La pioggia formava strani disegni sulla vetrata del bar. Guardavo la gente che si affrettava a tornare a casa, soffiai sulla tazza bollente di caffe che l’inserviente mi aveva appena portato < buonasera lei è ana mac?> , mi voltai e guardai l’uomo che aveva appena parlato : era alto ,con i capelli corti neri portava la divisa e mi guardava con affabilità . Mi alzai e li porsi la mia mano < Si sono io piacere, lei e' il poliziotto mandato dal penitenziario ?> lui mi strinse la mano < Si sono io Bran Donnel sono io che ho arrestato sigurd don nel’ agosto 1995 > .Si sedettero al tavolo e subito l’inserviente compari' e chiese con scortesia che cosa volesse Bran, lui ordino' un the . Appena la cameriera si fu allontanata lui mi chiese < Bene lei sa che sono passati cinque anni prima che facessero delle indagini approfondite sul caso di sigurd? > io annui e chiesi < io quindi devo solo confermare il suo stato d’infermità mentale ?> bran annui e disse < Oggi le chiedo d’interrogarlo per cominciare a fare un profilo , si dovra' togliere le scarpe. Sigurd odia i rumori molto forti ed odia qualsiasi donna di questa terra deve fare molta attenzione e' un uomo molto intelligente e pericoloso >. Dopo queste informazioni principali per il mio compito , incominciammo a parlare del caso e svuotate le nostre tazze Bran pago' il conto e uscimmo da caffe' sotto la pioggia scrosciante . Lui mi apri' il suo ombrello e mi accompagno alla sua macchina di servizio , il viaggio fu silenzioso e nessuno tento'
d’instaurare un vero e proprio discorso . Dopo pochi chilometri il penitenziario si staglio' prepotente nel cielo , la guardia posta davanti al cancello ci saluto' e scambio quattro parole con Bran e qualche minuto dopo ci fece entrate . La pioggia continuava a cadere e per arrivare dentro al carcere dovemmo correre . Quando fummo dentro una guardia ci fece da guida , occhi nel buio mi osservavano clangori e gemiti echeggiavamo come un urlo nella mia mente . Ci addentrammo nella zona piu' vecchia del carcere davanti a me c’era solo una porta imbottita scolorita dal tempo e in quel silenzio sinistro si poteva udire un voce fievola di un uomo, molto gutturale che recitava una litania < zac, zac amico fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a vedere il loro sangue zac zac amico tagliente fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a nutrirmi >. Guardai con orrore bran e chiesi con un sussurro < la ripete ogni giorno? > lui annui' tristemente < si levi le scarpe e mi segua > .Riluttante lo seguii, lui aprii la porta imbottita ed io mi feci forza ed entrai ; la litania si era fermata e l’uomo che avevo davanti sogghignava, il suo sguardo era quello di un animale barba e capelli incolti di un biondo quasi bianco . Tutte le donne erano attratte da lui e le foto riportate sui giornali non li rendevano giustizia. < Chi sei ?> mi sedetti davanti a lui e lo guardai attentamente < sono una psicologa mi chiami Ana> lui rise e fece stridere le menette che aveva ai polsi sul tavolo di ferro che ci separava < ma che bella voce Ana mi ricorda la mia quarta vittima era troppo stupida per capire il mostro in me e lei non e stupida vero ? > i suoi occhi e il rumore delle sue manette mi trascinavano in un vortice non ero padrona della situazione , mi riscossi e respirai a fondo .Cercai d'ignorare il suo monologo folle < mi dica sigurd quante ne ha uccise ?> lui impassibile continuo' con il suo monologo < zac, zac amico fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a vedere il loro sangue zac zac amico tagliente fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a nutrirmi >. < mi ascolti la voglio aiutare quante ne ha uccise e perche ?> lui rise e stavolta rispose < 4 , 100 che importanza ha ? le loro voci sono mie adesso e non potranno piu' ridere la sciupavano e la sua sara' mia la sua voce sara' nella mia collezione > rise ancora e fece stridere di nuove quelle meledette menette era esasperante,< zac, zac amico fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a vedere il loro sangue zac zac amico tagliente fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a nutrirmi >. Era senza speranza continuava a dire quella litania senza collaborare , mi alzai dovevo parlare con Bran , alzandomi sbattei contro il tavolo e mi tagliai urlai per lo stupore . Sigurd si blocco' e i suoi occhi si dila tarono. Vedetti dietro al vetro scuro un movimento cercai di uscire ma sigurd mi salto' addosso e si aggrappo' al mio collo con i denti , cercai di togliermelo ma lui non si mosse . Bran entro' e allontano' l’uomo che aveva brandelli di carne e sangue sulla faccia, rideva come un pazzo ed aveva ricominciato la sua litania la sua ninna nanna per le sue vittime < zac, zac amico fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a vedere il loro sangue zac zac amico tagliente fatto di ferro aiutami a toglierle la voce aiutami a nutrirmi >.