Verticale
Capitolo unico


 - Zio, quello che stai facendo non ha senso - affermò la bambina dai capelli corvini, sei anni compiuti da poche ore, imbronciata come ogni giorno.
Dalla posizione ribaltata in cui si trovava, Iroh osservò l'espressione indifferente di quella mocciosa. Era identica a quella di suo nipote seduto poco distante, la pergamena con scritto ıɐʞ ıubɐ stretta tra le dita. Non ci sono più i bambini di una volta, si disse.
 - Non è vero! Questa gara è interessante, Zio! Non ascoltarla!
Iroh girò appena la testa, osservando quella bimba con le guance rosse e gli occhi lucidi per lo sforzo, voltata verso di lui. La treccia le ricadeva attorno alla testa, serpeggiando sul tappeto; le gambe, prima parallele al muro a cui erano appoggiate, si stavano progressivamente piegando su loro stesse.
 - Però, Zio, non ce la faccio quasi più - sussurrò Ty Lee, le braccia che tremavano leggermente.
 - Pappamolle! - affermò decisa la terza bambina, paonazza, anche lei in equilibrio sulle mani.
Iroh ne osservò le sopracciglia corrugate e i denti digrignati; un'espressione davvero fuori luogo. Degna figlia di suo padre, che non si tirava mai indietro quando c'era qualche competizione in ballo, aveva partecipato a quella gara come se si trattasse di una vera e propria guerra.
La voce di Ozai gli risuonò nelle orecchie. Il modo più veloce di porre fine a una guerra-
Il viso di Azula era sempre più rosso, e gocce di sudore le scorrevano sulla fronte. Non si sarebbe arresa per nulla al mondo.
 - Azula, un giorno imparerai che il modo più veloce per porre fine ad una guerra è perderla - le disse Iroh.
L'espressione della bambina si distese; la vide scivolare sulla testa, e riportarsi in piedi con una capriola.
 - Il modo più veloce non è perdere, ma far perdere voi - ribattè acidamente, tirando con tutte le proprie forze il tappeto su cui posavano le loro mani e facendoli scivolare a terra.
Tutta suo padre, rimuginò, massaggiandosi la testa e ricordando quel bambino di vent'anni più giovane di lui con la stessa espressione in viso e le stesse parole in bocca.



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17.06.2011
In realtà questa fic è stata scritta più di un mese fa, ma mi sono sempre dimenticata di metterla online XD
350 parole esatte per la prima sfida mensile del Multifandom Drabble Fest indetto da it100. C'erano alcune limitazioni molto precise: 350 parole, non una in più né una in meno; l'inserimento di una parola rovesciata; lo stile cinico-ironico; una citazione da rispettare (che nel mio caso era "Il modo più veloce, per porre fine ad una guerra, è perderla" di George Orwell).
Inutile dire che mi sono divertita un sacco a scriverla. *_*
Grazie mille per aver letto! :D
Kuruccha