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Autore: pippos    20/06/2011    1 recensioni
La storia racconta di due assassine di epoche diverse, Fleur 2012 e Lorinne 1788. Fleur è intenta a fermare le Abstergo industries di Parigi e Lorinne invece dovrà combattere la tirannia templare di Marsiglia.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18 Ottobre 2012: La caccia a Parigi

Ricevute le sufficienti informazioni, i tre assassini diedero inizio alla caccia. Marc era il taciturno della squadra, sotto il cappuccio della sua felpa nera rifletteva e odiava in silenzio i templari per la morte dei suoi genitori, il suo disprezzo contro le industrie Abstergo era nato all'età di otto anni, quando suo padre e sua madre: entrambi templari, vennero uccisi per doppiogiochismo con gli assassini di Parigi. La sua ragione di vita adesso era la vendetta. Poi c'era Fleur, la bionda dama della morte, bella quanto spietata nei confronti dei suoi rivali. Anche lei come Marc era un fragile fiore strappato dalla terra prima ancora di sbocciare. Da piccola le sue abilità ginniche erano l'invidia di tutte le giovani reclute della fratellanza, questo la fece velocemente salire di grado fino a diventare un'assassina a tutti gli effetti.

Alexandre era il fratello di Fleur, abile e maestoso nell'omicidio. Aveva cinque anni in più della sorella e l'aveva sempre protetta da chiunque avesse cercato di farle male.

Lasciandosi dietro i suoi colloeghi Fleur legò i corti capelli biondi in una piccola coda e scattò con velocità felina fra i tetti del centro urbano di Parigi, pensava a quel Desmond di cui Lucy le aveva tanto parlato via e-mail. Era stato realmente in grado di sviluppare cosi velocemente l'effetto osmosi usando l'animus di Rebecca? Forse era lui il membro che la setta stava aspettando, discendente di una lunga stirpe di assassini, l'erede del maestro Altair Ibn-La'Ahad e del salvatore di Roma Ezio Auditore. Anche lei aveva vissuto delle avventure nell'Animus, aveva scoperto di essere la discendente diretta di una assassina francese del 1700. Il suo nome era Lorinne Goumot, bella e dal volto di ghiaccio. Dopo circa tre chilometri di corsa ininterrotta, l'assassina arrivò sul luogo della missione: il museo del Louvre, base segreta dell'Abstergo.

2 Luglio 1778: Lettere di sangue

Mentre stava sorseggiando lentamente un calice colmo di vino fresco, Lorinne fissava le eleganti danze che il fuoco del caminetto produceva. Pensava al suo amante deceduto. Era un templare che fingeva per raccogliere informazioni sull'ordine degli assassini, fu lei a scoprirlo. Lo avvelenò e lo appese con una corda sul tronco di una nave al porto di Marsiglia, così che tutti potessero vedere ciò che aveva inciso sull'addome del traditore, "Ribellatevi al male" Poi lasciò la sua firma, nome in codice assegnatogli dall'ordine: dOminus. La gente sbalordì il mattino seguente, ma nessuno ebbe il coraggio di cercare il colpevole di quell'atrocità. Era passato un anno dall'accaduto e molti altri templari erano caduti per mano di Lorinne, era il momento di agire, uscire allo scoperto e compiere la missione che le era stata assegnata. Il maestro le aveva ordinato di uccidere un nobile della corte di Versailles che era venuto a Marsiglia per questioni politiche, dOminus non aveva avuto il coraggio di affrontarlo perchè era costantemente circondato da guardie armate e l'unico momento giusto per ucciderlo era nel sonno. Uscì dalla sua villa: residenza degli assassini, indossava una stretta casacca bianca e rossa con il cappuccio e dei comodi pantaloni anchessi bianchi. Aveva pronte le lame celate e dietro la schiena aveva legata alla cintura porta oggetti di pelle marrone la sua fedele cerbottana spara lame, Era pronta. Era una degli assassini più dotati ma provava paura, una paura che mai aveva sentito dentro al petto. Corse abilmente sui tetti della città illuminata dalla luna e arrivò prestò alla dimora del nobile. Si sciolse i lunghissimi capelli biondi come sempre prima di ogni omicidio e si sitemò il candido cappuccio. Entrò da una finestra qualunque cautamente, vi era solamente una guardia che le dava le spalle, fu un gioco da ragazzi. Poi arrivò su un corridoio illuminato e le fu semplice scoprire dove dormisse il suo obiettivo, c'era una porta sul fondo del corridoio dove quattro uomini ben armati facevano la guardia. Uno di loro era un suo confratello inglese di nome Willbur. Prese la cerbottana e soffiò forte così da riuscire ad uccidere uno dei tre templari. Subito andarono tutti in allarme ma fu l'assassino a fermarli prima che potessero gridare così da svegliare il nobile. "Merci Will et maintenant on entre". Aprirono la porta di legno scuro e trovarono il letto vuoto e la finestra spalancata. "Mon dieu, il est...runned away! Pardon Lorinne, je ne parle pas bien francais." Si catapultarono vesrso il balcone e all'inglese bastò sparare con il fucile alla schiena del fugitivo per ucciderlo e aggiudicare un'altra vittoria alla setta. Uscirono dalla casa e Willbur incise sull'addome del nobile: "L'ultimo avvertimento per vostra maestà" si firmò Albion, poi sistemò il cadavere su di una panchina pubblica e si allontanò insieme a Lorinne nel buio della notte.

18 Ottobre 2012: La battaglia della Gioconda

Fleur si sedette sul cornicione della lato est del museo aspettando l'arrivo dei suoi compagni. Faceva molto freddo quella notte, un freddo fastidiosamente pungente. Forse era solo colpa dell'abbigliamento leggero di Fleur, ma lei era abituata così: una lunga maglietta bianca, pantaloncini jeans scuri e l'unica cosa di minimamente caldo era una succinta felpa smanicata. Prese dalla sacca che portava a tracolla delle scartoffie sulla base segreta dell'Abstergo li al Louvre, era una piantina che aveva sottratto ad un templare il giorno prima mentre pattugliava il museo. Erano dati molto strani e inaffidabili, la base era all'interno dell'edificio ma nascosta dietro a qualcosa di inamovibile o semplicemente manovrabile solo da un meccanismo controllato dall'Abstergo.

Dopo un decina di minuti buoni, arrivarono prima Alexandre e poi Marc. L'ultimo venne lasciato fuori a controllare chi entrava e chi usciva dal museo, mentre la ragazza e il fratello si infiltrarono in una finestra sbadatamente lasciata aperta. Tre guardie davanti e due dietro, Fleur corse e usò le sue lame celate per uccidere i tre difronte mentre Alex più silenziosamente avvelenò le sue vittime. La mappa del templare indicava la porta principale della base Abstergo in una enorme stanza circa cento metri più avanti. Prima occultarono i cinque cadaveri e poi silenziosamente si diressero verso il loro obiettivo. Fu lì che l'allarme scattò, qualcuno li stava osservando da quando erano entrati, forse tramite telecamere nascoste. Un fiume di guardie li sorprese alla schiena, ma loro furono più veloci e scattarono in avanti facendosi trovare pronti ognuno con la propria pistola in mano. Ne uccisero molti prima di finire i proiettili ma ancora ne rimanevano una decina e Alexandre era stato gravemente ferito alla gamba destra. Fleur lanciò una granata fumogena per allontanare gli assalitori e con l'aiuto della vista dell'aquila fasciò il suo amico in fretta per fermare l'emorrargia. In poco tempo le rimanenti guardie morirono per mano della bionda assassina che con furia si scaglio contro di loro, solo uno rimase in piedi, uno strano individuo che si rimboccò una manica e mostrò il simbolo dei templari tatuato sul braccio. Dopo esser scoppiato in una fragorosa risata puntò un telecomando verso il celebre quadro della Gioconda che d'improvviso si spostò lasciando la scena ad una lungo corridoio illuminato da accecanti luci led ad alta tecnologia. Rise ancora per un po' farfugliando cose senza senso poi afferrò saldamente il braccio di Fleur e si suicidò con la lama celata.

10 Luglio 1788: L'alba di un nuovo ordine

Il maestro sedeva sul trono nella stanza segreta della dimora di dOminus, parlava con tono pacato e si complimentava con i due assassini per il lavoro da loro svolto.

Lorinne dopo la riunione della setta si ritirò nelle sue stanze e aprì il cassetto del comò, dentro vi era una lettera dalla busta rossa come il sangue. La aprì e iniziò a leggere assorta. Pianse e si dispertò, era distrutta e l'odio verso i templari cresceva ogni secondo di più. Suo fratello era morto in missione a Siviglia sotto la lama di uno dei più forti cavalieri del re di Francia. Era il momento di vendicarsi, il maestro non l'avrebbe mai autorizzata ad agire, così decise di scappare, andare lontano e fare ciò che era giusto.

Sellò un cavallo e partì verso una missione che l'avrebbe impegnato più di quanto avesse mai potuto immaginare, "Lorinne attend! Where are you going? Im sorry pour ton frere, je vien avec toi", Will montò su di un altro destriero e seguì l'amica verso l'alba di un nuovo ordine di assassini.

 

 

 

 

 

  
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