachel?” sussurrò.

L'altra annuì soltanto, totalmente rapita.

“Non c'è vestito che serva a renderti più bella, vai benissimo anche senza...” e ridacchiò, liberandola subito da quello che indossava.



Angolo dell'Autrice


Sì, ho scritto una Faberry, sì, ho aggiornato in fretta, sì mi piace abbastanza!

Quindi urlate al miracolo!

Spero piaccia pure a voi, intanto inizio a pensare alla F, cosa per nulla facile...

Un bacione, ci si becca presto! :)

Ari


   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: La_Ari