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Autore: _StayStrong    17/06/2011    2 recensioni
OS, su Jemi.
Sono la coppia che amo di più, spero veramente che ci sia un futuro per loro, questa shoot però non è molto positiva, ma spero vi piaccia lo stesso.
#StayStrong
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I never wanna take that final look. I'll turn another page, won't close the book. 

 


"Me lo avevi promesso, mi avevi promesso che saresti rimasta questa volta" mi disse con gli occhi lucidi; il problema era che non riuscivo a fidarmi, non ci riuscivo proprio, avevo fatto di tutto negli ultimi sei mesi per riprovare a trovare una casa tra le sue braccia, ma mi era impossibile.
Eravamo in spiaggia, la stessa che ci aveva visto correre insieme e ridere mentre giravamo il video di Make a Wave, ma quello accadeva più o meno due anni fa, e le cose erano così diversa da come sono ora; il vento che mi porta indietro i capelli ne è una prova, fa freddo, non perchè sia inverno, ma perchè ho freddo io, dentro.
Joe mi guardava supplichevole, lo conoscevo, sapevo che stavo per spezzargli il cuore, e si stava rispezzando anche il mio; ma una piccola parte di me sorrideva al suo dolore, una parte di me mi diceva: "Fai quello che lui ha fatto a te, lui non ha avuto scrupoli con te, ti ha abbandonata quando avevi più bisogno", e in momenti come questo, dove avrei voluto prendere le mie emozioni e metterle da una parte, quella voce era sempre più forte.
Avevo impararo a non nasconderle più, ma a volte queste potevano essere così forti da fare male, da bruciarmi il cuore.
"Quante volte me lo hai promesso, tu? Invece se siamo qui così oggi, è solo colpa tua" mi ritrovai a dire, non certo per la prima volta, potrebbe essere almeno la centesima, non mi stancavo mai di ripeterglielo, come se il suo senso di colpa non fosse già abbastanza.
Beh, per me forse non lo era.
"Demi, santo cielo, ancora con questa storia? Quante volte ancora dovrò chiederti scusa? Non sapevo che stavo facendo, mi sono reso conto troppo tardi dei miei errori e mi dispiace, ma ti prego resta. Metti un punto a quella storia e andiamo avanti ancora insime"
Quelle parole però mi fecero salire il sangue al cervello.
"Come faccio a mettere un punto al mio ricovero? Come faccio a dimenicarmi dell'inferno che ho dovuto passare; per te è semplice, tu non c'eri, mi hai lasciata da sola a combattere quando l'unica persona di cui avevo veramente bisogno eri tu. Come posso riuscire a fidarmi ancora di te, senza avere quella costante paura che tu possa lasciarmi ancora? Sono fragile, tu neppure te ne rendi conto. Ti comporti come se non fosse mai successo niente, ti sei presentato davanti alla mia porta con un brioches al cioccolato e un cappuccino, come se non mi avessi mai lasciata da sola per otto mesi. Io non imentico, posso perdonare, ma non dimentico" dissi con le lacrime agli occhi, non potevamo più andare avanti così, era passato del tempo dalla prima volta che mi aveva chiesto scusa, ma le cose non erano cambiate, ci avevamo riprovato, a ritornare migliori amici, magari qualcosa di più, ma ogni volta faceva sempre più male.
"Devi darmi un'altra possibilità, una sola. So di non essermi comportato nel modo giusto, so di averti fatta star male. Sono qui per rimediare ora" rispose Joe cercando di sfiorare con una sua mano la mia guancia, ma io feci un passo indietro, non ce la facevo ancora. Era impossibile, lo guardavo e non riuscivo più a trovare me stessa, come tempo fa, trovavo solo il risfesso di quello che ormai non volevo più essere.
"Scusa ma non ce la faccio" feci un altro passo indietro, ogni passo lontana da lui mi sembrava un passo lontano dal mio cuore, ma anche lontano dalla Demetria che sbagliava sempre, che si richiudeva in bagno per cacciarsi due dita in gola, dalla Demetria fragile e insicura; prima di ritornare con lui doevo supeare tutto questo, dovevo continuare il mio percorso.
"Demi..." disse, sapeva che me ne stavo per andare veramente "Resta, ti prego"
"Mi dispiace"
risposi, incominciando a correre, non so neppure verso dove, solo via da lui, lontana.
Lo amavo, sono il cielo sapeva quanto, ma era tutto troppo da sopportare, non riusciva a capire la ferita che mi portavo dentro, non capiva il perchè delle mie scelte, non capiva quello che continuavo a passare.
Forse, chissà, un giorno sarebbe stato diverso, ma quel giorno non è oggi.

 

  
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