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Autore: MasterPotter    23/06/2011    1 recensioni
Il Grande Detective Ancora In Azione In Nuovi Casi.
Recensite se leggete le storie grazie.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova giornata era iniziata. Il sole splendeva in cielo sulla bellissima città di Osaka. L'auto di Goro Mori viaggiava tra le ancor silenziose vie della città.
Conan con le braccia incrociate e la schiena attaccata al sedile disse seccato:"Io ancora non capisco perché ci stiamo dirigendo al Grand Hotel di Osaka."
Ran Mori, la figlia del detective, rispose emozionata:"Ma dai, come fate a non saperlo. Per l'inaugurazione di questo Grand Hotel verrà la famosissima scrittrice Asako Natsuri a presentare il suo nuovo libro "Vendetta D'Amore". Io non posso assolutamente mancare. Ho tutti i suoi romanzi. Ho sentito che è appena stata lasciata dal ragazzo e per questo nel suo nuovo libro parla della storia di una ragazza che si vendica dell'affronto del suo partner. Secondo me questo libro l'ha scritto proprio impersonandosi nella figura della ragazza che è stata lasciata."
Goro sbottò sbadigliando:"Conan perché fai sempre queste domande. Lo sai che adesso non la finisce più di parlare di questo libro."
Conan interruppe Ran di colpo:"Ehi guarda ecco il nuovo Grand Hotel di Osaka."
Ran si buttò sul sedile davanti e si affacciò al finestrino. Poi disse scalpitante:"O mio Dio. Questo albergo è enorme. Questa trovata si che aumenterà il turismo ad Osaka.
Goro parcheggiò la sua auto nel grandissimo parcheggio che si trovava dietro all'hotel, poi i tre scesero e si incamminarono verso l'entrata. 
La porta era di vetro e sulle vetrate a destra e a sinistra della porta c'erano due manifesti di colore rosa che raffiguravano Asako Natsuri con il suo ultimo libro nella mano. 
Ran, impaziente passò avanti a suo padre e Conan ed entrò per prima. Una vista magnifica si spalancò ai suoi occhi. Un enorme sala già piena di gente. Il pavimento era rivestito da una moquette stupenda. Ai muri c'erano quadri di ogni genere e per terra dei vasi contenenti piante da abbellimenti. I tre si fecero largo tra le persone e si diressero al bancone della reception. Goro chiese una stanza e molto gentilmente, l'uomo dietro al bancone staccò la chiave numero 34 dal contenitore girevole delle chiavi. Conan e Ran presero la chiave e si avviarono alla stanza. Goro intanto procedeva con il pagamento del soggiorno.
Alle 8 e 30 tutti e tre avevano già finito di sistemare le loro cose. La stanza era bellissima. C'erano tutto ciò di cui delle persone possono aver bisogno. A Ran però importava solo di incontrare Asako e di ottenere il suo autografo.
La giornata passò tranquilla. Per la sera Ran prese un bellissimo vestito dalla sua valigia. Voleva essere al meglio quando avrebbe incontrato Asako quella sera.
Dopo aver cenato si riunirono nel salone principale. Di lì a poco salì su un palco montato apposta per lei, Asako Natsuri con una copia del suo libro in mano. 
Iniziò a parlare e parlare di come era la struttura del suo libro e altre cose.
Conan e Goro sbadigliavano noiosamente. Solo Ran e altre ragazze sembravano emozionate a quello che diceva la giovane scrittrice.
Dopo una lunga serie di noiose chiacchiere, Ran si mise in coda per avere il libro autografato, poi tornò in stanza insieme agli altri. 
Quella sera Ran non dormì, passò tutta la notte a leggere il libro.
La mattina seguente fu più burrascosa. Nella stanza accanto si sentirono varie urla e lamenti e poi una porta sbattere. Conan si svegliò di botto e si precipitò a sbirciare fuori dalla porta. Nel corridoio c'era una ragazza che trascinava una valigia lungo il corridoio.
Probabilmente due coniugi avevano appena litigato.
Subito dopo si sentirono dei rumori di vetri infranti e di oggetti sbattuti a terra.
Conan ritornò dentro e decise di non immischiarsi. 
Alle ore 13 e 25 i tre si diressero alla sala da pranzo. Durante il delizioso pranzo un urlo agghiacciante proveniente dal piano di sopra spezzò l'allegria di quel pranzo. Tutti iniziarono a guardarsi con aria spaventata. Conan si precipitò giù dalla sedia e cominciò a correre come un indemoniato verso il secondo piano. Goro lo seguì a palla. Arrivati al secondo piano iniziarono a bussare alla porte di tutte le stanze. Conan corse lungo il corridoio  e vide che la porta della stanza numero 46 era socchiusa. 
Impulsivamente la aprì e una smorfia di terrore apparve sul suo viso. 
Goro lo raggiunse dopo qualche secondo e i due entrarono. Videro chiaramente che sul letto c'era il corpo di una donna bionda e magra con del sangue che gli colava sul collo. Goro si avvicinò e la girò. Ormai era morta, probabilmente l'arma del delitto era un coltello. Dal profondo taglio nel collo sgorgava ancora del sangue. 
La polizia arrivò dopo qualche minuto. 
L'ispettore Megure e l'ispettore Takagi insieme ad altri poliziotti salirono fino al secondo piano dell'albergo. 
Trovarono senza difficoltà i vari documenti.
L'ispettore Megure disse leggendo i documenti:"La donna si chiamava Shizue Motako. Aveva 26 anni e lavorava presso l'Osaka Market come commessa. 
Non era sposata e si trovava da sola in questa stanza. L'ora del decesso gira intorno alle ore 13 e 42, causa coltello lungo e affilato, probabilmente un coltello da cucina."
Takagi continuò:"Escluderei il suicidio perché la vittima è morta quasi sul colpo e il coltello non si trova qui nelle circostanze."
Conan disse tra se e se:"Quest'omicidio sarà molto difficile da risolvere. Non ci sono tracce e nemmeno un valido movente. La vittima non era sposata. Escluderei che si tratti di un omicidio amatoriale. Bisogna vedere i rapporti che aveva con i suoi colleghi al lavoro."
Conan convinse Goro ad andare all'Osaka Market. Dopo qualche minuto finalmente arrivarono. 
Oltre a Shizue, le uniche persone a lavorare erano Suko Honda e Sumiko Tokawaki, due cassiere e Eisuke Iwashiro.
Purtroppo le due cassiere non sapevano nulla della morte della loro collega e inoltre tutte e due si trovavano al supermercato a concludere la loro pausa pranzo. 
Eisuke invece disse di essere ignaro. Aveva dato una piccola vacanza a Shizue perché secondo lui lavorava troppo. Il suo alibi era stato confermato dalle due cassiere. Infatti Eisuke era appena tornato da un ingrosso. Era andato a comprare degli alimenti per il supermercato. Infatti per terra c'erano ancora le scatole chiuse degli alimenti.
Il mistero si infittiva. Non c'era nessun movente e non si sapeva chi aveva commesso l'omicidio. Non rimaneva che interrogare tutte le persone dell'albergo.
Appena tornati all'albergo Conan e Goro vennero a sapere di un altro omicidio svolto durante la loro assenza. Mentre la polizia indagava sul precedente omicidio, qualcuno è entrato nella stanza numero 67 al terzo piano e ha fatto fuori Heizo Gumara e la moglie Suzuko Fujama.
Tutti e due erano stati fatti fuori con una coltellata al collo. L'assassino era lo stesso. 
Conan si allontanò senza farsi notare e fece il giro delle stanze. Molte persone se ne erano andate per la paura. Altre invece si trovavano intorno ai poliziotti a curiosare. 
Poche persone erano rimaste nelle cabine. Dopo qualche minuto Conan scese al secondo piano e fece il giro delle stanze. C'era solo il signor Kuiuko, della stanza numero 36, che sembrava molto dispiaciuto dell'accaduto. Nelle altre non c'era nessuno. Il piccolo detective si intrufolò nelle altre stanze per cercare qualche indizio ma non trovò niente di niente. Nella stanza numero 35, quella successiva dopo la sua, Conan vide il libro Vendetta D'Amore aperto alla pagina del sommario poggiato sul letto. 
Sul letto c'era anche un pennarello nero. Con questo pennarello, l'uomo nella stanza aveva messo una linea sul capitolo 2 e 3.
Conan non si spiegava perché quel romanzo rosa si trovava nella stanza di quell'uomo, poi si ricordò della donna che la mattina prima uscì in lacrime da quella stanza. Probabilmente aveva dimenticato il suo romanzo. 
Mentre pensava alla causa di quegli omicidi, a Conan venne un colpo di genio. 
Si sedette sul letto, prese il libro in mano e lo sfogliò. Vide che il capitolo 2 del libro iniziava alla pagina 46 e il capitolo 3 a pagina 67. Guarda caso il primo omicidio si era svolto nella stanza numero 46 e il secondo nella stanza 67. Per qualche motivo, l'assassino, ovvero il signore che risiedeva nella stanza accanto a quella di Conan, Goro e Ran, stava facendo fuori tutte le persone che soggiornavano nelle stanze il cui numero corrispondeva all'inizio di un capitolo di quel libro. Conan guardò il quarto capitolo. Iniziava a pagina 84. Quindi il prossimo omicidio si sarebbe svolto di li a poco in quella stanza.
Il ragazzino saltò giù dal letto e tornò al terzo piano. Trascinò con se Goro e gli agenti di polizia dicendo di aver sentito un urlo nella stanza numero 84 del quarto piano. Tutti si precipitarono lì.
Nella stanza c'era una donna di nome Nari Gohoda ignara di quello che le stava per succedere. Come intuito da Conan dopo qualche minuto entrò un uomo con un coltello dal manico nero e la lama sporca di sangue in mano. Tutti sobbalzarono. Quello era il coltello con cui erano state uccise le tre persone.
L'assassino guardò l'ispettore Megure dritto negli occhi, poi si inginocchiò per terra e iniziò a piangere. 
Conan si mise dietro una poltrona e lanciò un anestetico a Goro. 
Il detective cadde a terra e Conan con il suo fiocco rosso cambiavoce iniziò a dire con la voce di Goro:"Eccoci qui riuniti. Abbiamo preceduto l'assassino prima che colpisse ancora. Come ho fatto a intuirlo che avrebbe colpito proprio qui? Bé. Qualche minuto fa ho fatto un giretto nelle stanze e nella stanza del signore qui presente ho trovato il nuovo libro di Asako Natsuri. Io e Conan ieri mattina abbiamo sentito una donna uscire con una valigia in mano dall'albergo. L'assassino e la sua fidanzata avevano litigato e si erano lasciati. Questo è stato l'inizio di tutto. Probabilmente dopo essere stato lasciato, il nostro assassino è andato in preda alla pazzia e ha iniziato a uccidere le persone in alcune stanze prescelte. Probabilmente quel romanzo rosa di Asako Natsuri era della fidanzata del nostro serial killer. Nella fretta di andarsene lo ha dimenticato nella stanza. Quel romanzo era tutto ciò che rimaneva della sua fidanzata e per colmare l'affronto subito ha iniziato a commettere questi omicidi nelle stanze che corrispondevano all'inizio di ogni nuovo capitolo del libro. Dimmi se sbaglio caro assassino."
Tutti smisero di guardare Goro e guardarono l'uomo ancora in lacrime per terra.
L'assassino disse in preda a singhiozzi:"Tutto ciò che ha detto è vero. La mia fidanzata con cui ho vissuto per 7 anni mi ha mollato. Non volevo fargliela passare liscia infatti l'avrei uccisa se l'avessi rivista." 
 
L'assassino venne in seguito arrestato e condannato a 17 anni di galera per triplice omicidio volontario. Il Grand Hotel di Osaka riprese a funzionare regolarmente e io Goro e Ran tornammo a casa la mattina dopo. 
FINE
  
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