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Autore: fallforyou    17/06/2011    1 recensioni
“Possiamo saltare questa parte? Andiamo direttamente alla parte in cui ci lasciamo per sempre e finiamola qui”.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Perché lo hai fatto?!” dico, trattenendo le lacrime.
“Io..non l’ho fatto di proposito. Non è come pensi tu, Kim”.
“Certo che no!” rispondo io, sarcastica. Come ha potuto farmi questo? “La solita storia, ok. Io mi fidavo di te, bla bla bla..non è come credi eccetera eccetera” blatero, mentre il mio viso comincia a essere solcato dalle lacrime. “Possiamo saltare questa parte? Andiamo direttamente alla parte in cui ci lasciamo per sempre e finiamola qui”.
Mi guarda con un’espressione incomprensibile. “Se è quello che vuoi”.
“Certo che lo voglio!”
“Se ne sei sicura..”
“Certo che lo sono!”
“Provamelo” dice, attirandomi a sé.
Il mio cervello va in corto circuito. Stare vicina a lui mi ha sempre fatto quell’effetto, non potevo farci niente.
“Stai giocando sporco” dico, con il suo viso a poca distanza dal mio.
“Lo so, ma farò di tutto per riaverti con me”.
Convinco me stessa a staccarmi dal suo abbraccio. “Bè, non sono la tua bambola, ok?! Mi hai tradita una volta, e ci sono passata sopra..Mi hai detto che ci tenevi davvero a me, che sono la tua vita, e tante altre bellissime cose..E cos’erano? STRONZATE!” gli urlo. “IO NON SONO NIENTE PER TE! PERCHE’ CONTINUI A FARMI SOFFRIRE? SONO COSI’ DIVERTENTE?!”
“Non volevo che succedesse di nuovo, ma se mi lasciassi spiegare..”
“IO NON VOGLIO LE TUE STUPIDE SCUSE!” grido, cercando di fermare il mio pianto. Mi butto per terra, sul prato, e sento un tuono in lontananza.
“Ma io ti piaccio” sussurra, dopo un po’.
Lo fulmino con lo sguardo: “No, non mi piaci”.
“Bugiarda” dice, tranquillo.
“Vattene”.
Silenzioso, si appoggia all’albero li vicino. Dopo un po’ mormora: “Avanti, parla. Mi merito tutto quello che vorrai dirmi”.
Sospiro, passandomi una mano fra i capelli. “Tu non ti meriti niente. Non ti vergogni di quello che mi hai fatto? Come puoi essere ancora qui? Dove trovi il coraggio di farti vedere da me?!” respiro, cercando di calmarmi. “Mi sono fidata di te. IO MI SONO FIDATA DI TE, CAZZO! Sono passata sopra a tante cose, ho sopportato, perché a te ci tenevo.. Ma trovarti a letto con la mia migliore amica, Joe..hai superato ogni limite. Vattene”.
Lui non dice niente. Sta li, appoggiato a quell’albero, e mi guarda.
“Mi hai sentito?! VATTENE!” urlo io, scoppiando a piangere.
Dopo un po’ comincia a parlare, quasi sottovoce: “Ti ricordi quando avevamo 9 anni, e tu mi hai regalato quella collana con attaccato il simbolo dell’infinito?..mi hai detto ‘saremo amici per sempre’”.
Le mie lacrime scorrono sempre di più. Se ne ricorda ancora.
“Bè, io ce l’ho ancora. Non la tolgo mai” dice, tirando fuori il pendente da sotto la maglietta. Una catenina d’argento con attaccato un otto rovesciato, il simbolo dell’infinito.
Sgrano gli occhi, e mi ricompongo. “E con questo?” dico, fredda.
“Puoi anche respingermi e non volere più i miei baci, ma saremo amici per sempre. All’infinito”.
Non so cosa rispondere. Sto in silenzio, guardo il cielo nero attraverso le mie lacrime. Vedo i fulmini e ascolto i tuoni potenti, ricordando.
 
Le nuvole erano scurissime, e pioveva a dirotto.
Due bambini, mano nella mano, correvano attraverso un grande prato.
All’improvviso un tuono squarciò il silenzio, e la bambina si accasciò a terra, rannicchiandosi. “Aiuto, Joe! Ho paura!” strillò.
“Dai, Kim! Non manca molto a casa mia. Puoi farcela!” rispose il bambino sedendosi vicino a lei, mentre la pioggia li bagnava.
“Ho troppa paura!”
“Ci sono qui io” disse Joe, abbracciandola. “Vedi quell’albero?”
La bambina annuì.
“Adesso noi ci sediamo li e aspettiamo che il temporale finisca”.
Kim annuì di nuovo e corsero sotto la grande pianta, che filtrava la pioggia. Un altro tuono si sentì in lontananza. “AIUTO!” urlò Kim.
“Shh, ci sono io” le sussurrò Joe, stringendola in un tenero abbraccio.
“E..s-se un f-fulmine ci colpisce?” balbettò lei.
“Non ci colpirà nessun fulmine, io sono qui con te. Vedrai, dopo ogni temporale esce sempre l’arcobaleno”.
Quando la pioggia finì, i due bambini si alzarono e dalla cima della collina videro il loro primo arcobaleno. Si strinsero per mano, e la bambina diede a Joe un bacio sulla guancia. “Sei il mio migliore amico” sussurrò.
 
La paura dei temporali mi è passata, ma quello che sento per Joe non è cambiato.
Mi rannicchio con le ginocchia al petto. “Non voglio la tua amicizia. Puoi anche buttarla quella collana” dico, cercando di sembrare convincente.
“No. Mai” mormora lui. “E’ inutile che provi a respingermi, lo so cosa provi per me” aggiunge.
“Non è difficile intuire che ti odio”.
“Tutto il contrario. Non saresti così arrabbiata se mi odiassi”.
Odio quando ha ragione. “E allora? Vuoi che ti dica cosa provo per te? Ecco, io TI ODIO! Una volta ti amavo, Joe. TI AMAVO”.
“Mi amavi?” ripete lui, sbalordito.
“Si, e non avrebbe cambiato le cose dirtelo. Perché credi che abbia sopportato tanto? Ti amavo, semplicemente. Ma mi hai rovinato la vita, e mi sono rotta”.
Mi alzo, faccio per andarmene mentre iniziano a cadere le prime gocce di pioggia. Ma lui mi prende, mi appoggia dolcemente all’albero e mi bacia, mi bacia con tutta la passione e con tutto l’amore di cui è capace.
Non mi ha mai baciata così. Gli butto le braccia al collo e non posso fare a meno di stringerlo a me.
Non smette di baciarmi. Le sue labbra sulle mie sono così morbide, e il sapore di lui si mescola con quello della pioggia. Quando allontana leggermente il viso, mi guarda negli occhi e mi dice: “Ti amo, ti ho sempre amata anch’io. Con tutto me stesso”.
Distolgo lo sguardo e cerco di andarmene. E’ sbagliato, è tutto sbagliato!
“Lasciami”.
“No. Non ti lascio più” dice lui, dolce.
“Non capisci che non ti voglio più?”
“Non è così”.
“Tu non capisci” dico. “E’ troppo tardi!” Devo andarmene.
Mi divincolo dalle sue braccia, e corro via attraverso quel prato, senza guardarmi indietro. La pioggia scende furiosa, ma il temporale è dentro di me.
Improvvisamente mi torna in mente una canzone che ascoltavo qualche anno prima.
 
I can love with all of my heart,
You know I had so much to give.
But you know it’s just too little, too late,
A little too wrong, and I can’t wait.
You know all the right things to say,
But it’s just too little too late.
 
Raggiungo la cima della collina. Mi siedo sotto quell’albero, quello dove mi aveva abbracciata e avevamo visto il temporale andarsene, insieme.
Ma questa volta piango, piango, e sono da sola. Non c’è lui a consolarmi. Non ci sarà mai più.
Quando le mie lacrime non si confondono più con la pioggia e le nuvole si diradano, esce un bellissimo arcobaleno, forse il più bello che io abbia mai visto.
“Ho visto la fine del temporale. Ho visto l’arcobaleno” mormoro. “Io andrò avanti senza di te, e porterò l’arcobaleno nel mio cuore. Ti dimenticherò, Joe. Fosse l’ultima cosa che faccio”.
Lentamente, comincio a scendere dalla collina e mi avvio verso casa, canticchiando.






Author's Note:
L'ho scritta mesi fa, ritrovata qualche giorno fa nei meandri del mio pc. Mi rendo conto solo ora che rifugiarsi sotto un albero quando ci sono i fulmini non è precisamente una buona idea...ma mi sentivo in colpa a cambiare tutta la storia per un piccolo dettaglio, percui su, abbuonatemelo.
Se vi interessa, la canzone è Too Little Too Late, di JoJo. http://www.youtube.com/watch?v=DunGvUIAYBw
Se mi lasciate un piccolo commento, solo cosa ne pensate, sarei molto felice.
   
 
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