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Autore: lillikiasisters    23/06/2011    4 recensioni
"Lo volevi con tutta te stessa"
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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COME UN FULMINE A CIEL SERENO

 

Devo dire due piccole parole prima di iniziarvi a farvi leggere. Come saprete sono una Delena, quindi questa la dedico a tutti coloro che sono fan della coppia. BUONA LETTURA.

 
 
 

La luce del sole penetrava tra le sottili tende della finestra che illuminava la schiena liscia di Elena che ancora dormiva su un grande letto posto al centro della stanza.
Le lenzuola erano stropicciate e proprio accanto a lei c’era la sagoma di un corpo possente, che l’aveva sostenuta durante la lunga notte appena trascorsa, tra carezze e passionali baci.
Elena si svegliò e stiracchiandosi allunga le braccia sul letto e accorgendosi di essere rimasta sola inizia a mormorare con la voce ancora assonnata.
“Ehi… dove sei finito?” la voce ancora debole non arrivò al piano di sotto, quindi non giunse neanche una risposta.
Si alzò, e si diresse verso la finestra per poterci sbirciare; il cielo era limpido, e il sole risplendeva nell’immenso e questo la turbava ancora di più poiché non rispecchiava il suo stato interiore.
Come un fulmine a ciel sereno, corse a prendere i suoi vestiti sparsi su tutto il pavimento, e con passo felpato scese giù per le scale, ma qualcosa andò storto.
“Dove credi di andare tu?” un meraviglioso corpo le bloccava la via d’uscita.
“Damon è…è stato…” la voce era tremante, le parole non riuscivano a superare le labbra dolci e sottili, così proseguì lui.
“Cosa vuoi dire? Che è stato tutto un errore? Che hai sbagliato? Invece no, quella di ieri notte eri tu, eri te stessa e…si lo volevi con tutta te stessala voce risuonò per tutta la casa.
Finalmente Damon riuscì a dire quello che pensava davvero, senza trucchi, senza giochi da manipolatore, solo lui, solo il vero Damon, quello che era morto nel 1864.
Elena abbassò lo sguardo, fu sconfitta dalla risposta troppo pronta…troppo sicura di se stesso. Damon si mise di lato, si spostò per lasciarla passare, ma  non era quello il buongiorno che sperava, semmai un buongiorno con lei accanto, seguito con qualche bacio.
Elena corse fuori dalla porta e arrivata vicino alla macchina si ritrovò Stefan con lo sguardo disorientato, cercando di capire cosa fosse successo durante la sua piccola assenza a Mystic Falls.
“E’ stato Damon, vero? Cosa ha fatto di nuovo?” chiese sconvolto, con il viso trasformato dalla rabbia.
“No, non è stato lui.. ti prego Stefan lasciami andare” gli occhi erano gonfi dalle lacrime e non riusciva a guardarlo; lo sportello era sbloccato dalla sua mano pesante.
Entra in macchina e con una manovra veloce si mise sulla carreggiata per tornare a casa, per poter cercare una soluzione, una spiegazione. Ormai il suo diario aveva contenuto pensieri assai più gravi, qualcosa di immaginabile, qualcosa che riporta al Conte Dracula, ma questo era diverso.
Sembrava qualcosa di umano, qualcosa che la riportava alla realtà dopo tanto tempo. Aveva fatto l’amore con Damon, pur conoscendo a cosa andava incontro.
Corre, apre la porta di casa, e si precipita in camera sua, poi va in bagno e prepararsi ad una lunga dormita che doveva rigenerarla, far cancellare quelle emozioni, quei sentimenti che stavano crescendo sempre di più.
Aprendo la porta per ritornare in camera viene sorpresa da qualcosa, o meglio qualcuno che la stava aspettando proprio sulla sua finestra, nel punto ormai a lui dedicato, c’era Damon, con il viso contratto, pensieroso.
Vedendolo, le vie un colpo e si spaventa. “Che ci fai tu qui?” nella stanza silenziosa rimbombavano queste semplici parole di sorpresa ma anche spaventate.
“Bel pigiamino” disse con il suo solito sarcasmo.
“Sono stanca, Damon”
Damon si alzò e fece qualche passo verso di lei e disse “Ho solo una cosa da dire” il suo viso ritornò triste.
“Damon non farlo” disse lei preoccupata dalle parole che potevano uscire dalla sua  bocca, perché il realtà aveva capito.
“No, almeno una volta devo dirlo. E tu devi solo sentirtelo dire.” Si avvicinò ancora di più al suo esile corpo e disse “Ti amo, Elena”. Gli occhi di entrambi si riempirono di lacrime ed Elena non aveva ne la forza ne il coraggio per continuare a ribattere.
“Ed è proprio perché ti amo…che non posso fare l’egoista con te” per la prima volta Damon si mise a nudo davanti a lei, con le barriere abbassate; si avvicinò per darle un bacio sulla fronte e con la mano le accarezza la guancia, lasciando scivolare un’unica lacrima su quel viso ormai asciutto da quasi 145 anni.
E con la sua velocità vampiresca corre via dalla finestra ed Elena rimane impietrita al centro della stanza.

 
 
 
 
 
 
 
 ANGOLO AUTORE
Spero tanto che vi sia piaciuta perchè rileggendola mi sono un pò emozionata.
Vorrei ringraziare tutti coloro che la leggeranno, e soprattutto quelli che commentano.
Un saluto speciale a tutte le Delene.
BACIONI A PRESTO!
-KIA
  
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