Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Yoney    21/06/2011    2 recensioni
Quando sei una ragazzina di quasi sedici anni, che non ama molto studiare, che si nasconde sotto le coperte davanti ai film anche solo leggermente horror, che odia il verde e che ha paura del buio, qual'è l'unica cosa che può accadere?
Restare nella propria scuola, al buio, circondata da fumo e da zombie verdi, ovvio.
Si, ahah, proprio un bel film.
Peccato che non lo sia..
"Non amo i film horror, si può dire che li detesti in effetti, perché non riesco proprio a seguirli e appena esce fuori uno schizzetto di sangue scappo urlando fuori dalla stanza.
Figuriamoci cosa possono farmi gli zombie..
-Ma tanto non esistono!- mi sono sempre detta.
Infatti non è possibile che esistano cose tanto assurde, no?"
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ellena(The autor)'s world
Momento, momento, per favore, vi prego di leggere questo mio angolo per non avere sorprese.
Salve a tutti Efpiani, me è Ellena ed è la prima volta che scrivo una ff del genere, quindi siate clementi, suvvìa. ^^
Scherzo, comunque chissà se la sezione è giusta, baaah, se non lo è me la cambieranno, va bene va bene.
Mmm, è la prima volta che metto un angolo autore prima della storia, ma questa volta avevo parecchie cose da "spiegare" e chiarire, quindi sono stata costretta, non me ne volete.
Allora, per prima cosa, per i conoscenti di
High School Of Dead, si, ho pseudo "ripreso" il nome, ma è stata una cosa voluta, diciamo una specie di parodia perché..
E arriviamo all'avviso vero e proprio.
Se siete entrati in questa ff per vedere(leggere) sbudellamenti, schizzi di sangue e di cervelli, braccia e gambe spezzate e omini che pseudo fanno sesso in una stanza dopo aver ucciso uno zombie (No, non ho mai visto HSOD ma mi hanno detto che succede una cosa del genere.. -.-), avete decisamente sbagliato ff.
Perché io sono il tipo di persona che si nasconde sotto le coperte quando guarda Scary Movie 3 con gli amici (Ahah, niente battute, please. ç-ç) e questa ff nasce da un mio sogno; e dato che il mio stomaco è troppo delicato per sognare sbudellamenti in questa ff non ce ne saranno. E' per lo più una cosa comica scritta per i miei cinque amici.
Infatti quando ho sognato questa storia i personaggi erano persone che realmente esistono, poi rendendola ff ho dovuto cambiare i nomi ma ho mantenuto le iniziali, come sempre.
Se qualcuno di voi segue GxF si renderà conto che ho riciclato Ginevra e Ella, in realtà è perché questa storia è uno specie di Spin Off a GxF e quindi i personaggi sono quelli. Invece Melissa, Leonardo, Daniele e Marco sono nuovi, ma appariranno a breve anche in GxF (Andate a fondo pagina per saperne di più), solo Daniele avrà un carattere diverso da quello di questa storia, purtroppo. ç-ç
Che altro dire, boh, non mi ricordo.
Vabbè, se mi verrà in mente lo aggiungerò alla fine.
Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate. (Scusate per l'angolo autore troppo lungo). Un bacio, vostra

 

      ~ Elle(na)

      




 

High School of Zombie

 


 

~ Color Verde Smeraldo


Non sono molte le cose verdi che mi piacciono:
L'erba, gli smeraldi e il mio cellulare. Anche se in realtà c'era solo di quel colore quindi forse non vale..
Mentre le cose che non mi piacciono di quel colore sono molte.
I piselli, la macchina del mio vicino, gli occhi di un maniaco che c'è sull'autobus, l'autobus, il colore della divisa degli autisti dell'autobus, i cartelli stradali, gli alberi d'olivo perché una volta sono caduta mentre mi arrampicavo, le olive perché è su di loro che caddi e mi feci molto più male e molte altre cose.
Ma, soprattutto, odio gli zombie.
Non sono verdi? Beh, non lo so, a me hanno detto di si, fattostà che li odio.
O, meglio, mi fanno schifo e decisamente tanta paura.
Non amo i film horror, si può dire che li detesti in effetti, perché non riesco proprio a seguirli e appena esce fuori uno schizzetto di sangue scappo urlando fuori dalla stanza.
Figuriamoci cosa possono farmi gli zombie..
"Ma tanto non esistono" mi sono sempre detta.
Infatti non è possibile che esistano cose tanto assurde, no?

Grazie al cielo ho la fortuna di frequentare una scuola abbastanza importante ed attrezzata; ha un enorme struttura e ti conviene evitare di esplorarla i primi mesi, perché ti perdi.
Beh, io in realtà sto qui da due anni e ancora non ricordo la strada per i bagni, ma io ho un senso dell'orientamento tutto mio.
Quella calda giornata di inizio giugno non feci eccezione, non so perché ma mi ero convinta a farmi una specie di cartina mentale (approssimativa, ovviamente, e non destinata a durare) della struttura, quindi avevo iniziato a girare per i corridoi tutta sola non appena la campanella di fine scuola era suonata.
Ma poi, com'era ovvio, mi persi.
-Merda.- sbraitai -Ma come cavolo faccio a finire così ogni volta?!-
-Ella!- Grazie al cielo, esseri umani!
Mi girai e vidi Ginevra e Melissa, due mie amiche, venirmi incontro. -Ella, che stai facendo? Non ti sarai persa di nuovo?!-
Feci un sorrisetto imbarazzato -Ehm..-
Ginevra mi guardò sconsolata e Melissa scoppiò a ridere, poi disse -Dai tranquilla, ora ci siamo noi e ti condurremo fuori da qui sana e salva.-
Io però, oltre che per farmi la mappa mentale ero andata fin lì con uno scopo preciso.
-Wait, wait!- Esclamai con un sorriso -Prima devo prendere una cosa che ho dimenticato nell'aula di musica!- mi voltai ed indicai titubante una stanza -E' quella, vero?-
Ora fu il turno di Ginevra di scoppiare a ridere -So, forza, muoviti!-
Entrammo tutte e tre nell'aula, alla ricerca del mio adorabile cellulare verde, ma sbagliai una cosa decisamente importante.
Quella sera sbagliai tutto, in realtà.
Per prima cosa chiusi la porta. E dovete sapere che l'aula di musica (Che non è proprio un'aula di musica, ma più una specie di studio di registrazione, anche se noi lo chiamiamo "aula di musica") ha quel tipo di porta che si apre solo dall'esterno.
In secondo luogo quella mattina non caricai il cellulare, infatti quando lo trovai non potei nemmeno accenderlo.
In terzo luogo non ricordai a Ginevra e Melissa di prendere le loro borse (con dentro i loro cellulari) dalla loro classe.
Così restammo chiuse là dentro per qualche ora.
Che ci furono "fatali", per usare un termine drammatico.
Tutto sarebbe cominciato quando, poco prima di uscire da quella stanza, guardando fuori dalla finestra avrei visto parecchio fumo verde uscire fuori dal terreno.
Bene, avrei trovato un altro motivo per odiare quel dannatissimo colore.

-Hei ragazze- dissi quando iniziò a farsi buio -Ma voi non sentite una puzza disgustosa?-
Melissa e Ginevra storsero il naso -Si, hai ragione!-
Era già un paio di minuti che lo sentivo, un disgustoso odore di carogno e decomposizione.
E subito dopo lo vidi, una marea di fumo verde che usciva dall'erba e saliva verso l'alto.
Lo osservai stupita, ma non feci in tempo a chiedermi cosa diamine fosse che qualcuno aprì la porta che ci teneva chiuse lì dentro.
-Ragazze, ma che state a fa?! Abbiamo sentito le voci..-
Rimanemmo tutte con le bocche spalancate a guardare i tre ragazzi fermi sulla porta, poi Melissa si buttò al loro collo, entusiasta.
-Grazie, grazie ragazzi! Ci avete salvate! Vi ameremo per sempre!-
Io e Ginevra scoppiammo a ridere -Parla per te, Melì!- E finalmente potemmo uscire.
Non dico che in quella stanza mancasse l'aria, però era comunque estenuante starsene là dentro per ora senza poter fare niente e senza mangiare, infatti appena uscite ci fiondammo alle macchinette.
Mangiando risposi alla domanda di Marco, Daniele e Leonardo (I nostri "salvatori") dato che ci avevano capito poco di quello che era successo.
-Comunque eravamo andate a prendere il mio cellulare e per sbaglio ho chiuso la porta.- Dissi imbarazzata.
-Stupida.- Sbuffò Leonardo.
Gli tirai un pezzetto di tramezzino, anche se in effetti lo ero stata davvero.
-Piuttosto- Mi rivolsi agli altri due -Voi cosa ci fate qui?!-
Daniele sospirò e scosse la testa -Guarda Ella, non ne ho idea! Leonardo doveva fare qualcosa, così ci siamo nascosti e siamo rimasti.-
Sembrava scocciato.. Bah, ma se gli dava così fastidio non poteva andarsene?! Uomini..
-Però- Aggiunse abbracciando Ginevra -Ora che ci sei anche tu si sta meglio!-
Eccolo che ricominciava.
Per un qualche strano motivo Daniele si trasformava in una specie di piovra umana ogni volta che vedeva Ginevra, era divertente da vedere, ma compativo un po' la mia amica.
Che infatti, anche se colta alla sprovvista, sbuffò e cercò di scostarlo.
-Togliti subito, brutto idiota! Mamma quanto sei appiccicoso!-
Scoppiai a ridere guardandoli, erano adorabili! Ma non dite a Ginevra che l'ho detto, altrimenti mi fucila su due piedi.
Infatti lei afferma che piuttosto che mettersi con lui si butterebbe da un palazzo alto dieci metri con un ombrello, poi chissà se è vero..
Fattostà che Daniele non la mollava un attimo, anzi, più lei cercava di divincolarsi più lui le cingeva la vita e la faceva roteare.
E lei invano si agitava e lo prendeva a pugni urlando -Cosavuoi?!Cosavuoi?!Cosavuoi?!Cosavuoi?!Cosavuoi?!-
Ridendo decisi che era ora di intervenire, così lanciai uno sguardo a Marco chiedendo aiuto, che solo dopo qualche minuto riuscì a staccare Daniele da Ginevra, che finalmente potè tirare un sospiro di sollievo.
Le diedi un paio di pacche sulle spalle, ridacchiando. -Comunque Leonardo- dissi girandomi -Ma quindi cos'era che dovevi far.. Leonardo?-
Tutti ci guardammo intorno alla ricerca del ragazzo che era misteriosamente sparito.
Sinceramente non sapevo se spaventarmi o no dopo la preoccupante apparizione del fumo verde in giardino.
Spostai lo sguardo da Ginevra e Melissa, che stavano inutilmente cercando di aprire le aule, a Marco, il quale si stava praticamente ammazzando per trattenere gli ormoni ancora impazziti di Daniele che agitava le braccia urlando come un ragazzino in direzione di Ginevra.
Melissa mi si avvicinò -Occhei- disse trascinando la voce tremante -Questa sparizione è un po' strana..-
Annuii e guardai Marco, che sorrise continuando a trattenere Daniele -Tranquille, sarà andato a fare quel che doveva, mica l'avranno rapito gli alieni!-
Non appena chiuse la bocca l'odore di putrefazione divenne fortissimo e il fumo verde che avevo visto precedentemente entrò nella scuola, attraverso le pareti.
Ci guardammo intorno spaventati -Ma stiamo scherzando?!- Squittì Melissa con le lacrime agli occhi. -Cosa cavolo succede qui?!-
Come potevo non darle ragione? Tutto ciò era assurdo!
-Sentite ragazz..- Non finii la frase, cosa diamine era preso a tutti?!
Infatti mi guardavano immobili con gli occhi sgranati e con un espressione di estremo terrore dipinta sul volto.
Ma in realtà non ero sicura che guardassero proprio me..
Non feci in tempo a chiedermi niente che sentii una specie di latrato dietro di me.
O, meglio, sembrava più un misto tra un lamento e il verso di un ubriaco incazzato..
Stavo per girarmi lentamente ma Melissa e Daniele emessero l'urlo più possente che penso abbiano mai lanciato (Tra parentesi, rimasi parecchio stupita dall'altezza che raggiunsero le corde vocali di Daniele, ma vabbè..) e Ginevra mi prese velocemente per un braccio e cominciò a correre trascinandomi, seguita velocemente dagli altri tre.
Io, dopo qualche secondo di stupore, urlai a Ginevra (per sovrastare i due di prima che continuavano a emettere strilli): -Si può sapere cosa diamine ci insegue?!-
Marco mi si affiancò con un sopracciglio alzato -Ma come, non li hai visti?! Sono zombie! Guarda!-
"Guarda!" Ahah, certo, come no. Così morivo direttamente lì dalla paura.
Corsi inseguendo Ginevra per parecchio, fino a quando lei non si fermò ansimante.
-Li abbiamo seminati?- Chiesi preoccupata e ancora sicurissima di non volermi girare per assolutamente niente al mondo, e lei annuì.
Mi guardai intorno e feci un mezzo sorrisetto a Melissa per cercare di tranquillizzarla, dato che si strava praticamente distruggendo i vestiti per quanto li stropicciasse terrorizzata.
-Dai tranquilla, non ci ho capito niente di quello che sta succedendo ma.. Un momento!- Cacchio -Dove sono gli altri?!-
Ginevra si guardò intorno con gli occhi sgranati -Cazzo! Cazzo, cazzo, cazzo! Cerchiamoli!-
Melissa era immobile, più terrorizzata di prima, e sembrava che stesse per mettersi a piangere. -Ma.. Ma se li avesseo presi? E..- Si fece scappare un mezzo singhiozzo di paura -Se gli avessero mangiato il cervello?-
Ginevra sbuffò, cercando di sdrammatizzare -Vuol dire che quei poveri zombie saranno rimasti a bocca asciutta data la scarsa quantità di cibo che troveranno nelle teste di quelli.- Ma Melissa non rise e Ginevrà la abbracciò per tranquillizzarla.
-Dai, vedrai che li ritroveremo sani e salvi!-
Sembrava una mamma che abbracciava una figlia per dirle che quello che aveva visto era solo un incubo.
Melissa annuì, un po' sollevata. -Si ma prima- Aggiunse leggermente imbarazzata -Devo andare in bagno..-
Scoppiai a ridere -Beh, speriamo siano aperti..-
Lo erano, eccome se lo erano.
-Io ti odio!- Sbraitai in direzione di Leonardo. -Cristo! Hai idea di quanto ci siamo preoccupati?! E tu eri in bagno a fare cosa?!-
Il signorino non si degnò di distogliere lo sguardo dall'oggetto della sua attenzione (E cioè la cartaigenica e quell'affarino rotondo intorno alla quale è arrotolata di solito) e Ginevra fu costratta a cingermi le braccia per fermarmi dai miei buoni e fattibilissimi propositi di prenderlo a pugni.
Melissa si avvicinò al ragazzo incuriosita, la paura di poco prima completamente svanita nel nulla.
-Scusami Leo, ma, davvero, cosa cavolo stai facendo?!-
Quello staccò con un gesto netto la cartaigenica dall'affarrino rotondo e la mostrò a Melissa, tutto orgoglioso, manco fosse un trofeo.
-Sto togliendo la cartaigenica da tutti i bagni!-
A Ginevra cascarono letteralmente le braccia, insieme alla mia mandibola.
-Ok.- Annunciai -E' ufficialmente partito.-
Questa volta fu il suo turno di tirarmi qualcosa, e cioè la cartaigenica, che fece più male di un tramezzino. -Idiota!- Ricominciai a sbraitare, vuoi per sfogarmi di quanto era successo poco prima, vuoi perché le cose assurde e inutili proprio mi mandano in bestia -Mi tiri pure addosso la tua stupidissima cartaigenica?! Guarda che noi..-
Ginevra mi tappò la bocca e mi spinse dietro di lei -Ok, ok, basta litigare! Cavolo, Leo, a cosa ti serve tutta quella cartaigenica?-
E lanciò un occhiata a l'enorme mucchio in un angolo, frutto di parecchi minuti di tempo perso tra i bagni della scuola.
Leonardo raccolse il rotolo che mi aveva tirato e lo aggiunse al mucchio -Beh, così domani mattina nessuno avrà più cartaigenica! Sapete che le bidelle la mettono il giorno prima, no? Invece domani (Anzi, oggi, dato che è da poco passata la mezzanotte) nessuno troverà un solo rotolo, divertente, no?!-
Silenzio totale. Mi sembrava di poter sentire i grilli del giardino fare "Cri cri" tanto eravamo zitti.
Di tante stronzate che avevo sentito uscire dalla bocca di quel tipo quella era la più assurda.
Melissa era congelata a guardare Leonardo con uno sguardo allibito, Ginevra era indecisa se scoppiare a ridere o a piangere, e io feci capolino da dietro la schiena di questa, con un sopracciglio alzato.
-Senti, smettila di parlarne come se avessi appena ricreato un Picasso, hai rubato cartaigenica, santo iddio! Si può sapere cosa ci trovi di divertente?!-
Lui fece una smorfia e mi tirò un altro rotolo -Zitta cogl..-
Il rotolo era appena andato a colpire la porta.. Che non c'era.
Fu la prima volta che vidi Leonardo in preda al panico, e fu decisamente divertente.
-Ok- Disse, talmente paralizzato che fece concorrenza a Melissa della quale anima era ormai partita del tutto -Potreste spiegarmi cosa diamine ha appena strappato via una porta di legno massiccio?!-
Questa volta mi girai, per poi cadere a terra in pochi secondi.
Di quei momenti ricordo solo il viso terrorizzato di Melissa e le impavide gesta dei due impavidi Ginevra e Leonardo che impavidamente (Chissà se si dice..) lanciavano rotoli di cartaigenica addosso a zombie affamati di cervelli.
Se non fossi stata mezza morta per la paura probabilmente avrei trovato quella scena alquanto esilarante.
Esattamente come quella di poco dopo quando, non ho idea del perché o in che modo quindi non chiedetemelo, scappati dal bagno ci ritrovammo nell'aula dove c'erano anche Marco, che, per la gioia di Leonardo e Melissa che lo andarono a pizzicare, dormiva sulla cattedra, e Daniele che si lanciò esaltato in direzione di Ginevra non appena fu entrata, la quale si scostò tranquillamente, facendo andare a sbattere il ragazzo contro il muro e, beh, facendolo anche pseudo piangere mentre la guardava borbottando qualche "cattiva".
Insomma, il tutto era esilarante al pari della lotta con la cartaigenica.
Ginevra mi si avvicinò, ignorando i lamenti di Daniele e cercando di staccarselo dai piedi.
-Hei Ella, ma quindi che facciamo? Ormai mi sono pseudo abituata a scappare da zombie, ma, se ci pensi, tutto ciò è decisamente assurdo!-
Io annuì, ero perfettamente daccordo.
-Sai- dissi pensierosa -Poco prima di vedere tutti quegli zombie e sentire quella puzza, dal giardino avevo visto provenire una specie di fumo verde, come quello che è entrato qui dentro, solo che sembrava venisse tutto da un punto preciso..-
Lei sgranò gli occhi, questa era nuova. -Davvero?! Non mi sono accorda di niente! Secondo me quel fumo centra assolutamente qualcosa, che ne dici di andare a vedere?-
Ahahahah.. No. Feci una risata amara. -Spero tu stia scherzando, ti ricordi con chi stai parlando?-
Lei mi prese le spalle, tutta infervorata -Ma Ella! Magari se troviamo la causa di tutto ciò riusciamo a uscire da qui!-
Io la scostai e mi misi le mani su fianchi -Senti, Ginevra, qui non siamo in un film horror dove alla fine ci si salva all'ultimo minuto, dovresti evitare di fare l'eroina e preoccuparti per te stessa! Come puoi volerti buttare nella tana del lupo?! Hei, mi stai ascoltando?!-
Evidentemente no. In effetti Ginevra si era allontanata già da un bel po' e non dava segno di aver ascoltato una sola parola del mio infervorato discorso.
-Hei tu!- Le urlai dietro -Potresti evitare di ignorarmi?!-
Lei fece finta di niente e iniziò pure lei a pizzicare l'ormai sveglio Marco, il quale, vuoi per scrollarsi da dosso i tre, vuoi perché gli interessava davvero, esclamò. -Si, dai, andiamo a vedere il fumo verde!-
Giuro che gli stavo per tirare una sedia.
Ovviamente Daniele seguì Ginevra e Leonardo seguì Daniele.
Ci ritrovammo solo io e Melissa a pregarli di starsene buoni là dentro, ma fummo ignorate bellamente, quindi non ci restò che seguirli.
Fortunatamente quando uscimmo non c'erano zombie all'orizzonte, quindi potemmo dirigerci tranquilli verso il giardino, più precisamente verso la piscina-nascosta-che-nessuno-ha-mai-usato-ma-che-la-nostra-scuola-ha.
Mellisa si strinse per la paura al braccio di Marco con tanta forza da quasi addormentarglielo e io invece, ogni volta che sentivo un rumore, emettevo un urletto e mi gettavo tra le braccia della prima persona che mi capitava sottomano, la quale mi intimava puntualmente di stare zitta.
-Ragazzi.. Per favore torniamo indietro!- Piagnucolò la grande e meritevole di statua Melissa. Se non avessi avuto la lingua paralizzata dalla paura mi sarei sproloquiata in lodi, quindi annuii solo.
-No!- Esclamò decisissima Ginevra -Voglio capire che succede!-
Così continuammo a scendere nel buio delle scale della cantina finché non trovammo una porta, stranamente aperta e dalla quale usciva dello stranissimo fumo verde.
Mai come in quel momento ebbi tanta voglia di girare i tacchi e correre via, ma le gambe mi cedettero e se non fosse stato per Daniele e Leonardo che mi presero al volo penso avrei fatto una bella ruzzolata.
Ginevra si girò verso tutti noi, guardandoci in modo strano.
"Hei, che stai facendo?" Volevo chiederle.
Sembrava lo sguardo che dedica un militare ai propri compagni quando sta per sacrificarsi. Tesi la mano per afferrare quella idiota ma era già entrata, chiusi gli occhi.
-Hei, ma qui non c'è niente!-
Cademmo tutti a terra.
Cosa voleva dire "non c'è niente"?! E' il fumo? E la luce?
-Beh, in realtà c'è solo una scatoletta con una pietruzza verde che emette quello strano fumo, ma niente di più..-
Hai detto niente..
Entrammo, aveva ragione. Ok, quel fumo era inquietante, ma perlomeno non c'erano zombie.
Marco si avvicinò alla scatolina e prese in mano la pietruzza verde -Secondo voi a cosa serve? E perché emette del fumo? Non brucia neanche..-
Scuotemmo tutti la testa, non ne avevo idea ma sentivo che non c'era niente di buono.
La pietruzza emettè un altra fumata, chissà davvero che cos'era.
Ci stringemmo tutti intorno a Marco per guardare meglio, era una pietra parecchio bella.
-Forse potrebbe..- Mi sentii tirare la manica, ma ignorai il gesto per finire il mio pensiero -Beh, magari è una cosa mistica per fare tipo quelle.. Uffa, che c'è Melissa?!-
La guardai irritata, ma lei nemmeno ci fece caso.
Era troppo impegnata a guardare terrorizzata la porta dalla quale entravano numerosi uomini verdi putrefatti.
-AHHHHHH!- Presi Melissa per un braccio e la spinsi dietro di me, poi mi nascosi dietro Daniele che era rimasto paralizzato.
Ginevra e Marco si guardavano intorno alla ricerca di qualcosa da tirare -Leonardo, cazzo, non ti è rimasta della cartaigenica?!- Urlai. Ripensandoci, era una domanda ridicola, infatti quasi neanche mi rispose.
-Ho capito, ho capito!-
Guardammo tutti Ginevra, cosa cacchio c'era da capire?!
Ma lei indicava la pietra tutta esaltata, sicura di aver capito non si sa che cosa.
-E' la pietra!- Esclamò -E' quella che riporta in vita i morti! Vi ricordate? Una volta ce l'avevano detto, che qui sotto un sacco di anni fa c'era stato un cimitero!-
Bene, avevamo capito a che serviva, e ora?
Mentre guardavamo terrorizzati gli zombie avvicinarsi, cercavo di pensare a cosa fare, ma non mi veniva in mente niente.
Sarà stata la disperazione, o forse un lampo di genio, ma non mi venne in mente niente di meglio che prendere la pietra e lanciarla addosso agli zombie, in preda alla disperazione.
Ma non successe niente.
Almeno fino a quando la pietra non cadde a terra e si ruppe, e tutto divenne nero.


Un'altra cosa che odio, di verde, sono le mie lenzuola.
Ho tante belle lenzuola azzurre, gialle, arancioni e rosa, ma ne ho solo un paio verdi e ogni volta che dormo con quelle succedono cose brutte.. E faccio brutti sogni.
Quella mattina mi sono svegliata così, in un bagno di sudore, con le lenzuola verdi che praticamente mi stritolavano e con la mia odiosa sveglia che non sembrava aver intenzione di smettere di suonare.
Inoltre del mio sogno non ricordavo niente.
-Ella! Diamine, ti vuoi svegliare?! Sono gli ultimi giorni di scuola!-
Mandai mentalmente a quel paese mia madre e mi alzai, chissà perché ero così sudata, e chissà perché sentivo quel peso angoscioso in petto.
Probabilmente avevo fatto un brutto sogno, qualcosa a che vedere col verde, ma non riuscivo proprio a ricordare quale.
Ero talmente sovrappensiero che persi l'autobus e arrivai a scuola con venti minuti di ritardo e il fiatone per la corsa.
-Diamine, non si dovrebbe correre con questo caldo!-
Ansimai mentre prendevo fiato vicino al marciapiede, fuori dal cancello.
-Forza, entriamo, sono gli ultimi giorni!-
Stavo per muovere gli ultimi passi che mi separavano da quell'edificio quando qualcosa, vicino al cassonetto, attirò la mia attenzione. Qualcosa in una scatola, di verde.
Mi avvicinai e presi in mano quella piccola pietruzza tanto bella.
-Wow, uno smeraldo! Ma sarà finto, chi sarebbe tanto stupido da lasciarlo qui?!-
Sentii la campanella suonare, così riposi la pietra nella scatola e mi allontanai di corsa in direzione della scuol, spensierata come sempre.
Ora come ora non posso fare altro che definirmi una stupida.
Avrei dovuto prenderla e distruggerla, o perlomeno girarmi.
Così facendo avrei visto la scatola riaprirsi da sola ed emettere quel misterioso fumo verde che mi avrebbe accompagnato per tutta la notte e per quelle future.



 

The End.

___________________________________
 





Ellena(The autor)'s World 2: The retourn!
Me è qui, me è qui!
Allora? Vi è piaciuta? (*Nooo, buu! NdVoi*)
Ma come?! Me scoppia in lacrime! ç-ç
Basta, sto esagerando.
Allora, solo un paio di cose, la prima è che, se per caso la ff vi ricorda un'altra storia o un film o qualcosa del genere, vi chiedo scusa e vi assicuro che non è assolutamente voluto dato che io ho riscritto tali e quali i fatti del mio sogno.
Mentre la seconda è per chi segue GxF:
E' una cosa che ho deciso di recente quindi nel precedente capitolo non ho potuto annunciarlo.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo! Yeee!
Mi raccomando, leggetelo, perché ci saranno grandi colpi di scena, eheh, e un finale inaspettato. Seguito da.. Un continuo, ovvio.
Perché non potrà di certo finire così, quindi farò GxF due, che sarà ambientato nel nuovo anno, cioè quando i nostri protagonisti saranno al secondo anno di liceo e quindi arriveranno i nuovi personaggi che fanno il primo.
Conosceremo meglio Melissa, Leonardo, Daniele e Marco, oooh!
Tutto ciò mi ricorda vagamente
Skins ma vabbè. ^^
Ora vi lascio davvero, un bacio e grazie ancora per essere arrivati sin qui.
Alla prossima, vostra

 

~ Elle(na)

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Yoney