Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: gm19961    18/06/2011    7 recensioni
Mettiamoci un po' d'amore.
E se la storia non fosse andata così? Se qualche avvenimento fosse diverso? Se Capitan Eo si fosse innamorato, che sarebbe successo?
Ve lo spiego io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Capitan EO

Mettiamoci un pizzico di romanticismo.

Allora, per tutti quelli che hanno visto il video di Michael in Capitan EO. Questo è un mix tra la storia “vera” e la mai follia da scrittrice rUomantica. Spero che vi garbi! 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Questa è la sua storia.

La storia di un popolo schiavizzato, da circa un’era.

E più l’oppressione aumentava, più il tempo sembrava fermarsi, a chiedere una tregua a tutto quell’odio.

Cittadini ridotti a lavorare come vermi, solo per avere da mangiare, o per rivedere la loro famiglia.

Donne e bambini costretti a servire e riverire una strega, una donna “immortale”, che aveva conquistato il pianeta Jupiter, uno dei più potenti della galassia.

Tutti soffrivano in silenzio, imponenti e aspettando l’arrivo di un salvatore, di un eroe.

Solo una ragazzina impertinente e con sangue blu, non se ne stava zitta neanche un secondo.

Una ragazza sulla ventina, con una carnagione chiara, capelli lunghi e castani, ricci e morbidi.  In contrasto, due occhi azzurri come il cielo dopo la pioggia. I lineamenti regali, ciglia lunghe e chaire. 

Ma, anche vestita con soli stracci che la regina le proponeva come abbigliamento riservato al suo popolo,  lei riusciva a risplendere come l’alba. Era davvero bella. 

Era la principessa Olympia. Figlia del Re Phosphoros, deceduto in battaglia contro la Regina Nera, nuova dominitrice del pianeta.

Odiava starsene zitta, e mentre era con le altre donne a lavare i panni di quell’orribile donna, Olympia gettò a terra il cestino con i panni sporchi.

-Perché ce ne dobbiamo stare qui a servire quella donna!? Perché non ci ribelliamo, insomma, santo Dio, siamo o non siamo il popolo più forte della Galassia!?-

La signora Dafne, balia della principessa, le trattenne i polsi con uno sguardo triste.

-Non possiamo fare più niante. Ci saranno altre vittime, altri morti. Vuole che accada questo, Olympia?-

La ragazza sbuffò e si mise a braccia conserte.

-Ma ci deve essere qualcuno in questa galssia, che si salverà da questa oppressione…ma chi…chi, mi domando.-

Guardò fuori dalla finestra del palazzo, con una lacrima che le segnò al guancia.

Il cielo grigio e buio, e un punto di luce che attirò la sua attenzione.

Stava guardando una stella. Era così bella e luminosa, stette ad osservarlo per un po'. L’immagine si ingradiva sempre più.

-Ma che…!?-

************************************

-Hooter, prendi le ali!-

Disse il capitano al suo piccolo soldato.

-OK!-

Disse il piccolo elefantino in preda al panico.

-Dietro di te Hooter!-

-Non ci arrivo!-

Povero, era così piccino da non riuscire ad arrivare al pulsante rosso dell’accensione delle ali.

Finchè, un’idea geniale venne in mente agli altri soldati della navicella spaziale.

-Hooter usa la proboscide! Allungati!-

Il capitano dell'astronave insieme alla troup spaziale iniziò a farsi prendere dal panico.

Stavano scappando da delle navicelle che li stavano seguendo da non poco tempo.

Il piccolo elefantino risucì a premere il tasto e così da mettere in salvo la compagnia spaziale.

-Sì, bravo Hooter!-

Sorrise allegramente il capitano. Riprese a guidare la navicella con una specie di "timone" tecnologico.

Ma i guai per loro, non erano finiti.

******************

Da..Dafne, vieni a vedere, vedi quella stella!?-

La signora strabuzzò i suoi piccoli occhietti, in effetti, era cieca come una talpa. Si mise gli occhiali e guardò il punto indiacato dalla ragazza.

-Sì, è molto grande per essere una stella, potrebbe essere un meteorite…-

-…-

Entrambe si girarono lentamente, in modo da guardarsi l’una al all’altra.

E poi…

-AAAAAAAAAAAAH!-

Le due si abbracciarono disperate.

 

********************************

 

Entrano in un tunnel spaziale ad una velocità supersonica che però, fermarno con una brusca frentata, provocando un forte impatto sul terreno si un pianeta, a loro sconosciuto. Inizarono ad incamminarsi verso quel pianeta inquinato, con discariche e un terreno torrido e melmoso.

Non si erano accorti di essere seguite dalle guardie della Regina Nera.

Essi catturarno la compagnia e li scortarono verso la terribile sovrana.

Il giovane e affascinante ragazzo, il capitano della squadra, con un’aria di disprezzo verso gli uomini che lo afferravano per entrambe le braccia, con a testa alta, si lasciò trasportare verso la sala, dove impaziente, la ragina gli attendeva.

 

*********************

 

-Ehi…ma..il meteorite non si schiantato contro di noi! Meglio che vada dalla vipe…volavo dire regina, magari lei sa cosa diamine sta succedendo!-

-No, ferma! Non puoi andare dalla regina così, su due piedi!-

-Senti, io sono la principessa, l’uncia vera autorità qui, e che tu lo voglia o no, andrò da quella serpe, non è la prima volta che la affronto!-

-Vai, piccola, ma non farti mettere nei guai!-

La ragazza annuì e abbraccio la balia. Dopodichè si recò verso la sala del trono. In un primo momento voleva farsi avanti, mapoi, “qualcosa” o “qualcuno” le fece cambiare idea. Si nascose dietro agli enormi pali elettrici e grigi e iniziò a guardare la scena, con un’aria affascinata.

I suoi occhi inziarono a scrutare ogni singolo dettaglio del giovane, vestito con una tenuta bianca e un lungo mantello. I capelli corti, riccioli neri, come ilcarbone. Gli occhi piccoli, ma belli, belli come la luna piena. E il suo viso, sembrato essere nato da una una rosa nel suo periodo di massimo splendore.

Questi pensieri che facevano sognare gli occhi della ragazza vennero interrotti da una sibilante e maligna voce. 

L’unica e inconfondibile. Quella della Regina.

-Voi!.. Avete inquinato il mio mondo con la vostra presenza! Trasformermero voi tutti in..rifiuti e la tua anima..ragazzo..la tua anima sarà condananta a cento anni di torture nell’oscurità della mia prigione.-

Disse con un sorriso maligno, l’essere che si mostrava dinnanzi a loro.

Olympia doveva intervenire in qualche modo, doveva salvare la vita a quel ragazzo. Non lo conosceva, ma il suo cuore le ordinò di farlo.

-Sua Maestà!-

Disse la ragazza uscendo allo scoperto, attirando l'attenzione del mostro e del capitano.

Quest'ultimo inziiò ad osservare piano piano la ragazza, era così bella, seppur vestita di stracci.

Anche lei era cattiva? Anche lei non aveva un cuore?

Abbassò piano piano lo sguardo.

-Che vuoi... Olympia...?

-Voglio, voglio che li lasicate liberi, dopotutto, non hanno fatto niente!-

Disse la ragazza titubante voltandosi verso il ragazzo.

-Non hanno fatto ..niente? Hanno osato entrare qui e usurperare la mai aria con quella gentilezza e bontà che si sono ..portati DIETRO.Meritano di pagare con la vita.-

Disse subdola la regina.

-Ma...-

-Taci, Olympia. E' già bello che non ti abbia fatto uccidere come il tuo malvagio ..padre. E ora vattene, non ho tempo da perdere con te. Altrimenti la punzione sai quel'è. E mi sembra che lo hai già potuto..sperimentare.-

-Allora uccida me e non loro. Io sono stata insolente e le ho amncato di rispetto, lasci andare loro e prenda me. Insomma, credo che io sia un essere inutile.-

Hooter bisbigliò al capitano.

-Pss, Capitan Eo!-

-Dimmi..Hooter.-

-Non può permettere che uccidano quella bella ragazza, deve fare qualcosa. E lei sa che cosa....-

Nel frattempo, lessere si accinò sempre più alla giovane  con un sorrisetto diabolico in viso.

-...allora sei disposta a sacrificarti, Olympia?-

-Vostra Altezza!-

-Chi ha osato interrompermi!?-

-Io, Sua maestà.-

Con un volto deciso e fedele, il ragazzo salì le scale fino a lei e si mise una mano sul petto.

-Vostra Altezza, io e miei compagni accettiamo la punizione.-

-Che cosa!? La accettiamo?-

Disse Hooter e i soldati semplici Idy e Ody.

-Siamo venuti qui senza essere avvisati o invitati.-

Pian piano, il capitano si avvicinò sempre di più al mostro, o per meglio dire, Regina.

-Tu! Perché sei venuto qui?-

-Per portarle un dono, Vostra Altezza. Per una persona bella come te.-

La regina con una voce dolce e sibilante, si avvicinò al ragazzo.

-Tu..pensi che io..sia bella??-

-Molto bella, Maestà. Solo che non ha la chiave per aprire la bellezza nel suo cuore. Allora questo è il mio regalo per voi.-

Olympia, sorrise all’energia che quel ragazzo possedeva, e con occhi sognanti inziiò a riguardarlo piano piano.

Il ragazzo inziò a dimenrarsi e iniziò a ballare con un’energia incredibile che inziò a contagiare tutti i presenti. Le guardie si trsformarono in colorati e luminosi ballerini, dietro di lui.

-Olympia, vieni via di lì!-

La ragazza mise un dito sulla bocca di Dafne.

-Zitta, guarda com’è bello, ci sta salvando, ed era così semplice …liberarsi di lei, guarda con i tuoi occhi Dafne!-

Poco a poco la regina inziiò a perdere le forze, e più lui cantava e si esibiva in quelle strabiglianti mosse di ballo, la donna maligna si trasfromò in una musa bellissima e contornata da una luce dorata.

Olympia, sorridente, insieme a tutit gli altri cittadini, ritornarono vestiti con abiti d’oro e il mondo grigio e buio tornò illuminato da u’autora e da un arcobaleno luminoso.

La ragazza, vestita con una lunga tunica bianca, i capelli catsani raccolti e una corona d'argento sul capo.

Dafne, diede un mazzo di fiori a Olympia, e le parlò nell’rocchio della giovane, sorridendo.

La ragazza rise e si avvicinò al ragazzo, porgendogli il mazzo di fiori.

-Grazie per averci salvato e per averci…ridato il nostro mondo, ti saremo per sempre debitori…ehm..qual è il suo nome, i grazia?-

Il ragazzo sorrise e prese un fiore dal bouquet e lo mise tra i capelli di Olympia, scaturendone un gran rossore sulle guance.

Rimase abbastanza colpito da quel viso angelico e da quei occhi azzurri, così limpidi e puri. All’inzio era un po’ imbarazzato ritrovò il suo coraggio e le sorrise. 

-Sono Eo, Capitan Eo. E il suo nome, signorina?-

Le baciò la mano e diede i fiori a Hooter, che inziò a mangiarli, senza un perché.

-Hooter, ma che fai?-

-Avevo fame Capitan Eo!-

I due ragazzi risere e Olympia gli rispose.

-Sono Olympia, principessa di Jupiter, figlia del Re Phosphoros. Grazie per aver riportato la pace nel mio regno, credevamo di aver perso la speranze e…grazie ancora di tutto! Vuole restare qui con noi, signor Eo?-

Il ragazzo esitò e le sorrise dolcemente.

-Sono lusingato, ma altri mondi hanno bisogno di me. La ringrazio comunque, principessa.-

-Mi chiami pure Olympia, signor Eo!-

-E lei mi chiami pure, Capitan Eo, senza “signor”, mi fa sembrare vecchio e dammi del tu!-

-Credimi anche se invecchi resti sempre bell…ehm, dicevamo?-

Il ragazzo sorrise e prese per mano Olympia, accompagnandola all’astronave.

-Sa, è molto simpatica e oserei dire, stupenda. Non credo che negli altri mondi ci sian una tale bellezza! Quindi, credo che si sia aggiudicato un posto nel mio cuore, sia per la sua bellezza e per ila sua dolce persoanlità.  E grazie anche per...grazie. Voleva sacrificarsi per noi. E non ci consociava neanche.-

-Beh, sarebbe stata la cosa giusta. Anche se non l'ho mai detto, io ho sempre sentito parlare di voi. State decolinizzando il male su questo pianeti, la compagnia del famoso Capitan Eo. In un primo momento non conoscevo il tuo aspetto, Capitan Eo, ma quando ti è esibito in quelle mosse e ha riportato la pace, ho capito tutto. Quindi un grazie sincero. Posso fare qualcosa per te?-

-Ci sarebbe una cosa principessa Olympia.-

Eo si avvicinò sempre di più alla ragazza, fino  aridurre lo spazio tra di loro, scambiandosi un piccolo bacio sulle labbra.

-Ehi, CAPITAN….o.-

Il piccolo elefantino, insieme alla compagnia, spalancarono al bocca fino a farla arrivare a terra.

I due ragazzi si staccarono e si abbracciarono.

-Ragazzi, dai, non è così..scandalosa, questa cosa.-

Hooter e gli altri animali barra soldati, inziarono a commuoversi.

-Il piccolo Eo è cresciuto, ha trovato una compagna, e ora, che ne sarà  di noi?-

I due si guardarno con sorridendo, e baciandosi nuovamente.

-Ancora!? Senta il capitano è tuo quanto nostro, quindi cocca, noi dobbiamo continuare la nostra missione!-

Disse Hooter trascinando Eo per il braccio, sull’astranove.

-Hooter!-

-Beh, è la verità!-

Eo sorrise e prese la mano di Olympia.

-Giuro di che non mi dimenticherò mai di te.-

-Credo che lo stesso valga per me, grazie ancora, capitan Eo.-

-Grazie a te, Olympia.-

I due si baciarono per l’ultima volta, e abbracciata alla sua balia, con dietro il poplo, salutò l’astronave in partenza, e con un sorriso angelico, Eo sussurrò all’immenente spazio galattico..

“Mi hai fatto visitare numerosi pianeti, pacifizzare ogni contea, ma ora ti devo dire grazie, per avermi fatto scoprire l’amore.”
---------------------------

Sì, va bene, è schifosa, orribile e, ah già, ripugnante .__.”
Ma avevo voglia di pubblicarla per far consocere il mio lato da scrittrice in crisi fantascientifica di One-shot.
Ditemi il vostro parere, anche se so che non vi piacerà affatto t_t”
Una lacrima e un bacio <3
gymmy

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: gm19961