Entoled (Il Ritorno)
25 Febbraio dell'anno 3019 della terza Era
( C.C. 1419)
Frodo si era allontanato dal gruppo per
prendere un'importante decisione sulla Metà della Compagnia. Mentre era
solo e pensieroso gli si avvicinò Boromir, che assoggettato dal potere
dell'Anello e dal desiderio di recarlo a Gondor credendolo un dono per il suo
popolo, attaccò Frodo.
Spaventato, il piccolo hobbit aveva deciso
di scappare, per dirigersi verso il Monte Fato per compiere la Missione cui era
destinato.
Nel frattempo il resto della Compagnia
dell'Anello aveva subito un attacco nel Parth Galen da parte di un gruppo di
orchetti.
Merry e Pipino avevano visto Frodo che
scappava e, capite le sue intenzioni avevano cominciato a correre nel verso
opposto a Frodo facendo da esca agli Uruk e dando la possibilità a Frodo
di fuggire indisturbato.
I due hobbit vennero però raggiunti
presto dagli Orchetti.
Boromir, accortosi del pericolo in cui si
erano cacciati Merry e Pipino, aveva tentato di salvarli, ma aveva pagato un
caro prezzo per il suo atto: un Uruk aveva ripetutamente tirato delle frecce
piumate sull'uomo. Alla fine era crollato a Terra.
Quando però l'orco gli stava per
dare il colpo di grazia arrivò Aragorn uccidendolo, seguito da Legolas e
Gimli. Il trio uccise moltissimi orchetti costringendo i superstiti a
ritirarsi, portando però con loro i due hobbit.
Nel frattempo Sam aveva capito che Frodo
sarebbe fuggito da solo, e ricordando la promessa fatta a Gandalf lo
seguì.
Aragorn, Legolas e Gimli erano rimasti
vicino a Boromir che, dopo aver riconosciuto Aragorn come il futuro Re di
Gondor, stette muto a terra finchè Aragorn e Legolas non lo composero su
una barca insieme al suo corno e la sua spada su una delle tre barche elfiche
donate loro da Dama Galadriel, e, credendolo morto, lo lasciarono al fiume.
La Compagnia si era divisa.
Aragorn decise di seguire gli Uruk per
salvare Merry e Pipino, visto che il destino del Portatore non era più
nelle sue mani.
Ma qualcosa sfuggì alle corte gambe
del nano, all'ingegno del ramingo e addirittura alla vista e all'udito molto
sviluppati dell'elfo.
25 Marzo dell'anno 3019 della terza Era. (
C.C. 1419)
Esattamente un mese dopo che Frodo aveva
lasciato la compagnia con Sam, l'anello fu gettato nel Monte Fato, decretando con
quel gesto la fine delle forze del Male.
Durante quel mese Aragorn e Legolas si
accorsero di provare l'uno per l'altro qualcosa di più che una semplice
amicizia, ma nessuno ebbe il coraggio di confessare i sentimenti all'altro sia
per paura di un rifiuto, sia perché i tempi erano troppo bui per
trattare anche delle questioni non strettamente legate con il futuro del mondo.
Sempre in quell'anno successero molte cose
che aumentarono la felicità appena ritrovata di tutti gli abitanti della
Terra di Mezzo, siano elfi o nani.
Aragorn fu eletto Re il 1 maggio, mentre il
Giorno di Mezza Estate furono celebrate le nozze tra il Re e Arwen.
Eomer prese il posto di Re sul reame di
Rohan mentre Faramir e Éowyn andarono a governare come Re e Regina
sull'Ithilien, territorio concesso loro da Aragorn.
Così la vita andava avanti
tranquilla, o almeno così sembrava.
~
(Questa era giusto piccola parte
introduttiva. Ora comincia la storia vera e propria. Spero che vi piaccia,
anche se non so scrivere molto bene. ndLauriefin P.S.:è consigliata
soprattutto alle fan di Boromir e del Corno di Gondor… :-P)
~
Legolas amava profondamente Aragorn e il
giorno delle nozze, mentre vedeva colui che amava da tempo giurare amore ad
un'altra persona, il suo cuore si lacerò, la sua luce si spense e i suoi
occhi, un tempo raggianti di vita e amore, si fecero bui.
Nessuno se n'accorse all'inizio
perché Legolas sapeva nascondere molto bene le sue emozioni, ma presto
Aragorn, che aveva conosciuto quale fosse la vera luce dell'elfo
cominciò a sospettare che qualcosa ottenebrava la felicità di
quell'elfo che amava segretamente e che rendeva un'enorme menzogna il suo
matrimonio.
Un giorno, non riuscendo più a
vedere l'elfo in quello stato decise di farsi coraggio e andare a parlargli.
"Salve Principe degli Elfi"
esordì un po' impacciatamente Aragorn appoggiandosi al balcone da cui
Legolas ammirava i lontani boschi del Regno.
"Come sarebbe a dire ' Principe degli
Elfi '. Lo sai che per te sono solo Legolas, il tuo amico".
Aragorn pensò a come sarebbe stato
bello se non fosse stato solo un suo amico ma qualcosa di
più…qualcuno come…un compagno.
"Va bene, hai
ragione…Legolas" disse Aragorn voltandosi verso l'amico, che lo
stava guardando a sua volta. Appena i loro occhi si incrociarono Re Elessar
tentò di sorridergli, ma il gelo in quello sguardo glielo impedì.
Era una cosa straziante vedere una creatura lucente e pura come un elfo
soffrire a quel modo.
"Legolas, ascolta. Ti è forse
successo qualcosa che ti fa soffrire. Io non ce la faccio più a vederti in
questo stato…giorno dopo giorno tu ti stai spegnendo.
Perché?"
Legolas non rispose, ma si limitò ad
abbassare lo sguardo. Non poteva rivelare ad Aragorn il motivo della sua
sofferenza…non poteva. Se glielo avesse rivelato avrebbe perso anche la
sua amicizia e non voleva che accadesse. Anche solo come amico, aveva bisogno
di lui.
"Cosa ti è successo
mel…lon nin? Ti prego, rispondi. Non sopporto di vederti così. Gli
elfi reagiscono così quando muore qualcuno che amano o non vengono
ricambiati dalla persona che loro amano. Quale di questi due destini è
il tuo?" chiese allora Aragorn
"Sei perspicace, uomo.
Ebbene…è il secondo, ma anche il primo può essere il mio
destino." disse Legolas continuando a fissare il pavimento e i suoi
stivali.
"Parli sempre per enigmi, Mastro Elfo.
Semmai fosse il primo…come si può non ricambiare una creatura come
te? Quale elfa rinuncerebbe al tuo amore?" mormoro tra sé e
sé Aragorn. Quei sussurri arrivarono lo stesso alle orecchie dell'elfo
che con un amaro sorriso disse:
"No si tratta di un elfa…e
neanche di un elfo se è questo che vuoi sapere. Si tratta di un mio
amico partito con me per questa guerra. Ma da non molto tempo il suo amore
è perduto"
"Scusa, non volevo farti ricordare la
perdita della persona che hai amato…allora è il secondo
quindi?"
"Ma veramente." cercò di
spiegare l'elfo
"No, non voglio che continui. Cambiamo
discorso. Allora, quando pensi di ritornare a Bosco Atro?" disse i Re,
cambiando discorsi per non soffrire e per evitare contemporaneamente di far
l'elfo.
"Bhe, non credo che ci tornerò
tanto presto. Mio padre può cavarsela da solo" disse pensando che
presto avrebbe lasciato queste terre a causa della sua sofferenza d'amore.
"Sono contento che tu rimanga qui. Fa
sempre piacere avere un esponente della razza elfica qui a
palazzo…soprattutto se sei tu."
"Ma c'è sempre Arwen." 'e
non sai quanto vorrei prendere il suo posto' pensò Legolas senza
pronunciare quelle parole.
"Già, la mia sposa.
Sai…non credo di amarla veramente" disse in soffio Aragorn.
"CHE COSA?" urlò Legolas.
"Ma sei matto? Abbassa la voce. Scusa,
ma non riesco più a tenermelo dentro. Lo sposata perché mi ero
promesso a lei, ma più tempo passa e più mi rendo conto che ho
sbagliato. Bhè, forse in pensavo che fosse amore, ma ora credo che la
mia fosse solo ambizione. L'ambizione di possedere un creatura immortale.
Ricordo ancora la prima volta che la vidi e mi sembro di essermi perso in un
sogno. E ricordo ancora quando per la prima volta io e lei facemmo…bhe,
hai capito, no? Ma nonostante tutto vorrei tornare indietro per cambiare il
corso degli eventi. Eh, aveva proprio ragione re Elrond quando mi ha detto che
non eravamo l'uno per l'altra…solo ora l'ho capito"
"Ma scusa, hai bevuto?" disse
Legolas senza riuscire a trattenere un lieto sorriso. Aragorn non era
più innamorato di Arwen, forse non lo era mai stato.
"Che cos'era quello?" disse
Aragorn
"Quello cosa?" rispose Legolas
voltandosi e cercando di vedere qualcosa
"Quello! Il sorriso! Erano settimane
che non sorridevi più."
"Oh, hai ragione…credo che sia
da quando ho perso…l'amore che non sorrido più".
"No, è da quando è morto
Bor." disse con un sospiro. Poi un'idea gli attraverso come un fulmine la
mente…Boromir…era per Boromir che Legolas stava soffrendo. Era un
amico partito con lui in questa guerra e aveva perduto il suo amore
perché era morto. Si, era proprio Boromir, non poteva essere
diversamente.
Poi, non richieste, gli vennero in mente le
immagini di Legolas e Boromir che si dirigevano nel bel mezzo della notte nel
folto del bosco. Ricordava di averli scorti più di una volta, ma allora
non gli aveva dato peso.
Ad Aragorn mancò il fiato. Non
avrebbe mai immaginato che l'elfo per cui provava un forte amore e Boromir
fossero qualcosa più di semplici amici. Non riusciva a pensare che
quell'uomo, di stirpe meno nobile della sua, fosse riuscito dove lui aveva e
avrebbe sempre fallito.
"Bhe, io devo andare." disse
Aragorn correndo via.
"Ma aspetta…torna
qui…avevamo appena cominciato a parlare…". Ma Aragorn non si
voltò verso Legolas continuando a correre fino a raggiungere le sue
stanze per chiudersi al loro interno. Legolas non vide mai le lacrime bagnare
il viso di quell'uomo che poco prima sorrideva.
(Ok, la ff fa schifo. E per ora sto facendo
la cattiva. I nostri tesorini si amano alla follia ma credono che l'altro sia
innamorato di un altro. Che dolci, non trovate? Ma abbiate fede vedrete che le
cosa presto avranno una svolta. ndLauriefin)
~
Erano passate due settimane, e le cose tra
Legolas e Aragorn non andavano per niente bene. Legolas cercava ogni occasione
per parlare con lui, ma, anche se non sapeva perché, Aragorn lo evitava
sempre da quella volta che gli aveva confessato che il suo matrimonio con Arwen
era una balla perché egli non l'amava.
Forse, pensò l'elfo, il Re si era pentito
di aver rivelato a lui un così importante segreto…forse
perché ora non credeva più al sicuro…No, era
impossibile…si conoscevano da un vita e nutrivano l'un per l'altro
un'enorme fiducia…e lui amore.
Ma allora perché…cosa mai
aveva detto o fatto per turbare così il cuore di quell'uomo che aveva il
suo?
Da parte sua Aragorn era un disastro:
durante i Consigli che si tenevano rispondeva male a tutti, iniziava a urlare,
si alzava e usciva senza dare nessuna spiegazione ai Consiglieri, che stavano
ormai prendendo in considerazione l'ipotesi di sospenderlo dall'incarico di Re.
Una sera, dopo che erano andati tutti a
letto, Legolas si diresse verso le cucine per prendere qualcosa a bere. Ma non
voleva dell'acqua…forse del vino sarebbe stato meglio.
Quando arrivò nelle cucine
però vide una cosa che non avrebbe mai pensato di vedere: Aragorn aveva
avuto la sua stessa idea. Ma il vino che aveva bevuto doveva essere parecchio
visto che era completamente ubriaco.
Legolas all'inizio fu tentato di ritornare
sui suoi passi e lasciare Aragorn da solo, ma poi pensò che non poteva
lasciarlo in quello stato sia perché si sarebbe potuto fare male, sia
perché se qualcuno lo avesse visto in quello stato il Re avrebbe avuto
seri problemi con i Consiglieri, e nel palazzo già si vociferava
che…
Così entrò e chiuse la porta
dietro di se controllando che nessuno passasse. Si avvicinò ad Aragorn e
cominciò a parlargli:
"Aragorn, cos'hai fatto? Perché
ti sei ridotto in questo stato?" chiese Legolas con una nota di
preoccupazione nella voce.
Aragorn scoppiò a ridere:
"Oh, sta zitto Leg…divertiti un
po' anche tu…e…" ma non riuscì a finire la frase
perchè cadde a terra inciampando nei suoi stessi piedi.
Legolas si diresse verso l'amico e lo
raccolse mettendolo su una sedia. Poi lo mise in piedi per portarlo in camera.
"Ma possibile che le situazioni
più imbarazzanti succedano a me?"
Si avviò verso la camera da letto
del Re. Aprendo la porta si accorse che Arwen non era in quella stanza, ma al
momento non ci fece caso. Mise l'uomo sul letto e tornò indietro per
chiudere la porta per evitare che qualcuno entrando avesse visto il Re in
quello stato.
Poi prese una sedia e rimase a vigilare
sull'amico per parecchie ore, evitando così che si fosse fatto male da
solo.
Nel frattempo il Re aveva ripreso un po' di
lucidità e si era steso sul letto. Legolas si avvicinò a lui e,
vedendolo indifeso come un bambino sorrise.
Aragorn lo guardò e vedendolo
sorridere anche lui, ma disse scherzando:
"Trovi divertente questa
situazione?"
"Bhe, devi ammettere anche tu che
vederti in questo stato hai il suo lato comico."
"Io invece ora sto abbastanza
male…Che mal di testa che mi sta scoppiando."
"Allora, visto che ti sei ripreso vado
in camera mia."
"No, ti prego…Rimani con
me."
"Ma ora stai meglio e anch'io ho
diritto a dormire un po'."
"No…non sto meglio…ti
prego, rimani con me stanotte…puoi riposarti sul mio letto."
Disse prendendo l'elfo per un braccio lo
trascinò sul letto sopra a se. L'elfo non si aspettava una reazione del
genere dall'uomo così arrossì…ma il trovarsi sopra a
quell'uomo che aveva segretamente amato a lungo gli provocò un brivido
di piacere in tutto il corpo.
Aragorn lo abbracciò, mentre gli
continuava a ripetere di non lasciarlo. A quel punto Legolas non potè
fare altro che assecondare la sua richiesta.
"Va bene, per stanotte
rimarrò" disse Legolas togliendosi da sopra il corpo del Re e
stendendosi a fianco.
"Grazie. Ti voglio tanto bene!"
disse avvicinandosi al viso dell'elfo e dandogli un bacio a fior di labbra.
L'elfo cerco di staccarsi immediatamente da quel bacio, ma era così
bello sentire la labbra di quell'uomo sulle sue…oh, quanto le aveva
desiderate, quanto aveva sognato quel momento. Ma non era giusto…e ora
men che mai perché non era molto in sé.
"Aragorn, adesso basta. Mettiti
giù e dormi" sussurro l'elfo al re con dolcezza, cercando di non
far sembrare troppo quelle parole un ordine.
"Va bene. Legolas tu non lo sai ma
io…io ti amo…Arwen non la amo più perché il mio cuore
appartiene a te…da quando ti ho visto la prima volta a Bosco Atro…ricordi?"
"Si, ricordo ma ora dormi
Estel…ne parliamo domani"
"Va bene…buona
notte…" il Re si girò dall'altra parte e dopo pochi minuti il
sonno l'aveva già rapito nel suo dolce oblio.
~
Legolas era rimasto tutta la notte sveglio a
pensare ai vaneggiamenti di Aragorn. Solo due parole però sembravano
essere rimaste inchiodate ella sua testa…ti amo…e quelle due parole
vorticavano confuse in mezzo alle altre…ti amo.
Arwen era rientrata in veste da notte
quando il sole era sorto. Legolas, che era rimasto seduto su una sedia posta
lì vicino, le era andato ad aprire ma su dove era stata fino a quel
momento o con chi fosse stata, non ne aveva bisogno. Dai suoi pensieri poteva
comprendere tutto quello che voleva. Non fece domande ed Arwen gliene era
grata…nessuno sapeva ancora il suo segreto, neanche il Re.
Legolas le aveva spiegato il motivo per cui
era lì ed Arwen aveva compreso, senza chiederlo esplicitamente, che il
cuore dell'elfo era stato turbato da qualcosa successo quella notte.
"Bene, io vado. Mi raccomando, fai
finta di non sapere niente. Se vuole parlare con me mi trova in camera mia.
Cercherò di recuperare un po' del sonno che ho perso stanotte"
disse Legolas uscendo dalla camera reale e dirigendosi verso la sua.
~
"Avanti" disse Legolas, mentre
era disteso sul letto. Aveva dormito ma poco e male. Aveva sognato Arwen che lo
accusava di averle rubato il motivo per cui era rimasta sulla Terra di Mezzo.
Lo stava accusando di avere essere stato la causa della sua rovina, aveva rinunciato
all'immortalità per un uomo che le aveva portato via e ora per colpa sua
sarebbe morta di dolore.
"Scusa, ti ho svegliato?"
"No, ero sveglio. Tu come stai?"
disse l'elfo battendo la mano sul letto per fare sedere Aragorn.
"Ora bene. Bhè,
oddio…proprio bene non sto." disse Aragorn cominciando a piangere a
dirotto "Sono un'idiota." disse singhiozzando
"Non ti preoccupare per quello che mi
hai detto…ho riflettuto a lungo e forse…"
"Perché…che ti ho detto
di cui dovrei vergognarmi? Comunque non sei tu…è Arwen… Ieri
sera non è rientrata…"
"Si, questo lo so. Sono rimasto con te
fino a che non è tornata…e non è tornata prima del sorgere
del sole" disse Legolas
"Ecco, vedi…ed era in un'altra
camera con un altro uomo…con Eomer in verità…Me l'ha detto
perché pensava che tu avessi visto i suoi pensieri" dichiarò
Aragorn prima di ricadere piangendo addosso all'elfo.
Legolas lo abbracciò mentre con una
mano gli accarezzò i capelli. Poteva sentire il suo profumo e quella
situazione gli faceva perdere la testa. Ma poco dopo Legolas sentì il
corpo di Aragorn calmarsi tra le braccia. Poi riprese lentamente a parlare:
"Legolas…perché…perché
è successo a me?"
"Poteva succedere a chiunque. Tempo fa
mi hai sostenuto che non l'amavi più e stanotte hai detto…che
amavi…me…".
"Davvero?"
"Davvero davvero!"
(Scusate, ma Shrek è fantastico nd Lauriefin) disse Legolas annuendo.
"Bhè…e tu…cosa ne
pensi?"
"Si è comportata male, ma non
aveva più il tuo amore quindi in qualche modo si può
giustificare"
"Non questo…questo" disse
il ramingo avvicinandosi alle labbra dell'elfo fino a sfiorarle timidamente.
Poi per un breve istante si toccarono per poi unirsi in un bacio sensuale che
durò a lungo.
Quando le loro bocche si staccarono si
fissarono a lungo.
"Allora…che ne dici?"
"Bhè, dico che…ehm…non
lo so. Anch'io per te provo qualcosa che va oltre l'amicizia, ecco" disse
Legolas tutto d'un fiato.
Aragorn lo baciò nuovamente, ma
questa volta lo spinse sul letto. Quando quel bacio finì si fissarono a
lungo poi Legolas sorrise, mentre l'altro gli accarezzava dolcemente il viso.
Poi disse:
"Sei così bello. Se penso che
neanche un'ora fa avevo pensato ad uccidermi sia perché Arwen…sia
perché non avevo il tuo amore."
"Ma ora tu hai il mio amore. E ora mi
piacerebbe sentire il tuo.."
"Stai scherzando?" disse
incredulo fissando l'elfo negli occhi.
"Guarda che io sono un elfo serio. Re
Elessar è disposto ad esaudire il desiderio di un suo ospite o la sua
ospitalità è diminuita da come me la ricordavo?" disse
l'elfo con una lieve vena ironica.
"La mia ospitalità è
sempre uguale…Ma sei proprio sicuro di quello che vuoi fare?"
"Mai stato più sicuro di
qualcosa in vita mia…Lo desidero praticamente da sempre."
"Ma tu mi avevi detto che…bhè io ho capito che avevi perso l'amore" disse
Aragorn ricordandosi del discorso che avevano fatto due settimane, nel quale
aveva capito che Legolas e Boromir erano amanti.
"Ed era così. Ma ora non
perdiamo tempo in chiacchiere. Ti spiego tutto più tardi."
Aragorn allora riprese a baciare l'elfo,
che si era allungato sul comodino lì vicino per prendere una
bottiglietta di olio profumato.
"Aragorn sei qui? Oh. Si sei qui"
disse Arwen entrando nella stanza e, vedendo la scena, uscendo subito e
socchiudendo la porta per parlare.
"Oh merda." disse l'elfo con
un'espressione poco elfica.
"Shh, non può dirci
niente" sussurro Aragorn a Legolas poi continuò più forte
"Arwen, che c'è?"
"Ara, dovresti venire (niente
battute!!! ndLauriefin), e anche Legolas. C'è qualcosa, o meglio
qualcuno, che dovreste vedere. È giunto qui stamattina. Fate prima che
potete!" poi Arwen chiuse la porta e si allontanò.
"Bhè. È andata bene
no?" chiese Legolas quando non sentì più i passi di Arwen
"Ma come? Non abbiamo ancora fatto
niente e già ci ha scoperti. Se non è sfortuna questa. Comunque
sbrighiamoci. Siamo attesi da…da chi poi?"chiese Aragorn.
"Non lo so. Andiamo." rispose
l'elfo avviandosi alla porta e uscendo.
~
"Aragorn, Legolas, finalmente"
disse Arwen, accalorandosi per il loro scortese ritardo, dalla porta che
collegava il corridoio e la sala dei ricevimento dove si trovava "Mi
raccomando, non fategli domande perché ricorda poco ed è ancora
abbastanza scosso. Inoltre credo che la sua identità sia quasi certa, ma
siete voi a dover con fermare se è lui o meno. Ora sbrigatevi, non
voglio rovinarvi la sorpresa".
"Ma Arwen, quello che hai visto poco
fa…" disse Aragorn abbassando lo sguardo per l'imbarazzo che quella
situazione gli aveva creato. Legolas invece aveva assunto un'espressione
indifferente, tradita però da un leggero colorito cremisi che gli si era
steso sul volto.
"Ne parliamo dopo" disse Arwen
tagliando corto "Andate ora" disse Arwen uscendo dalla stanza e
facendo un grande sorriso.
"Bene, andiamo…" disse
Aragorn passando davanti a Legolas ed entrando nel grande salone. Legolas
seguì subito il re.
Appena videro l'ospite che gli aveva
procurato tanti sballottamenti di mattina presto rimasero ad osservarlo, ma non
riuscirono a capire chi fosse, anche se aveva un'aria terribilmente famigliare.
"L'hanno portato qui tre contadini del
villaggio. Hanno affermato che non si ricorda chi è, ma appena sveglio
ha pronunciato un nome…" disse Arwen guardando prima lo sposo, poi
l'elfo e infine l'altro uomo. Poi disse con un filo di voce quel nome:
"Boromir…"
"Non è…possibile."
disse Aragorn in un sussurro leggerissimo che giunse ugualmente alle orecchie
degli elfi.
"Ara, come non è
possibile…Ma guardalo bene…è proprio Boromir" disse
Legolas volgendo per un secondo lo sguardo al compagno e poi rivolgendolo di
nuovo al vecchio amico.
"Lego, puoi venire un attimo di là?
Devo dirti una cosa"
"Va bene, ma non trovi scortese
lasciare da solo Boromir in un momento come questo"
"No. Arwen, occupati di lui" e
dicendo così il Re di Gondor trascinò l'elfo per un braccio,
facendo finta di non notare lo sguardo abbastanza scocciato della moglie.
~
"Si può sapere cosa ti è
preso. Sembra che tu abbia visto Melkor in persona. Ma perché hai agito
in maniera così scortese? Abbiamo ritrovato un membro della compagnia
che credevamo morto e tu invece di accoglierlo in maniera opportuna vai via e
trascini via anche me" iniziò Legolas in maniera cortese ma che
comunque accusa l'atto di scortesia del compagno.
"Bhè, ci penserai tu dopo a
consolarlo…sei sceso così in basso principe? Prima te la fai con
un futuro sovrintendente, ma quando questo muore allora si passa al re, no? Non
so se la fai per…per…non lo so per cosa tu faccia questo, forse hai
un piano in mente per prendere il potere su Gondor. Sarebbe facile per te
assoggettare ogni persona e prendere il suo potere…È QUESTO CHE
HAI IN MENTE?" disse accalorandosi e vomitando addosso al povero ed
innocente elfo tutto quello che aveva pensato e supposto durante quei giorni in
cui aveva sospettato una relazione tra l'elfo e Boromir.
"Ma che ti prende? Sei fuori di testa?
Spero che tu non pensi tutte le cattiverie che mi hai detto…" disse
Legolas mettendosi seduto. Davvero non riusciva a rendersi conto del motivo del
cambiamento di umore dell'uomo.
"No, non sono fuori di testa. Tutto se
ci pensi ha una logica. Un po' di tempo fa, quando ti ho detto che forse non
amavo Arwen, tu mi hai fatto un sorriso. Erano mesi che non lo facevi
più, più precisamente da quando Boromir è morto. E siccome
appena un attimo prima di ridere avevi detto che eri triste perché avevi
perso l'amore, ho ricollegato che l'amore che avevi perso era Boromir. Ed ora
non mi dire che non è vero perché mi ricordo che durante la
Missione voi due andavate sempre nel bosco, solo i Valar sanno a fare
cosa…" forse aveva esagerato un po', ma arrivato a quel punto
Aragorn si rese conto che no poteva più tacere sui suoi pensieri.
"Quello che facevamo io e Boromir non
sono fatti tuoi, ma il tuo intuito di uomo è proprio nullo. Se lo vuoi
sapere lui era l'unico che aveva capito cosa veramente provassi per te, e tutte
quelle sere che passavamo lontano dall'accampamento erano solo per parlare di
te e della fidanzata che Boromir aveva lasciato a Gondor" disse Legolas.
Non poteva credere che la sua unica fissazione durante la Missione ora stava
diventando motivo di litigio.
"E perché dovrei
crederti?" chiese Aragorn. Si, si era accorto di avere esagerato, ma
voleva trovare comunque una giustificazione al suo comportamento.
"Perché no?" rispose
Legolas, che dal canto suo non era più disposto a scendere a compromessi.
I due si guardarono per un istante eterno.
Poi, come spinti da una realtà superiore, si andarono in contro per
darsi un dolce bacio.
"Perdonami, ma avevo paura, anzi
terrore, che le mie stupide idee fossero vere e che ora che lui è
tornato mi avresti di nuovo lasciato da solo nell'oscurità…"
disse Aragorn con le lacrime agli occhi e sfiorando l'elfo con delicati baci.
"Mai. Mai più devi dubitare del
mio amore" rispose Legolas "Ora andiamo ad accogliere il nostro
ospite in una maniera più adeguata"
~
"Si può sapere cosa vi è
preso a voi due?" chiese Arwen posandosi le mani suoi fianchi e assumendo
un aria abbastanza crucciata.
"È una storia un po' contorta.
Ma ora è meglio se io e il signor ramingo qui presente andassimo ad
accogliere in maniera opportuna il nostro…amico" disse Legolas
guardando Aragorn e sorridendogli maliziosamente.
"Già! Su, non tergiversiamo.
Movetevi"
"Ciao Boromir. Fratello mio. Mio
capitano…Mio Re.".
~
Con le ultime parole dette ad un Boromir
creduto morto iniziò un'era di vera speranza, dove la verità nei
sentimenti era il motore del benessere della Terra.
Boromir venne eletto come primo consigliere
e si potè sposare con la fanciulla che aveva lasciato dopo essere
partito per Gran Burrone. Essa si chiamava Olowen, ossia sogno di fanciulla, in
quanto era di una bellezza mai vista in una mortale.
Da essa Boromir ebbe tre figli e quattro
figlie, tutti sani, forti e belli.
Arwen decise di rimanere con Eomer di
Rohan, perché la lussuria che li aveva avvicinati all'inizio si era
trasformata in amore. Ma ben presto si accorse che il breve periodo in cui era
stata con il legittimo marito non era stato infruttuoso.
Il sei aprile, il giorno in cui
fiorì il mallorn nel Prato della Festa, ella diede alla luce un maschio
e due femmine, primo parto trigemino della storia degli elfi. Il maschio venne
chiamato Eldarion, mentre le due femmine vennero chiamate Celebel e Manadhel.
Eldarion venne designato da subito come erede al trono.
Ad Arwen ed Eomer fu concesso di rimanere
insieme fino all'autunno dell'anno 3084, quando la morte strappò il
sovrano dalla compagna, dalla legittima moglie e dai suoi figli e figlie. Da
Arwen ebbe due figlie, Miriewen e Theodwyn, mentre dalla legittima moglie,
presa in tarda età, ebbe solo un figlio, Elfwine detto il bello.
Legolas ed Aragorn invece accettarono molto
bene la gravidanza di Arwen. Essi vissero insieme da quando si promisero amore
eterno il Giorno di Mezza Estate dell'anno 3020 (C.C. 1420), esattamente un
anno dopo il matrimonio combinato tra Re Elessar e Arwen.
Il loro amore durò su questa terra
fino al primo marzo del 3141 (C.C. 1541) quando Re Elessar morì il
giorno del suo 210° compleanno.
Legolas, dopo la sua morte costruì
una barca per raggiungere le Terre aldilà del Grande Mare, nella vana
speranza di ritrovare il suo amore.
La primogenita di Boromir, Finduilas, si
sposò con Eldarion, figlio del Grande Re, ma questa è un'altra
storia.
The End
Non ci credo, non ci credo, non ci
credo!!!!!!!!!!!!!!
È più o meno
un'eternità che devo finire questa ff. L'idea di fondo, cioè che
Boromir torna e fa litigare Ara e Lego c'è l'ho da tanto, ma è
circa da maggio 2004 che l'ho iniziata. Se non altro l'ho finita prima
dell'anno nuovo, anche se sul sito comparirà verso febbraio.
Grazie mille a Panny, che mentre
stavo scrivendo la fine mi ha dato delle dritte, tipo il numero dei figli di
Boro (anche se ha proposto di ridurli a tre quando gli ho detto che mi doveva
trovare i nomi.). Panny, sei un mito.!!!
Poi faccio tanti auguri a
tutti per il Natale 2004…(Certo con due mesi di ritardo.) da Elena di
Troia (mentre scrivo sto guardando Troy e tutto c'ho che posso dire a Orli
è: Figlio mio quanto sei booooonooooooooooo!!!!) al Nazgul.
Per le Vacanze di Natale me
ne vado in Inghilterra…Magari incontro Orli che passeggia per Londra mano
nella mano con un certo danese.
Bene, basta. Non vorrei
essere definita logorroica.
Vi adovo. Mi vaccomando,
sempve chic e attitude! (Hey, non mi vubave le fvasi, capito?
ndJonathan_del_Grande_Fratello_5)
Namarie
Lauriefin