Ciao a tutti carissimi
lettori! Vi va bene l’estate? Qui da me è finalmente tornato il sole! Ed è con
spirito “solare” appunto che vi regalo questo nuovo capitolo, il penultimo!
Questa storia ha richiesto molto tempo e molte energie, e forse avrei anche
dovuto dedicarmici con maggior attenzione: l’avrei finita certo prima se avessi
perso meno tempo… ^__^”
Ora che finirà, e che
l’esame sarà dietro le spalle, mi auguro di regalarvi ancora altre belle fic
per questa estate, la stagione più mitica di tutte!
Nel frattempo, buona
lettura ancora una volta! Commentate! ^__^
PS: GAZILLE X LEVI ORA E
SEMPRE!
PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
Malgrado il sentito invito
di Bastiano a provare l’ospitalità locale fermandosi lì ad Heartburg per la
notte, magari alla trattoria di suo cugino, i Fairy Tail, che avevano già preso
alloggio ad Hosenka, decisero di ripartire presto.
Sua nonna offrì ai
viaggiatori alcune merende per il viaggio (e si sa che le nonne cucinano
bene!), e questi, per sdebitarsi, comprarono ciascuno qualcosina allo stand del
nipote, in modo da toglierselo finalmente dalle scatole…
Nel tardo pomeriggio,
giunse il momento dei saluti. Sotto l’arco di pietra all’ingresso del paesotto,
non mancò nessuno.
Quella che era partita
come una disavventura, si era trasformata in un semplice viaggio come tanti
altri: coi suoi alti e i suoi bassi, i suoi momenti duri e quelli belli, con
scene da ricordare e da dimenticare, lezioni da tenere a mente, e facce amiche
da portare a casa con sé.
“Fate buon viaggio!”
“Sono sicuro sarà così,
giusto Gazille?” disse Lily sgomitandolo.
“Bleah! Quella pozione per
togliere l’effetto all’incantesimo era disgustosa! Ho ancora l’amaro in bocca!”
Oberon ridacchiò vedendo
come si passava con forza una mano sulla grossa lingua, sperando di smacchiarla
da quel saporaccio!
“Beh, sai com’è, se
l’amore è il dolce della vita, la pozione che vi mette fine non può che avere
un gusto amaro, no? Eh eh!”
“Spero solo che questo
amaro non mi resti per tutto il viaggio!”
“Tranquillo, tra qualche decina di minuti sparirà del tutto. Credo potrai
sopportare quest’ultima amarezza visto che ora non sei più costretto a
nasconderti quando vedi una donna.”
“Già, ora sono le donne
che preferirebbero nascondersi… Dovresti fare qualcosa per quei capelli ispidi,
e magari usare un po’ di creme…” suggerì spassionata Evelyn.
Gazille la guardò basito,
mentre i suoi amici gli ridevano dietro!
Evelyn però non diceva
questo con cattiveria, dopotutto alla fine aveva imparato che non si giudica
dalle apparenze… e magari anche lui, coi capelli e i vestiti in ordine come il
suo coccoloso Lionel sarebbe diventato bellissimo!
Gazille alla fine la prese
anche lui con un sorriso: “Scusa Evelyn, ma dopo quello che ho passato ho
proprio voglia che mi girino alla larga, capiscimi!” disse menando
un’occhiatina alle sue ex-fan che si strinsero nelle spalle!
“Stammi bene Henry.”
–disse Gray stringendogli la mano- “E mi raccomando, prenditela con più calma
d’ora in poi!”
La stretta di Henry fu
forte e ferma!
“T-Tranquillo! Lo farò!”
Gli sarebbe bastato aver
fiducia in sé stesso, e il resto sarebbe venuto da sé!
“Grazie del libro, Levi!”
“Di nulla, Sybille. Sta
funzionando?”
“Eccome, non te ne sei accorta?”
“Di cosa?”
“Prima quando ti ho detto grazie l’ho fatto col punto esclamativo.”
A Levi spuntò un
gocciolone: “…… Ah, non l’avevo notato… Eh eh! Continua così!”
“……”
Al che, dispiaciuta di non
vederla tanto convinta, la ragazza si tolse la maschera dal volto e sorrise.
Era stupenda.
Stupendamente sincera! E Levi ne fu molto contenta!
<< Alla fine non ti costa poi molto mostrare
ciò che hai dentro… >>
Wendy, Lucy, Natsu ed
Happy salutavano intanto i futuri coniugi Bonnie-Clyde (Evelyn voleva mantenere
il suo cognome, e Lionel, da bravo cavaliere, le aveva ceduto il posto
davanti!).
“Ancora congratulazioni,
voi due!” fece la draghetta.
“Aye!”
“Sempre in gamba,
panzarotto!”
“Certo!” rispose lui,
battendo il cinque col drago di fuoco!
Evelyn si era
inginocchiata per salutare la sua tanto desiderata elegante bianca damigella:
“Charle, mi spiace aver iniziato col piede sbagliato…” –fece Evelyn- “Ma sappi
che se mai verrai a trovarci a casa troverai un bel giardino pieno di gattini
con cui fare amicizia!”
“Io non sono una gattina,
sono una exsheed. Non parlo con gli altri gatti, o meglio, loro non parlano.”
“Beh… meglio così: se non
parlano criticano meno!” disse con un sorriso.
“Eh eh eh!”
Riappacificazione anche
tra loro quindi.
Il suo futuro marito si
avvicinò allora all’altro inafferrabile micio: “Ehi, Happy!”
“Oh? È la prima volta che non mi chiami “sbafone” o cose del genere.”
Per tutta risposta gli
diede una pacca sulla testa, che però le dimensioni della mano resero un
tantino pesante: “Sono troppo felice per continuare a portarti rancore!
Dopotutto anche tu fai parte di questa vicenda che ricorderò per sempre, perché
mi ha finalmente aperto gli occhi e il cuore…”
Sospirò e prese a frugarsi
nel taschino.
“Tieni Happy, accetta questo regalino da parte mia.”
Happy prese dalla sua
manona un cartellino, una specie di biglietto da visita; ma non era quello di
Lionel, bensì quello di un ristorante.
E come ristorante era molto promettente se
aveva due pesci incrociati sullo stemma!
“Questo è un buono coppia
per una cena al ristorante “Banchetto Oceanico”, ad Harujion. L’ho vinto tempo
fa, ma io e gli altri veniamo da un’altra regione di Fiore, e non ho mai il
tempo di andare così lontano, invece la tua gilda è a Magnolia, che è a un tiro
di sasso da Harujion, dico bene?”
“Si, è così… Quindi, se
mostro questo…”
“Tu e un’altra persona mangiate gratis! Un menù di pesce completo,
freschissimo, su una terrazza con vista lungomare a lume di candela!”
Il piccoletto blu non
trattenne un “WOW!” quando provò ad immaginare quella scena con dentro lui e
Charle! Gli occhietti gli brillavano tutti!
Lionel capì che stava
pensando e gli diede un’altra pacca.
Si avvicinò poi al suo
orecchio, ammiccando in direzione di Charle: “Continua a provare: forse anche
lei, come Evelyn, ha bisogno di un altro po’ di insistenza!”
Happy arrossì e rise!
Chi l’ha dura, la vince!
Oberon si inchinò di
fronte ad Erza e alle altre ragazze: “Ancora una volta scusa.”
“Ancora una volta non ce
n’è bisogno. Tutti sbagliamo. A volte ce ne accorgiamo, e se si hanno i numeri
giusti, non solo ci si rimette in carreggiata, ma ci si fa anche largamente
perdonare.”
Sentendosi addosso un bel
po’ di responsabilità, ma anche di fiducia, Oberon annuì vigoroso a quella
rossa così carismatica. Un vero leader: con lei al comando sarebbe stata tutta
un’altra battaglia contro Fairy Tail.
“Cosa farai ora, Oberon?”
domandò Levi.
“Ho deciso di stabilirmi
qui ad Heartburg: i D’Alambicco devono molto a questa città, quindi tornerò qui
e mi occuperò di valorizzarla e svilupparla. Ho un certo progetto in mente
sapete…”
“Qualunque cosa tu faccia,
tieniti lontano te e altri dai guai, o ti vengo a cercare.” sopraggiunse
Gazille con tono di minaccia.
“Tranquillo, l’unico guaio
che voglio cercarmi è una ragazza, capisci che intendo, eh? Eh eh eh… Chissà…”
Gazille fece spallucce:
“Perché no, ora hai le carte in regola.”
Oberon abbassò il capo
qualche istante, poi guardò negli occhi quell’umanissimo drago: “Grazie di
tutto.”
Sorrise: “Umpf! Grazie a te!”
Lionel e Evelyn si
soffiavano commossi il naso, mentre le schiene venivano voltate, i passi
intrapresi, e le mani sventolate in saluto.
“Buona fortuna a tutti
voi!”
“Buon viaggio!”
“Una domanda!” –fece Henry mentre si allontanavano fuori da Heartburg- “Ma
perché andate a piedi? Tra mezz’ora arriva la corriera per Hosenka…”
“Perché qui uno di noi ha
problemi con le corriere… e non solo con quelle, giusto?” rispose Lucy, lanciando
infine un’occhiatina a Natsu.
“Ih ih… Avanti,
muoviamoci! Prima che arrivi la corri… cioè, prima che tramonti il sole!”
“Natsu, aspettami!” urlò
Happy correndogli dietro dopo che questi aveva accelerato il passo.
Qualche passo e qualche
altro saluto dopo, i Fairy Tail sparirono oltre gli alberi della curva, oltre
la quale c’era la discesa che conduceva fino a Hosenka. All’andata Natsu li
aveva costretti a farsela tutta in saluta pur di non usare un mezzo di
trasporto!
Ma ora non c’era fretta e
anche i cuori erano leggeri: un’altra passeggiatina ci poteva anche stare.
I cinque erano rimasti
fermi vicino l’arco.
“Qui-quindi… resti qui?”
“Si.” –rispose il giovane
alchimista- “È da qui che ripartiranno i D’Alambicco, ed è da qui che ripartirò
io.”
Sybille, svelata, ostentò
gli angoli della bocca inclinati verso il basso: “Quindi… non torni a casa con
noi?”
Si voltò sorridente: “Ehi,
se volete potete restare anche voi e darmi una mano con la mia nuova attività.
Quando si mette su qualcosa bisogna circondarsi di gente fidata! Vi pagherò
bene.”
Henry alzò subito la mano:
“I-io ci sto! Ho bisogno di prendere più decisioni senza pensare! Ci sono
dentro fino all’osso!”
E magari avrebbe avuto più
fortuna che come medico o mago!
E i due suggellarono la
cosa con un abbraccio.
“E voi?” chiese Oberon fiducioso.
Sybille ripose il libro,
che aveva tenuto tra le mani tutto il tempo, di nuovo in borsa: “Credo che
andrò anch’io in cerca della mia strada. Intanto vedrò di migliorare le mie
abilità relazionali, poi si vedrà.”
Evelyn e Lionel,
guardandosi dispiaciuti, si presero mano nella mano.
“Oberon… Io ed Evelyn
abbiamo deciso di restare dove siamo: vogliamo prendere una casa che sia vicina
alle nostre famiglie, capisci?”
“Perfettamente!”
Alla fine, Henry aveva
accettato perché come lui era un single scapestrato: due amici in cerca di
fortuna, meraviglioso! Magari oltre alla fortuna avrebbero trovato anche tante
ragazze!
Per chi invece di cercare
non aveva più bisogno il discorso era diverso.
Ed anche Sybille in fondo,
così neutra, così grigia, aveva bisogno di trovare da sé il proprio autentico
colore.
Fu proprio lei a dirlo, e
la sua voce trasmise ciò che sentivano: “Mi sa che il nostro gruppo si scioglie
qui allora.”
Tutti abbassarono il capo,
come in un minuto di raccoglimento, che durò solo pochi secondi.
“Resteremo sempre amici,
eh?” disse Lionel, tirando su il morale a tutti.
“Ovvio!”
Oberon tolse gli occhiali
e strinse gli occhi umidi: “Ehm… posso venirvi a trovare anche dopo il
matrimonio?”
“Devi! Anzi, dovete!”
“BUAAAAAAHH!” esplose la
sensibilissima Evelyn!
E tutti, per consolarla,
si abbracciarono.
Gli amici vanno, gli amici
vengono. Solo i migliori restano, indipendentemente dalle scelte e dalle
distanze.
Perché ciò che l’avventura
della vita unisce, non può più essere sciolto!
I Fairy Tail arrivarono ad
Hosenka che i lampioni erano già tutti accesi.
Si diressero subito
all’albergo dove il gruppetto dei “soccorritori” aveva preso alloggio il giorno
prima, e presero camere anche per quelli che si erano aggiunti.
Solo Erza fece una breve
deviazione all’ufficio postale, commissionando un piccione viaggiatore espresso
per Magnolia con un messaggio per il master.
Tutto a posto, partiremo domani da Hosenka col primo treno per
Fiore
PS: A nome anche di Cana, Bisca e Mira, ci scusi per la
faccenda del pupazzetto molleggino…
Il mattino dopo, saldato
il conto, appesantito dalle decine di cuscini spiumati fino all’osso nelle
battaglie serali, ci si diresse tutti, alla svelta ma non troppo, alla
stazione. E a quel punto a nulla valse la proposta di Natsu di fare un’altra
passeggiata!
“Bleurgh! Presto
Wendy, il Trojan!” disse per la trentesima volta da quando erano partiti.
“No, Natsu, aspetta ancora
un po’! Se lo usi troppe volte l’effetto diminuisce lo sai: vuoi ritrovarti a
dovermi chiedere il Trojan ogni cinque minuti ogni volta che viaggi?”
“SI! SIGH!”
“Vacci
piano, con
l’assuefazione non c’è da scherzare…”
lo ammonì Cana… tirando giù poi un vorace
sorso di liquore!
Il treno massaggiava col
suo continuo vibrare le schiene stanche sui sedili dei passeggeri, e col suo ininterrotto
e cadenzato rumore cullava e rilassava le menti che avevano un gran voglia di
sgombrarsi.
Fu un viaggio tranquillo,
specie dopo che Wendy somministrò a Natsu la sua dose di Trojan anti-mezzo di
trasporto, e a parte Bisca che, per ingannare il tempo, aveva preso a giocare
al tiro al bersaglio fuori dai finestrini, non vi furono altri episodi,
danneggiamenti o ammonizioni da parte dal controllore degni di nota.
Qualcuno si sarebbe
aspettato qualcosa di più da Levi e Gazille però…
Ma la prima trascorse gran parte del viaggio a parlare e scherzare con la sua
migliore amica ritrovata, e la restante parte a leggere.
“Ci potresti scrivere un
libro con questa avventura, Lucy!”
“Secondo te anche la gag
della lesbica può funzionare?”
“Solo se non la usi troppo…”
“Ah ah ah, scherzo!”
“Ih ih!”
Il secondo passò il tempo
guardando fuori dal finestrino silenzioso, battibeccando con Natsu di tanto in
tanto giusto per rompere un po’ la monotonia.
“Alla fine tra quei due
non sembra ci sia proprio nulla.” sussurrò Mira all’orecchio di Erza.
“Che ti aspettavi? Il loro
mettersi insieme era tutto un piano: ora che non ce n’è più bisogno sono
tornati normali compagni.
“Sarà… eppure…”
“Ti riferisci a quando si
sono baciati? Si, è stata una bella scena, ma resta il fatto che era coppia
nata da un inganno in fin dei conti. Non puoi mica pretendere restino insieme,
di amori finti ne abbiamo già visti abbastanza.”
Con un inizio simile in effetti
sarebbe stata soltanto un’altra delle finzioni di cui si era reso colpevole l’Incanto
Cupidus.
Mira sbuffò: “Peccato…
Secondo me starebbero bene insieme…”
Ridendo e parlando,
qualche ora dopo, Natsu si sporse dal finestrino.
“ECCOLA! MAGNOLIA! SIAMO
QUASI A CASA! YAHOOOO!”
“YAHOOO!” urlò Happy con lui!
Gazille si stiracchiò:
“Bene, era ora. Tutto torna alla normalità: niente ragazze che ti corrono
dietro, di nuovo tutto per me stesso. Che si può chiedere di più?”
“Umpf! Non è strano? Alla
fine a farti così contento è qualcosa che rende tristi tanti altri: restare solo
soletto…” scherzò Gray…
Gazille aprì un occhietto…
Si sollevò in piedi,
appoggiandosi al sedile dinanzi: “Ehi, che ho essere triste a restare single?
Ho una gilda che è la migliore di tutte…”
“Puoi dirlo forte!” fece
Natsu
“Ho un mucchio di amici
che si sono fatti in quattro per tirarmi fuori da guai…”
Continuò guardando Levi,
che aveva chiuso il libro per ascoltarlo.
“Ai quali devo ricordarmi
di offrire un bicchiere…”
Cana, ridendo, se lo
impresse nella memoria.
“Ho un compagno gatto,
nero e tosto quanto il sottoscritto…”
“Umpf!”
“Un sacco di libertà… Chi
se ne frega se non ho una fidanzata? Per ora mi va benissimo così, poi si
vedrà!”
Natsu batté le mani: “Così
si parla! Urgh! Mi sta tornando il mal di viaggio!
“Saremo in stazione tra
pochi minuti, tranquillo!”
“E una volta lì
festeggeremo insieme a tutti gli altri!”
“Saranno contenti di
riaverti inoffensivo, Gazille.” disse Erza.
“Io credo saranno più
contenti per voialtre invece, ma tranquilla, non mi sfiora.”
Gazille si risedette:
<< Se vuoi che gli altri si
affezionino, tu permettiglielo… >>
“STAZIONE DI FIORE!” annunciò l’altoparlante.
E subito gli arrivò in
risposta un: “TERRAAAAAAAAA!”
“Guarda che non siamo su
una nave…” fece Gray, mentre l’amico, come solo il treno si era fermato, si gettava
direttamente fuori dal finestrino anziché scendere dal vagone come tutti gli
altri.
Decine di uomini, ma
soprattutto di donne, passavano… e nessuna faceva caso a lui!
“Finalmente! Non ne potevo
più.”
Gray, spogliatosi
improvvisamente (aveva resistito anche troppo!), scese subito dopo di lui:
“Dev’essere stata un’esperienza difficile, eh Gazille?”
“Figurati che sento ancora
le urla scatenate delle mie fans che mi rincorrono per saltarmi addosso e
abbracciarmi! Urgh! Che orrore!
“KYAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!”
“?!?!?!?!??!”
Il dragon era sbiancato:
“L’hai sentito?! Sono loro!!! Sono tornate!!!”
Il mago dei ghiacci non si
scompose, nonostante l’urlo si stesse avvicinando sempre più: “Credo proprio
che stavolta non sia per te…”
Infatti, un istante dopo,
li raggiunse un nuovo urlo…
“♥♥♥
GRAAAAAAAAAAAAAAYYYY!!!
♥♥♥”
I passanti e il
capostazione videro solo un veloce lampo blu e avvertirono uno spostamento
d’aria!
“È Juvia!”
“Perché ha una benda sugli occhi?”
La ragazza appena si sentì
qualcuno a portata di mano lo strinse forte in un caloroso bentornato!
“Ah, Gray! Ce l’avete fatta! Sono contentissima che tu sia tornato!”
“Ehm, Juvia… Io sono qui…”
“……”
Juvia si tolse la benda…
Aveva appena abbracciato
Gazille!
“AAAAAAAAAAAHHHH! NOOOO!
L’INCANTO CUPIDUS MI HA COLPITO LO STESSO!”
“……”
La maga si accasciò a
terra: “Sigh! Ora dovrò innamorarmi di Gazille! Quell’incantesimo malefico è
davvero potente, la mia benda non è stata sufficiente!”
“Juvia, non sei stata
colpita dall’incantesimo.”
“Ah, no? E come lo spieghi che ho abbracciato Gazille anziché Gray? SIGH!”
Gray si batté una mano in
fronte: “Ehm, Juvia…”
“Gray, prima che faccia effetto, Juvia deve dirti che tu…”
“L’Incanto Cupidus l’abbiamo debellato, Gazille non ce l’ha più ormai.” la
troncò lui prima che andasse oltre.
“Sicuri?”
“Sicurissimi.” –precisò
Erza- “Scusa, l’ho anche scritto nel messaggio, che bisogno c’era della benda?”
Juvia si alzò in piedi tutta rossa: “V-volevo prendere tutte le precauzioni
possibili, eh eh! Quindi… se ho abbracciato Gazille…”
“È stato un caso perché
correvi bendata; a proposito, evitalo, potresti sbattere.”
“Oh! Juvia è così
sollevata! È andato tutto bene quindi! Quando al master è arrivato il piccione
viaggiatore ha chiesto a qualcuno di noi di venirvi a prendere alla stazione, e
così…”
“Ti sei offerta volontaria.”
concluse il mago di ghiaccio.
<< Sigh… Alla fine non ci vediamo che da due
giorni e come si è presentata l’occasione sono corsa da lui… Sono
irrecuperabile! >>
Juvia si rimpicciolì:
“S-spero non ti spiaccia...”
“No, anzi, fa piacere
ricevere certe accoglienze ogni tanto, eh eh!”
“Eh eh!”
Dopotutto gli aveva promesso di essere meno appiccicosa quando era partito (e a
conti fatti, era stato un bene per lei non aver partecipato alla missione,
altrimenti anche lei sarebbe caduta vittima dell’idiozia di Gazille e della sua
appariscente entrata in scena!)…
Ma come resistere alla
tentazione di un bel reincontro in stazione col ragazzo del proprio cuore? Una
scena troppo ghiotta per non farla accadere!
Happy si avvicinò
all’orecchio di lei: “Ti pia…”
Ma prima di finire si
ritrovò chiuso in un cubetto di ghiaccio…
“Eh?”
“Oh, quello? Di sicuro per
dire qualcuna delle sue idiozie.”
<< CHE FIGO! >>
Risvegliata Juvia dal suo
stato beato-catatonico, il gruppo si mise in marcia, con Natsu e Gray che
improvvisarono un breve litigio (il rosa non aveva gradito l’improvviso
congelamento di Happy), prima che Erza stabilisse un indiscutibile pareggio!
“Allora Gazille” –domandò
la maga coi capelli color del mare- “Come stai adesso?”
“Magnificamente Juvia. Direi che col tuo abbraccio abbiamo messo finalmente una
pietra sopra agli assalti.”
“Ops! Ehm, a proposito di assalti…”
Gli altri fermarono il
passo.
“A dire la verità, alla
gilda la situazione è ancora un po’ complicata…”
“VOGLIAMO GAZILLE!
VOGLIAMO GAZILLE! VOGLIAMO GAZILLE!”
La folla inferocita aveva
portato addirittura i tamburi di guerra e, assiepata dinanzi il cancello
principale della gilda sembrava un esercito pronto ad attaccare!
Gazille fece cascare le
braccia: “Cavolo! Queste me le ero proprio scordate!”
Erano rimaste loro: tutte
le ragazze della città che casualmente lo avevano visto in quei pochi minuti
fuori dall’edificio quel disgraziato giorno della boccetta in testa!
Visto che Gazille aveva
cessato di comparire, avevano dato il via ad un sit-in di protesta affinché il
master glielo restituisse! In tutto ciò, il povero Makarov aveva anche dovuto
sorbirsi le continue lamentele dei loro fidanzati e parenti che pretendevano
una soluzione al problema!
Oltre il cancello, chiuso
e rinforzato da un paio di catene, il piccolo master aveva messo mano a un
megafono: “Ve lo ripeto, a breve il vostro beniamino sarà di nuovo qui, quindi
siete pregate di sgomberare!”
“Lei pensa di rabbonirci!”
“Sta cercando di speculare! Vuol farci pagare un tanto all’occhiatina e una
cifra per una sua ciocca di capelli, dica la verità!”
Il master roteò gli occhi.
“Dobbiamo sbrigarci!” urlò
Natsu.
“Ma come facciamo a
passare?” si chiese Mira.
“Ha ragione purtroppo…”
–fece Lucy rabbrividendo- “Se quelle vedono che Gazille è qui a portata di mano
chissà cosa gli faranno!”
“Sigh! Mi strapperanno ciocche dai capelli per ricordo fino a quando non sarò completamente
pelato!”
“Che ci provino con Gray!”
–fece Juvia roboante come un torrente- “Farò scudo col mio corpo!”
“Ma non è mica Gray che vogliono…”
“Aspettate!”
A chi poteva accendersi la
lampadina se non a Levi dal cervello fino?
“Juvia ha ragione! Scudo
col corpo! Per loro Gazille è una specie di star giusto? E allora non gli
daremo una star!”
“Cioè?”
L’urlare e l’agitare
cartelli proseguiva furioso…
“VOGLIAMO GAZILLE!
VOGLIAMO GA…”
Quando ecco una sola voce,
proveniente dall’ultima fila, fu sufficiente ad oscurare il coro!
“GUARDATE!”
Tutte si girarono e un
paio di loro svennero!
“Quello è… è…”
“GAZILLE!”
“Guardate che figo!”
“Ha pure le guardie del
corpo!”
“Ovvio che ce le ha! È un
grande!”
Ed eccolo arrivare, ma ben
protetto da Natsu, Gray, Lily e tutte le altre, che lo oscuravano quasi
completamente alla vista, sospingendo indietro le fans troppo vicine e
controllando professionalmente la sicurezza della zona!
E a renderli ancora più
guardie del corpo, ciascuno di loro portava dei fighissimi occhiali scuri… E
anche Happy e Charle ne avevano delle paia formato mini!
“Da dove sono usciti tutti
questi occhiali?” chiese la maga degli spiriti stellari, menando un paio di
schiaffetti su delle mani troppo vicine alla star.
“Ehi, non si possono fare
dei bodyguard senza occhiali da sole, no? Ih ih!” rispose Natsu come fosse
elementare!
Intanto Gray, come guardia
del corpo, si trovava a sua volta ad essere protetto…
“Tenete la distanza!”
intimava Juvia.
“Ehm, non dovresti pensare
più a Gazille?”
“Meglio che qualcuno pensi
anche a te. I tuoi capelli sono del suo stesso colore…”
“E quindi?”
<< ZAC! ZAC! >> fece un paio di
forbici a pochi centimetri dal suo orecchio!
“ARGH!”
“Quindi le tue fan
potrebbero scambiarti per lui o prendere i tuoi bellissimi capelli fingendo
siano i suoi!” spiegò la ragazza, respingendo l’attentatrice al suo Gray con un
getto d’acqua a mò d’idrante!
Poco più avanti era
successa una scena simile, e Lily, nel tentativo di sgomberare la strada, ne
era uscito con qualche decina di peli mancanti!
“Cavolo… sai, a ripensarci
a volte è bello avere qualcuna che sia tanto premurosa e “appiccicata”! Umpf!”
<< JUVIA È AL SETTIMO CIELO! >>
Forse l’avrebbe
conquistato anche così!
“Ci siamo quasi! Largo!
Largo!”
“Uh, quanto chiasso!”
brontolò Cana, tappandosi un orecchio.
“GAZILLE! AMORE MIO!
GUARDARMI!”
Gazille allora si girò
nella direzione della ragazza e guardandola dal basso verso l’alto…
“Shubi-doo-ba…” disse con
voce profonda.
E immancabilmente la tipa
svenne lanciando un: “KYAAAAAAAHHH!”
“Umpf, complimenti!” –fece
Lily- “Ti sei proprio calato nella parte.”
Spintonando e proteggendo,
arrivarono al cancello.
“Apra master! Siamo
tornati!”
“Mhmm… Erza, puoi
assicurarmi che tu e le altre siete guarite sul serio?”
E che non tenterete altre
cattiverie sul mio sosia molleggino, avrebbe voluto aggiungere.
“Ok.”
E, detto fatto, la rossa
menò un veloce pugno nello stomaco a Gazille!
Il master annuì: “Molto
bene! Entrate pure, e richiudete subito dopo!”
La codina di Happy passò
dentro e subito alcune braccia provarono a farsi largo! Solo con parecchie
difficoltà il master riuscì a sbattere il cancello senza far male nessuna di
loro!
“Fiuuu… è fatta…”
ZAC!
“EHI!” si girò di botto,
tenendosi i capelli!
“Mi scusi, ho sbagliato!” fece con aria innocente la fan con le forbici!
“LEVIIIIIIII!”
Jet e Droy furono i primi
a riabbracciarla!
“Sono pronto a scommettere
che senza di te non ce l’avrebbero mai fatta!” fece il biodo.
“Dì la verità, li hai tenuti a bacchetta tutto il tempo, eh?” fece il moro.
“Più o meno, eh eh! Anch’io
sono contenta di rivedervi ragazzi! Però così mi mettete in imbarazzo!”
“Tutto a posto quindi? Non
sei ferita, vero?”
“Oh, no, tranquilli!”
I due poi si avventarono
sul dragone: “Gazille, a te poi com’è saltato in mente di scappare?”
“Avresti potuto mettere
Levi in pericolo! Avrebbe potuto innamorarsi di te!”
“Ehm, non è successo vero
Levi? Ti prego, dimmi che non ti eri trasformata anche tu in una di quelle
zombi la fuori!”
“Oh, quello si che vi
sarebbe dispiaciuto…” fece il drago, fregandosi poco dei due, e ridendo
discretamente.
“Eh eh, no tranquilli!
L’Incanto Cupidus non ha mai avuto effetto su di me!”
“Straordinaria!”
“Lo stavo per dire io:
straordinaria!”
<< Ghi hi hi! Se solo sapessero… >>
“In compenso ha dovuto
baciare Gazille.”
SDONG!
?!?!?!?!?
<< Ti pareva! >>
A che serve non far sapere
una cosa se poi c’è Natsu che la spiaccica pubblicamente davanti a tutta la
gilda?
“CHE CAVOLO TI È SALTATO
IN MENTE?!?”
“Ah ah ah! Scusa amico! Volevo proprio vedere le facce che avrebbero fatto gli
altri.”
Delle più varie in
effetti; dal rossore incontenibile di Levi, all’ira funesta di Jet e Droy, i
cui faccioni, contratti e pieni di vene pulsanti piombarono a un centimetro dal
naso del povero dragone.
“TU COSA HAI
FATTO?!?!?!?!??”
“Ma quindi… state
insieme?” chiese Olietta.
“NO!” urlarono i due!
Che fortuna che c’erano
argomenti validi per chiuderla lì.
“Sentite, parleremo di
com’è andata la gita dopo! Ora dobbiamo fare qualcosa per quelle la fuori!
Tranquilli, si sistema in modo rapido e indolore.”
“Baciando Levi!” spiegò
Natsu.
“CHE COOOOOOOOOSA?!?!?”
Jet e Droy erano molto
vicini a menare Gazille, il quale invece ci si avvicinò ancor di più con Natsu,
menando sonoramente lui e la sua voglia di divertirsi!
Date le spiegazioni del
caso, e fatti stare finalmente zitti Jet e Droy, si uscì in cortile, dove si
poté procedere nuovamente alla de-cupidizzazione.
“Visto che Levi ci è già passata,
sarebbe ingiusto ci vada nuovamente di mezzo.”
“BEN DETTO!” fecero gli
altri due membri di Shadow Gear, schierati a protezione della dolce turchina.
“Quindi, la tipa che dovrà
essere baciata sulla guancia, e sottolineo sulla guancia con innocenza, verrà
estratta a sorte da questa scatola in cui ho messo dentro i nomi. Mi sembra
giusto no?”
“N-n-non c’è un altro
modo?” chiese qualcuna, imbarazzata dall’idea di un simile bacio in pubblico.
Juvia gli si avvicinò
all’orecchio: “Giusto, qualcosa per cui possa essere Juvia a baciare Gray
magari?”
“Desolato Juvia, te lo girerei volentieri, ma purtroppo sta a me.”
Nel frattempo, la folla,
avvertita dello spettacolo a cui avrebbero assistito, rumoreggiava timorosa,
sperando non fosse vero.
Il drago infilò la mano
nella scatola e le ragazze lì intorno presero a squagliarsi! L’unica rilassata
era Levi, già salva d’ufficio.
“Dunque, sembra che sarà
Bisca…”
Tla-Tlack…
Arzack gli aveva poggiato
la bocca di fuoco del suo revolver contro la nuca…
“……”
Gazille accartocciò il foglio e ricominciò a mescolare i bigliettini, mentre
Arzack, facendo di si con la testa, rimetteva il ferro nella fondina!
Gazille tirò di nuovo su
la mano: “Mira, sei uscita tu.”
Immediatamente, Elfman si
piazzò, grosso come una casa, dietro le sue spalle, con le braccia incrociate.
“Bah!”
Stracciò l’altro foglio.
Ne prese un altro e guardò Cana.
“… Spiacente, sono
sbronza.”
Prese una bottiglia, diede
un sorso e cascò a terra, imitando alla perfezione il sonnecchiamento post
alcolico.
“……”
Gazille provò ad estrarre un nuovo foglietto, e mentre cercava, posò gli occhi
su Erza…
“…… Oh, al diavolo!”
E buttò via la scatola
senza neanche provarci!
“Ah ah ah ah!” –Lily,
seduto su uno dei tavolini, rideva di gusto- “Ora ti spiace non avere una
ragazza a portata di mano, vero? Eh eh eh… EEEH?!”
All’improvviso si era
visto afferrato e sollevato.
“Ehi, voi!” –urlò Gazille-
“Guardate qui!”
“Che stai…”
Gli mollò un bacetto sulla testolina pelosa.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!”
A momenti un paio di torri
crollavano!
Nemmeno l’urlo delle fan
fu così forte: “NOOOOOO! SIGH!”
E le nuvolette a forma di
cuore sulle loro teste esplosero, facendole tornare in sé!
“Storia chiusa! Chi
schiaccia un cinque?”
Stavolta Arzack ed Elfman
si rivelarono più ben disposti!
“Ehm, Gazille?”
Datigli due colpetti sulla
spalla lo fece voltare.
Lily era in stato di shock:
“Ack… Argh… Ugh… Ack…”
Non riusciva ad articolare
bene i suoni per via della mandibola sbarrata… Inoltre aveva tutto il pelo
drizzato, come una pelle d’oca su tutto il corpo!
“Non mi sembra stia molto
bene…”
“Sta benissimo, anche se non penso mi parlerà per almeno un mese…”
Makarov soffiò in una
trombetta piena di festoni: “Allegria ragazzi! Le nostre amiche sono tutte
normali e non c’è ombra di contestazioni all’orizzonte!”
Le ragazze infatti erano
corse via a riappacificarsi coi propri magicamente scaricati ragazzi, o a
seppellire la testa sotto la sabbia per le figuracce fatte!
Il master allora alzò il
suo bastone col sorrisetto giallo e fece strada a tutti gli altri verso il
salone: “Su, torniamo dentro e godiamoci il resoconto di questa avventura!”
“Si, però che resoconti qualcun altro.” –disse Gazille- “Ora ho bisogno di
mangiare un bel po’ di metallo decente. A proposito, ora che non sono più al
centro dell’attenzione, festeggio la cosa offrendo un giro a tutti!”
“EVVIVA GAZILLE!”
“Però prima nessuno voleva che gli dessi un bacetto, eh?”
“Tienitelo!”
“Ma chi ve lo da?!”
E intanto Lily rimaneva
ancora lì fuori con gli occhi strabuzzati!
Torna così la normalità a
Fairy Tail, con la sola eccezione del povero Pantherlily, rinviato a data di
destinarsi fino a quando non gli passerà lo shock di un simile “tradimento” da
parte dell’amico! XD
Per ispirarmi ho ascoltato
la colonna sonora degli Hobbit de “Il Signore degli Anelli”, sa troppo di
ritorno a casa! ^__^
E col questo ritorno, va a
chiudersi così l’avventura, a cui si aggiungerà, nei prossimi giorni, un
epilogo da non perdere!
I nostri protagonisti
hanno avuto occasione di mettersi alla prova, di imparare e crescere; chissà se
qualcuno continuerà su questa strada… e cosa ne verrà fuori!
Se siete curiosi, alla
prossima!
PS: NARUTO X HINATA ORA E
SEMPRE!
PPS: GAZILLE X LEVI ORA
SEMPRE!