No one’s noticed our loneliness.
 
 
 



«Dovremmo andare, è quasi ora.»

«È ancora presto…».
 
Dom inspirò più aria possibile, la trattenne per tre secondi e la rilasciò rumorosamente.
 
«Non è bellissimo?»

«Cosa, Matt?»
 
Matt fece più o meno la stessa cosa, inspirò ed espirò forte. Si sfregò la fronte e gli occhi chiusi.
 
«Niente, niente.»
 
Dom non indugiò su cosa fosse; tornò a bearsi dei raggi in pieno volto, che lo abbagliavano.
 

Che poi avevano pensato la stessa cosa, però non lo sapevano.
 
Anche lui, come Matt, credeva che avrebbe potuto rinunciare a tutto per quel momento.
 
A entrambi sarebbero bastati per tutta la vita quel sole che accecava, così da non vedere nient’altro,

e quell’infinito silenzio che faceva tacere tutto,

e l’erba fresca sotto la pelle, la rugiada che inumidiva il cotone delle magliette,

e la testa dell’uno che toccava appena quella dell’altro,

e i battiti un poco accelerati.
 
Il tempo poteva fermarsi o passare e loro non se ne sarebbero accorti.

Provavano la stessa cosa, però non lo sapevano.
 

«Dovremmo andare», ripeté Dom.
 
«Ancora un po’».












Credo che questo sia dovuto all’inizio delle vacanze… in effetti non ha molto senso. D:
Mi perdonate? 
UnintendedChoice