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Autore: Satine_Faye    14/06/2011    1 recensioni
L'aria primaverile ha dato spazio a quella estiva già da un pò di tempo ormai,ma qualcuno sembra deciso a riposare ancora coperto da leggere lenzuola bianche.
Una giovane ragazza è distesa su un letto matrimoniale su un lato con un braccio a stringere il cuscino, su cui i suoi scuri lunghi capelli sono sparsi disordinatamente,e l'altro lungo il suo corpo snello e coperto soltanto da una culotte e una cannottiera dal color grigio perla. Un ronzio alquanto piacevole ma fastidioso allo stesso tempo la costringono ad aprire gli occhi con riluttanza.Stringe le palpebre con forza cercando in questo modo di continuare a dormire e riprendere quel bellissimo sogno che stava vivendo poc'anzi,ma i suoi occhi non sembrano voler collaborare.Sconfitta dal proprio corpo socchiude inizialmente gli occhietti scuri per poi aprirli definitivamente poggiando il suo sguardo sul muro bianco che si trova di fronte a sè.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Perchè sei un essere speciale.


Prologo: El Sueño.
                      Il Sogno.

L'aria primaverile ha dato spazio a quella estiva già da un pò di tempo ormai,ma qualcuno sembra deciso a riposare ancora coperto da leggere lenzuola bianche.

Una giovane ragazza è distesa su un letto matrimoniale su un lato con un braccio a stringere il cuscino, su cui i suoi scuri lunghi capelli sono sparsi disordinatamente,e l'altro lungo il suo corpo snello e coperto soltanto da una culotte e una cannottiera dal color grigio perla.

Un ronzio alquanto piacevole ma fastidioso allo stesso tempo la costringono ad aprire gli occhi con riluttanza.Stringe le palpebre con forza cercando in questo modo di continuare a dormire e riprendere quel bellissimo sogno che stava vivendo poc'anzi,ma i suoi occhi non sembrano voler collaborare.Sconfitta dal proprio corpo socchiude inizialmente gli occhietti scuri per poi aprirli definitivamente poggiando il suo sguardo sul muro bianco che si trova di fronte a se.Da una finestra dietro le sue spalle filtrano dei deboli raggi solari carichi,però,di calore;segno che si prospetta una mattinata tipica dell'estate.Quella luce che si scontra con il bianco del muro donano una luminosità alla stanza che acceca la ragazza appena svegliata, abituata al buio delle sue palpebre.

Sbatte le ciglia per un numore indefinito di volte fin quando la luce non le provoca più nessun fastidio.Ormai è quasi del tutto sveglia e i suoi sensi iniziano a funzionare a pieno,non più ofuscati dal sonno.I suoi occhi schizzano a destra e a manca fissando la parete dinnanzi a se coperta da due quadri lunghi verticalmente con figure strambe dai colori caldi ed africani. Sente sulle sue lunghe gambe il peso leggero delle lenzuola che la ricoprono e muovendo il bacino può sentire il tessuto bianco che le sfiora il corpo ormai caldo. Sensazioni piacevoli che le provocano un sorriso involontario;sorriso che si blocca nel sentire quel ronzio che l'aveva svegliata. Ma di cosa,o chi,si tratta? E' sveglia ma il suo cervello non sembra voler collaborare;non vuole allegare quel suono a qualcosa,come se desiderasse che a scoprirlo fossero gli occhi della ragazza e non un ricordo sepolto nella sua memoria.

Lentamente e con lo sguardo vigile si volta dal lato opposto del letto provocando un leggero fruscio di lenzuola e quando questo aumenta si bocca,supina, preoccupata di aver spaventato l'oggetto o l'essere che causava quel ronzio. Rimane immobile ascoltando i rumori che regnano nella camera sperando di continuare a sentire quel suono che l'aveva infastidita così tanto durante il suo sonno. Ma nonostante il suo movimento quel ronzio continua ad esistere e sembra aumentare inspiegabilmente.

Con una spinta si volge completamente dal lato opposto,di fronte alla finestra,ritrovando il colpevole del suo sogno perduto. Il suo respiro quasi si blocca nel ritrovare sul cuscino accanto al suo un viso dai lineamenti fini,quasi femminili,perso in un sonno a lei rubato.

A differenza sua,il ragazzo,supino, non è coperto dal lenzuolo mostrandosi a petto nudo e coperto soltando da dei boxer neri lunghi quasi fino a metà coscia. Ma nonostante quel corpo in bella vista gli occhi della giovane sono rapiti dal suo viso.Non che sia l'uomo più bello dell'universo; certo vi sono quelle orecchie troppo piccoline per un ragazzo,le sopracciglia folte e quel filo di pancia che nasconde persino la linea dell'inguine. Ma quel naso così perfetto,quel viso non eccessivamente paffuto ne snello, e soprattutto quelle labbra la incantano in una maniera che fa paura.

Come se sentisse i suoi occhi su di se che lo osservano,il ragazzo socchiude gli occhi fino ad aprirli completamente,e soltanto dopo essersi svegliato a pieno volge il capo verso di lei;lei che continua a fissarlo con un sorriso impresso sul suo viso.Da quanto sta sorridendo? Non ricorda neanche come ha iniziato!

-Buongiorno!- Saluta con voce roca il giovane regalandole un sorriso vero,spontaneo. Lei ricambia quel sorriso avvicinandosi di più a lui sfiorando con un dito il suo braccio ancora fermo sul materasso. Gli occhi di entrambi seguono le linee invisibili che la mano di lei disegna sul bicipide del giovane,fino a giungere sul collo e poi su quelle labbra rosse che si schiudono al contatto. La ragazza,incantata da quel tessuto roseo che nasconde la vista di denti piccoli e bianchi,sposta lo sguardo in quello di lui imprigionandolo. Si fissano profondamente e in quella sorta di legame creatosi sembrano parlarsi e svelare tutto ciò che sentono l'uno per l'altro.

-Sei un essere speciale..-

Butta lì all'improvviso il ragazzo continuando a fissarla con desiderio,passione ma soprattutto amore.

-.. Ed io avrò cura di te!-

Una promessa che non è stata richiesta da nessuno dei due,ma che è spuntata fuori dal cuore. Gli occhi di lei,che erano decisi,persi in quelli del compagno ora si fanno più caldi,più lucidi e se è possibile il sorriso aumenta ancora di più. Come per suggellare quella promessa la ragazza si avvicina a quelle labbra che stava continuando ad accarezzare per farle aderire alle proprie. Un bacio inizialmente casto,solo uno sfiorarsi di labbra,per poi sfociare in un contatto più passionale.

La giovane persa in quel turbine di emozione chiude gli occhi assaporando quel momento mentre una lacrima percorre il suo viso accaldato. Socchiudendo gli occhi però sente quel contatto diminuire,la mano che lui aveva poggiato sul suo viso perdere di consistenza,come se si stesse dissolvendo come spesso accade quando un sogno si sta concludendo. Vuole aprire gli occhi,ritrovare quelli del compagno ma,se prima non riusciva a tenerli chiusi ora non riesce ad aprirli nonostante l'enorme sforzo.Si sente sospesa nel buio,sola, che lotta per riprendersi quella tranquillità che aveva riempito il suo corpo e il suo cuore poc'anzi. Lotta con tutta se stessa,mentre in sottofondo un ronzio,no,una musica prende vita finchè gli occhi si aprono.

 

 

Si ritrova distesa sul letto,stessa posizione di prima,soltanto che il suo sguardo non si posa su un muro bianco coperto da dei quadri. No. Il muro che ha dinanzi è nascosto da un armadio di legno chiaro.

Non è coperta da un lenzuolo bianco ma bensì da altre coperte con una sfumatura rosea troppo piccole per appartenere ad un letto matrimoniale. Spalanca gli occhi in un impeto di terrore.

Possibile che abbia solo sognato? Impossibile! Quelle sensazioni così vere,quel corpo impresso nella mente,ma soprattutto quella promessa che era stata sigillata con un bacio non poteva essere infranta.

Si mette a sedere volgendo di scatto il capo dove dovrebbe esserci il ragazzo ancora dormiente. Ma accanto a se non vi è niente,soltanto un comodino con sopra un peluche della Disney e un telefonino che emette una canzone inglese lenta segnando le ore 8:00.

Afferra il cellulare e spegne la sveglia per poi lasciarlo cadere sul materasso. Si sposta con il peso su un fianco tenendosi in equilibrio con una mano ferma sul letto mentre il suo sguardo è fermo sul cuscino come in attesa di qualcosa,come se all'improvviso il ragazzo si dissolvesse nel suo letto,per dar vita a quel sogno bellissimo che aveva vissuto poc'anzi.

Ma niente sembra succedere anche se,inspiegabilmente,qualcosa sembra cambiare alla vista della ragazza ma,in realtà,niente è mutato. Agrottando la fronte scruta a fondo ogni centimetro del letto fino a trovare delle piccole macchie scure sul lenzuolo roseo. Macchie non molto distante dalla sua mano,ma cosa possono essere?

Mentre le guarda con attenzione vede comparirne un'altra, e come sorpresa porta la mano libera sul suo viso trovandolo umido. Stava piangendo senza rendersene conto, proprio come era accaduto nel suo sogno quando sorrideva a quella figura ora assente. Perchè piangeva? Non riusciva a capire. Poi quel vuoto nel corpo e nel cuore le diedero la risposta. La promessa era stata infranta. 

  
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