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Autore: AliF    21/06/2011    10 recensioni
A Misa piaceva essere fotografata. Ma soprattutto le piaceva fotografare.
[Misa]
[Accenni LxMisa]
[Generale] [Sentimentale]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fotografie.

A Misa piaceva essere fotografata. Le piacevano tutti quegli obiettivi -occhi- puntati su di lei.
Ma, soprattutto, le piaceva fotografare. A volte, uscendo di casa, portava con se la sua piccola macchina digitale. Poi, quando un particolare catturava la sua attenzione -che fosse un bambino, un fiore o un cane non faceva tanta differenza- scattava una foto. Le piaceva anche quel semplice "Click" che, veloce, catturava per sempre un istante, rendendolo eterno.
Per questo, quando si rinchiusero nel quartier generale, Misa si portò dietro la sua inseparabile macchina fotografica. Fu una lunga e aspra battaglia per ottenere il permesso più volte negato, ma alla fine vinse.
Così, mentre si discuteva del caso Kira, lei immortalava istanti e secondi, in un continuo "Click". Aveva anche alcune foto dei suoi compagni di prigionia, scattate così, per divertimento o per ricordo.
C'era quella di Watari che serviva la cena, l'espressione bonaria sul volto rugoso.
C'era quella di Soichiro Yagami che, stanco, si concedeva un attimo di riposo.
C'era anche Matsuda, sdraiato su un divano a sonecchiare.
C'era pefino quella del suo amore Light, il volto una maschera impassibile. Non aveva mai sorriso il suo tesoro, e questo a Misa non piaceva: il suo era un bel sorriso, il più bello.
E poi, c'era la sua preferita, quella scattata quasi per sbaglio. L -o a quel tempo Ryuzaki- accovacciato sulla sedia, si mangiucchiava distrattamente il pollice, gli occhi neri persi nel vuoto, a cercare risposte di cui non conosceva le domande. Eppure, se Misa si concentrava, poteva vedere l'ombra di un soriso sul volto pallido del ragazzo. Uno di quei suoi rari sorrisi, rari come i fiori del deserto, ma che, quando sbocciano, sono i più belli di tutti.

Pochi giorni prima della sua fine -ma lei questo ancora lo ignorava-, Misa ritrovò quasi per caso il suo vecchio album. Si gettò sul letto a pancia in giù e, presa dai ricordi, sfogliando le pagine, sorrise al ricordo di quell'allegra prigionia -sempre che allegra si possa definire-. Sorrise ancora, sfogliando quegli istanti immortali della sua vita e immaginando di poterli rivivere.
E si stupì quando, girata l'ultima pagina, si rese conto come la fotografia di L, il suo più grande nemico, fosse quella più sgualcita di tutte.
Come se fosse stata stretta al petto troppe volte.
Ma sì, lì, proprio sopra al cuore.





Note dell'autrice :D
Alloraaa, torno un po' a scrivere e pubblicare, visto che tra pochi giorni parto per Londra **
Che dire. A me piace da matti fotografare, soprattutto gli amici.
Misa mi sembrava il personaggio più adatto a scattare foto e a comprendere la bellezza di quei CLICK scattati per caso, che alla fine si dimostrano essere i più belli. Perchè lei è la più semplice -e umana- di tutto Death Note.
E poi Misa mi piace come personaggio, soprattutto se accostate a L o Matt **
Comunque ringrazio chi troverà la pazienza di commentare :D

Saluti, Shaila.

   
 
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