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Autore: Oswin12    17/06/2011    1 recensioni
Tutti noi conosciamo la favola della bella addormentata, ma se questa avesse un seguito? Cosa succederebbe se la protagonista si pungesse di nuovo?
Attenzione: ho voluto fare un piccolo esperimento e la storia è scritta per buona parte al futuro!
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autrice : quando ho scritto questa storia andavo in seconda media, quindi siate clementi. Se per caso dovessero esserci errori mi scuso in anticipo, lo stesso vale per frasi con poco senso o che altro! Non ho voluto metterla a posto di proposito, mi sembrava più giusto lasciarla così come l'avevo scritta. È pur sempre un ricordo!




                       LA BELLA ADDORMENTATA NEL FUTURO

 
 
PROLOGO
 
C’era una volta, circa mille, o più, anni fa, una giovane fanciulla che pungendosi il dito con un ago, si addormentò in un sonno profondo. Essa è nota infatti come “La Bella Addormentata nel bosco”. Un bel giorno un principe, passando da quelle parti, vide il corpo della giovane e allora la baciò, svegliandola. I due vissero felici e contenti finché essa non si punse con le spine di una rosa, ripiombando così in un sonno profondo… 
 
 
 
In un lontano futuro (tremila anni dopo, o giù di lì) la bella addormentata si risveglierà per colpa di un forte rumore, accorgendosi di essere in una casa finora sconosciuta. Sulle mensole ci sarà ogni tipo di oggetti e, al posto delle sedie, cubi di ferro con circa duecento pulsanti. Al posto del tavolo ci sarà  un blocco di ferro con mille leve. La Bella Addormentata proverà a tirare una leva e il tavolo si alzerà in volo. Un secondo rumore la farà sobbalzare; guarderà fuori da una finestra, rimanendo stupita: quei rumori saranno provocati da un mezzo simile ad un carro volante, che atterrerà vicino alla casa. Ne uscirà un uomo vestito in modo buffo, tutto colorato, dicendo:
- ç*§§=/£$=°.°=^_ °. -
Bella non capirà e glielo dirà, allora quello strano uomo risponderà:
- Scusami, non avevo regolato il traduttore di lingue sull’italiano! Mi chiamo Garrow Aghelto Morbio, ma puoi chiamarmi Garr. Tu invece come ti chiami? Ma soprattutto, da dove vieni? Ti ho trovata in casa, sta mattina, addormentata sul divano.-
- Mi chiamo Bella e a giudicare dal paesaggio immagino di venire da molto lontano! Valle Ombra, precisamente.-
- Che strano! Quello era il nome di questo luogo molti anni fa.-
- Cosa?! Ma allora ho viaggiato nel tempo! In che anno siamo?-
- Ehm, 3602-
- Sono nel futuro!- esclamerà Bella- Com’è possibile?-
- Poco tempo fa, uno scienziato è riuscito ad inventare una macchina, in grado di creare un contatto con il passato e di trasportare oggetti da altre epoche fino a noi, ma s’ignorava che avrebbe potuto trasportare anche persone!Probabilmente sei stata prelevata mentre dormivi.-
- Ma come farò a tornare indietro?-
- Dobbiamo raggiungere il castello dello scienziato e azionare la macchina. Ma questo a dopo; per ora facciamo colazione e pensiamo ad un piano: Darken non è molto socievole e se dovesse scoprire che la sua macchina ti ha portata qui, ti userebbe per i suoi esperimenti!-
Verso sera partiranno perché, a sentire Garr, di notte si darebbe meno nell’occhio.
- Prima tappa: “Bosco Scuro”; ma bisognerà stare attenti, là abita l’orco Sudicione, molto irascibile e pericoloso.- dirà Garr.
- Dove sosteremo?-
- Vicino alle cascate delle scintille.-
Alla mattina, dopo un grande sbadiglio, Garr constaterà che delle impronte orlavano il suolo. Quindi sveglierà Bella, sussurrandole:
- Dobbiamo andarcene, c’è l’orco nei dintorni!-
- Puoi ripetere? Non ho… -
Ma un rombo riecheggerà  nel bosco, smorzandole la parola, e davanti a loro si presenterà l’orco. Dalla bocca gli spuntava della bava, i vestiti saranno strappati, le unghie lunghe e sporche ed emanerà un tal fetore da far appassire i fiori troppo vicini. Bella farà per urlare ma Garr le tapperà svelto la bocca: l’orco non gli avrà ancora notati. Svelti inizieranno a correre verso l’astronave, parcheggiata ad un paio di metri di distanza, mentre l’orco li rincorrerà. Questo ultimo, essendo troppo lento, non li raggiungerà in tempo ed essi riusciranno a mettersi in salvo. Arriveranno alle “Pianure del condor” a pomeriggio inoltrato. Appena si riprenderanno dallo spavento ripartiranno.
- Meta il castello di Draken, sul picco Incubo, nella valle delle Tenebre!- dirà Garr.
- Che nomi rassicuranti.- ironizzerà Bella.
All’alba risvegliandosi Bella si ritroverà nell’astronave, nella  radura di un boschetto. Non trovando Garr perlustrerà i dintorni, ma ecco sbucare da un cespuglio un folletto e due libellule, che le diranno di seguirli. Essi la porteranno ad un albero cavo, dove starà Garr. Egli starà parlando con un altro folletto. Scorta Bella la farà sedere di fianco a lui, spiegandole che oramai saranno in prossimità del castello.
- Come faremo ad entrare? E quando?- chiederà lei.
- Di notte! Ma dovremo stare molto attenti.-
Quando caleranno le tenebre Bella e Garr si metteranno in marcia, con in mano una polvere capace d’immobilizzare per parecchie ore: regalo di un folletto. Per loro fortuna una finestra al pian terreno sarà aperta ed entreranno da lì. All’interno li aspetterà il nero assoluto: i mobili, i vasi, i muri, le candele… tutto nero.
- Questo posto mette i brividi!- commenterà Garr – È già tanto se non è nera pure la fiamma delle candele!-
Ma Bella non lo ascolterà. In fondo alla stanza crederà di aver scorto un luccichio e avvicinandosi riconoscerà uno specchio.
- Ehi, Garr! Questo specchio non riflette! Scommetto che è la macchina.-
Si avvicinerà ancora di più e Garr non farà in tempo ad avvertirla che un urlo echeggerà nel castello. Una figura spunterà da una porticina: Draken li avrà scoperti. I due cercheranno di scappare ma s’imbatteranno in un troll: imponente, nella mano destra reggeva una clava e con la sinistra formava un pugno. Garr gli butterà addosso un po’ di polvere ed egli s’immobilizzerà. Bella e Garr si metteranno a correre verso lo specchio e ci salteranno dentro.
 
 
 
Si ritrovarono davanti ad un palazzo, circondato da un bosco. Lei lo riconobbe subito.
- Questa è casa mia! Sono tornata nella mia epoca!-
Dallo specchio si sentivano uscire le grida dello scienziato che se la prendeva con il povero troll. Garr salutò Bella e partì:
- Su specchio fammi tornare nel futuro, a casa.-
Furono le ultime parole che Bella sentì dire dal suo amico, dopo di che un lampo l’accecò e lo specchio sparì. Entrando nel suo castello si diresse verso camera sua, stremata da quell’avventura. Qui si accasciò sul letto, abbandonandosi ad un sonno profondo che, chissà, magari sarebbe durato molti anni.
 
 
 
 

THE END
  
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