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Autore: Sophie Isabella Nikolaevna    19/06/2011    18 recensioni
Anche la Terra di Mezzo si è modernizzata: vengono girati film, i Palantir sono touch screen e si collegano ad Internet. Ma questo rischia causare uno shock al nostro Legolas che, bazzicando su YouTube, potrebbe incappare in un video non troppo di suo gradimento...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Gimli, Legolas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è ciò che definirei una boiata colossale. Mi è venuta in mente questa idea folle all'una di notte mentre girando su YouTube ho trovato certi viedo incriminati. In questa "storia" (se così può essere definita) nessuno è salpato ai Rifugi Oscuri, o forse sì ma c'è stato un ricongiungimento, non lo so. Ad ogni modo, Legolas, Gimli e Aragorn sono insieme.
Vi prego di lasciare un commentino, le critiche sono benaccette :)
E ovviamente, per capire meglio cercare su YouTube "They're taking the Hobbits to Isengard" (e "The fellowship of the vuvuzela").





THEY'RE TAKING THE HOBBITS TO ISENGARD!


Era l'alba nella Terra di Mezzo. Tre amici stavano trascorrendo una placida e tranquilla vacanza nelle verdi vallate di Rohan, e stavano dormendo beatamente sull'erba bagnata dalla rugiada quando all'improvviso echeggiò un terribile grido disperato.

"AAAAAARAGORN! WAAAAAAH!".
Aragorn si svegliò con un salto, prendendosi un coccolone. Non tanto perché era l'alba, non tanto per i 120 decibel del grido... quanto perché la voce che l'aveva svegliato era quella di Legolas. Legolas, colui che non si scompone e che sta sempre in piedi a riflettere silenziosamente sulle situazioni, che vede lontano e che può correre sulla neve senza nemmeno scalfirla... Legolas l'etereo, l'argenteo, il principe, il... semplicemente l'Elfo. Non era da lui mettersi a urlare così!
"Che è successo, Legolas?", chiese Aragorn, temendo già il peggio: un attacco degli Orchetti? Un'alluvione, un incendio? Gli era caduto l'arco in un dirupo? Un pensiero agghiacciante attraversò la mente dell'Uomo: aveva forse finito le sue scorte segrete di pizzette? Eh, quelle sì che erano buone, altro che Lembas... finirle sarebbe equivalso ad un cataclisma di dimensioni epocali.
"Oh, Aragorn, è TERRIBILE! Guarda qua! Hanno profanato il nostro bellissimo film!".
Erano tutti molto orgogliosi del film che era stato girato sulle loro avventure. Ora erano noti in tutta la Terra di Mezzo non solo per l'aver effettivamente distrutto l'Anello, anzi, questo aspetto era ormai sceso in secondo piano. Il motivo della loro enorme fama era che avevano recitato in un film sulle loro stesse imprese. Nel giro di tre giorni dall'uscita del suddetto erano già stati tutti cinti d'assedio da ammiratori di ogni genere, che nel caso di Legolas erano soprattutto ammiratrici.
Aragorn guardò nel Palantir che quest'ultimo teneva in mano. Con le lacrime agli occhi, l'Elfo mostrò all'Uomo immagini dapprima confuse, che man mano si fecero sempre più chiare, mentre un'allegra musichetta si diffondeva nell'aria.
"Ma... è il nostro film!", commentò Aragorn, perplesso.
"Guarda meglio!".
Mano a mano che Aragorn osservava sul suo viso cominciò a nascere una strana smorfia, che si trasformò ben presto in un sorriso.
Dopo pochi secondi rideva sguaiatamente.
"MA CHE TI RIDI?!", strillacchiò Legolas, colui che non si scompone (?).
"Cosa state combinando, voi due?", chiese la voce arrabbiata di Gimli da poco lontano. "Insomma, stavo dormendo! Mai una volta che si possa stare in pace...".
"Gua... gua... gua... gua... gua... guaHAHAHAHAHAHA!". Il Re degli Uomini si rotolava per terra in preda alle convulsioni e ogni tanto puntava un indice tremante verso il palantir.
"Legolas, Aragorn sta male...".
"...Gimli, ti prego, GUARDA! Hahahah... Legolas è uno spettacolo! E c'è anche Gollum, poveretto... e il Re Celeborn... poveracci... PUAHAHAHAHAH!".
Con una faccia da funerale, Legolas porse al Nano il palantir.
"Hanno profanato il mostro film", ripeté in tono lugubre.
Gimli guardò nel palantir. Dopo pochi secondi si diffuse di nuovo l'allegra musichetta.
"Ehi... ma sono gli Hobbit! Merry e Pipino che ballano sul tavolo... ah, bei vecchi tempi!", disse.
"Aspetta a parlare, siamo ancora all'inizio".
"Ehi Legolas, quello sei tu!".
"They're taking the Hobbits to Isengard!".
"Ah Legolas, amico mio, me la ricordo quella tua battuta! Quante volte l'hai dovuta rifare prima che andasse bene...".
"They're taking the Hobbits to Isengard!".
"Ma l'hai già detto...".
"...heheheheh...".
"Zitto, Aragorn...".
"They're taking the Hobbits to Isengard! They're taking the Hobbits to Isengard!".
"Abbiamo capito...".
"What did you say?".
"Ma è scemo, Gollum? Glie l'hai già detto trecentonovantasette volte e ancora non ha capito!".
"The Hobbits-The Hobbits-The Hobbits-The Hobbits-To Isengard-To Isengard-! They're taking the Hobbits to Isengard-Gard-Ga-Ga-Ga-Gard!".
"Apperò, che ritmo, Leggy!
"La mia reputazione è andata in fumo".
"UUUHUHUHUHUHUHUH!".
"ZITTO!".
"Tell me where is Gandalf, for I much deisre to speak with him".
"Ooh, ho visto Galadriel! Luce dei miei occhi! Mia gioia e delizia!". Gli occhi di Gimli figlio di Gloin cominciarono a risplendere.
"A Balrog of Morgoth".
"Che faccia seriosa, Leggy... sorridi un po' alla vita anche tu!".
"No, cioè, spiegami. A parte il fatto che sto annunciando che Gandalf è stato risucchiato nelle viscere della terra dal Balrog, quindi non posso che essere serio. Il nostro film, il nostro bellissimo film è stato ridicolizzato, profanato, strumentalizzato, commercializzato, sbranato, spezzettato, triturato, sminuzzato, messo nel frullatore, frullato, fatto cuocere a fuoco lento per trenta minuti e servito in tavola con un bicchiere di vino rosso... e tu mi chiedi di sorridere alla vita?! Basta, sono circondato da insensibili. Ho capito. Basta. E PIANTALA UNA BUONA VOLTA DI CHIAMARMI LEGGY".
"Oh, scusa".
"They're taking he Hobbits to Isengard!".
"Ancora? Ma ti sei incantato?".
Appena l'immagine di Legolas ricomparve sul palantir, Aragorn, che si era leggermente ripreso negli ultimi trenta secondi, stramazzò a terra di nuovo e ricominciò ad emettere strani suoni:
"Eccolo che ricominciaaahahahahahahahah!".
"I miei complimenti al grande Re degli Uomini, vedo proprio la serietà con cui prendi ciò che ti circonda. Non oso immaginare se ti vedesse Arwen! Vergognati", disse acido Legolas, mentre le orecchie a punta gli si facevano bordeaux dalla stizza. Per fortuna, l'oltraggioso video era ormai giunto al termine.
"...è finito".
"Sì, per la fortuna dei miei occhi che ora potranno finalmente rilassarsi e tornare a bearsi della visione dei prati in fiore e dei boschi".
"Sei tornato il Legolas di sempre, vedo".
"Io sono sempre stato il Legolas di sempre. E' in questo video che si sono inventati un Legolas housettaro tunz-tunz".
"Ehi, Elfo", esclamò Aragorn tornando al pieno possesso delle sue facoltà mentali, "dove l'hai imparto questo gergo?".
"Ohbeh... ehm... su Internet si imparano molte cose. Internet è un mezzo ampiamente istruttivo ed educativo. Solo, qualcuno lo usa nel modo sbagliato e rovina la nostra immagine come se la reputazione e la sensibilità fossero cose con cui giocare". Verso la fine del discorso la voce dell'Elfo si era fatta via via sempre più strozzata.
"Ehi, ehi, ehi, aspetta un attimo...", sogghignò Aragorn scrutando nel palantir, "tra i video consigliati dopo aver visto questo, ce n'è uno chiamato The Fellowship Of The Vuvuzela... ed è sempre su di noi!".
Legolas sbiancò fino ad assumere un colorito cadaverico.
"OH, NO!", gridò inorridito, mentre la fronte gli si imperlava di sudore freddo. "Chissà che cos'altro si sono inventati! Che cosa sarà mai un... zuzuvela? Un marchingegno degli Orchetti?!".
Aragorn e Gimli si scambiarono un'occhiata d'intesa con tanto di ghigno sadico e premettero insieme il pulsante "play" (già, è proprio quello che state pensando: palantir dotato di touch screen).
Sulla superficie dell'oggetto magico si formò ben presto l'immagine di Gran Burrone, alla vista della quale il trio emise all'unisono un sospiro nostalgico.
"You have my sword", disse Aragorn a Frodo con tono da eroe.
"And you have my bow", si unì Legolas. Tutto procedeva secondo copione.
"And my ax". E questo era Gimli...
"AND MY... VUVUZELA!".

"HAHAHAHAHAHAHAH!".
"HAHAHAHAHAHAHAH!".
"NOOOOOOOOOOOOOO!".





LA FINE
   
 
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