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Autore: annalauraeffe    15/06/2011    1 recensioni
Ha il sarcasmo nelle vene, insieme a una buona dose di sfaggiataggine e un amore viscerale per ogni tipo di arte. I capelli striati di blu, gli occhi un pò a mandorla, e profuma di fragole e caffè. Leiche nasconde le sigarette e piange ancora -ma di nascosto-, è un pò giapponese e un pò americana, e deve ancora imparare a conoscersi.
Così crescerà, riderà, soffrirà, tra un passato doloroso, un presente pieno di incertezze, e tante opinioni sbagliate che cadranno sotto il peso di un sentimento nuovo.
"mi hai insegnato a fare l'amore, ti insegnerò ad amare."
capitoli totalmente cambiati e storia pronta ad essere aggiornata con regolarità. Voi però regalatemi un commento.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Just because somebody flirts with you, doesn't mean they like you.

La vita è fatta di scelte, di momenti fondamentali che ti portano in un determinato luogo, in un determinato momento. C’è chi crede siano opera dell’uomo, chi sia tutto scritto dal fato.
Quando troviamo o perdiamo qualcosa o qualcuno, quando arriviamo a confrontarci con una certa situazione… spesso ci guardiamo indietro cercando di capire quali tappe ci hanno portato a quel preciso momento.
Quel giorno, il primo giorno dell’ultimo anno di liceo, seduta svogliatamente ai tavoli da pranzo della Santa Monica High School, Zara si stava chiedendo quali tappe avevano portato Joe-me-le-scopo-tutte-io-Baker a frequentare i suoi stessi corsi. Aveva sempre disprezzato quel ragazzino che giocava a fare il grande e cambiava ragazze come fossero calzini, il suo comportamento strafottente e la sua fama da playboy andavano a colpire quel lato femminista di Zara, che vedeva in lui uno di quegli uomini che usano le donne come spazzatura.
Quindi, quali tappe? La prima era sicuramente la disgraziata bocciatura del suddetto, che oltre ad essere un putissier* da strapazzo era anche uno scansafatiche, ed ora si ritrovava a dover ripetere l’ultimo anno. Con lei. Certo, poteva sempre sperare di avere dei corsi diversi dai suoi, ma per un’altra piccola e inevitabile tappa (che per Zara era più uno scherzo del destino) vi era un corso che, volente o nolente, avrebbero frequentato insieme. 

Sospirò guardando l'elenco degli iscritti ai corsi extra-curriculari obbligatori. Letteratura straniera. Lei che di solito frequentava teatro, come addetta alle scenografie, quell’anno aveva deciso di cambiare..
Maledetta me
E adesso si trovava incastrata col più detestabile dei ragazzi, che probabilmente aveva scelto quel corso solo perché non c’erano altri posti..
Maledetto lui
 


Ben presto dovette mettere da parte quei pensieri, poichè la sua  aria da eterna imbronciata mal si adattava al clima di aspettativa che aveva invaso tutti i ragazzi dell'ultimo anno. Non che non si fossero tutti abituati al suo umore da qualche mese a questa parte. I pochi che la conoscevano bene la guardavano con pietà ed evitavano di commentare, il resto della scuola si cibava dei pettegolezzi -sbagliati o veri che fossero- che giravano su di lei. Poche notizie erano più interessanti di quelle  riguardanti la stramba ragazza che era passata da fare la chearleader a tingersi i capelli e vivere isolata, nella Los Angeles dei figli di papà...

“Ei, Zara sei con noi? Cos’è quel muso lungo, è solo il primo giorno di scuola! Se inizi così non arriverai alla fine! E poi questo sarà un anno fantastico, vedrai. L’ultima possibilità di cazzeggiare e divertirsi prima del mondo degli adulti. Oddio, mi hanno parlato di festini nelle università che noi qui ci sogniamo, ma comunque…”
Rebecca Lima, la riscosse dai suoi pensieri. La sua migliore amica era italo americana, figlia di una ereditiera che aveva rinunciato a qualsiasi eredità per sposare il suo grande amore, uno spiantato ingegnere italiano, e si era  trasferita con lui a Los Angeles. Vista la storia romanzata della sua vita, Zara non si stupiva per niente dell'animo incredibilmente romantico dell'amica.  
Becky ormai era entrata nella modalità cronaca dettagliata, spinta da quell’euforia generale in ogni situazione che la  contraddistingueva. Lei guardava a tutto con ottimismo, tanto quanto Zara guardava a tutto con realismo.. erano l’una l’opposto dell’altra e, per quanto possa sembrare melenso e patetico, si completavano a vicenda.
Aveva assolutamente bisogno della sua amica. Anzi dei suoi amici. Spostò lo sguardo sul ragazzo moro che le stava affianco, Logan Scott. Logan era il più vecchio amico di Zara, si conoscevano praticamente da sempre, ed era uno dei pochi a stare lì, in quella scuola privata, per propri meriti e non per il nome della sua famiglia. Viveva infatti solo con la madre, il padre scomparso quando aveva si e no cinque anni. Zara aveva una stima immensa per quella donna così energica e sorridente che cercava con il suo solo stipendio di crescere tre ragazzi. Ed anche per Scott che cercava in tutti i modi di aiutare la madre destreggiandosi tra gli studi e facendo da baby-sitter ai fratelli più piccoli. A volte si sentiva una totale ingrata a preoccuparsi dei suoi futili problemi, quando c'erano persone meravigliose come Logan che non si lamentano mai. Zara non ricordava quando aveva conosciuto Logan, sapeva solo che c'era sempre stato; il ragazzo conosceva cose di lei che non era dato sapere a nessun altro. Era come un fratello maggiore, per lei che era sempre stata figlia unica…
“ti prego yuki-chan**! Fermala tu!” ed era anche l'unico a riferirsi a lei col suo secondo nome.
Si riscosse dai suoi pensieri e tornò a prestare attenzione alla conversazione, che dopo un calcio di Becky a Logan , si era spostata dai festini universitari alle mete per il viaggio di fine anno…

 ******

 A fine giornata si concesse una sigaretta prima di tornare a casa. Salì sul tetto, il suo posto preferito in assoluto- perché meno curato, meno perfetto in quella scuola che mirava ad essere impeccabile- e si lasciò avvolgere dal fumo, mentre guardava una moltitudine di ragazzi lasciare l’edificio..
Ad un certo punto sentì due mani coprirle gli occhi e quasi sobbalzò “Ma chi è?” 
“Secondo il gioco, dovresti indovinare tu” rispose ridendo lo sconosciuto e Zara si rilassò  “Adam! Mi hai spaventato.”  “mi scusi, Miss Danexy. Volevo salutarla, ed ero certo che l’avrei trovata qui” e le sorrise, chiedendole scusa con gli occhi. Non sapeva come mai, ma Zara risuciva sempre a capire cosa pensava semplicemente guardandolo negli occhi. Aveva gli occhi più limpidi e trasparenti che avesse mai visto. Gli erano piaciuti subito.
Era rimasta a fissarlo come un ebete e si era sentita arrossire. Di riflesso aveva distolto lo sguardo e si era allentata la cravatta delle divisa … come se il caldo che sentiva dentro venisse da fuori.
Lui aveva allungato la mano verso la sua sigaretta ed erano rimasti così, a condividere qualche tiro guardando  il sole che tramontava.
Beh, doveva ammetterlo, per essere una giornata iniziata in modo terribile, era finita piuttosto bene. Almeno una tappa l’aveva portata lì.

 “Allora..” iniziò dopo un po' Adam, buttando il mozzicone della sigaretta a terra, e spegnendolo con un piede “stasera c’è la festa sulla spiaggia, vieni?” “certo che sì, c sarà da divertirsi” rispose Zara ammiccando  e si abbassò per prendere lo zaino “ ci vediamo stasera” disse e gli stampò un bacio sulla guancia, prima di avviarsi verso le scale.


°°°°°°°°

* significa ehm.. puttaniere in francese.
** la protagonista, come già spiegato nell'introduzione, è giapponese (da parte di madre come si vedrà in seguito) quindi il suo secondo nome è Yuki. Il suffisso chan è solo un vezzeggiativo molto usato in Giappone e significa principalmente "piccolino, piccolina"

Salve e benvenuti nel mio ultimo maldestro tentativo di scrittura ^^
questo capitolo serviva per presentarvi un pò l'ambiente generale della storia ed i protagonisti principali (tutti rigorosamente originali). spero vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia... è la prima volta che pubblico un' originale, quindi sono un pò emozionata. le recensioni sono graditissime ( anzi più ne ricevo, più beneficio ne trarrà il mio debole ego xD) almeno per capire se la storia vi piace, o c'è qualcosa da cambiare, oppure se nel mio contorto filo di pensieri c'è qualcosa che non si è capito bene...

alla prossima, spero :)

  
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