Era una bella giornata; il sole splendeva alto nel cielo privo di nuvole, gli uccelli giocavano a rincorrersi, le cicale cantavano e una certa siciliana stava aiutando alcuni contadini nel raccolto del frumento, era arrivata la stagione che tutti attendevano dopo mesi di abbeveraggio. Etna stava caricando delle ceste in vimini su un furgone quando una persona di sua conoscenza la chiamò.

-Etna, sorellina!!-

La ragazza si voltò in direzione di esso, gli saltò addosso un Feliciano felice di vederla.

-Feli!!! Cosa ci fai qui?-

-Sono venuto a trovarti! Indovina chi ho portato …-

Dietro al ragazzo c’era un uomo biondo e con gli occhi azzurri, spalle larghe, alto, e con una divisa militare, questo la salutò. La ragazza quando lo vide corse da lui, gli saltò tra le braccia, erano mesi che non si vedevano e Feliciano aveva voluto farle una sorpresa, ovviamente il tedesco non avrebbe accettato se prima non l’avessero avvisata dell’arrivo, ma l’italiano riuscì a convincerlo.

-Lud!! Sono così felice di vederti!! Ma cosa ci fate voi qui?-

-Sono riuscito a trovare un po’ di tempo per venire, volevo avvisare del nostro arrivo … ma Italia ha insistito per farti una sorpresa-

I due si girarono in direzione dell’italiano che stava inseguendo una farfalla.

-Veeee … bella farfallina!!-

-Beato lui che è senza pensieri!-

-Non credo che riesca e formularne uno!!-

-Aspetta qui un attimo-

Etna si allontanò da Ludwig per avvicinarsi a un gruppo di uomini che stavano riempiendo delle ceste col raccolto. Dopo poco ritornò dal tedesco, lo prese per un braccio portandolo via dal campo.

- Ho chiesto ai contadini se avevano ancora bisogno di me, hanno detto che potevo andare -

-D-dove stiamo andando? E Feliciano?-

-Non ti preoccupare per lui, conosce questo posto, e noi stiamo andando oltre quel mucchio di alberi-

La ragazza indicò un boschetto, Ludwig lo guardò incuriosito. Dopo che attraversarono quella barriera di legname, arrivarono in un laghetto dove l’acqua era talmente pulita da riuscire a vedere il fondale, l’erba era bassa ,si ci poteva sdraiare.

-Allora? Come ti sembra?-

Germania guardava quel posto meravigliato, era proprio un luogo dove si ci poteva rilassare tranquillamente.

-È proprio un bel posto-

-Ogni tanto vengo qui quando mi sento troppo oppressa dal lavoro, e ultimamente c’è né parecchio-

-Per via del raccolto?-

-Cosa? No, veramente questa sarebbe la mia pausa, stavo solo aiutando quei contadini-

-La pausa la passi a lavorare?-

-Per me è un piacere poterli aiutare-

Ludwig guardò Etna negli occhi, una ragazza così buona e gentile che passa quei pochi minuti di riposo dall’ufficio per aiutare gli altri nel loro lavoro. Credeva di non meritare una persona del genere al suo fianco dopo il suo orribile e violento passato fatto di massacri, sangue, lacrime e dolore.

-Mi chiedo quanto ancora debba aspettare-

Germania si destò a quelle parole, la guardò un po’ confuso per poi capire cosa volesse intendere. Le sorrise per poi chinarsi per posare le sue labbra su quelle rosee e carnose di lei, Sicilia strinse a se il tedesco come se non volesse più sciogliersi da quell’abbraccio. Si staccarono per riprendere fiato.

-Ti ci voleva tanto?-

-Forse ti sto viziando un po’ troppo!-

La ragazza fece finta di pensarci su –Naaaahh … non credo!!-

Per poi riattaccarsi al biondo. In tanto nel campo del raccolto…

-Ehi, Feliciano? E tu che ci fai qui?-

Veneziano era chino ad osservare la farfalla poggiata su una spiga, quando si sentì chiamare si voltò trovando Lovino che lo guardava stupito, portava un cappello di paglia, guanti, una canotta leggera, jeans e scarponi, Feliciano fu felice di vederlo.

-Fratellone!! Stai aiutando Etna?-

-Veramente sto aiutando i contadini, mi hanno detto che si è allontanata … tu sai per caso dov’è andata?-

-È con Germania dentro al boschetto-

Romano divenne pietra, Sicilia sola con Germania e per di più in una zona desolata. Infastidito, decise di non andare a disturbare la sorella, anche se gli sarebbe tanto piaciuto menare il crucco, non voleva che Etna si arrabbiasse ancora di più con lui dopo l’ultima volta. Diede le spalle al fratello per poi tornare al suo lavoro.

-Ora devo andare, la pausa sta finendo-

Erano seduti sull’erba, lei tra le braccia di lui, a parlare di quello che gli era successo in quegli ultimi mesi di lontananza.

-Allora ti lascio al tuo lavoro-

-Prima però, vorrei che venissi con me-

Uscirono dal boschetto per avviarsi dentro casa Vargas, prima di entrare videro Feliciano correre per i campi inseguito da Lovino che gli gridava bestemmie.

-I soliti cretini-

La ragazza sospirò esasperata per poi entrare nell’edificio assieme al biondo, attraversarono il corridoio del piano terra, salino al primo piano per poi entrare in una stanza ben organizzata con librerie, armadietti e una scrivania al centro dove sopra vi erano delle pile di documenti da compilare e firmare.

-Ti hanno dato proprio un bel po’ di lavoro-

-Lasciamo perdere! Con tutto quello che sta accadendo a Lampedusa … mi sembra di impazzire-

Ludwig era molto dispiaciuto per lei, ma anche lui aveva i suoi problemi, colpa dell’Escherichia che sta colpendo la sua gente. Sicilia lo fece avvicinare ad un tavolino messo davanti una finestra, su esso era appoggiato un vaso in cristallo dove, al suo interno, erano stati posti un bouquet di fiori gialli e arancioni, la ragazza lo abbracciò forte.

-Hai visto, li ho messi in un posto speciale!!-

-Emh … bene-

Germania non riusciva a capire come mai la siciliana fosse così interessata nel fargli vedere quel mazzo di fiori, forse glie lo aveva regalato qualche contadino per ringraziarla per l’aiuto che gli dava, oppure li aveva colti lei nel giardino.

-Sono bellissimi … Grazie vita mia-

Lo fece chinare per poi donargli un altro bacio. Ok, questa volta era veramente confuso, cosa significava quel “grazie”? Non crederà che glie li avesse mandati lui? Non perché non l’amasse o altro, ma era troppo impegnato per avere del tempo per mandare dei fiori.

-Sicilia … grazie per cosa?-

Sicilia fu sorpresa dalle sue parole.

-Come per cosa? Ma per i gerberi! Non me li hai mandati tu?-

-Mi sarebbe piaciuto … ma non trovo abbastanza tempo per poterlo fare, è già tanto se mi trovo qui-

La ragazza divenne pietra, allora chi glie li aveva mandati?

-Ma ce pure un bigliettino-

Prese un foglietto posto in mezzo ai fiori, lo lesse ad alta voce.

-Alla mia amata Etna, spero che questi fiori compensino la bellezza e la radiosità che emani!-

-No, io non ti ho ne inviato ne scritto nulla-

-Purtroppo è scritto a macchina, peccato, potevamo sapere chi fosse dalla calligrafia-

Chi mandò quel bouquet a Etna? Purtroppo rimase un mistero.

-Forse è un ammiratore segreto?!-

-A quanto pare sono una donna voluta-

Cercò di metterla sul ridere.

-Chiunque sia … non riuscirà a portarti via da me-

 Germania le sorrise per poi darle un bacio sulla fronte.

-Ti lascio al tuo lavoro-

-Va bene-

Detto ciò, la salutò per poi avviarsi all’uscita, non riusciva a non pensare a quel bigliettino, chi è che mandava fiori anonimi alla sua Etna? L’importante era che non le dasse troppo fastidio.

CONTINUA...

Angolo dell'autrice:

Ed eccomi tornanta con un nuovo GerSic ^^ ... Chi avrà mai mandato quel bouquet di Gerberi gialli e arancioni a Sicilia? Germania riuscirà a smettere di pensare a quel bigliettino? Cosa accadrà nei prossimi capitoli?  Spero che il primo vi sia piacuto e spero anche che lo siano altrettanto quelli che seguono ^^ continuate a seguire la fic, aspetto con ansia le vostre opinioni ^^

Pru: A quanto pare il blocco dello scrittore ti è passato!

Lady: Mi sono disperata per cercare delle storie che avevo inventato da piccola ç__ç ... La trama l'avevo pensata tempo fa, non ne ero sicura se pubblicarla ... Poi ho deciso di farlo come continuo della fic "GermaniaxSiciliaxSpagna" ... ed ecco qua!

Pru: Quindi è il continuo?! Ti concentrerai solo su questa?

Lady: Cercherò di farmene venire altre in mente.

Fra: Chi è che ha inviato i fiori a Sicilia? Non posso di certo essere io, le avrei mandato delle rose rosse!!

Lady: Ma che parli a fare? Tu non c'entri niente, non sarai mai l'amante della mia Sicilia!!!

Fra: Sono sicuro che sarei mille volte meglio del tedesco.

Ger: Io mi chiamo fuori.

Lady: Nessuno è meglio del mio Lud!

Pru: Ma non avevi chiuso con lui?

Lady: Abbiamo parlato e alla fine l'ho perdonato!

Pru: Se, se ... scommetto che è bastato un suo abbraccio per farti sciogliere.

Lady: °///////° Non sono affari che ti riguardano!!

Pru e Fra: Tombola!!

Ger: Ma volete farvi i cavoli vostri?!

Lady: Giusto!! Fatevi i vostri affari che campate cent'anni!!

Pru: Colti sul fatto!!

Lady: Pruuuuuuuuuuu e finiscilaaaaaaaa!!!!

Pru: Ok, ok ... basta che stai calma!!

Lady: Vedi che se mi dici di stare calma mi incavolo di più è__é

Pru: West, pensaci tu a calmarla.

Ger: E come dovrei fare?

Pru: Abbracciala, baciala, falle qualche complimento ... le solite cretinate degli innamorati!

Ger: Che? °\\\\\° scordatelo!

Lady: Queste cose si fanno in privato u_u

Ger: Ma nemmeno!!

Lady: ç___ç allora perchè hai voluto che ti perdonassi?

Ger: E va bene ... ma non davanti a loro.

lady: Ok ** ♥

Fra: Ma che bei piccioncini!

Pru: Voglio ricevere l'invito alle nozze.

Lady: Siete tutti invitati ^^

Ger: Che? Cosa? Come? Quando? Quali nozze?

Lady: Ma le nostre mi amor ** ♥

Ger: O_O Hilfe!!!

Lady: Al prossimo capitolo ^^

Ger, Pru e Lady: Auf Wiedersehen.

Fra: Aur revoir.