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Autore: yuki013    19/06/2011    4 recensioni
Flashfic dedicata a Saphira e ai suoi ricordi da cucciola.
What if...?
Genere: Fantasy, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eragon, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusate, so benissimo che questa one-shot non c'entra nulla con il mio genere, però ci tenevo a metterla qui su EFP.
Avevo 15 anni quando l'ho scritta: la storia inizia con un "What if?", in cui ho ipotizzato che le uova di drago si schiudano prima che il loro Cavaliere le tocchi. Saphira ricorda così il giorno in cui la sua razza fu quasi del tutto sterminata.
Il finale è una piccola speranza, perché in un mondo disastrato come Alagaesia ne serve eccome.
Ok è infantile, è stupida, ma è l'unico contest che abbia mai vinto finora, e ci tengo. Se volete leggere la storia dal sito, o spulciarvi le altre bellissime, andate qui. E questo è tutto per stasera.
Adieu. Sé onr sverdar sitja hvass.
-Yuki


Mother, bless us all

 

Sciocchi bipedi.
Potenti raffiche di vento si abbattevano sulle Du Fells Nàngoroth. Dall'ingresso della mia grotta osservavo un gruppo di strani esseri, minuscole figure nel deserto di Hadarac. Ma pensavo ad altro: era mezzogiorno, e Cassius e Geshra erano ancora lontani, abbastanza da non sentire i loro pensieri.
Lenti come sono, non arriveranno ai Beor. Almeno non oggi. Mi voltai, annoiata, e mi accucciai su un mucchio di erba ingiallita e fiori secchi, mentre aspettavo il ritorno della famiglia.
Arriviamo. Thud.
Finalmente.
Thud.
Le pareti della grotta tremarono.
Thud.
Ci fu un forte rumore unito allo scricchiolio della ghiaia, e poi vidi la testa argentata di Geshra farsi strada nella caverna, seguita dal resto del corpo. Dietro di lei c'era mia madre: le sue squame violette brillavano al buio come alla luce del sole.
Ti abbiamo portato un regalo, Bjartskular.
La dragonessa teneva fra le enormi fauci un cervo, che lasciò cadere per terra.
Quando avrai finito, raggiungici alla Rocca dei Lupi.
E volò via. Iniziai con piacere il banchetto, gustando ogni boccone: dopo aver terminato volai fino alla Rocca, ammirando ogni diverso tipo di fiore prima di planare sulle sponde del lago.
E Cassius?
È in perlustrazione,torna tra poco. Ora iniziamo: per dirigere bene la fiamma devi orientare la lingua nella direz…
Vado io disse Geshra. C'è qualcosa che non va. Partì con un balzo.
Guardai mia madre, mentre il suo viso esprimeva preoccupazione. Ci voltammo al suono d' allarme, udendo ruggire Geshra.
Vervada, i Wyrdfell! Nascondete i cuccioli!
Non ebbi il tempo di parlare: mia madre mi prese per il collo e volammo via, trasportate dalle correnti favorevoli e contrarie, ma una raffica mi fece cadere.
Recuperai quota, ma mi accorsi troppo tardi dell'enorme drago nero che avanzava verso di me a fauci spalancate. L'istinto mi fece chiudere gli occhi e, in quel buio profondo, sentii mia madre.
Saphira!

Saphira? Stai bene? Saphira? Eragon.
Sì, non preoccuparti. Hai trovato Arya?
Si strinse nelle spalle.
Ha detto che ci troverà lei. Sicura di star bene? Prima, nel sonno…hai chiamato tua madre.
Imbarazzata, lo esclusi dalla mia mente. Lui mi sorrise.
“Va bene, non è il momento. Saphira…”, mi voltai. “…ti voglio bene.”
Anch'io, Eragon.
E mi avvicinai piano al piccolo uovo bianco che teneva fra le mani.


 
   
 
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