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Autore: Philofobia    15/06/2011    2 recensioni
365 giorni sono passati passivamente
ora non mi resta che ricominciare a vivere.
E’ necessario, è inevitabile, nella vita si cade, ma ci si rialza sempre e comunque.
“Ci si rialza “ripeto fiera a me stessa, sento le mie sottili labbra stendersi un forzato sorriso,
Ci si rialza sollevando il mento,
ci si rialza tirando indietro le spalle
ci si rialza camminando fieri.
Ci si rialza perché è giusto così, le delusioni aiutano
le delusioni rafforzano il carattere.
Ciò che non uccide... fortifica
Devo rinascere, devo rinascere dalle mie ceneri.
Proprio come una fenice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come una fenice

 

Proveremo ad esser forti
proveremo a fare come se fossimo morti
e so che ora non ha senso più,
più ci penso e più mi butto giù
insieme a te quanti ricordi
Entics - Memories 

 

 
 

Prologo

 
Vuota
Sfitta
Deserta
Svuotata
Arida

Oggi, 365 giorni dopo quel maledetto giorno, sono ancora qui. In questo maledetto parco, seduta su questa maledetta panchina, avvolta nel buio di un triste pomeriggio di Dicembre.
Ora, 365 giorni dopo, mi sento ancora così, vuota, sfitta, deserta, ,svuotata,arida.
“Non serve a niente dilaniarsi da dolore”. Ripeto a me stessa
Rimpiangere un passato che comunque non  tornerà è da masochisti, da folli, da pazzi, io aggiungerei da innamorati.”
Sono passati inesorabili questi fottutissimi, 365 giorni , ma il vuoto che sento dentro, che mi lacera l’anima è lo stesso di allora, quando con un sorriso lui è andato via,senza voltarsi, senza dire una parola, in silenzio come era entrato nella mia vita così ne uscì. In silenzio, in un fottutissimo pomeriggio di Dicembre, in un pomeriggio di un anno fa, in un pomeriggio buoi, triste, nuvoloso, piovoso, proprio come questo. Lui andò via, senza tener fede alle sue promesse.
Ti amerò per sempre, non ti lascerò mai” Mi sussurrava con un filo di voce,accarezzandomi la candida, lattea, pelle.
“Cazzate. Solo cazzate” Alito con un filo di voce, senza staccare gli occhi dall’erbetta bagnata del parco.
Senza tener fede alle sue promesse, mi lasciò, andò via, lontano, lontano da me, lontano da Milano, lontano da Noi. Quel noi, in cui per anni mi ero rifugiata. Mi lasciò nel buoi più assoluto, sola, vuota, sfitta, deserta, svuotata,arida.
365 giorni sono passati, un anno esatto è passato, il mondo intorno a me continua frenetico a girare, girare, girare, io no, io sto ferma, respiro debolmente quest’aria invernale, gelida. Respiro a pieni polmoni, Con un gesto debole poso la mia mano destra, affusolata, lattea, e gelata sul cuore. Non sento più brividi, non sento più emozioni da allora. Da quel fottutissimo pomeriggio di dicembre.
Sento gli occhi pulsare.
“Lacrime non ora” le ammonisco stringendo le spalle meccanicamente.
“Non ora” ripeto a me stessa, sempre meno sicura.
Silenzio
E’ un maledetto pomeriggio di Dicembre, l’aria Milanese è gelida, pungente.  
Il rumore cupo di un tuono mi lascia indifferente, alzo appena lo sguardo, il cielo sopra di me è cupo e minaccioso. Rabbrividisco
“Meglio tornare a casa ora. Prima che cominci a piovere”  penso infine storcendo il naso, assaporando l’inebriante profumo della pioggia.
365 giorni sono passati inesorabili,
365 giorni sono passati lentamente
365 giorni sono passati passivamente
ora non mi resta che ricominciare a vivere.
 E’ necessario, è inevitabile, nella vita si cade, ma ci si rialza sempre e comunque.
“Ci si  rialza “ripeto fiera a me stessa, sento le mie sottili labbra stendersi un forzato sorriso,
Ci si  rialza sollevando il mento,
ci si rialza tirando indietro le spalle
ci si  rialza camminando fieri.
Ci si rialza perché è giusto così le delusioni aiutano le delusioni rafforzano il carattere. Ciò che non uccide... fortifica
Devo rinascere,devo rinascere dalle mie ceneri.
Proprio come una fenice.

  
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