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Autore: Lilianne    19/06/2011    2 recensioni
Tre amiche milanesi, Violante, Alessandra e Micholle con la stessa passione: JOE JONAS.
Non appena vengono a conoscenza che il loro cantante preferito si troverà esattamente nella loro città. Successivamente, scoprono il nome dell'albergo in cui alloggia e fantasticando un pò con la mente macchinano uno strano piano che ha a che fare con una divisa da cameriera. Riusciranno a realizzare il loro più grande sogno?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è frutto dei miei pensieri più stupidi e soprattutto ASSURDI fatti con le mie amiche proprio quando abbiamo saputo che Joe sarebbe venuto in Italia! Sfortunatamente, poi, i nostri carissimi genitori non ci hanno portate a Milano, vi lascio immaginare i pianti e gli urli per la tristezza di non vedere il nostro più grande SOGNO mentre era a 300 km. da noi!! Vabbè, adesso vi lascio leggere la storia!
Spero solamente che vi piaccia! Buona Lettura!
 
 
 
 
V: << Ragazze ce l’abbiamo fatta!! Oh Dio non sto più nella pelle dalla felicità!! >> mi limitai ad emettere dei gridolini isterici mentre ero intenta ad allacciarmi il piccolo grembiule bianco in vita.
M: << Io invece ho paura che ci mettano al fresco! Cazzo ma come facciamo se qualcuno ci becca Violante? >> Micholle sembrava essere terrorizzata all’interno di quel sontuosissimo bagno di marmo bianco. Aveva gli occhi fuori dalle orbite.
V: << Dai Michi che palle! Se desideri più della tua vita vedere Joe Jonas ti conviene metterti quella uniforme da cameriera e sbrigarti prima che venga il direttore e ci pigli a calci in culo come delle pignatte! >> affermai infuriata infilandomi delle ciabattine con dei buchi ai piedi.
A: << Ma quando ci ricapita un’ occasione del genere? Siamo qui, insieme, a Milano, al Four Seasons Hotel, uno degli alberghi più famosi della città, in un bagno da urlo, mentre ci vestiamo da cameriere per andare a frugare nei cassetti di questo ragazzino!! >> Alessandra tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans FixDesign, riposti all’interno della sua sacca color ceruleo, una piccola foto di Joe su uno sfondo bianco, mentre saltava in aria indossando giacca e cravatta grigia in un servizio fotografico dello stilista Calvin Klein.
V: << Siete pronte?? >> chiesi con voce tremante guardandomi allo specchio per sistemarmi meglio le forcine dello chignon in testa.
A.M: << Si! >> risposero all’unisono decise.
V: << Bene! Però prima ci facciamo una bella foto ricordo! Quando saremo vecchie rideremo a crepapelle nel rivedere questa immagine! >> afferrai la macchina fotografica che era nella mia borsa ed immortalai quel momento che sarebbe rimasto nella storia per “ la cazzata più grande del secolo”.
Aprii la porta della toilette. Mi affacciai un po’ con la testa per vedere se c’era qualcuno in giro per il corridoio.
V: << Via libera! >> intimai Micholle e Alessandra nel seguirmi fino alla hole.
Perfetto! Non c’era assolutamente nessuno. Sembrava essere un deserto!
Scavalcai l’enorme bancone in legno come se fossi James Bond in 007 ma, sfortunatamente, feci un tonfo a terra.
A: << Violante, sbrigati merda! Mi sa che sta venendo gente!! >> Alessandra mi incitò innervosita a fare presto.
Ad un tratto sentimmo dei passi provenienti dalla sala da pranzo.
M: << Porco Adam! E adesso?? >> Micholle tremava come una foglia, mentre afferrai nelle mie mani il passpartou per entrare nella suite di Joe.
Venne d’istinto di nasconderci dietro ad un divano in pelle là vicino nella maniera più silenziosa possibile. Ci accorgemmo, però, che il direttore, che si stava dirigendo nella nostra direzione non era da solo…
Io, Alessandra e Micholle ci guardammo con occhi sognanti nel riconoscere la voce di Joseph Adam Jonas proprio davanti a noi!!
Il cuore ci battava a mille, le mani davanti alle nostre bocche per evitare urlii vari e le risate nervose che stavamo trattenendo. Grazie al mio inglese, riuscii a capire che Joe si sarebbe allontanato dall’ Hotel per un po’, circa una mezz’ora  e che non voleva assolutamente trovare fan nei posti più impensati della sua camera. Addirittura, da quanto dedussi dalla parola “ bathroom” alcune ragazze si erano appostate proprio lì, suscitando il più totale imbarazzo da parte del povero Joe! Successivamente, i due uomini uscirono all’esterno dell’albergo, lasciandoci sole nella hole.
Una volta sole, corremmo come pazze verso l’ultimo piano dell’edificio,il quinto per l’esattezza, trattenendo l’agitazione dentro di noi facendo inquietanti movimenti a scatti. Dalla finestra dell’immensa corsia si poteva ammirare il panorama mozzafiato di una parte della città di Milano. Era a dir poco stupenda, ma non c’era tempo per stare ad ammirare la bella vista.
Micholle aprii la porta della Royal Suite ansimando dalla gioia. Sembrava ci fosse appena stato aperto l’ ingresso del paradiso direttamente da Dio in persona. Avevamo tutte e tre gli occhi fuori dalle  orbite e il fiato sospeso nel vedere cotanta bellezza! C’erano tre balconi, una stanza da letto, un soggiorno, un bagno e una piccola zona cottura.
V: << Cazzo e ancora cazzo! >> Alessandra urlò come un’invasata uscendo sul terrazzo da dove si poteva ammirare il Duomo.
M: << Questa non è una camera d’albergo, questa è la residenza della regina di Inghilterra!>> Micholle rise da sola alla sua battuta provocando il sorriso anche sui nostri volti ancora scandalizzati.
V: << Non so voi ragazze, ma… IO MI FIONDO IN BAGNO! >> Corremmo tutte e tre verso il W.C. del signorino Jonas.
V: << Questa è la terra PROMESSA! >> penso che in quel momento la bocca mi arrivò ad altezza ginocchio per la tanta trepidazione.
Poi però, dopo solo qualche secondo, ci accorgemmo che un odore, famoso per essere a dir poco sgradevole, arrivò ai nostri “delicati” nasi.
A: << Inspirate bene ragazze mie, inspirate bene! >> Alessandra sembrava inalare quell’ aria a pieni polmoni come se si trattasse di acqua di rose.
V: << Cioè, vi rendete conto che qui, lui, crea i suoi “ lavorini”?? E non si tratta di See No More! >> dissi sognante accovacciandomi esattamente sul water.
Micholle intanto frugava come un topo di fogna in cerca di cibo, nei cassetti sotto il lavandino.
M: << Ullallà! Guardate là!? Abercrombie e Fitch! >> Micholle ci mostrò incantata la boccetta di profumo più sublime di questo pianeta!
Poi, d’un tratto cominciammo a ballare sulle note del ritornello di “Keep It Real” come delle sclerale, canticchiandola. Non ci potevamo ancora credere. Eravamo nel bagno di Joe Jonas!
In seguito, curiosammo in tutti i cassetti della cabina armadio, notando che il caro amico Fritz indossava solo e rigorosamente boxer!
Annusammo i ci mettemmo addosso tutta la sua biancheria: t- shirt, pantaloni, maglioni, persino le scarpe e i calzini!
Poi fu la volta delle lenzuola! Fortunatamente il letto era ancora sfatto, quindi cominciammo a rotolarci fra le coperte immaginando che al nostro fianco ci fosse LUI…
Improvvisamente, nella stanza, calò un silenzio di tomba. Tutte e tre avevamo sentito dei passi e alcuni giri di chiave.
V: << Nascondetevi! >> gridai nella maniera più silenziosa possibile.
Io mi eclissai sotto il letto, Micholle fuori dal terrazzo e Alessandra… nel box doccia!
Qualcuno entrò nella suite. Riuscii ad intravedere un paio di converse nere che si diressero esattamente nella “ terra promessa”!
<< Merda, Alessandra!! >> pensai terrorizzata.
J: << Ahhhhahahhhhhahhhh!!! >> l’urlo di un Joseph spaventato penetrò i nostri 6 timpani.
Uscimmo tutte e tre allo scoperto. INSIEME.
J: << Oh mio Dio! Ma che ci fate voi qui?? Mi sembrava d’essere stato chiaro! NIENTE FAN NELL MIA SUITE! >> chiese shockato lui.
V: << Senti noi siamo tue grandissima fan, ti adoriamo, ti ascoltiamo da ben cinque anni e volevamo solamente avere un’ autografo e una foto con te! Niente di più! Siamo arrivate adesso! >> cercai di dare delle spiegazioni a JOE JONAS. Non riuscivo nemmeno a concentrarmi sulle parole da dirgli guardandolo in quegli occhi devastanti color del cioccolato.
Lui sembrava averci capito. Lo intuì dal suo sguardo comprensivo nei nostri confronti. Ci fu un momento di calma e tranquillità.
J: << Non avrete mica guardato nei cassetti spero! >> domandò lui con un sorriso a trentadue denti capace di metterci KO.
<< Assolutamente no! >> rispondemmo tutte e tre in coro tremanti dall’imbarazzo e dall’ agitazione di averlo davanti a noi ed essere nel suo bagno.
J: << Aspettatemi qui! >> Si dileguò per un secondo dal bagno mentre noi ci stritolavamo le mani a vicenda per la contentezza.
Ritornò con un block notes e una penna in mano.
J: << Come vi chiamate? >> ci chiese puntandoci il dito contro una per una.
V: << Violante>>
A: << Alessandra >>
M: << Micholle >>
J: << Alle mie fan più pazze. Joe >> Ci diede in mano in tre pezzi di carta, mentre Micholle tirò fuori dalla tasca del grembiule la sua macchina fotografica fucsia.
Ci facemmo tutti e quattro una foto allo specchio del bagno con delle facce assurde.
Penso che quello fu il momento più bello delle nostre vite. Epico.
A: << Adesso come facciamo con il direttore? Se ci scopre come facciamo?? >> affermò Alessandra preoccupata.
J: << Non temete, dietro la cabina armadio c’è una piccola scala che porta alla suite del piano inferiore, scendete e uscite direttamente dalla Deluxe Suite, io intanto chiamo il direttore e con una scusa lo faccio venire qui, ok? >> Il mitico Joe Jonas ebbe una idea a dir poco geniale!
M: << Ma possiamo stare tranquille?? >> Micholle non era ancora del tutto rilassata.
J: << Certo, è uno dei codici dei JoBros! Non fare mai la spia! >> rise lui.
V: << Grazie mille, davvero, è stato un onore poterti incontrare di persona! >> Lo baciammo e lo abbracciammo tutte e tre. Successivamente avanzammo rapidamente verso le scale mentre lo sentimmo parlare con il direttore riguardo ad una questione sull’ acqua calda che non veniva.
A: << Comunque carini i boxer! >> Alessandra gridò da sotto la stanza felice di aver vissuto la migliore avventura della sua vita…
 
 

 
  

  
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