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Autore: allegretto    19/06/2011    5 recensioni
Un momento di tranquillità e serenità a casa di Bobby tra Dean e Sam alla vigilia di Natale. Attenzione: spoiler sesta serie!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione
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BUON NATALE, DAI FRATELLI WINCHESTER!

 

 

 

E' la sera della vigilia di Natale. Manca un'ora a mezzanotte. Dean siede su una sedia di vimini, vecchia e consunta ma molto comoda nel soggiorno di Bobby e guarda verso un albero di Natale, illuminato da una serie di lucine che si accendono e si spengono in alternanza. Stranamente fuori posto, l'albero è inclinato su una parte e non ha alcuna decorazione sopra se non una lattina di birra vuota posta là prima da Dean, per compensare la desolazione. Bobby ha esternato la propria disapprovazione, borbottando la solita imprecazione idiots ma poi l'ha lasciata lì e Dean l'ha presa come una sorta di vittoria.

Di fronte a lui, sdraiato sul divano, o sarebbe meglio dire attorcigliato visto i due metri di altezza, suo fratello Sam. Con un gomito appoggiato al bracciolo e la testa reclinata su di esso, Sam ha un'espressione di tristezza mista a malinconia che stona non poco con l'imminenza della festa natalizia.

Il televisore, modello risalente alla guerra di indipendenza, emana un borbottio incomprensibile. Meglio così, tanto tra le immagini in bianco e nero e la misura ridotta dell'apparecchio, si vedrebbe ben poco. Il caminetto illumina parte della stanza con le sue lingue di fuoco vivaci e riscaldanti ma poco invitanti per i due fratelli che se ne tengono ben alla larga. Chissà perché?

Dean sospira e pensa che Natale per lui non hai mai avuto senso!

Bobby tira lo sciacquone del bagno e si sente che spruzza qualche deodorante che fa arricciare il naso a Dean, non tanto pensando a cosa serva quel profumo ma a che di tipo di fragranza possa essere. Sicuramente sarà pino silvestre. Lui odia i pini perché gli ricordano le foreste e tutto quello di orribile che possano nascondere quei posti desolanti e misteriosi.

Sam deve aver visto l'occhiata di disgusto di Dean o aver sentito il profumo che inizia ad aleggiare nella casa, perché tira su la testa e guarda suo fratello maggiore. Forse vede per la prima volta suo fratello in tutta la serata - e gli sorride. Questo spaventa del tutto Dean. Da quando ha riavuto la sua anima tre settimane prima, Sam è stato quieto. Ha trascorso molto tempo a dormire e a pensare. Non parlando, se non poche parole pronunciate per chiedere da mangiare o da bere. Con un'espressione persa dipinta sul volto, come se fosse tornato quello di prima, come se Robo-Sam non fosse mai andato via. Nonostante i numerosi sforzi di Dean e anche le velate minacce, Sam è rimasto chiuso, ostinatamente nel suo mondo, lontano da lì.

Muovendosi leggermente sulla sedia. Dean vede arrivare Bobby. Trasporta un vassoio. Sembrano biscotti. Poi si gira a osservare suo fratello. Ha ancora il viso illuminato dal sorriso.

Che c'è?” domanda infine, incapace di sopportare a lungo quella tensione.

Cosa, cosa c'è?”, risponde quello innocentemente, lentamente stirandosi come un gatto troppo a lungo nella stessa posizione e sedendosi sul bordo del divano. Allunga le sue gambe lunghe arrivando quasi a toccare quelle di suo fratello.

Lo sai benissimo cosa intendo!”, Dean esclama.

Di cosa state parlando, voi due, idioti?”, Bobby bofonchia, entrando nella stanza e appoggiando sulla scrivania un vassoio carico di biscotti al cioccolato.

Una pila di riviste e giornali finisce a terra. Sam si alza, le tira su, ne fa una pila e le appoggia con attenzione su una sedia posta accanto al muro. E' proprio una cosa tipica di Sam fare ciò. Preoccuparsi che libri e riviste non si sgualciscano, Dean pensa mentre lo guarda risedersi sul divano.

Perché sorridevi prima? Ho una macchia in faccia o qualcosa d'altro?”, chiede poi Dean a suo fratello ma rivolto anche a Bobby, mentre allunga una mano per prendere un biscotto.

Non riceve risposta. Troppo assorto dalla bontà del dolce, pensa al fatto di non aver sentito prima Bobby armeggiare in cucina e quindi sarà stata una delle innumerevoli ammiratrici di Bobby a portarli prima. Ne prende un altro ringraziando mentalmente tutte quelle donne che, ostinatamente, continuano a fare la corte a quel vecchio brontolone, cercando di non chiedersi se si sia lavato le mani o no.

Ti ho preso qualcosa per Natale!”, Sam esclama improvvisamente rivolto a suo fratello.

Poi, schiarendosi la gola, come se fosse troppo imbarazzato per continuare, aggiunge. “Se per te va bene, ovviamente”

Dean smette di masticare. Un dubbio lo assale. Perché farebbe ciò? Soprattutto quando lo ha fatto? Il ragazzo non è mai stato da solo per tutto quel tempo. Anche quando dormiva o lui o Bobby sono stati sempre presenti, sempre svegli per evitare che facesse qualcosa, qualsiasi cosa che potesse minimamente assomigliare a qualche sciocchezza.

Sam equivoca il silenzio di Dean. Si alza di scatto dal divano e va verso la finestra. Con una mano, pulisce il vetro dalla condensa e guarda fuori. La neve scende copiosamente e il biancore fa sembrare la notte come se fosse giorno.

Non importa. E' stupido!”

Ehi, aspetta un secondo”, Dean esclama, alzandosi in piedi.

Si è reso conto di quello che è avvenuto. Sa che quello è il tipico atteggiamento di Sam. Conosce suo fratello come le sue tasche. E questo gli ha provocato un balzo al cuore. Questo è importante per Sam e lui deve fare attenzione. E' importante che lui riesca a ristabilire quella connessione tra loro due troppo a lungo dimenticata. Qualsiasi cosa lui abbia preso per Dean, significa qualcosa per Sam.

Così con due lunghe falcate, Dean raggiunge Sam dalla finestra. Lo guarda ma quello ha lo sguardo fisso a terra. Con una mano, gli tira su il mento in modo da poterlo guardare negli occhi. Cerca di caricare la voce con più petulanza che può e piagnucolando, tira su la mano aperta verso Sam, come un mendicante, chiedendo: “Dove è? Che cosa hai preso per me? Dove è il mio regalo?”

Sam butta fuori un incredibile “Dean, non è ancora Natale!”

Detto ciò, torna a sedersi sul divano. Nel farlo, Dean nota che sta di nuovo sorridendo e qualcosa dentro di sé lo fa rilassare. Santo cielo, quanto è mancato a Dean quel sorriso. Lancia un occhiata scherzosa a suo fratello e torna a sedersi anche lui sulla sedia. Un'esultanza incontenibile lo permea ma cerca di ricacciarla da dove è venuta. Ha troppa paura. Timore che possa durare troppo poco per essere minimamente assaporata.

Non è bello, sai!”, Dean si lamenta verso Bobby il quale scrolla la testa e lascia la stanza. Poi rivolto a suo fratello, esclama: “Io non ti ho preso niente!”

Dean!”

Il peso dell'emozione in quella unica parola dovrebbe essere un avvertimento per Dean ma non lo è.

Mi hai riportato la mia anima!”

Gli occhi di Sam sono inondati dalle lacrime.

Non ci sono parole”

Una lacrima scende giù lungo il viso di Sam.

Ringraziarti non è abbastanza!”

E poi Sam si muove. Due metri di fratello minore si alzano dal divano e si avvicinano a Dean, seduto sulla sedia e rimasto lì, fossilizzato e devastato da un'ondata di emozione incontrollabile. Quello si inginocchia e come se fosse una piovra enorme lo abbraccia quasi togliendogli il respiro. “Grazie comunque, Dean!

Dean ricambia l'abbraccio ed esclama un sommesso e impiastricciato “Grazie!”

Il pendolo nell'ingresso batte la mezzanotte.

Buon Natale, Dean!

Sam sussurra, alzandosi in piedi e tornando a sedersi sul divano.

Dean sente il peso. E' qualcosa di familiare che pesa sul suo petto. Qualcosa che è appeso contro il suo petto. Rendendosi conto di quello che è accaduto, Dean soffoca un improvviso singhiozzo e abbassa lo sguardo, Là, appeso a una sottile striscia di cuoio, il suo ciondolo. Il suo ciondolo-amuleto regalatogli da Sam anni prima e che significa quel legame fraterno che manca da troppo tempo.

Con dita tremanti, avvolge la sua mano attorno alla piccola figura. Con gli occhi umidi, Dean guarda suo fratello, farfugliando: “Subdolo bastardo!” e cercando di deglutire quell'immenso grumo che gli si è formato in fondo alla gola, si rende conto che c'è così tanto da dire ma le parole non vengono e si arrende.

Poi Bobby torna nel soggiorno con un ghigno da gatto sornione dipinto sul viso. Come se sapesse quello che sta avvenendo nella stanza. Qualcosa è cambiato tra Sam e Bobby dopo che Sam ha cercato di ucciderlo e stranamente sembra che loro due siano ancora più uniti di prima. Anche quello è un motivo in più per essere lieti.

Una torta di mele e della birra fa la comparsa sulla scrivania e il momento delle lacrime e della malinconia è andato. Dean seduto sul divano accanto al suo ritrovato fratellino, ride di gusto al borbottio di Bobby il quale appende altre due lattine di birra vuote accanto a quella solitaria di Dean, il quale promette che l'anno successivo lui e suo fratello faranno delle decorazioni decenti.

 

 

 

 

 

Lo so, lo so. Natale è passato da più di sei mesi o meglio mancano sei mesi al prossimo! Avevo scritto questa storia proprio per l'evento passato ma non l'avevo terminata. Ora l'ho fatto e posso farvela leggere. Spero vi piaccia e magari farvi dimenticare il caldo umido di questi giorni! Buona lettura!

 

 

 

  
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