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Autore: Il Saggio Trentstiel    17/06/2011    18 recensioni
Per la seconda volta il pubblico urlò, fischiò ed applaudì: mi avvicinai in tutta fretta, giusto in tempo per vedere Harold e Cody correre sul palco, seguiti a breve distanza da Justin che si esercitava ad ammiccare e a sorridere in maniera seducente.
Trent...Dov'era Trent? Era già salito sul palco?

Questa one-shot fa parte della serie "In due" ^_^
Può un concerto rivelarsi un'esperienza così forte? Beh, chiedetelo a Gwen!
TrentXGwen
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In due'
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Alloooora, non sono morto se questo può rincuorarvi xD
Sono stato molto, molto impegnato con gli esami (la laurea si avvicina, forse T_T), ma le due long-fic procedono!
A breve cercherò di pubblicare dei nuovi capitoli: nel frattempo, per farmi perdonare, vi lascio questa one-shot, sperando che vi piaccia :)



La canzone utilizzata all'interno della storia è "Memories" dei Within Temptation







Che cosa ci facevo lì?
Non era un posto per me, non era il mio mondo!
Ragazzine urlanti e vocianti, colori vivaci -rosa, troppo rosa!-, discorsi del tipo
"Oh, quanto spero che Justin si tolga la maglietta stavolta!"
Adocchiai un paio di quelle innumerevoli oche giulive: una di loro indossava una maglietta con su scritto, abbastanza rozzamente, "Drama Brothers Is My Life" -esatto, "is"! Non solo patetica, ma anche illetterata...-, l'altra stringeva a sé un ampio striscione bianco.
Non riuscii a leggere cosa ci fosse scritto e, ad essere sincera, non volevo neanche saperlo!
Sentendosi osservate le due si voltarono, mi squadrarono dalla testa ai piedi e cominciarono a sghignazzare apertamente.
Inarcai le sopracciglia e spedii loro un'occhiata invelenita: indossavo il mio solito completo scuro -effettivamente non sarei sembrata fuori posto ad un concerto di tutt'altro genere...-, ma per l'occasione mi ero messa una sciarpa -rossa, il colore meno compromettente che avessi trovato...- con su il logo della band.
Chi diamine le autorizzava ad additarmi e a ridacchiare a quel modo?
Oh, giusto, forse i loro ultimi neuroni rosa shocking!
Mi stampai sul volto un sorrisetto ed estrassi da sotto la sciarpa un lungo laccio blu a cui era legata una tessera bianca...
Anche da lontano si poteva capire che quello fosse un pass, ed incredibilmente anche le due idiote lo capirono al volo: sbiancarono e smisero immediatamente di ridere, immusonendosi.
Sorridendo soddisfatta mi avvicinai al cancello, esibendo il pass all'enorme buttafuori lì schierato e, al suo cenno silenzioso, entrai.
Vagai per qualche minuto lungo i corridoi del Palazzo dello Sport di Toronto, mostrando il pass ad inservienti frettolosi, scenografi affaccendati ed altre persone che non riuscii ad identificare.
Mi sarei sicuramente persa se , inaspettatemente, non avessi sentito qualcuno chiamare il mio nome
"Gwen! Gwen!"
Prima ancora di voltarmi sapevo di chi si trattava: l'entusiasmo nella sua vocetta infantile era palese!
"Cody!"
Il ragazzo mi raggiunse di corsa: era già vestito di tutto punto per entrare in scena, con il cappellino rosso sul capo e gli occhiali da sole negligentemente posati sulla visiera dello stesso.
Esibì un sorriso smagliante
"Alla fine sei venuta! Oh, sono così contento!"
Non potei evitare di sorridere: nonostante la sua palese cotta per me era un bravo ragazzo, e mi era stato vicino anche quando avevo lasciato Trent.
Già, Trent...
Ci sarebbe ovviamente stato anche lui quella sera!
Cominciammo a muoverci verso il fondo del corridoio, dove un continuo andirivieni di persone indicava che il palco era lì vicino.
Mi riscossi e posai una mano sulla spalla di Cody
"Nervoso?"
Fece un sorrisetto di superiorità
"Sai con chi stai parlando pupa, sono pronto ad affrontare questa serata, e..."
"Cody?"
lo bloccai, lanciandogli un'occhiata scettica: lui parve sgonfiarsi lentamente, come un palloncino forato con un ago
"D'accordo...Sono terrorizzato..."
Scossi la testa, esasperata, e stavo per dirgli qualcosa di incoraggiante, quando una voce acuta mi interruppe
"Cooooody, dove sei?"
Guardai l'interpellato con aria interrogativa a cui lui rispose con un sospiro affranto
"Una fan sfegatata che è stata mandata qui ad intervistarci, anche se finora ha intervistato solo me..."
Risi
"Credevo che ricevere attenzioni da una ragazza non ti dispiacesse!"
Sgranò i suoi occhioni con un'espressione da bambino spaventato
"Quella lì, quella Sierra, è terribile! E' una vera e propria...Stalker!"
Aveva appena finito di parlare che una furia in top giallo e pantaloni verdi, con lunghi capelli viola, lo aveva abbrancato per un braccio e lo stava trascinando via
"Non abbiamo ancora terminato con l'intervista, dobbiamo andare..."
Lanciò un'occhiata maliziosa a Cody
"...Più a fondo!"
Il ragazzo mi salutò tristemente con la mano, lasciandosi trascinare via dalla ragazza senza possibilità di scampo: risposi al saluto e mi appoggiai alla parete, respirando profondamente.
Un paio di settimane prima avevo trovato nella cassetta della posta il pass per quel concerto: ad accompagnarlo c'era solo un breve volantino promozionale che indicava data, orario e luogo dell'esibizione, ma nulla che consentisse di risalire al mittente.
Beh, c'ero arrivata benissimo da sola!
Conoscevo personalmente tutti e quattro i membri della band e, escludendo Harold e Justin, rimanevano solo Trent e Cody.
Il primo non poteva essere stato...Insomma, lo avevo lasciato in diretta televisiva, facendolo anche eliminare dal reality! Che motivo avrebbe avuto di invitarmi?
Dunque doveva essere stato Cody a spedirmi quel pass.
Un pensiero gentile, va detto, ma rimuginai e cambiai idea più volte fino alla mattina stessa del concerto, prendendo infine la decisione di andarci, perlomeno per non dare un dispiacere a Cody.
Sospirai e mi passai una mano tra i capelli, domandandomi intimamente se, invece, quella non fosse stata la decisione sbagliata...C'era anche Trent!
Sobbalzai quando udii una voce femminile parlare ad un microfono ed il pubblico replicare con un urlo spaccatimpani
"Ci siamo, Toronto! Solo per voi, solo per questa sera...I Drama Brothers!"
Per la seconda volta il pubblico urlò, fischiò ed applaudì: mi avvicinai in tutta fretta, giusto in tempo per vedere Harold e Cody correre sul palco, seguiti a breve distanza da Justin che si esercitava ad ammiccare e a sorridere in maniera seducente.
Trent...Dov'era Trent? Era già salito sul palco?
Un assistente mi indicò in tutta a fretta dove mi sarei potuta accomodare, correndo via subito dopo: mi sedetti e, con il cuore a mille, mi accinsi ad assistere al concerto.
Devo ammetterlo, nonostante non sia affatto il mio genere, loro sono grandiosi!
Già dalle prime canzoni il pubblico manifestò il suo apprezzamento, e -se le mie amiche mi avessero vista, mi avrebbero ammazzata!- anch'io mi ritrovai spesso a cantare e ad applaudire con foga.
Passarono...Già, quanto tempo passò?
Non ne ho idea, ero così concentrata sul concerto, sulla musica, sui componenti della band che non me ne resi conto.
D'un tratto udii Harold al microfono
"Siete stati un pubblico fighissimo! Purtroppo, è giunto il momento di salutarci!"
Applausi ed urla dal pubblico
"Questa sera vogliamo lasciarvi in maniera particolare, con una cover...Eseguita dal nostro Trent!"
Oh, cazzo.
Trent...Avrebbe cantato da solo?
Già mi era stato difficile ignorare la sua voce mentre cantava assieme agli altri, adesso come ci sarei potuta riuscire?
Mi alzai di scatto e mi allontanai, ma le prime note della canzone mi costrinsero a bloccarmi.
Dopo qualche istante di completa immobilità tornai a voltarmi, proprio mentre la voce di Trent riecheggiava sul palcoscenico.
Brividi.
Fiato corto.
Battiti accelerati.
Poi partì il ritornello...
 
"All of my memories 
keep you near...
It's all about us 
imagine you'd be here... 
All of my memories
keep you near...
The silent whispers... 
The silent tears..."
 
I sussurri silenziosi.
Le lacrime silenziose.
Le stesse che scorrevano lungo il mio volto in quel momento.
Mi portai una mano alla bocca, tentando di impedire che qualche singhiozzo ne fuoriuscisse.
Quella canzone...
Lui sapeva che la adoravo.
Sapeva anche che era l'unica in grado di commuovermi.
E ora...
Ora l'aveva utilizzata per colpirmi, ferirmi, distruggermi.
Corsi via dalla sala, le lacrime che continuavano ad inondarmi copiose il volto, i singhiozzi non più trattenuti.
La voce di Trent giungeva fin lì...
No, no, NO!
Mi appoggiai ad una parete e scivolai lentamente verso il basso, sedendomi sul pavimento e continuando a piangere con la testa nascosta tra le ginocchia.
Non udii le parole di commiato della band, gli applausi e le urla del pubblico, i passi di coloro che mi transitavano davanti, incuranti delle mie lacrime, forse convinti di trovarsi davanti una fan sfegatata e isterica...
"Ciao Gwen"
Sbarrai gli occhi.
No, non lui, non in quel momento...
Non mi mossi né dissi nulla e, dopo qualche istante di silenzio, sentii che stava sedendosi accanto a me
"Cosa vuoi?"
riuscii infine ad esalare, senza sollevare il capo.
Mi posò una mano sulla schiena
"Salutarti, sapere come stai, come ti è sembrato il concerto..."
In quell'istante trovai la forza per alzare la testa e guardarlo negli occhi: mi asciugai le lacrime con rabbia e scostai bruscamente la sua mano
"Credevo ci fossimo chiariti, che tra noi non ci fosse più rancore...Invece approfitti del fatto che Cody mi abbia invitato al concerto per...Per torturarmi con quella canzone..."
Trent non parve impensierito da questo mio sfogo, che mi lasciò tremante ed ansimante: con calma infinita sorrise e si preparò ad infrangere tutte le mie nuove certezze
"Mi dispiace che tu la pensi così...La canzone finale è stata una mia idea, ma non certo per torturarti...Bensì..."
Sembrava un po' restio ad ammetterlo
"Bensì per farti capire quanto tu mi sia mancata..."
Non persi il mio cipiglio: stava mentendo, ne ero certa!
Ma lo ero davvero?
"In più...Sono stato io a spedirti il pass e l'invito..."
A quel punto la mia espressione da arrabbiata si trasformò in sorpresa.
Enormemente sorpresa!
"I-io...Non...Non..."
balbettai, sentendomi una completa imbecille.
Trent agitò una mano, come a volermi dire che non c'era bisogno di scusarsi: si alzò lentamente in piedi e tornò a sorridermi
"Spero almeno che il concerto ti sia piaciuto"
"Io...Sì, beh, siete stati molto..."
Fece per andarsene ma, con la forza della disperazione, mi alzai in piedi e lo trattenni per il polso: mi osservò con quei dannatissimi occhi verdi pieni di curiosità e mi affrettai a scusarmi
"Scusami...Per quello che ho detto, e...Per quello che ho fatto..."
Presi un bel respiro e...

"In this world you tried...
Not leaving me alone behind... 
There's no other way...
I'll pray to the gods: let him stay"

Trent non disse nulla, quasi non respirò mentre cantavo.
Forse...Forse era per quello che aveva voluto che assistessi al loro concerto, a quell'ultima, commovente canzone...
Sull'ultima parola la mia voce si incrinò ed abbassai lo sguardo, mentre gli occhi tornavano ad inumidirsi
"Scusami..."
ripetei, lasciandogli finalmente il polso.
Stavolta però fu lui a stringere il mio: gentilmente, ma con fermezza, mi costrinse ad alzare lo sguardo.
Stava sorridendo, e...Sembrava felice...
"Insieme, in tutti questi ricordi...Vedo il tuo sorriso..."
Un sussurro.
Mi passò un dito sotto l'occhio sinistro.
Una lacrima.
Senza rendermene conto, le mie labbra tremolarono e si incurvarono verso l'alto.
Un sorriso.
Ci avvicinammo nello stesso momento l'uno all'altra.
Ci scambiammo un sorriso.
Ci stringemmo le mani.
Fu allora che i ricordi tornarono ad essere semplici memorie.
Fu allora che quell'attimo divenne un nuovo inizio.
Fu allora che sussurri, lacrime e sorrisi si fusero in un bacio.
   
 
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